Tacchi shoejob e giochi fetish con mia sorella

Tacchi shoejob e giochi fetish con mia sorella


Mi sono scorticato il pene a furia di masturbarmi con i tacchi e gli stivali di mia sorella. Pensando ai suoi piedi dentro quelle calzature, leccandole e annusandole, ho avuto grandi orgasmi. Poi è successo qualcosa di impensabile. Una sera estiva, mia sorella indossava un bellissimo paio di zeppe nere aperte che aveva appena comprato. Mentre girava per casa per provarle, non potevo staccare gli occhi dai suoi piedi inarcati e le caviglie sottili. Sentivo il mio pene gonfiarsi di eccitazione, cercavo in ogni modo di nascondere l’erezione, ma credo che lei l’abbia notata. Sapeva che i suoi piedi infilati in scarpe alte mi eccitavano perché glielo avevo confessato tempo fa. Così mi ha preso in giro dicendo: “Ehi Paolo, tanto so che ti stai masturbando pensando ai miei piedi dentro queste zeppe!” Sono andato in bagno a masturbarmi, non ce la facevo più a stare così.

La notte, non riuscivo a togliermi dalla testa quelle immagini e ho continuato a masturbarmi per ore. La domenica pomeriggio successiva, mentre mia sorella riposava, ho preso le sue scarpe nuove e mi sono chiuso in bagno per masturbarmi. Ad un certo punto, mi ha chiamato chiedendomi dove fossero le sue zeppe nuove. Le avevo prese io e mentre le leccavo e le annusavo, mi masturbavo. “Sì, le ho prese per masturbarmi”, le ho confessato. Lei ha riso e mi ha detto che sapeva che mi masturbavo con le sue scarpe e stivali da anni, ma che non c’era niente di male perché eravamo fratelli. Mi ha chiesto se poteva mettere le sue zeppe e mi ha detto di leccarle i piedi mentre mi masturbavo.

Mia sorella mi ha fatto uno shoejob e mi ha permesso di sborrare sui suoi piedi e sulle sue scarpe. Quel giorno mi ha soddisfatto, e da allora non ho più dovuto chiudermi in bagno per masturbarmi con le sue scarpe. Potevo leccarle i piedi mentre indossava stivali e tacchi altissimi.

Da quel giorno in poi, mia sorella mi ha permesso di esaudire tutte le mie fantasie con i suoi piedi e le sue scarpe. Mi faceva seghe con i tacchi, mi permetteva di sborrare sui suoi piedi, e mi faceva leccare le sue dita dei piedi. Era eccitante sapere che potevo soddisfare i miei desideri con lei, senza dover nascondere nulla.

Un giorno, mentre mia sorella si stava preparando per uscire con le amiche, mi ha chiesto di aiutarla a scegliere le scarpe. Le ho proposto un paio di sandali con il tacco alto e lei ha accettato, sorridendo. Mentre lei si truccava, mi sono avvicinato e ho cominciato a leccarle i piedi. Lei si è voltata e mi ha guardato sorpresa, ma non ha detto nulla. Ha continuato a truccarsi e mi ha permesso di leccarle i piedi mentre si preparava.

Quando è stata pronta, si è alzata e mi ha guardato con un sorriso malizioso. “Vorresti che ti facessi una sega con questi sandali?” mi ha chiesto. Ho annuito eccitato e lei si è seduta accanto a me. Ha cominciato a farmi una sega con i sandali, schiacciando il suo tacco contro il mio pene. Sono scoppiato in un orgasmo intenso, sborrando sui suoi sandali. Lei ha sorriso soddisfatta e mi ha detto: “Non vedo l’ora di vederti di nuovo eccitato, Paolo.”

Da quel giorno in poi, mia sorella è diventata la mia complice nei giochi erotici con i suoi piedi. Era sempre disponibile a soddisfare i miei desideri e a farmi godere con le sue scarpe e i suoi tacchi alti. Ero grato di avere una sorella così aperta e comprensiva, e mi sentivo fortunato ad avere la possibilità di esplorare la mia sessualità con lei.

La nostra relazione segreta era eccitante e appagante per entrambi. Non solo mi permetteva di soddisfare i miei desideri erotici, ma mi faceva sentire più vicino a mia sorella. Sapevo che potevo confidare in lei e che lei non mi avrebbe giudicato.

Abbiamo continuato a esplorare le nostre fantasie insieme, cercando di sperimentare cose sempre più audaci e piccanti. Una volta, ho chiesto a mia sorella di farmi una sega con i suoi stivali in pelle nera. Lei ha accettato di buon grado, e mi ha fatto una sega con i tacchi dei suoi stivali. Era incredibilmente eccitante sentire il cuoio delle scarpe contro la mia pelle e il mio pene.

Un’altra volta, le ho chiesto di farmi un footjob mentre guardavamo un film porno insieme. Lei si è seduta sul divano accanto a me, ha tolto le scarpe e ha cominciato a farmi una sega con i piedi. Era la cosa più eccitante che avessi mai provato.

Nonostante fossimo fratelli, la nostra relazione era sempre più simile a quella di amanti. Sapevo che era sbagliato e che avremmo dovuto smettere, ma non potevo resistere alla tentazione di sperimentare cose sempre più estreme con lei.

Purtroppo, un giorno mia sorella ha incontrato un ragazzo e ha deciso di mettere fine alla nostra relazione. Era giusto che lei cercasse l’amore e l’affetto altrove, ma per me è stato un colpo duro. Avevo perso la mia complice, la mia confidente e la mia amante.

Ora, guardando indietro, mi rendo conto che la nostra relazione era sbagliata e che non avrebbe mai potuto funzionare. Ma non posso negare che quei momenti con mia sorella siano stati alcuni dei più intensi ed eccitanti della mia vita.

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3 thoughts on “Tacchi shoejob e giochi fetish con mia sorella

  1. Conradd

    ho un’esperienza simile con mia cugina, non so come e perché ma un giorno capitò di allacciarle dei sandali alle caviglie e d’istinto glieli baciai, mi aspettavo una risposta contrariata invece mi invitò a rifarlo, instaurammo una relazione particolare fu un periodo pazzesco per me quanto per lei, mi confessò che desiderava un ragazzo che apprezzasse i suoi piedi che curava minuziosamente, ed eccolo lo aveva trovato! Questo strano rapporto dura da oltre un decennio, non saprei spiegarlo, non abbiamo una relazione stabile, non siamo due amanti clandestini, siamo cugini che si vedono per diversi motivi come tutti, ma tra noi esiste questo particolarissimo rapporto intimo sensuale feticistico e psicologico che ci porta naturalmente al sesso completo, ma non come coppia stabile, abbiamo le nostre famiglie da alcuni anni, ma come possiamo ci vediamo per espletare completare un nostro diritto al piacere, che lei non trova nemmeno con il marito a cui non piace nemmeno accarezzarglieli, ed io non pratico con mia moglie, ha piedi non proprio belli e non le piace che io glieli accarezzi o baci, al contrario di mia cugina, ha mani e piedi meravigliosi curatissimi calza scarpe altrettanto belle, specialmente il periodo primaverile-estivo la loro bellezza viene esaltata da modelli sensuali erotici da perdere la ragione, una caviglia fine esaltata dal tacco che mi inviata a chinarmi ai suoi piedi, o come a volte succede si toglie la scarpe per mettermi i piedi sul viso o le dita in bocca, impazzisco per la bellezza della dita e unghie smaltate, pelle liscia senza difetti, quel particolare odore mai sgradevole al massimo di cuoio, lei mi guarda con soddisfazione, piacere e voluttuosità dall’alto in basso, gode del mio godere ai suoi piedi, ci sono state alcune volte dove la mia smania e capacità di accarezzarglieli, baciarglieli e leccare le punta delle dita ha agevolato orgasmi da bagnarsi le mutandine, non credevo alla mia vista al mio udito nel vedere e sentirla godere in quel modo senza averle sfiorato il sesso, ma ansimante per quanto di sublime e delicato le stessi facendo, come brama e desidera la sua psiche delicata complessa ma straordinariamente femminile.

  2. jennifer

    confermo certe cose accadono, ma poi non sono così traumatiche, anzi con intelligenza maturano entrambi, l’educazione libertina ha i sui pregi e difetti, a casa nostra non c’erano problemi a girare mezzi nudi, mia madre con le tette di fuori, mio padre usciva dal bagno nudo, e noi figli abbiamo fatto lo stesso, ovvio che mio fratello più piccolo vedendo mia madre con il tanga e tette al vento e me allo stesso modo crescendo ha incominciato a mostrare i suoi interessi verso la sorella più grande cioè me, e cosa dovevo fare? Menarlo, umiliarlo? L’ho educato a rispettarmi volermi bene se desiderava avere con me approcci più affettuosi del dovuto, era l’unica maniera per fargli intendere che avrebbe potuto avere una ragazza non me comportandosi con educazione, però non consideravo che l’affettività tra me e lui era già evoluta rispetto ad un estranea e quindi presa dalla generosità e dal bene che c’era ho esaudito alcuni desideri erotici e sessuali, mi aveva confessato che lo eccitavo quando giravo per casa seminuda, che non riusciva a togliermi gli occhi di dosso, che non si concentrava per studiare vedermi sdraiata a bordo piscina a pancia sotto mostrando il sedere lucido di crema solare, insomma mi faceva un pochino di tenerezza, preso dall’eccitazione a volte tentava di accarezzarmi, baciarmi sulla bocca, sulla pancia e sedere, mi sentivo anche un pochettino in colpa, perché a volte mi capitò di vederlo e sentire masturbarsi a letto o in bagno per causa mia, insomma non volevo rinunciare alla mia libertà in casa, allora presi coraggio e lo agevolai a farsi masturbare da me per placare l’eccitazione, mi sembrava una pazzia invece mi sono divertita e ho migliorato moltissimo il rapporto affettivo con mio fratello, con me è molto accondiscendete mi adora ancora oggi che sono passati molti anni.

  3. Florinda

    mio fratelle ha iniziato ad avere interessi intimi per me a 13 anni, io ne avevo 18 e riuscivo a tenerlo a bada, era proprio maschio e porco, mi fissava tutta, cercava di spiarmi mentre mi spogliavo o vestivo, quando andavo in bagno, non avevo il coraggio di dirlo ai nostri genitori, si faceva sempre più coraggioso mi corteggiava e chiedeva se mi facessi accarezzare i piedi, non mi dava fastidio ci avevo fatto l’abitudine alle sue richieste erotiche e sessuali, ma poi a 17 anni non ci sono riuscita presa dalla stanchezza mi sono lasciata convincere a farmi accarezzare i piedi e poi masturbarlo con sempre con i piedi come desiderava, cavolo che sorpresa quando lo vidi, non credevo avesse sviluppato un pene di quelle proporzioni, cazzarola dissi ma i ragazzi che ho cosciuto lo avevano picco in confronto, non ve lo nascondo mi ha turbata e così per un certo periodo mi sono divertita con lui, avere un coso del genere tra le mani è stata un esperienza notevole, peccato si finita da quando si trovò una fidanzata gelosissima, lo credo con un arnese di quella bellezza lo sarei anch’io con il mio fida, ma è mio fratello purtroppo, ma che goduria in quel periodo, lo avevo in pugno in tutti i sensi.

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