Adolescenza,sodomia e una mamma guardona.

Adolescenza,sodomia e una mamma guardona.

Si,mia sorella ed io, come ho già spiegato,avevamo rapporti quotidiani, ma non pensavo di fermarmi li.
Quindi,come tutti gli adolescenti,cercavo ragazze.
Giulia( nome falso),era una,con cui avevo avuto successo.
Due anni più vecchia di me.
Lei,in quinta,io in terza classe.
All’ epoca mi piacevano le donne “mature”.
Si fa per dire.
Vado a prenderla in moto,( un Benelli 250)per andare in un pub,ma è chiaro, che entrambi abbiamo voglia .
Del resto,aveva una minigonna nera,con in bell’ evidenza l’ attacco dei collant( che fa sempre eccitare) che era tutto un programma e al pub,mi aveva fatto una sega sotto il banco,ricambiato da un ditalino.
Come avremmo proseguito la serata era ovvio .
Si ma dove?
Ottobre inoltrato, fa freddo.
In estate ci si può imboscare,anche con la moto,mettendo una coperta su un prato,o mettendo Lei a 90 gradi,appoggiata alla moto,o a un albero,ma non certo a fine Ottobre.
Cinema chiusi.
Motel,neanche a parlarne,a quell’ etá.
Era la seconda volta che uscivamo.
La precedente in un cinema,a vedere Guerre Stellari, era finita solo con un limone intenso,durante il film e una toccata di tette,neanche troppo approfondita,sotto casa sua.
Aveva pure i jeans,quindi poco da fare.
All’ epoca,solo le troie,te la davano alla prima volta.
Cosi era l’ usanza,per quanto assurda.
È stata Lei a proporre di andare a casa sua.
“Dai andiamo da me.Io saluto i miei che dormiranno,poi tu entri piano piano e stiamo sul divano.”
Più o meno,quello mi ha detto.
Detto fatto.
Ero così eccitato che l ‘ avrei presa pure davanti a una caserma dei vigili urbani.
Quindi aspetto il segnale che arriva .
Una ragazza di 18 anni,praticamente perfetta,in collant e stivaletti.
Che spettacolo!
” Pianooo,mi raccomando” mi dice.
” Vai tu piano” penso
Subito mi salta addosso.
Un bacio con sta lingua,che a momenti mi soffoca.
” Azzo se è infoiata questa”
“La vedo “brutta” .
Lei è una brunetta,molto carina.
Non alta.
Bel viso,stile Estrada.
Occhi penetranti.
Capelli a caschetto neri,che ti fanno capire subito che c’è del talento .
Gambe nervose e un sederino che è un piacere.
Seno,non grande,ma onesto.
Per non parlare della vagina.
Bella pelosa,nonostante la giovane etá, come si usava all’epoca.
Io ho sempre amato leccare e cerco di farlo,anche in quel momento.
Lei mi ferma e mi dice ,più o meno:
“No! Avremo tempo,in seguito.
Adesso facciamo in fretta.
Mettimelo dentro che non ne posso più.”intima
Mi siede sul divano,me lo prende in bocca,facendo colare anche della saliva.
Poi si siede,girata con le spalle verso di me e lo accompagna dentro la vagina.
Bagnatissima e stretta hmm ma entra ed esce che è una meraviglia.
Si appoggia con le mani,sul divano e muove il corpo e sedere su e giù ,con una maestria…
Lei comincia a mugugnare e si tiene la bocca con le mani e alternativamente,si stringe i seni.
Poi,vedi la fretta e l eccitazione,il pisello scappa fuori.
Il glie lo appoggio,spingooo, ma bucoooo sbagliato.
Solo che non me ne rendo conto subito .
Emette un grido.
Gli chiudo la bocca.
” Zittaaa ci scoprono” gli dico,temendo l’arrivo di un padre giustamente incazzato
” Mi hai rotto il sedere e mi hai fatto male bestia,stronzo.Altro che zitta” mi risponde
D’ istinto mi viene di toglierlo,ma Lei mi blocca e mi dice ,con il fiatone.
“No,ormai è dentro.
Tienilo così e poi Vai piano”
“Bello però.”ansimando
E io vado piano,piano,piano,poi meno piano,poi meno meno piano e poi veloce,mentre gli tocco anche il clitoride,che ha preso le dimensioni di un pisello..
Lei, viene in una specie di squirting ,così tanto,che le mie gambe,sono come fossero state sotto la doccia .
Come al solito faccio fatica a venire,ma sento una presenza e mi giro di scatto e vedo sua madre,che ci guarda,con un viso indescrivibile.
In pigiama,così mi pare,ma ha una mano sul seno.
Almeno mi pareva.
Mi fa segno di non dire nulla,con un dito sulle labbra.
E proprio quel gesto,in quel contesto,mi fa partire un orgasmo mostruoso.
Eravamo in tre a godere.
Gli riempio il sedere di così tanta roba,che sussulta e purtroppo macchio anche il tavolino di fronte .
Lei,veloce si alza e dal sedere esce tanta roba,che cerca di tamponare .
La madre non c’è più ovviamente.
È scappata,appena ha visto la figlia alzarsi.
Poi mi pulisce il pisello e si pulisce ancora lei .
“Stronzo.Mi hai rotto il sedere” mi dice mentre mi bacia.
Io esco,tutto inzaccherato e perplesso.
Il giorno dopo mi telefona e mi dice che il buchetto gli duole,ma a pensarci si eccita ancora.
” Bello prenderlo nel sedere ” mi dice
Sará la prima di molte ovviamente.
“Sai che anche i miei,ieri notte hanno fatto roba? ” mi dice ridendo
“Sono andata dormire e ho sentito mia madre che emetteva gemiti inequivocabili,da puttana” mi dice ridendo.
Io faccio il sorpreso e non saprá mai il perché ,a meno che la madre non glie l’ abbia detto.
Ma dubito.
Finita la storia.

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