Neri per me

Neri per me

Ieri mattina al mare, mentre facevo una passeggiata sulla battigia, in una zona poco frequentata, ho notato un gruppetto di cinque neri africani, di quelli che girano fra gli ombrelloni per proporti le loro mercanzie; dopo aver deposto le merci sulla sabbia, si sono spogliati, rimanendo in costume, ed hanno fatto il bagno. Non ho potuto fare a meno di ammirare i loro corpi armoniosi, senza un filo di grasso, alti e scultorei, con la pelle che rifletteva i riverberi della luce solare. Quando sono giunta alla loro altezza, tutti insieme mi hanno salutata augurandomi il buongiorno, che ho a mia volta ricambiato; poi spinta dalla curiosità e (non solo da quella), ho chiesto da quale parte dell’Africa provenivano e dove vivevano qui in Italia. Uno di loro, probabilmente quello che conosceva meglio l’italiano, mi ha risposto che erano del Senegal e arrivati da noi da clandestini; durante il periodo balneare, vivono in un paio di tende occultate nella fitta pineta che costeggia la spiaggia. Poi con molto garbo mi ha invitato a fare il bagno insieme a loro. Ho risposto che mi sarebbe piaciuto tanto, ma che dovevo tornare da mio marito, perché dovevamo rientrare a casa; ma ho anche detto loro che sarei tornata l’indomani a fare quel bagno insieme. Una volta in macchina con lui, nel rientrare, gli ho parlato del mio incontro e della mia promessa di ritornare a trovarli. Lui mi ha guardata quasi con disprezzo, ma il suo cazzo nello striminzito costume che indossava si è rizzato come per incanto, inseguendo chissà quale fantasia!.. Per tutto il resto della giornata, ha più volte cercato lo scontro, ma che io ho evitato fin quando è stato possibile; poi improvviso l’attacco diretto: ”allora domani ti farai scopare dai negri…puttana che non sei altro!” Mi dice; ed ancora: ”Ormai sei peggio di una ninfomane…i cazzi non ti bastano mai!”…Io lo guardo con strafottenza, perché intuisco che non sta nella pelle per l’eccitazione; “Si; ho deciso che domani mi faccio scopare da tutti e cinque gli africani. Prova ad immaginare i loro cazzi che mi scopano in tutti i buchi, mentre tu ti masturbi insultandomi come ti pare …” Lo provoco. “ti porterò con me e loro vedranno come ti piace guardare la tua troia fare la zoccola!” aggiungo. Percepisco la sua gelosia montare dentro; è questa è l’anomalia di tutta la nostra storia recente. Al contrario del marito cornuto e contento, innamorato della moglie che lo gratifica regalandogli il piacere attraverso gli altri, lui gode proprio in virtù della sua gelosia ossessiva, che gli fa odiare me, e solidalizzare con i maschi che mi fottono. La notte è trascorsa in fretta; anche se ho dormito poco. Il pensiero di quei cazzi che ieri ho visto chiaramente premere sulla stoffa dei loro costumi, mi ha tenuta spesso sveglia, facendomi viaggiare con la fantasia su quello che so che accadrà oggi. MI preparo ed indosso un due pezzi con degli slip molto striminziti, che si incuneano nel solco dei glutei, e mi segnano lo spacco della figa: sopra un leggero e trasparente copricostume. Siamo in macchina; lui ha lo sguardo torvo e manifesta apertamente la sua gelosia, che lo porta ad offendermi per tutto il percorso! “Sei una troia, o una puttana…una pompinara che gode col cazzo nel culo” sono le parole più “dolci” che mi rivolge. Ed io per irritarlo ancora più forte, tiro fuori dalla borsa-mare il mio dildo preferito e me lo sbatto in figa, a cosce spalancate! Giunti in spiaggia, mi incammino senza fermarmi al solito posto, nella direzione di ieri, seguita come un cagnolino da mio marito, e dove penso di ritrovare i miei “cioccolatini”. Dopo circa 5 minuti intravvedo le loro sagome semisdraiate e gia ho brividi sottili che percorrono tutto il mio corpo, che sciolgono la figa; “tu adesso restami dietro di una cinquantina di metri” gli dico; “ti avvicinerai solo quando te lo dirò; hai capito bene?” E lui, bofonchiando: ”come sei diventata zoccola! Ti farai sbattere da cinque negri…ma lo sai che hanno cazzi enormi? Voglio proprio vedere come farai a prenderli insieme!”-“ Ed io voglio proprio vedere come sarai felice di guardarmi e masturbarti!… Io sono troia; ma tu vuoi essere cornuto anche se infelice di esserlo, ma ormai non riesci più a fare a meno di sborrare guardando come gli altri mi sbattono i loro cazzi in figa culo e bocca!” Lo provoco a mia volta. Ormai sono a poche decine di metri dal gruppetto e attiro la loro attenzione con un gridolino di saluto; Quello che parla italiano, vedendomi si alza e mi viene incontro. “Brava signora sei tu… nessuno di noi credeva di rivederti.” Mi dice; e prendendomi per mano mi porta incontro ai suoi amici; i quali, riconoscendomi, si alzano e mi circondano festosi. Mio marito è abbastanza defilato, ma in grado di vedere chiaramente l’accoglienza che mi stanno manifestando. Il mio striminzito costume, attrae gli sguardi dei cinque e non solo gli sguardi; sento distintamente una mano sfacciata palparmi il culo Non mi sottraggo; allora una mano diversa mi si intrufola fra le cosce, cercando con le dita la mia figa ben delineata dallo slip. Dopo aver controllato la posizione di mio marito, il quale si è sistemato per poter guardare al meglio, stendo ll telo da bagno e mi ci sdraio. Loro mi sono tutti intorno, quasi a fare da sipario per il resto della spiaggia, che comunque è insolitamente frequentata in questo tratto, quasi sempre abbastanza isolato. Sono a cosce divaricate; lo slippino è ormai una striscia fra le labbra della figa. Prendo il tubetto della crema solare, ed invito uno di loro a spalmarmela. Subito, quello che mi fa da traduttore, lo prende inginocchiandosi e comincia a spalmarmela con un massaggio voluttuoso che raggiunge ogni parte del mio corpo, e che mi strappa sospiri e mugolii di piacere; gli altri, vistosamente eccitati tirano fuori i loro cazzi già in tiro, grazie allo spettacolo; mentre lui, dopo avermi letteralmente strappate le mutandine, si tuffa col viso sulla mia figa e comincia a leccarmela; ha una lingua larga e lunga; si intrufola appuntita in vagina quasi come fosse un cazzo, e nel mentre, mi penetra il culo con due dita cosparse di crema solare! “Voglio sfondarti il culo e non voglio farti troppo male.” Mi dice; e queste parole scatenano un orgasmo che inonda il suo viso di umori! Poi decide che è meglio entrare in pineta, dove avremo un po più di intimità; Mi alzo e controllo la posizione di mio marito, e lo vedo confabulare con un gruppetto di persone facendo cenno verso di noi; ha di sicuro in mente qualcosa il cornuto. Mi accerto di avere la sua attenzione ed insieme ai miei amici ci inoltriamo in pineta. A poche decine di metri, troviamo lo spiazzo dove hanno le loro due tende; il posto è intimo; circondato dagli alberi com’è, ma allo stesso tempo, ideale per guardoni come mio marito. In pochi secondi vengono stesi alcuni teli, dove mi inginocchio, subito circondata dai loro cazzi a portata di bocca! Il mio Interprete ora concentra la sua attenzione sul mio culo, poi si alza e mi para davanti il suo cazzo; è gigantesco! Lo porta sulle mie labbra, e prendendo la mia testa con la mano, mi violenta quasi la bocca e comincia a scoparmela; intorno a me gli altri si segano esibendo cazzi di uguali dimensioni di quello che ho in bocca; comincio a sostituire le loro mani con le mie. Sentirli pulsare mi fa troia sempre più. Ed ora il cazzo che il mio sapiente lavorio da gran pompinara ha fatto diventare enorme, lui, dopo avermi messa a pecora, me lo posiziona fra le chiappe e comincia a penetrarmi il culo. Sento quel palo di carne farsi strada dentro di me; vorrei gridare dal dolore, ma uno degli altri mi strozza l’urlo in gola, sbattendomi il cazzo in bocca! Eppure negli ultimi tempi ne ho presi di cazzi in culo…ed anche abbastanza grossi. Ma questo è veramente enorme, ma ho voglia di sentirlo tutto dentro! Come se mi avesse ascoltato, con un ultima spinta affonda tutto nel culo, e con i coglioni che schiaffeggiano la figa ad ogni spinta. GODO! La mia bocca è scopata a turno dagli altri cazzi senza sosta. Poi uno di loro si infila sotto con la testa e mi lecca la figa in contemporanea al cazzo in culo, ottenendo un effetto di devastante piacere! Poi il Il cazzo si sfila dal culo, ma solo per pochi secondi, perché lui, dopo essersi sdraiato, mi fa calare di schiena, rinfilandomelo nel culo. Subito un altro cazzo delle stesse dimensioni, dopo che il proprietario mi alza le gambe allargandomele, mi entra in figa, in una doppia penetrazione “divina”, a cui manca esattamente un altro cazzo in bocca ma che mi viene infilato prontamente da un altro. Sono piena in tutti i buchi e godo come una cagna in calore! Mi guardo intorno e scorgo mio marito che, seminascosto dal tronco di un albero si sta segando; ma oltre a lui, scorgo altri uomini che si segano guardando la scena, Ora capisco il perché confabulava con quel gruppetto: li invitava a venire a guardare come la troia di sua moglie si faceva scopare dai negri! Anche il mio interprete ha notato tutto e vorrebbe reagire. “Non preoccuparti; fra di loro vi è anche mio marito che ci guarda; ed a me piace da matti essere guardata mentre sono scopata come una puttana!” Allora lui si tranquillizza “se a te piace, piace anche a noi!”. A quel punto mi rivolgo a mio marito: ”vieni fuori brutto porco! Avvicinati; e fai avvicinare anche gli altri; voglio che guardino da vicino che razza di baldracca è tua moglie! Venite a segarvi qui intorno a noi!” Ed ecco che dagli alberi spuntano una mezza dozzina di uomini che si segano come dannati, avvicinandosi. Mio marito mi dice:” come li prendi bene quei cazzi…puttana! Ti stanno sfondando e tu godi nel sentirti piena”. E poi ancora “quando li farai sborrare?…Ti farai sborrare in faccia zoccola?” Ed io: ”Si; mi riempiranno di sborra ovunque e continuerò a godere succhiando fino all’ultima goccia di sperma che esce dai loro cazzi!” Ora i due che ho in bocca e figa, lasciano il posto agli altri due, mentre resto impalata col cazzo del mio interprete nel culo. Sono di nuovo riempita! Bocca culo e figa scopate da cazzi straordinariamente duri, che mi danno orgasmi da favola e continui. Intanto gli “spettatori” si avvicinano sempre più, presagendo quasi che i cazzi che mi scopano sborreranno fra poco; loro vorranno sborrare in contemporanea, ed a cominciare da mio marito, rallentano la masturbazione. I due neri con il cazzo duro e marmoreo, ma privi di “ospitalità”…si collocano ai nostri lati ed io li prendo fra le mani e comincio a segarli vorticosamente, e fra gli incitamenti dei miei spettatori. Mio marito in modo particolare: “dai! Continua così; sei la baldracca dei negri; falli sborrare tutti! Fatti sborrare addosso! Vogliamo vedere quanta sborra hanno in serbo per te. Puttana!” Ormai i cazzi che ho dentro sono all’apice, e non resisteranno molto. Allora mi sfilo e mi metto in ginocchio in mezzo a loro. Pochi secondi con la bocca e le mani ancora, ed eccoli inondarmi di sborra! Viso, tette, capelli; sono come cinque fontane inesauribili che mi zampillano almeno un litro di sborra addosso! Poi invito i guardoni a spruzzarmi la loro sborra; e mentre con le mani la spalmo su tutto il corpo, succhio le gocce rimaste dai cazzi dei neri: uno per uno! E mio marito per ultimo mi schizza dietro, sul culo. Sono ancora piena di voglia, che ricomincerei tutto ora. E mentre penso, quasi dispiaciuta che sia finita, (almeno per ora), mio marito mi dice:” chiedi ai tuoi negri di pisciarti addosso… come hanno fatto i rapinatori a casa nostra. Diglielo troia! Fatti innaffiare di piscio!” Lo guardo e vedo il suo cazzo che aveva sborrato da un paio di minuti, diventare di nuovo tosto! Ed anche io mi sono fatta ammaliare dall’idea di una doccia a base di piscio, fatta dai loro cazzi. Mi rivolgo al mio interprete e gli chiedo di pisciarmi tutti e cinque addosso; Lui sorride: ”Sei veramente una troia fantastica! Sarai immediatamente accontentata”. E dopo aver confabulato coi compagni, mi circondano ed è il “diluvio”! Mi pisciano in faccia, in bocca…sulle tette e fra i capelli! Poi mi sdraio e allargo le cosce sollevando il bacino; voglio il loro piscio sulla figa e sul clitoride. E mentre ho ancora orgasmi, penso che l’estate è lunga e li vorrò ancora!…

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