LA PASSIONE DELLA NONNA

LA PASSIONE DELLA NONNA

La mia nonna mi sta succhiando il mio cazzo e credetemi amo quando melo succhia e mi state chiedendo come e successo che io e la mia bella nonna stiamo facendo sesso? Bene devo partire fin dal inizio quando ho tuttora adesso 16 anni e ho vissuto per due anni un segreto che non sa nessuno io ho scoperto che ha 15 anni di provare qualcosa su mia nonna che ha 62 anni e una bella donna che sembra di nuovo giovane che non ha un briciolo di rughe nel suo bel viso e ha 16 anni i miei sentimenti per la mia nonna si sono sbocciati trasformando in sentimento sessuale. C’è un piccolo particolare avevo un rivale d’amore e il mio nonno Enrico e sempre al suo fianco ogni singolo giorno e di notte e la nonna e diventata la sua infermiera personale. Il nonno non si cura affatto che si ammalò al tal punto che il suo sorriso della nonna era sparito. Ero nel salotto di casa della nonna e come al solito io non riesco a smettere di guadarla in faccia e cominciavo a toccarmi il pacco sotto il tavolo mentre mia madre è il mio padre non si accorgevano di nulla e continuavano a parlare. Il mio cazzo cominciava ad diventare duro mentre aumentavo il ritmo senza mai tradirmi. Sudavo parecchio mentre il mio cazzo stava per venire il mio sperma nei mie mutande. Lo desidero lo voglio fare e voglio dare amore alla mia donna.
“Danilo tutto ok fai delle facce strane. Non che hai la febbre?” Evelina la mia nonna melo disse con il suo sorriso mentre si allungava la mano per toccarmi la mia fronte. Diventai rosso in faccia mentre capivo che aspetta solo me per farla felice.
“Scotti e in più sei rosso in faccia” diceva mia nonna mentre i nostri occhi si incrociavano per un breve momento. Il nonno interrompe il mio bel momento con la mia nonna.
“ Evelina mi aiuteresti a fare i miei bisogni ceno melo faccio adesso” Evelina smise di sorridere mentre ritornava triste mentre si allontanano da me. Ero sfruttato mentre la mia donna della mia vita portava al piano superiore con il mio rivale. Quel lurido bastardo sta rovinando la donna della mia vita. Il mio pene era sfruttato quanto me.
“Mamma papà vado in bagno” Mi alzavo con furia dalla mia sedia e andavo a suon di marcia come un soldato mentre nella mia faccia raccontava qualcos’altro. Stavo masturbando il mio pene con violenza era il mio modo di sfogare la mia rabbia. Immaginavo spesso che Evelina melo succhiasse il mio pene duro e grosso. Immaginavo di spingere la sua testa.
“Prendilo tutto Evelina è tutto tuo” Stavo godendo anche se per finta era un vero piacere sessuale. Cominciavo ad anche immaginare che la sua bella lingua giocasse con il mio pene dentro nella sua bocca. E poi cominciavo ad immaginare di tenerla la sua testa in fondo al mio pene e la tenevo ferma mentre la sua saliva cominciava ad uscire mentre i miei muscoli erano tesi e tremavano di piacere.
“Evelina la tua lingua e bella calda che mi fa godere. Adesso lo voglio mettere nel tuo buco del culo” La mia immaginazione fece muovere il bel culo grosso era con i gomiti per terra mentre cominciavo ad mettere la punta del mio pene ma poi pensai alla vera Evelina che lava quel maledetto porco e magari e costretta a farla vedere che lui piscia. La mia rabbia esplose e la infilai il mio pene con violenza nel sedere di Evelina è aggrappandola nei suoi duri seni mentre la sua schiena nuda era sul mio petto. Andavo avanti e indietro con violenza mentre le mie palle picchiavano contro il suo sedere mentre le lacrime mi scendevano.
“TU SEI LA MIA DONNA HAI CAPITO SEI SOLO MIA…. SOLO IO TI POSSO RENDERTI FELICE” Dissi urlando che temevo che mi avessero sentito mentre il mio sperma sparava. La mia fantasia era finita e vedevo solo il muro del bagno. Ero in un angolo con il braccio sul muro e lo picchiai con un pugno contro il muro mentre la mia rabbia mi fece desiderare qualcosa.
“Dio ti chiedo una cosa voglio che quel bastardo di mio nonno morisse in un dolore atroce” Non mi pento di chiedere una cosa del genere a Dio perché il giorno dopo il mio desiderio fu ascoltato. Il mio nonno era morto di infarto con i dolori al petto mentre era nel letto.
“ Evelina condoglianze per la vostra perdita” Vidi il parroco fare le sue condoglianze alla mia donna che cercava di trattenersi di piangere davanti a tutti. Era vestita in nero elegante e sexy. Qualsiasi vestito che indossa gli sta sempre bene. Mentre io cercavo di fingere di essere in lutto per la perdita del mio nonno ma invece sono contento che quel bastardo e morto. Era il momento di progettare il mio piano di conquistare la nonna. Evelina scoppio in lacrime era chiaro che voleva rimanere sola che scappo fuori dalla stanza.
“ Mamma vorrei rimanere per un po’ di giorni con la nonna per dagli un po’ di compagnia. Adesso che è sola avrà bisogno di aiuto” Mia madre mi ha guardato con un sorriso.
“ D’accordo Danilo puoi rimanere con la nonna per darle compagnia in questo momento brutto” Mentre il funerale stava per concludersi con la assenza della presente della nonna. Decisi quando ero solo nella casa della nonna per oggi era meglio lasciarla stare era meglio farlo domani a pianificare di sedurre Evelina. Il giorno dopo al alba mi svegliai presto mentre Evelina dormiva nella altra stanza da letto. Apri la porta per andare nella sua stanza e la trovai tranquilla nel suo lettone matrimoniale. Ero tentato di saltarla addosso ma devo agire con molta cautela per farla innamorare di me. Mi avvicinai al letto di Evelina e mi sedevo proprio vicino mentre le mie mani cercavano di farla svegliare. Evelina si sposto in pancia in su mentre i nostri occhi si incrociavano di nuovo ma adesso era diverso eravamo soli.
“ Nonna hai dormito bene stanotte?” Dissi mentre non mi accorgevo che le mie mani gli accarezzavano le braccia di Evelina. E lei non gli dà fastidio che lo faccia che tentai di sorridere.
“ Non ho dormito bene” disse con un sorriso mentre senza pensarci appoggiai la mia testa nel petto di Evelina e ha lei non gli dava fastidio. Sentivo il suo cuore battere al impazzata era chiaro che solo io potevo fare palpitare il cuore della nonna. Mentre Evelina mi accarezzava i miei capelli facendomi diventare rosso in faccia.
“ Sei così dolce Danilo ma adesso dovrei andare a farmi una doccia e quindi spostarti”
“ Si scusami” la vidi sorridermi mentre si alzava dal letto e andava direttamente in bagno. Sentivo l’acqua della doccia che scendeva ed ero tentato di spiare Evelina. Trovai la porta del bagno leggermente aperta e andai a osservare il bel corpo della nonna. Evelina si lavava il corpo mentre mi eccitava ha solo vedere i suoi fianchi magri e con la sua figa larga senza i peli. Dopo pranzo Evelina di solito fa spesso le sue pulizie e quindi avevo lasciato le mie mutande in giro e una aveva il mio sperma appena fresca. Era una specie di trappola se Evelina leccasse il mio sperma era chiaro che comincia ad provare qualcosa per me. Quando udì la maniglia della porta che collega l’altra stanza uscì di corsa fuori dalla stanza mentre spiavo Evelina che entrava nella mia stanza.
“ Che ragazzo disordinato” la vidi raccogliere la prima mutanda e tante altre fino al ultima quella che è sporca di sperma era sul letto. Evelina la guardava il mio liquido mentre teneva le mutande con le punte delle dita.
“ Il mio nipotino è cresciuto e diventato un uomo” lo disse con un sorriso mentre la metteva nella cesta degli panni sporchi e uscì dalla stanza.
La prima fase e un vero fallimento totale e adesso mentre ero nel letto a pensare quale la prossima mossa da fare. Mi misi di fianco mentre fuori pioveva di rotto con dei forti lampi. In un tratto mi venne un ricordo quando ero piccolo e avevo dieci anni e ogni tanto venivo qui ha dormire dalla nonna e anche quella sera era un brutto tempo e io da bambino avevo paura dei lampi che sono andato di corsa nel lettone della nonna mentre lei mi stringeva per proteggermi dalla mia paura. Adesso non posso andare da Evelina è dire che ho paura dei lampi perché sono troppo grande per fissionare per riuscire a dormire con Evelina devo cambiare scusa. Andai nel buio tutto nudo verso la stanza di Evelina credendo che non accendesse la luce. Avevo un piano e spero che vada in segno entrai nel altro lato del letto sotto le coperte mentre Evelina si girava a guardarmi negli occhi.
“ Nonna posso dormire qui con te di la ci sono i flash dei lampi che non mi danno tregua per dormire” Gli sorrisi mentre lei mi rispondeva con il suo bel sorriso mentre mi accarezzava la guancia con dolcezza.
“ Sei troppo cresciuto per dormire con la tua nonna. Però se di la non riesci a dormire mi va bene” si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte.
“ Buona notte Danilo” Si sposto di lato e quel bacio sulla fronte mi ha fatto diventare duro il mio pene e diventavo tutto rosso in faccia mentre il mio cuore batteva al impazzata. Evelina dormiva già mentre io ero ancora sveglio con il mio pene ancora duro mentre l’odore dei suoi capelli castani scuri mi facevano impazzire. In un tratto la sua mano tocco il mio pene che la fece svegliare ma non la toglieva la mano. Feci finta di dormire mentre Evelina si girava dalla mia parte.
“ Danilo sei sveglio? Ti devo parlarti un attimo” feci finta di aprire gli occhi e ha sbadigliare mentre strofinavo gli occhi mentre la sua mano non si toglieva dal mio pene era piacevole.
“ Che c’è nonna perché mi hai svegliato così al improvviso” Evelina mi guardava seria ma con il rossore nelle sue guance.
“ Perché sei nudo?” Cercava di non guardarmi in faccia mentre il rossore nelle sue guance aumentava mentre non mi molava il pene duro. Gli sorrisi un modo scherzoso.
“ Scusami non ti ho detto che dormo spesso nudo” Il suo rossore era intenso che si vedeva a occhi nudo che mi desidera ma si nascose metta del viso sotto le coperte per non farmi scoprire che era diventata rossa.
“ Per favore Danilo vai vestirti e poi vieni al letto e vergognoso dormire nudi” Mentre le sue dita sul mio pene mi stringevano facendomi provare un piacere ma penso che non ci sia accorta di averlo fatto.
“ Nonna non riesco a dormire con i vestiti altrimenti il giorno dopo puzzo di sudore” Evelina era tesa non sapeva cosa fare ho cosa dire che rimase lì per un po’a fissarmi negli occhi. Molo il mio pene e poi sospiro mentre si alzava dal letto e andava dal altra stanza.
Un altro fallimento ma almeno ho delle risposte che Evelina mi desidera ma a ancora delle resistenze. Ci dovrò lavorare sodo prima di arrivare a lei.
Il giorno dopo ero fuori nel giardino nella casa di Evelina la mia nonna e stavo tagliando con l’ascia ogni legno con il petto in vista mentre udivo i passi dei piedi sulle scale. Era chiaro che Evelina si era svegliata è quando la vidi cercai di farmi notare da lei.
“ CIAO NONNA È UNA BELLA GIORNATA” Urlai mentre Evelina si girò a guardarmi e si accorse che il suo adorato nipote era al petto nudo con i miei muscoli in bella vista. Divenne rossa in faccia mentre cercava la maniglia della porta senza mai distrarsi di fissare i miei pettorali scolpiti.
“ Si eee pprroopprrio uunnaa bbeelllaaa ggiornata” Balbettava mentre entrava sbattendo la porta. Ho sbaglio ha sorriso mentre mi guardava. Ci siamo quasi devo continuare così è quindi decisi di entrare in cucina a petto nudo con il sudore della fatica. Non si era accorta che ero alle sue spalle era impegnata a cucinare. Mi appoggiai il mio petto contro la sua schiena mentre il mio pene sentiva il suo sedere sodo facendolo diventare duro Evelina fece finta di niente ma era chiaro che mi voleva ma come sempre fa resistenza. Era tutta rossa in faccia mentre la mia mano stringeva il suo fianco e con l’altra mano prendeva il cucchiaio di legno per assaggiare il sugo di carne mentre Evelina diventare sempre rossa chi sa se stai sul punto di cedere hai suoi sentimenti.
“ Lo sai nonna e buono questo sugo di carne” Evelina cercò di ignorarmi ma era difficile dal fatto che mi avvicinai ancora di più facendo sentire il mio corpo sudato. Evelina lascio il mestolo nel comodino li vicino.
“ Danilo per favore mettiti una maglietta” Sbuffavo mentre mi staccai da Evelina e andavo in camera a mettermi una maglietta. Mentre ero in camera andai senza un motivo preciso avevo voglia di andare nella sua stanza di Evelina. Mi buttai nel suo letto nel suo lato con la faccia sul suo cuscino sentendo il suo odore dei suoi capelli.
“ Non cela faccio più Evelina stasera tu sarai mia. Ti farò confessare i tuoi sentimenti per me a costo di farmi odiare”
La notte era buio spesso ma io riuscirò a vedere dove andavo. Cercai di fare meno rumore possibile per non svegliare Evelina mentre ero vicino al suo letto e cominciavo a spostare leggermente la sua coperta facendo vedere il suo pigiama una veste unica e sexy e rosa. Mi spogliai del tutto dei miei vestiti mentre il mio pene e duro che si era diritto mentre mandavo giù la saliva.
“ Bene Evelina preparati ti farò felice” Misi sopra di lei gattonando fino alla sua faccia ero andato piano per non farla svegliare ma adesso voglio che si svegli. La baciai sulle sue labbra e usai la lingua che giocava con la sua lingua.
LEI
Sentivo una strana bella sensazione in bocca mentre mi stavo per svegliarmi. Quando i miei occhi si aprivano mi trovai il mio nipote che era sopra di me nudo. Mi stava baciando con la lingua e allora cercai di spingerlo via ma lui era più forte di me quindi riuscì solo a staccare le nostre labbra mentre mi mancava il fiato dal fatto che mi e piaciuto quel bacio di pieno passione. No no cosa sto pensando e il mio nipote e il figlio della mia figlia.
“ Ti prego Danilo staccati da me” Feci fatica a parlare mentre lui mi sorrideva compiaciuto di quello che ha fatto e che sia solo l’inizio.
“ No perché tu sei mia” mi bacio di nuovo ma questa volta con più enfasi e passione più di prima. Si staccava e poi si attaccava sulle mie labbra mentre lo sentivo dire qualcosa sotto voce.
“ Ti amo ti amo ti amo Evelina voglio farti ammettere i tuoi sentimenti a costo di farti gridare di piacere” Mi ama ho sentito bene ha detto che mi ama io una vecchia io sua nonna. Lui potrebbe avere tante ragazze della sua stessa età invece vuole me. Per quella dichiarazione d’amore mi fece arrossire ma ritornai in me mentre sentivo la sua mano strusciare sul mio vestito fino alle mie mutandine e li capi dove vuole spingersi. Tentai di combattere mentre lui non si staccava dalle mie labbra e la sua mano si infilò dentro nelle mie mutandine. Allora pensai di usare le braccia di spingerlo via ma lui mi blocco un braccio lasciandomi un solo braccio libero. Senti un dito entrare nella mia vagina e ci andrò in fondo. Smise di baciarmi le labbra e andò a leccare il collo mentre godevo mentre il suo dito cominciavo ad muoverlo avanti e indietro.
“ Ti prego Danilo io sono tua nonna” Non avevo coraggio di colpirlo e di farlo del male perché in fondo e il mio nipote che da quando era piccolo aveva il terrore dei lampi e si attaccasse come una cozza sulla mia gonna. Che stupida che sono stata sono stata troppo buona con lui ed ecco il risultato un ragazzo che ama sua nonna e pure non riesco ad essere arrabbiata con lui. Non ci riesco perché lo voglio tanto bene il mio nipote. Cerca tutti i costi di farlo ragionare toccandolo il petto con l’unica mano libera.
“ Ti voglio bene Danilo ma ti prego fermati prima che sei in tempo” Danilo mi fissò tra i nostri occhi come abbiamo sempre fatto come se ci fosse solo alchimia tra nonna e nipote un legame affettivo mentre il suo dito era ancora dentro nella mia vagina ma fermo.
“ NON MI BASTA SENTIRMI DA TE TI VOGLIO BENE. NO NON MI BASTA PIÙ VOGLIO SENTIRMI AMATO DA TE PERCHÉ IO TI AMO DA MORIRE E SO CHE ANCHE TU MI DESSIDERI” Credevo che avesse ripreso il suo buon senso ma invece non aveva intenzione di fermarsi si sarebbe spinto per avermi. Lo vidi che mi stava per levarmi la mia mutandina e avevo già intuito dove vuole arrivare.
“ Ti prego non lo fare” dissi con un tono di terrore che lo vuole fare mentre mi fissava tra i miei occhi in lacrime.
“ Non fare questo alla tua nonna” Gli accarezzai la guancia con dolcezza come farebbe una buona nonna per consolare il suo nipote. Pensavo che si sarebbe commosso di vedermi in lacrime ma lui non mi ascoltava per niente. Prese il suo pene che e rigido come una mazza da baseball e allora cercai di divincolarmi muovendo i miei fianchi facendo fatica a suo pene ad prendere la mira verso alla mia vagina. Sentivo la punta del pene del mio nipote sulla mia vagina mentre a poco a poco il mio corpo si rifiutava di ubbidirmi. Metta del suo pene era ormai dentro nella mia vagina e ormai ero ferma immobile. Non volevo guadarlo in faccia mentre mi violentava.
“ Evelina guardarmi” Nessuno mi ha chiamato per nome nemmeno mio marito che mi chiamava solo amore ho moglie cara e nemmeno le mie figlie mi hanno chiamato per nome. Solo Danilo lo fa e ha me mi piace sentire il mio nome perché non mi fa sentire un oggetto ho un ruolo. Il nome e come una carta di identità di una persona e lui mi fa sentire di nuovo quella persona prima che diventasse un ruolo ho un oggetto. Lo guardai senza un motivo preciso e lo vedevo in lacrime che mi fece un tonfo al cuore.
“ Evelina ti amo e voglio che tu melo dica” Disse mentre si avvicinò alle mie labbra e la sua lingua giocava con la mia mentre le nostre lacrime si univano mentre lui lo spinse fino in fondo il suo pene dentro nella mia vagina mentre strizzavo di più gli occhi dal piacere che provavo. Ci andò piano avanti e indietro delicatamente come se cercasse di non farmi male. Mi faceva tenerezza era così dolce che mi fece ricordare la mia gioventù e le mie tante volte che ho fatto sesso con degli uomini ci andavano troppo violenti e poi si stancavano subito soli pochi minuti. Anche il mio marito a letto era violento e si stancava subito. Purtroppo quegli anni ho ti sposavi ho vieni mandata al convento per diventare suora e io ho scelto il mio marito non sapendo che mi avrebbe cambiato la mia vita. Però è il mio nipote non posso pensare di amarlo e sbagliato e incestuoso e un crimine e un reato. Danilo si staccò dalle mie labbra mentre mi toccava i miei fianchi con entrambe le mani mentre sentivo i suoi capelli ricci sul collo e il suo fiato mi fecero arrossire ricordando gli altri giorni lui mi provocava come per esempio una notte di tempesta Danilo nel buio più totale mi aveva chiesto se poteva venire dormire con me perché di la non riusciva a dormire per colpa dei flash dei lampi e scopri quando si infilò nel mio letto che era nudo e io per sbaglio lo toccato il suo pene e non sono riuscita a staccarmi ero stata tentata di succhiarlo volevo violare la sua giovinezza ma ci sono riuscita per fortuna a ritornare in me. Però non aveva finito di provocarmi che lo trovai a tagliare la legna a petto nudo con i suoi bei addominali e i suoi muscoli anche lì ero stata tentata di levarlo ogni goccia del suo sudore. Non dimentico quando lui si era avvicinato troppo sul mio fondo schiena e stavo fantasticando di essere scopata da dietro mentre io avrei gridato di piacere. Come sempre ero riuscita a tirarmi fuori da questa brutta cosa ma adesso era lui a condurre le danze mentre io piangevo per voler finire alla svelta mentre godevo dentro di me mentre il suo pene raggiuse il mio utero ormai non posso avere figli per colpa della mia vecchiaia. Mi morsi il dito per evitare di farmi sentire gridare di piacere e strinsi con l’altra mano di nuovo libera la coperta mentre Danilo si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi.
“ Evelina ti amo tanto ti amo tanto” sorrideva mentre lo diceva come se volesse farmi capire che diceva la verità è che non è una semplice scopata e poi basta c’è anche del sentimento mentre continuava dolcemente andare avanti e indietro e ripeteva quelle due parole TI AMO che mi fecero arrossire che persi del tutto il controllo del mio corpo come se volesse lasciarsi andare al piacere della carne.
Io non posso dire ti amo e mio nipote e pure non posso negare che provo qualcosa per lui e solo affetto nient’altro ho pure provo qualcosa di serio. La mia mente era leggermente lucida ma non so per quanto mentre la mia vagina era bagnata dalla eccitazione mentre il suo pene andava avanti e indietro. Il rossore nelle mie guance mentre osservo il suo bel corpo il desiderio di toccare ogni muscolo mi eccitava parecchio. Se lo toccassi solo una volta sola mentre e impegnato a scoparmi. Gli toccai i suoi fianchi e la sua tartaruga e il suo petto e sentivo il suo cuore battere al impazzata e lui sene accorse che la stavo toccando che sorride di più di prima e mi disse al orecchio.
“ Ti piace il mio corpo? Sara sempre tuo se mi dici che mi ami” decisi di ignorarlo che capisse che non provo niente per il mio nipote che tolsi le mani dal suo petto mentre guardavo altrove. Però lui non smise di sorridere che si avvicinò di nuovo al mio orecchio per dirmi qualcosa.
“ Sto per venire dentro di te e spero che ti farà cambiare idea” Danilo aumentava il ritmo della sua velocità del suo pene che ha cominciato a vibrare e quindi per evitare di farmi sapere un grido di piacere mi morsi di nuovo il dito mentre le sue mani mi toccavano i fianchi quanto mi piace quando mi tocca che senza pensarci mi voltai da l’atra parte con il mio dito tra i denti. Avevo davanti agli occhi la testa di Danilo che non mi guardava nei miei occhi che mi fece arrabbiare che strinsi di più il dito. Mi dice che mi ama ma non mi guardava è volevo tanto chiamarlo.
“ Danilo” Avevo una voce bassa perché volevo non farlo sapere che stavo per gridare di piacere. Si voltò e nostri occhi finalmente si incrociavano nel messo del sesso. Wuau e la prima volta che gli guardo i suoi occhi e gli amo da morire verdi smeraldo. Danilo non smise di fissarmi mentre il mio cuore cominciava a battere mentre le mie guance si avvampavano di un rosso acceso. Però il mio orgoglio di nonna teneva spento il mio sentimento mentre il suo pene penetrava bene e ci andava forte mentre continuava a aggirarsi era chiaro che stava sul punto di esplodere. Quanto vorrei che Danilo mi baciarse mentre non toglievo il dito tra i denti.
“ Evelina toglierti il tuo dito” Disse Danilo mentre il mio corpo gli ubbidì. Toglievo il mio dito tra i denti mentre Danilo si avvicinava a pochi distanze da me e sentivo il suo fiato addosso. Non cercai nemmeno di fermarlo mentre le nostre labbra si toccavano. Ci baciamo con le nostre lingue che si giocavano e caspita quanto amo come mi bacia e quando usa la lingua ha melo sto godendo troppo. Danilo aumentava il ritmo del sbattimento del suo pene dentro nella mia vagina mentre le nostre labbra ci staccavano mentre trattenevo i miei gemiti senza mai distogliermi negli occhi di Danilo che si alzava. Segui i suoi movimenti ormai ero in trappola come una mosca sulla ragnatela di un ragno.
“ Sei pronta sono sul punto di venire dentro di te” Diventai rossa dal fatto che mi piaceva avere il suo sperma dentro di me. Amo quando mi sbatte il suo pene dentro nella mia vagina e amo quando grido di piacere quando lui mi scopa. Amo il suo pene grosso quando siamo insieme. Amo i suoi muscoli di un atleta e adoro il suo sudore. Lo amo lo amo lo amo lo amo…. In un tratto sentivo il suo sperma dentro di me era caldo e piacevole che mi scappo un sorriso. Mi ha fatto risvegliare il me quel sentimento che provavo per lui e che lo tenevo spento. Danilo mi bacio di nuovo mentre il mio rossore si accese per ogni bacio che ricevevo e poi si staccò mentre mi fissava.
“ Mi ami si ho no” Gli sorrisi e lo spinsi staccandosi sopra di me.
LUI
Ero confuso non capivo che risposta è questa. Questa spinta può essere un si e può essere anche un no. Evelina non smise di sorridermi mentre il mio sperma usciva a gocce dalla sua vagina mentre le sue mutandine erano sulle sue ginocchia.
“ Evelina di qualcosa” il suo silenzio mi fece preoccupare che forse ho sbagliato qualcosa ma poi i suoi movimenti mi attiravano la mia attenzione. Evelina si levò completamente le sue mutandine lanciandole il faccia e la presi per fortuna a volo. Guardai le mutandine dalle mie mani e poi guardavo Evelina che si era messa in posa a quattro zampe con i suo sedere davanti. Appoggio i suoi seni nel cuscino mentre con le entrambe le mani allargare il suo sedere facendomi vedere il buco del culo e la sua vagina bagnata. Evelina mi fissava con il suo bel sorriso Mentre il mio cuore non smise di battere forte.
“ Mettilo dentro nel mio culo e ti darò la risposta alla tua domanda” Disse Evelina mentre nelle mie guance diventavano rosso mentre mandavo giù un boccone di saliva mentre il mio pene si rimetteva di nuovo in forma e pronto al secondo round. Strisciavo le mie ginocchia sul letto fino ad raggiungere il sedere di Evelina. Il suo sedere era bello e sodo e grosso mentre prendevo il mio pene e lo misi nel buco del culo. La punta del mio pene era dentro e sentivo un gemito di Evelina ma non mi fermavo per niente volevo a tutti i costi sapere la sua risposta. Andai sempre in più in profondità con il mio pene nel suo culo che ad un certo punto Evelina molo il suo sedere è rimise le sue mani sul cuscino mentre gemeva di piacere. Alla fine il mio pene era dentro tutto nel suo culo facendo alzare Evelina sul mio petto con la sua schiena. Toccai i suoi fianchi e strisciavo le mie mani fino alla sua pancia mentre i nostri sguardi si incrociavano.
“ Ti amo Danilo ti amo ecco la mia risposta” Ci baciamo mentre io ero super felice che non ci credevo che fosse vero e che forse solo un sogno che facevo tutti i giorni e pure eccomi qui a fare sesso con la mia nonna ansi in verità la chiamo con il suo nome perché merita di sapere che per me è una donna che amo.
“ Allora ci divertiremo per tutta la notte” Dissi mentre ci sorridemmo e ci baciamo.
“ Si scoparmi quanto vuoi” Disse Evelina mentre la spingevo con violenza la sua schiena contro il letto e toccai con forza con le mie mani il suo sedere è cominciai a andare avanti e indietro con il mio pene dentro nel suo buco del culo.
“ Si si sì mi piace mi piace come melo sbatti così forte nel culo” Disse Evelina e in stintamente senza pensarci gli strappai il suo pigiama facendo vedere il suo reggiseno mentre Evelina mi guardava con il suo sorriso.
“ Sei un violento e per questo che mi piace di te. Strappa tutto il mio pigiama fammi rimanere nuda fammi diventare tua donna” Disse Evelina mentre gli sorridevo è gli strappavo altre pezzi di stoffa del suo pigiama mentre continuavo sbattevo il mio pene. Rimane solo il reggiseno e mi staccai il mio pene nel suo culo. Il mio pene voleva continuare ma io volevo il seno di Evelina. Feci girare Evelina con la pancia in su con il suo sudore e suo respiro era come a essere in paradiso mentre continuavo ad massaggiare le sue gambe.
“ Evelina levati il tuo reggiseno” Dissi mentre gli sorridevo è Evelina si alzava su per levarsi il suo reggiseno lasciandolo per terra mentre mi guardava la spinsi di nuovo a letto mentre le nostre labbra si univano con le nostre lingue mentre con le mie mani le pappavo i due seni sodi e duri e poi andavo in basso per leccare il collo fino al capezzolo sinistro che cominciavo ad usare la punta della lingua intorno al capezzolo e ogni tanto succhiarlo come fossi un neonato alla ricerca del latte materno. Feci anche l’altro capezzolo la stessa cosa facendoli diventare duri mentre udivo le grida di piacere. Andai in basso con la punta della lingua sulla pancia e poi al ombelico facendo dei giochetti quando mi resi conto che Evelina piaceva molto quando lecco l’ombelico andai in basso fino alla vagina mentre le gambe di Evelina si allargavano. Usai la punta della lingua tutto intorno al interno della vagina. Aveva un buon sapore di mare salato e poi raggiunsi al centro della vagina e lo misi dentro facendola bagnare ancora di più di prima. Evelina mi spinse la faccia contro la sua vagina.
“ Più veloce Danilo più veloce fammi godere al massimo” Disse Evelina mentre esaudivo la sua richiesta aumentando la mia lingua mentre le sue gambe di Evelina mi strinse la mia testa bloccandola. Il suo corpo e teso e il suo respiro e affannato e suo cuore battere mille al ora e il suo corpo era fradicia di sudore mentre il suo colorito era diventato rassaggio. La vagina era troppo bagnata mentre sentivo Evelina urlare.
“ STO PER VENIRE…” Tremava mentre ad un certo punto quando smise di tremare il suo liquido mi venne tutto sulla faccia. La assaggiai era delizioso. Ci guadammo e Evelina mi fece segno di venire vicino. Gattonai fino a raggiungere il viso della mia amata. Lei mi spinse con violenza per baciarla con le entrambe le braccia intorno al collo e un braccio di Evelina striscio dal mio petto e poi fino al mio pene ancora voglia. Lo spinse direttamente verso alla sua vagina.
“ Adesso comando io le danze” Disse Evelina staccandomi mentre mi sorrideva mentre il mio pene penetrava il fondo. Evelina mi spinse mettendomi io sotto e lei sopra. Lei si era ginocchio con il mio pene dentro e mi guardava seria.
“ Adesso ti farò godere al estremo sei pronto” non feci il tempo a rispondere che i fianchi di Evelina su e giù mentre i seni rimbalzavano. Aveva aumentavo il ritmo mentre le mie palle sbattevano e sui gemiti di erano un continuo di gridare di piacere mentre mi cavalcava. Era una goduria fare sesso con la mia nonna che gli toccai i suoi fianchi mentre mi cavalcava forte. Si sentiva le molle del letto mentre sentivo la sua vagina bella calda. Gemevo di piacere mentre le mie palle continuavano ad sbattere mentre vedevo Evelina toccarsi un suo seno. La sua vagina perse altro liquido facendola crollare sul mio petto mentre il mio pene uscì dalla sua vagina ma il mio pene aveva voglia ancora.
“ Danilo vuoi continuare?” Disse Evelina mentre ci fissiamo. Lei mi lesse tra gli occhi e mi sorrise mentre cominciava a baciarmi il collo e sceso sempre più in basso e in un tratto sentivo le sue dita tenere il mio pene e percepivo la sua lingua nella punta del pene. Provavo un bel piangere che ad un certo punto comincio a succhiare la punta è poi lo prese tutto in bocca. Sentivo la sua lingua che giocava con il mio pene come se fosse una pallina di gelato mentre cominciava andare avanti e indietro. Stringevo la coperta mentre mordevo il labro.
“ Evelina sei molto brava” Dissi mentre la vedevo che la stava maneggiando il mio pene inzuppato della sua saliva come se fosse esperta. Andava su e giù con la mano mentre con la sua lingua leccava tutto intorno al tronco del pene bagnato della sua saliva. Ero sul punto di sparare di nuovo ma avevo voglia di riempirla del mio sperma nel suo culo che invece sulla sua bocca.
“ Evelina ti amo” Dissi e Evelina smise di succhiarlo e gattono con il suo sorriso fino al mio viso a darmi un bacio con la lingua.
“ Ti amo tanto” Disse Evelina che era concentrata a baciarmi. Era il momento giusto per metterlo nel culo. Piano piano strisciavo la mia mano sui suoi seni e fianchi e il fondoschiena

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