Il sostituto perfetto

Il sostituto perfetto

Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Sposato da appena 5 anni era almeno le quinta volta che sorprendevo Alice a tradirmi
Eppure ero bello, alto, avvenente . Mia moglie avrebbe dovuto sentirsi attratta da me.
La prima volta l’avevo sorpresa in macchina con un suo vecchio compagno di scuola … e l’avevo perdonata
Poi fu la volta dell’insegnante di tennis. Ero negli spogliatoi a cambiarmi quando fui attratto da gemiti provenienti dall’ufficietto del maestro: spalancai la porta e vidi l’istruttore che si sbatteva allegramente la compagna della mia vita . Avevo ancora la racchetta in mano: diedi su quel culo nudo una racchettata tale che per una settimana non poté più sedersi
Dopo fu la volta del mio migliore amico: quello sorpreso in casa a copulare tranquillo nel mio letto. Ora non è più mio amico ed essendo stato un poco manomesso ha smesso di frequentare la mia casa
Quindi ci fu quella volta sulla spiaggia. Io ero entrato in mare e quando ne uscii trovai un crocchio di ragazzi che mi impediva di vedere cosa stesse succedendo. Fattomi largo potei ammirare il coito di un ragazzotto, naturalmente con lei. Lo scacciai a calci in culo e quello ancor oggi probabilmente ce l’ha sfondato
L’ultima volta un classico: l’idraulico che aveva sbagliato il buco da sturare. Non ebbe il coraggio di chiedermi un compenso per la sua opera ma adesso ero proprio stanco
Avevo perdonato Alice 4 volte, sempre accettando le sue improbabili giustificazioni, ma non potevo proprio credere che l’idraulico avesse confuso il tubo del lavandino colla sua figa, oltretutto usando un attrezzo che invece di vuotare avrebbe potuto riempire!
Probabilmente la colpa di tutto ciò era anche mia. Nonostante le apparenze ero troppo impegnato nel tentativo di far carriera. Spesso la ditta mi costringeva ad assentarmi anche per 10/15 giorni in cui Alice restava sola.
Io la amavo davvero, o non l’avrei tanto perdonata, ma se volevo salvare il nostro matrimonio, non avevo scelta: dovevo trovare a mia moglie un amante che sapesse imbrigliarla o sarebbe diventata una donna di strada.
La prima cosa era parlarne con l’interessata.
“Alice,” le dissi “questa volta hai esagerato.”
“Lo so, “ mi rispose “ma quando l’ho visto non ho proprio resistito: ho sentito che dovevo proprio avere quel maschione dentro di me!”
“Lo vuoi per amante?” proposi “Mi rendo conto che le mie frequenti assenze pesano sul nostro rapporto. Forse tu ti senti troppo sola e cerchi di rimediare come puoi. Ti amo e sono disposto a sacrificarmi io: un amante ti concedo, ma che sia uno e basta!”
Abbassò gli occhi “Forse hai ragione Luigi” rispose “Effettivamente mi sento molto spesso troppo sola. Il pube mi prude, non vorrei ma faccio pensieri sconci ed, a quei pensieri mi bagno. Poi, ogni tanto, scatta la molla, non ragiono più, devo farmi penetrare a tutti i costi, salvo poi fornire a te la motivazioni più illogiche”
“Anch’io ti amo veramente” continuò “ma forse un amante fisso mi frenerebbe i bollori.”
“Allora vediamo: vuoi l’idraulico? Non dovrebbe essere andato tanto lontano coi calzoni della tuta in mano. Sono certo che se lo richiamo sarà qui in pochi minuti, magari un po’ tremante ma certo disposto a ciularti”
“No, non scherzare per favore” ribatté “Ti ho detto, quello è stato uno sghiribizzo, ma mai mi sognerei di farlo entrare nella nostra vita!”
“Allora chi vuoi? Il maestro da tennis? Il tuo vecchio compagno di scuola? Luca (il mio ex amico)?” e lei ogni volta scuoteva la testa in segno di diniego- Erano stati tutti scelte da figa affamata, ma nessuno di loro avrebbe mai voluto, ragionando, nella nostra vita
Passammo così la serata analizzando i candidati, ma non uno corrispondeva ai canoni .
Specialmente un attributo mancava: l’autorevolezza che avrebbe potuto frenarla nelle sue mattane.
“Non ci resta che una persona tra quanti conosciamo,” constatò lei alla fine sconsolata “tuo padre!”
“Ma che dici Alice, ti sembra che io possa andare da mio padre dicendogli ‘per favore scopami un po’ la moglie intanto che sono via?“
“Certo “ rispose “ a prima vista sembrerebbe illogico … però!”
“Però cosa?” ribattei io
“Consideriamo tutti i pro:
1. È vedovo quindi non rischierei di sfasciare una famiglia:. Se vogliamo salvare la nostra non dobbiamo interferire colle altre
2. È ancora un uomo piacente ed avvenente e robusto: avrebbe tutti i crismi per tenermi soddisfatta la figa
3. se abitassimo in una stessa casa e se mi tenesse compagnia durante le tue assenze sembrerebbe una cosa del tutto naturale
4. È un uomo autorevole: facilmente mi terrebbe in riga
5. Avuto il tuo permesso potrebbe scoparmi senza problemi sia di giorno che di notte. Sarebbe una cosa naturale non un tradimento
6. Considera poi la possibilità che ci sfugga un appoggio (come si suol dire) e che rimanga incinta: lui ha i tuoi geni, il bambino sarebbe realmente il tuo fratellino ma praticamente potresti reclamarlo come tuo: non credi?
A mente fredda mi sembrerebbe la scelta migliore: certo il migliore tra tutti quelli che abbiamo esaminato. Ora i contro: a te la parola”
“Facile “ risposi “ i contro sono infiniti:
1. È mio padre poi
2. E mm io ppadre
3. Resterebbe comunque mio padre”
“Bene” mi interruppe lei” allora è deciso abbiamo trovato il candidato perfetto. Allora sei d’accordo che tuo padre diventi il mio amante? Come ci organizziamo perché possa sedurlo?”
“Va bene: vada per la scelta. Lui vive solo in una casa molto più grande di questa” replicai mogio “potremmo trasferirci li. In più ha un bel giardino e. se avessimo figli, sarebbero al sicuro dal caos della città. Cominciamo col chiedergli ospitalità, poi si vedrà”
Chiedergli di accoglierci in casa fu naturalmente compito mio. Lui accettò con piacere ed il giorno del trasloco lo trovammo sulla porta ad attenderci ,
“Ciao Luigi” e mi porse la mano, poi abbracciò affettuosamente Alice “Ben arrivata figlia mia. Già conosci la casa ma voglio mostrarti un paio di cose”
Ci mostrò la camera più bella della casa, quella che chiamavamo la stanza dorata trasformata ora in camera da letto per gli sposi, poi una nuova porta che univa la stanza con la camera seguente “Naturalmente avrai dei bambini” affermò “questa è la loro camera, direttamente in comunicazione con la vostra. Ora mancate solo voi: quando pensate di darmi il primo nipotino?
Io ed Alice ci guardammo negli occhi e non sapemmo rispondere.
Iniziò così la nostra convivenza. Alice fece qualche tentativo ma lui sembrava di legno.
Alice girava discinta per la casa, si mostrava a lui su una scala senza mutandine, quando era in poltrona fingeva di cadergli addosso mettendogli accidentalmente una tetta in bocca. . Nulla! Il nulla più assoluto.
Poi, una sera, presa dalla disperazione, tentò di infilarsi seminuda e senza mutandine nel suo letto
“LUIGI” una voce fortissima mi fece accorrere nella sua camera
“Tua moglie ha cercato di infilarsi nel mio letto!”
“Lo supponevo papà: scusaci.”
“Che vuol dire scusaci? Mia nuora si infila nel mio letto e tu te ne scusi?”
“È giusto che tu sappia tutta la verità papà.”
Lui mi guardò con aria interrogativa
“Devi sapere che Alice già mi ha tradito.”
La nuora era li, a portata di mano, discinta e comoda per lui. La ribaltò sulla pancia, le scoprì il sedere e mollò una sonora sculacciata che forse avrebbero udito a qualche isolato di distanza
“Non una volta.” Lui prese la nuora a culo nudo e se la pose sulle ginocchia con il braccio alzato
“No papà ti prego.” implorò Alice “Luigi mi ha perdonato, fallo anche tu per favore”
La mano si abbassò appoggiata sul sedere ma Alice venne trattenuta in quella posizione, pronta per altre punizioni corporali.
“Non credere che io sia stupido” affermò mio padre “ è da quando vi siete trasferiti qui che vedo cose strane: Alice che si mostra senza, mutandine, che mi caccia una tetta in bocca e poi stasera, seminuda e senza mutande nel mio letto il tutto senza che tu, Luigi, che non sei un pippa mostri di accorgerti di nulla. Volete una buona volta spiegarmi cosa succede?
“Stavo spiegandotelo papà” intervenni io” Dopo l’ultimo tradimento Alice ed io abbiamo avuto una franca discussione ed abbiamo convenuto che l’unico modo di salvare il nostro matrimonio sarebbe stato quello di trovarle un amante fisso che le tenesse calmi i bollori. Ti giuro, abbiamo vagliato un mucchio di possibili candidati ma, alla fine, la scelta è dovuta cadere su di te: l’unico che avesse i necessari requisiti per tener in vita la nostra unione- Se tu diverrai il suo amante Alice si è impegnata a non avere nessun altro uomo”
Già teneva Alice prona sulle gambe. La sua mano si abbassò, passò tra le natiche e si fermò sulla figa: “Porcellina, sento che ti stai bagnando bene. Sarai che sarai scopata vero?”
Poi si rivolse a me “E cosa ci voleva a dirlo? Temevi che avrei rifiutato di aiutarti? So come risolvere il vostro problema.”
Strappò il resto dei i vestiti di dosso a mia moglie adagiandola in posizione supina.
“Stai bene a vedere!” mi disse
Sospirando lo vidi aprirle le gambe , estrarre il suo pacco e penetrare Alice con decisione.
“Come ti senti bambina?”
“Bella piena. ” rispose la nuora :” Hai proprio un gran bell’uccello papà
Lui cominciò lentamente a pomparla coi classici movimenti a stantuffo : “E ora?”
“In paradiso! Grazie papà” rispose lei “Finalmente!” e cominciò a mugolare felice.
“Come vedi, “ rivolgendosi a me, “Alice ed io abbiamo una lunga discussione da fare: non aspettarla fino a domani mattina. Sai che io sono contrario agli anticoncezionali, vero? Non sai se sta prendendo la pillola? Il rischio della gravidanza è un brivido indispensabile ad ogni rapporto soddisfacente.”
“Si papà lo so.” risposi “ Non temere, non ci sono anticoncezionali di mezzo. Fai pure tutto quello che vuoi. Conoscendoti abbiamo già valutato ed accettato il rischio” e discretamente mi ritirai: non ero un guardone ed ero stato io stesso a domandare a mio padre di diventare l’amante di mia moglie.
Dormii male,quella notte, la gelosia mi stava consumando ma la ragione mi sosteneva. Dandole un amante per di più così vicino a me ora avrei potuto trattenere Alice al mio fianco.
La mattina seguente la prima a farsi viva fu mia moglie, aveva gli occhi impastati dal sonno.
“Abbiamo fatto una scelta superba ma non ho potuto dormire. Quell’uomo è un vero toro. Sarà stata l’astinenza forzata dovuta alla vedovanza ma non mi ha dato tregua per tutta la notte. Mi ciulava e veniva, poi ricominciava. Mi chiavava, veniva e cominciava subito a pensare di scoparmi di nuovo il tutto senza mai togliersi dalla figa. Avresti dovuto vedere, mi ha riempita in modo pazzesco, incredibile!. Lui è un trattore inarrestabile: se ho un debito da saldare per i miei peccati ecco arrivato colui che me lo farà pagare. GRAZIE amore per avermelo concesso!” e senza dir altro mi diede un bacio.
Allora non ero stato il solo ad aver dormito male: di certo Alice era rimasta scombussolata, erano secoli che non mi baciava il mattino presto . Sopraggiunse mio padre, fresco come una rosa.
“Alice, sei scappata via, avevo intenzione di scoparti ancora un po’ .”
Vieni di la un momento che il mattino ha l’oro in bocca e questo è il modo migliore di cominciare la giornata”
Alice lo seguì stancamente. I due riapparvero in cucina dopo una mezz’oretta, nudi come vermi con mio padre che teneva in mano un seno di Alice strizzandolo.
“Ah che scopata! Grazie figlio mio ne avevo proprio bisogno.” esordì “Sei soddisfatta Alice? Ti vado bene come amante?”
“Certo papà, stai sempre con me ed imparerò anche a reggere il tuo ritmo.”
“Ora mi spieghi questa faccenda dell’amante? “ rivolto a me “Avete scelto me: d’accordo ma io come mi devo comportare? Alice sarà sempre a mia disposizione?” ed intanto con una mano si abbassava a cercare la figa della nuora “ O se ci sei tu devo lasciartela stare perché tu stesso puoi provvedere a lei?”
“A questo punto papà” risposi “se durante la giornata vorrai scopartela, io non mi opporrò certo. Ogni volta che la penetrerai toglierai un tassello alla sua esuberanza, e questo è proprio il motivo per cui abbiamo deciso che le serviva un amante come te: il motivo e lo scopo. Io devo spesso assentarmi per lavoro e lei ne risente per cui tu potrai averla ogni volta che lo vorrai. Se questo sarà vero quando sono assente non vedo il motivo di negartela quando sono presente. Sarà come se fossi tu il vero marito, però se tu poi mi concedessi qualche volta di godere di tua nuora ecco mi faresti cosa gradita.”
Si sedette per fare colazione facendo impalare Alice sul suo cazzo già in tiro :”Ha bisogno di riposare nel suo fodero” le disse ad un orecchio “Comunque dopo ci facciamo un’altra scopatina: d’accordo?”
Alice assentì stancamente.
“E se capita che te la metta incinta?”continuò rivolto a me mentre impastava con una mano una tetta della nuora e con l’altra reggeva la tazzina del caffè “ Sappi per inciso che mettere incinta una donna è il modo migliore per calmarle i bollori, parlo per esperienza ma se non ci pensi tu ad ingravidarla potrebbe capitare a me. E tu come la prenderesti?” domandò
“Lascio alla tua discrezione ogni decisione in proposito. Se me la metterai incinta lei mi farà un fratellino” replicai “Ma io stesso ti ho chiesto azioni che potrebbero portare ad un concepimento non posso logicamente oppormi. Siccome noi non renderemo pubblica questa relazione, diciamocelo, incestuosa, sarà come se IO avessi avuto un figlio. Io non ho intenzione di non scopare più Alice, la amo e sono disposto a sopportare tutti suoi tradimenti nella speranza che alla fine si ravveda. Sopporto che un cazzo diverso dal mio: IL TUO entri in lei nella speranza che alla fine, sazia, si ricongiungerà solo a me. Tutto quello che accadrà nell’attesa , compresa una eventuale gravidanza, lo considererò come una medicina, amara ma necessaria. In questo caso,poi, nessuno saprà mai se esso sarà figlio tuo o mio, i nostri DNA sono estremamente simili con buona pace dei curiosi”
“Vedo che avete pensato proprio a tutto e cercherò di realizzare il tuo desiderio. Vuoi che la scopi? Lo farò alla mia maniera,” concluse lui “ma, con la vostra scelta mi avete restituito la giovinezza e ve ne sono grato. Ci organizzeremo così visto che nel nostro caso l’amante (io) può agire alla luce del sole (tu).
Alice, da questo momento sarà la mia donna.
Un oggetto sessuale che non mi lascerà per un attimo e me la darà ogni volta che voglio.
La notte dormirà nel mio letto. Nuda e disponibile ad essere penetrata in qualsiasi momento.
Io sono un fervente sostenitore del cazzo unico, per cui non potrai toccarla o scoparla, magari a mia insaputa. Tu potrai riaverla solo se lei dovesse decidere di preferire il tuo pene al mio.
Per farlo dovrai corteggiarla naturalmente. Piccola difficoltà: il corteggiamento ti sarà consentito solo se il cazzo è nella figa.
Sappi che Alice ed io tutte le mattine alle 8 cominceremo la giornata con una bella scopata di buon augurio e la termineremo alle 20 con una scopata di buona notte.
Se poi, durante la notte, io volessi ancora ciularla lei dovrà essere sempre disponibile. Ma tu probabilmente avrai qualche difficoltà per saperlo e per correre a farle la corte-
Naturalmente, durante la giornata, qualche chiavatina potrà scapparci anche fuori dagli orari canonici e se dovessimo prenderci un drink in 3 lei ce lo servirà ma, prima di bere a sua volta, dovrà prendere l’abitudine di impalarsi sul mio pene, come ora a colazione. Spesso mi scappa di aver voglia di un rapporto subito dopo aver bevuto e lei deve essere immediatamente pronta. Praticamente ora mi basterebbe muovermi un po’ per iniziare una nuova chiavata!.
In futuro, anche se tu dovessi ritrovare in qualche modo l’intesa con Lei non mi metterai da parte: per cui me la darà comunque SENZA USO DI CONTRACCETTIVI almeno una volta alla settimana, che tu sia presente od assente.
Alice sei già in posizione: se accetti stringimi bene l’uccello con la figa, altrimenti togliti e va a cornificare tuo marito con qualcun altro.”
Alice non si alzò ma io vidi un sorrisino sul volto di mio padre.
“Queste sono le mie condizioni” concluse
“Va bene papà: accetto” risposi triste “ti abbiamo coinvolto nel nostro problema e non possiamo certo essere noi ad imporre regole.”
“Parti tranquillo per i tuoi viaggi di lavoro allora Luigi, reggerò io per te il timone di questa nave” concluse lui

Da quel giorno spesso mi sembrò di essere il terzo intruso tra due freschi sposini.
Mio padre era in pensione, Alice non lavorava per cui lui aveva tutte le possibilità di godersi la nuora per l’intera giornata ed infatti Alice ormai non sapeva più cosa fossero le mutande tanto spesso doveva assoggettarsi alle voglie del suocero.
Mio padre era sempre attaccato ad Alice e, senza curarsi della mia presenza la rovesciava ovunque capitasse cominciando a montarla “Tanto sei adulto e sai come funzionano queste cose.” mi diceva
“Queste sarebbero le occasioni per corteggiare mia moglie” pensavo , ma proprio non sapevo come muovermi
Aveva stabilito una serie di turni fissi; alle 8, alle 14, ed alle 20. Cascasse il mondo a quegli orari Alice doveva essere da lui inseminata, A quelle ore . al termine della copula, lei doveva mettersi in posizione per favorire l’accesso del seme all’utero e, per potersi alzare doveva inserire nella fessura un tampax ricoperto di plastica, per non far uscire il liquido seminale
“Devi assorbire tutta la mia sborra nel tuo organismo attraverso la figa.“ le diceva, “In questo modo il tuo apparato genitale si rafforzerà e tu potrai darmi tanti nipotini. Se dobbiamo fare questa strana esperienza tanto vale che tu ne tragga tutti i benefici possibili”
La mattina prima di partire per l’ufficio facevamo colazione assieme con Alice impalata sul membro del suocero .Bevuto il caffè a lui veniva voglia di chiavare e vedevo mia moglie in difficoltà dato il precario equilibrio- Corsi ad abbracciarla tenendola un poco sollevata. Lei mi guardò con gratitudine ma, in questo modo. A ricevere i colpi ero io ed ognuno di essi era una pugnalata al mio cuore. Tuttavia non mi arresi: se potevo corteggiarla solo °piena° quella era una delle rare occasioni in cui potevo far sentire la mia presenza.
Quindi partivo per l’ufficio ed al mio ritorno trovavo regolarmente Alice, con addosso solo una semplice camicia di tela. Il suo bel sedere spuntava a metà al fondo di essa.
Lei preparava un cocktail di bentornato e, dopo avermi offerto il mio bicchiere, si impalava sul cazzo di mio padre prima di cominciare a bere a sua volta … e le bevute terminavano regolarmente con un coito e con me che l’aiutavo a tenersi in equilibrio.
Non so cosa facessero la mattina ma, dopo la copula, veniva il momento in cui Alice doveva farsi ciucciare per bene le tette,con mio padre che, mentre la succhiava la sditalinava beato.,
Dopo la succhiatura era il momento del 69 e lui si tuffava con entusiasmo su quel fragrante fiore che gli era offerto. Sembrava tornato bambino e giocava coi peli pubici della nuora fingendo fossero la sua barba o leccando con passione quel frutto maturo e facendo gemere di piacere Alice.
Durò una dozzina di giorni, poi la mia ditta mi organizzò un importante viaggio in America Latina e dovetti assentarmi per 16 giorni.
I miei cari mi accompagnarono all’aeroporto per il saluto di commiato.
Mio padre mi strinse virilmente la mano mentre Alice mi baciò con passione, strusciandosi contro di me e cercando di rannicchiarsi tra le mie braccia.
“La cura sta facendo effetto” pensai “Mai si è mostrata tanto affettuosa nei miei confronti, neppure nei giorni immediatamente susseguenti alle nozze” Ringraziai mio padre per quel piccolo miracolo “
“Tranquillo Luigi, fidati di me, Hai visto come faccio, te la scoperò tutti i giorni almeno 4 volte al giorno e non si accorgerà neanche della tua assenza.” Mi disse “ Al ritorno potresti ritrovarla incinta ma considera questo come una medicina necessaria, Apposta sto cercando di esagerare con i rapporti: questo è il mezzo migliore per farla pensare a te. Anche se non sembra io sono dalla tua parte e con questo metodo non le darò modo di pensare ad estranei. Quando tornerai, sono certo che la ritroverai innamorata di te come non mai! … Ma quando te la renderò me la lascerai scopare ancora vero? Oramai mi sono abituato alla sua fighetta attorno al mio cazzo.”
E la gelosia, che continuavo a provare, si attenuò di molto assentii. Potevo veramente partire sereno e forse, al mio ritorno, avrei trovato una moglie finalmente domata.
Il Sud America sembra un mondo a parte: si passa in un lampo dalle città super tecnologiche all’antico far west e, forse in alcune parti, alla preistoria.
Il telefonino non sempre prendeva e, sommando questa difficoltà ai fusi orari, mi trovai a poter comunicare solo un paio di volte coi miei cari: all’arrivo quando comunicai che il viaggio era andato bene, ed alla partenza “Domani alle 5 sarò all’aeroporto” comunicai
Potei finalmente stringere nuovamente la mano di mio padre ed abbracciare lungamente Alice che rispose all’abbraccio con entusiasmo.
Mentre mio padre guidava la macchina per il ritorno a casa io ed Alice, sul sedile posteriore, eravamo abbracciati, avvinti come due rampicanti e ci baciavamo come fossimo stati due ragazzini mentre mio padre si fingeva scandalizzato guardandoci dallo specchietto retrovisore “Contegno ragazzi, ricordate che ci sono io. Ricordate che Alice ora è mia!” e rideva
Finalmente a casa: mangiai qualche cosa e poi, stremato dal viaggio andai a letto
“Vengo con te” si offrì Alice “è troppo tempo che non dormo abbracciata a te” poi rivolta al suocero”Stasera no papà, saltiamo la scopata delle 20, voglio stare con mio marito.”
“Anticipiamo allora: già stamattina mi hai dato buca, Luigi può andare a letto da solo poi tu lo raggiungerai: ti prometto che sarò svelto”
Ero a letto da non più di 5 minuti che Alice mi raggiunse, naturalmente assolutamente nuda e mi si gettò addosso.
Finalmente potevo stringere tra le braccia mia moglie, carezzarla, mungerla come sapevo le piacesse tanto, titillarle il clitoride: credo che queste siano cose che tutte le coppie fanno nel loro letto. Poi la stanchezza prese il sopravvento.
Mi addormentai con in bocca un dolcissimo capezzolo e con un dito in quella fighetta che ora sembrava libera e che prometteva di riaccogliermi presto
Quando mi svegliai Alice non c’era-
Erano le 8: “Sarà andata da mio padre per la prima monta mattutina” pensai:” tutto regolare.”
Mi diressi al bagno e, con mia sorpresa la incrociai
Alice aveva una faccia sofferente “Cos’hai?” le domandai allarmato, non stai bene?”
“Devo aver mangiato qualche cosa che non mi ha fatto bene” mi rispose “Già ieri mattino, come oggi, ho rimesso l’anima, Temevo di non poter venire ad accoglierti e la cosa mi seccava parecchio. Poi per fortuna, verso le 10 tutto è passato ed ho potuto accompagnare tuo padre a raggiungerti”
“Vieni ti accompagno a coricarti un po’, sono certo che ti farà bene e potrai chiacchierare più tranquilla da distesa” portandola verso la camera da letto
La avevo appena adagiata che mio padre fece la sua comparsa “Alice, già ieri mattina mi hai dato buca. Sei in ritardo anche oggi: Sai che amo fare la prima scopata alle 8 in punto. È un buon augurio per la giornata. Vieni nella mia camera. Potrai tornare qui dopo e parlerai a volontà con tuo marito, o preferisci che ti ciuli qui? Per me sarebbe lo stesso ma non mi sembra che Luigi gradisca troppo lo spettacolo.
“Papà, non vedi che non sta bene?” mi intromisi “in qualità di marito ti dico: oggi no, nisba, niente” Lasciala stare e permetti che si riprenda”
“Ma lei non dovrebbe fare niente,” protestò mio padre “ Solo spalancare le gambe e lasciare a me il resto.”
“Niente o non niente non importa. Mi hai promesso che saresti stato discreto e che mi avresti lasciato godere quella che dopotutto è mia moglie “replicai “e come marito oggi proibisco all’amante di importunarla.”
Mio padre si allontanò deluso “A proposito,” Gli gridai mentre si allontanava “Fai un salto in farmacia ed acquista un test di gravidanza” quella coincidenza di nausee mattutine mi aveva insospettito.
Rimasi accanto ad Alice accarezzandola dolcemente
“Sai amore? “ mi comunicò “ La cura intensiva di tuo padre a base di cazzo credo abbia raggiunto il suo scopo. Sono già alcuni giorni che mi sogno ad ogni piè sospinto un uccello” La guardai accigliato “Lungo il giusto, duro come il marmo, bellissimo: il tuo!”
Sorrisi felice: finalmente Alice era tornata da me
Tento di alzarsi a sedere “ sto un po’ meglio, mi comunicò, ed in quel momento mio padre rientrò con una scatoletta in mano
“Ecco quello che mi hai chiesto” disse scontroso “Posso fare qualche cosa? Serve altro aiuto?”
“No grazie papà, penso io ad Alice” risposi
Mio padre si allontanò brontolando ma non me ne preoccupai ben altra ora era la mia apprensione
“Ce la fai ora ad alzarti?” domandai ad Alice
“Si sto meglio grazie” rispose
Aprii la scatoletta e le porsi la penna in essa contenuta”Facci sopra un po’ di pipì” e l’aiutai ad alzarsi.
“Ma cosa dici?” protestò Alice “Non sono incinta: ho un leggero ritardo, è vero, ma questo è solo un malessere di stomaco passeggero.”
Non resistetti più: esplosi “Alice, per amor tuo ho perdonato l’imperdonabile. Mi sono umiliato al punto di chiedere IO a mio padre di diventare il tuo amante, Mi sono tenuto in disparte per consentire alla tua figa di saziarsi di un cazzo diverso dal mio, Ed ora tu hai paura ad esaudire la mia richiesta di fare un po’ di pipì su un bastoncino?”
“Hai ragiona amore, sono una stronza” ed allungò una mano “Aiutami a raggiungere il bagno per favore”
Un’ora dopo eravamo in due, stupefatti ad osservare il piccolo visore del test attraversato da due righe rosse: incinta”
“A quanto sembra mio padre aveva fretta “commentai “Voleva un nipotino e, sorpassandomi, se lo è fatto da solo!”
“Non scherzare” mi rimproverò Alice “Piuttosto ora cosa facciamo? Io avrei voluto dare a te un figlio, non un fratello, Di una sola parola e domani corro in clinica ad abortire”
“Già, abortire, e poi?” risposi “Se lo facessi a te quel bambino mancherebbe per sempre. Potremmo farne altri 25 data la tua età, ma poi tu, guardando quell’immensa tribù di figli tuoi, vedresti solo il ventiseiesimo, quello non nato, quello abortito artificialmente, quello cui noi abbiamo negato il diritto alla vita. No amore. L’aborto non è una soluzione”
“Quale altra alternativa abbiamo allora? Ce n’è una sola altra: devo partorirlo”
“Già, e questo pericolo ci era stato ben prospettato agli inizi di questa storia, ricordi?” domandai
“Avevi risposto che tuo fratello sarebbe stato de te rivendicato come figlio” rispose Alice, “e solo ora mi accorgo di quanto mi stessi amando dichiarandoti disposto ad un simile sacrificio.”
Mi si avvinghiò al collo “Portami via! Basta con questa manfrina dell’amante. Basta con tuo padre che mi chiava ad ogni piè sospinto. Ho imparato la lezione.
“Anche questo può essere un problema Alice. Il vecchio appartamento lo abbiamo conservato, ma non possiamo scartare mio padre come un essere inutile.
Lui con noi è sempre stato gentile e generoso e, anche se con te è stato un po’ eccessivo, si è sempre comportato bene senza pretendere in cambio nulla che noi non gli avessimo chiesto.”
“Come al solito hai ragione” ribatté Alice “dobbiamo considerare tutto, ma su una cosa non voglio deflettere.
Da ora in poi sarò tua e solamente tua. Dovessi sorprendermi ancora col cazzo di un altro uomo nella figa voglio da te la promessa che me la riempirai di schiuma auto indurente, Non dovessi io riuscire a contenermi basta col perdono, puniscimi duramente, ne avresti tutto il diritto ed è quello che ti sto chiedendo IO ora”
Sorrisi la discussione stava prendendo una strana piega ma mi piacque precisare “Ma io ti ho sempre punita amore!”
“Ma cosa stai dicendo: me le hai sempre date tutte buone!”
“Sembrerà a te “ risposi “ ma ogni volta che ti perdonavo o che accettavo le tue assurde giustificazioni, Persino ogni volta che scopavi con tuo suocero ed io non ero presente fisicamente, piantavo in te un seme del rimorso ed ora questi semi sono germogliati e, finalmente, tu sei veramente mia”
Arrossì leggermente poi mi gettò le braccia al collo “Scopami subito furbacchione, non importa che io ora stia bene o male.
Non mi importa neppure che possa fare bene o male al bambino. Io ora voglio sentirti mio, voglio sentirti dentro di me, voglio fondermi con te”
Di certo non potevo ignorare questa richiesta così tassativa- La penetrai con dolcezza e, forse per la prima volta, feci realmente l’amore con mia moglie. Toccò a mio padre, che non so per quale motivo (ma potevo immaginarlo) era sopraggiunto alle nostre spalle, ritirarsi con discrezione
Ora Alice stava bene: la nausea era completamente passata.
Uniti come non mai ci preparammo a fronteggiare mio padre: basta fare la pipì nel vasino, ora eravamo cresciuti ed avevamo la nostra famiglia da difendere
Ci avviammo verso il soggiorno e lo trovammo comodamente seduto ad attenderci.
“Ho visto che avete fatto pace!” e rise
“Si papà “risposi “Alice finalmente ha scelto me!” risposi felice “Anche se non so come sia successo, dal Sud America non ho potuto certo farle la corte ed ora l’amante non le serve più”
“Allora è stata la mia cura ad aver funzionato! Sono contento di averti potuto aiutare anche se ho dovuto farti soffrire”
Poi invitò Alice a sederglisi in braccio.
Mentre le carezzava un seno le domandò?: “Allora bambina, come è stata questa esperienza?”
“Mi è piaciuta papà anche se a volte sei stato un po’ eccessivo. Però devo riconoscerlo: è stata la tua esuberanza a farmi venire una incredibile voglia di Luigi- Il tuo è stato un metodo strano ed inusuale ma, se era quello che volevi, è servito allo scopo”
Intervenni io : “Come forse già sospettavi Alice è incinta: tra nove mesi avrà un bambino”
“Dati i rapporti sessuali degli ultimi tempi temo sia tuo fratello” disse lui.: “Ti prego non volergli male! Data la mia età io non riuscirei a farlo crescere altrimenti potremmo studiare il modo di farmelo riconoscere.”
“No papà” risposi immediatamente:” Sin dall’inizio conoscevano i rischi cui avremmo potuto andare incontro e li abbiamo accettati. Questo sarà a tutti gli effetti mio figlio e di tuo avrà solo il nome”
“Questo mi tranquillizza e mi allieta” concluse lui “Ma ora c’è un altro argomento che mi interessa”
Fece ancora una leggera carezza al seno della donna che aveva in braccio: “Ambedue siete venuti da me per uno scopo ed avete cercato in me un amante per Alice: ricordate?”
“Si papà” rispondemmo all’unisono
“Ora il vostro scopo è raggiunto. Che farete di me? Mi getterete via come un vecchio giornale divenuto inutile?” domandò
“Certo che no papà” risposi “Dovrai adattarti a fare il nonno ed a viziare mio figlio invece di educarlo ma sarai una importantissima parte della nostra famiglia.”
“Non mi basta Luigi. So che Alice è tua moglie nonché mia nuora ma non mi basta! Io per farvi piacere ho accettato il ruolo dell’amante e credo di averlo fatto bene, Alice non sei rimasta soddisfatta di me?”
“Si papà però …”
“E tu Luigi certo hai sofferto, ma i risultati li hai toccati con mano vero?”
“Certo papà ma …”
“E allora perché non posso continuare ad essere l’amante di Alice? Oltretutto il tuo lavoro non è cambiato e ti capiterà ancora di doverti assentare. Come l’ho consolata in queste ultime 2 settimane potrei continuare a farlo in futuro. Sarei un amante discreto, non avrei bisogno di esagerare come ho fatto finora: magari una scopatina ogni tanto durante la settimana e qualcosa di più nelle tue assenze, Lei sarebbe la regina del tuo letto e verrebbe nel mio solo quando non ci sarai: insomma il comportamento classico di tutti gli amanti ma, così facendo, lei non avrà neppure la tentazione di procurarsi un altro uomo. Non credi?”
Luigi si rivolse ad Alice
“Come la mettiamo con la schiuma termoindurente? Sono stato geloso ed ho sofferto ma non me la sento di considerare mio padre un tradimento!”
“Io ero stanca dell’amante perché certo è stato eccessivo.” Rispose la donna “ed ora io vorrei essere solo la tua donna, ma lui ha ragione sul punto che non ha fatto nulla per meritarsi di essere emarginato. Decidi tu: è tuo padre ed io mi adeguerò qualsiasi sia la tua decisione.”
Mi rivolsi a mio padre: “Hai toccato tanti argomenti giusti papà ed io ne aggiungo uno che hai tralasciato: tu, col tuo comportamento, sei la causa principale del ravvicinamento tra me ed Alice, Insomma, noi siamo in debito con te ed è giusto che cerchiamo di ripagarti. Io sono certo che da ora Alice non cercherà più di tradirmi ma se ogni tanto si accompagnasse a te non sarebbe un tradimento, come pure se, in mia assenza, dormiste assieme.
Vuoi continuare a scoparti tua nuora? Va bene, te lo sei guadagnato e non mi opporrò ma ricorda ora che il marito sarò io quindi comportati come farebbe un amante: con discrezione e furtività dopo che, una volta che Alice sarà sgravata, troverai il modo di rispettarla nei suoi periodi fertili per non metterla di nuovo incinta.
I prossimi bambini che avrà dovranno sempre essere miei figli non tuoi.
Stavolta ho dettato io le condizioni: se le accetti togli immediatamente le mani dalle tette di Alice. Il marito è presente, non vorrai farti scoprire vero?”
Intervenne Alice stringendosi al petto quella mano prima che lui potesse ritrarla: “Un momento! Anch’io voglio dire la mia!”
Guardò Luigi e continuò:”Ti ho detto che ero stanca delle monte a ciclo continuo e che avrei voluto avere un solo scopone: te! Cosa è cambiato da allora?”
“Nulla Alice” rispose Luigi “Ma una serena valutazione dell’operato di mio padre porta a non escluderlo e a continuare a mantenerlo nella nostra vita.”
“Allora sarò come una bigama, va bene? Di giorno il marito sarà tuo padre, di notte tu!”
“Praticamente sarà così Alice: io di giorno lavoro e voi restate assieme a casa” rispose Luigi.
Il padre vedeva avvicinarsi il momento della vittoria : “Sai Luigi? Spesso il mattino è noioso ed una bella scopata aiuta a passare il tempo” poi rivolgendosi alla nuora “Ti va bene se, durante le assenze di Luigi, continueremo col ritmo di 4 ciulate al giorno?”
“Certo papà ma questo pone un diverso problema: Anzitutto tu dovrai rinunciare all’idea del cazzo unico, io avrò sempre disponibili sia il tuo che quello di mio marito a mia scelta, poi …”
Guardò il marito e proseguì :”Avevo detto che volevo partorirti dei figli, non dei fratelli, vero? A questo punto devi rinunciare all’idea: se capiterà che tuo padre mi metta nuovamente incinta tu riconoscerai come tuo il bambino senza protestare. Sei d’accordo?”
Luigi abbassò un po’ lo sguardo: “Se questo è il tuo volere va bene Alice, mi sono accorto che per me solo la tua felicità è ciò che conta.”
La donna si alzò e preparò tre drink:” Bene un brindisi per festeggiare l’avvenuto accordo.” Porgendo agli uomini il loro . Poi, aperti i calzoni del suocero ne estrasse il cazzo impalandocisi sopra prima di alzare il calice al cielo: “Alla nostra felice famiglia allora! E tu Luigi baciami mentre tuo padre mi scopa: ok?”

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *