A me piace esibire mia moglie. Seconda parte

A me piace esibire mia moglie. Seconda parte

Laura Oggi ho una di quelle giornate molto intense e piene di cosa da fare, ma ho la mente occupata da altri pensieri. Mentre venivo in ufficio riflettevo su quanto avvenuto alcune sere prima. Dentro di me, ero confusa, eccitata ed un po’ impaurita. Quel gioco così eccitante, a mente fredda, mi provoca una certa inquietudine. Vorrei aver tempo per riflettere, ma devo impegnarmi nel lavoro, anche perché questa sera abbiamo una cena con i soliti amici. Sono due coppie, che incontriamo abitualmente. Le donne, Adele e Anna, le conosco da quando andavamo a scuola, siamo amiche e spesso andiamo insieme a saccheggiare qualche negozio. Per forza di cose, i nostri mariti sono diventati amici e si frequentano andando allo stadio assieme e tifano per la stessa squadra. Di noi tre, io sono quella con più classe, quella che loro amano imitare con risultati approssimativi, ma, in ogni caso, mi piace molto la loro compagnia. Un’imprevista riunione si è protratta oltre l’orario e, adesso, alle diciotto, mentre cerco di tornare a casa, mi trovo imbottigliata nel traffico della tangenziale. Chiamo Filippo e sento che lui è già a casa, pronto per uscire: devo sbrigarmi, odio essere in ritardo. Appena in casa lo bacio e corro subito in camera nostra, metto sul letto le cose da indossare e, poiché è tardi, decido al volo per un completo gonna e giacca scura, camicetta bianca, intimo bianco, collant e scarpe nere, a tacco basso. Mi faccio una doccia veloce e, quando ritorno in camera, vedo Filippo sul letto, che mi guarda con un’aria intrigante. Lascio l’accappatoio, e, nuda, faccio per indossare le mutandine, ma lui le prende in mano e mi dice di non metterle. «Ma sei pazzo? Andiamo a cena con i nostri amici! Come faccio senza l’intimo?» Si solleva dal letto, mi viene vicino, mi abbraccia da dietro. Lo vedo riflesso nello specchio mentre mi bacia alla base della nuca, la cosa mi provoca un lungo brivido, spingo il culo indietro, sento la sua erezione premere nel solco dei miei glutei. «Dai… non metterle. Sarà il nostro segreto. Pensa a quanto sarà eccitante, sapere che non le indossi, mentre ti muovi fra la gente». Lo guardo e percepisco nei suoi occhi un guizzo di lussuria che mi contagia, per cui accetto di non metterle. Mi vesto e ce ne andiamo verso il centro, dove ci aspettano i nostri amici. Una sensazione stranissima sentire il fresco salire fra le gambe e la mia micetta che si inumidisce, mentre la parte più razionale di me trema al pensiero che sarò in mezzo alla gente, senza mutandine. Per tutta la sera sono distratta. Loro parlano, ma io ho la mente sempre incollata alla sensazione che sto provando nell’essere nuda sotto. Guardo le mie amiche, che conosco da sempre e, dentro di me, mi rendo conto che invece non le conosco affatto. Chi, di loro due, potrebbe non avere l’intimo, questa sera? Che cosa so, in fondo, della loro vita sessuale? Fra noi parliamo di queste cose sempre in generale, mai nello specifico, mai una confidenza intima, e la cosa mi crea delle perplessità. Che penserebbero, se sapessero? Chi di questi nostri amici fa le stesse cose che facciamo io e Filippo? Loro si rendono conto che sono distratta ed io mi salvo, addossando la colpa al lavoro, ma sento che non è così: guardo mio marito e spesso lo vedo che mi sorride, in maniera intrigante e, quando ce ne andiamo, noto che ha una bella erezione, che cerca di nascondere, camminando dietro di me. In auto parliamo delle nostre emozioni e lui allunga una mano fra le mie cosce: sente che sono un lago. Gemo al suo tocco e, anche se non l’ho mai fatto, allungo una mano sul suo notevole pacco e lo stringo. Gemiti di piacere escono dalle nostre labbra e lui, per la prima volta, ferma l’auto in un piazzale quasi buio, apre i pantaloni offrendomi il suo meraviglio arnese da succhiare. Accetto e, in un attimo, mi ritrovo con il cazzo piantato in gola, ma poi la parte razionale di me ha il sopravvento, mi stacco da lui e lo guardo dritto in faccia. «No, ti prego, ho paura: andiamo a casa. Dai… ti voglio, ma non qui». Vedo che fa un sospiro, ma poi mi accontenta. Arrivati a casa, ci strappiamo i vestiti di dosso come se bruciassero, poi mi prende e mi scopa con una furia selvaggia. Godo e lo incito a scoparmi più forte, in preda ad una eccitazione che in quel momento non so spiegare. Sfinita, mi addormento, senza sapere quali sono le emozioni che ha provato mio marito. L’indomani, mentre vado al lavoro, ripenso alla sera precedente. Era stato bello sentire mio marito godere con me che ero al massimo dell’eccitazione, ma perché eravamo arrivati a fare questo gioco? Era questa la domanda che non smetteva di tormentarmi. Dove ci avrebbe portato un simile gioco? E poi, sia in chat che ieri sera, abbiamo fatto cose che mi stravolgono e mi confondono le idee. Per un attimo, ho avvertito, dentro di me, che la cosa presenta due aspetti inquietanti. Il primo è che Filippo vuole chattare con una sconosciuta e, già questo, mi fa tremare di paura. La seconda era che, a me, recitare la parte della sconosciuta, ha eccitato tantissimo, ne ero attratta e mi ha molto incuriosito. Era successo anche qualche giorno prima che mi ero prestata a recitare il ruolo della puttana. Anche quell’esperienza mi aveva eccitata e, nel contempo, impaurita, perché, in tutti questi anni, nei giochi che avevamo fatto, non eravamo mai arrivati a desiderare di essere altre persone. Questa considerazione mi ha sconvolto di più. Filippo, forse, sente il desiderio di avere una donna diversa al suo fianco? A lui una come me, forse non basta più? Mi sento in preda ad una strana sensazione, che non mi piace per niente e, soprattutto, mi convince che mio marito si sarebbe spinto sempre più oltre in quel gioco, che ormai, anche senza volerlo, aveva di fatto già valicato i normali confini di casa nostra, delle pareti della nostra camera da letto e non oso immaginare dove voglia arrivare. Questa sera, nel nostro letto, affronterò di petto la questione e metterò le cose in chiaro con lui. Filippo Per tutto il giorno sono impegnato nel lavoro e non ho avuto modo di parlare con mia moglie: mi piacerebbe sapere quali sono state le sue sensazioni, emozioni, ma, adesso, mentre percorro la strada verso casa, rifletto su quanto avvenuto in questi ultimi giorni. Ieri sera poi è stato sconvolgente. Tutto è nato per caso, come spesso accade fra noi. In mattinata avevo visto una delle ragazze, che in genere ci affiancano quando dobbiamo fare delle promozioni dei nostri prodotti, che indossava una sottile minigonna e, a mio avviso, sotto non aveva l’intimo. In quel preciso momento ho solo sorriso divertito, ma poi, mentre tornavo a casa per andare a cena con in nostri amici, mi è venuta l’idea di non far indossare l’intimo nemmeno a Laura. Vedere l’espressione scioccata sul suo volto è stato davvero eccitante e poi, lentamente, ho fatto affiorare la sua voglia di trasgressione e, per tutta la cena, è stato davvero eccitante notare quanto lei fosse distratta. A mia volta, ho osservato i miei amici, che conosco da anni e, dentro di me, mi sono chiesto se anche loro facevano giochi simili con le loro donne. E’ vero, ci frequentiamo da tanto, ma non sappiamo nulla di quello che avviene nell’intimità dei nostri letti. Quando stavamo per tornare, ero così eccitato a saperla nuda sotto la gonna, che ho voluto fermarmi nel parcheggio e, quando mi ha preso il cazzo in bocca, ho quasi creduto di venire. Poi, vedendo la sua espressione di paura, ho deciso che non era il caso di rischiare. In fondo aveva ragione lei ad essere intimorita dalla situazione spiacevole che avrebbe potuto crearsi se fossimo stati visti da qualcuno che ci conosce. Giunto a casa, noto Laura un po’ tesa, lei si giustifica che è per il lavoro, ma io la conosco bene e, dentro il nostro letto, insisto perché mi confessi cosa la turba. Dopo una certa esitazione, mi rivela tutte le sue paure. «Amore, quello che stiamo facendo da un po’ di tempo a questa parte, in parte mi eccita e mi sconvolge. Sento come se stessimo vivendo una nuova stagione di sesso, ma, nel contempo, mi fa paura. Non sono ancora giunta a capire fin dove vuoi arrivare. Ho come la sensazione che io, a te, non basto più». Sentirmi dire quelle parole, mi fa per un attimo sprofondare, quasi mi fosse sparita la terra sotto i piedi. Se la mia donna aveva avuto la sensazione che non mi era più sufficiente, era giunto il momento di mettere in chiaro tutti i nostri dubbi, desideri, pensieri ed aspettative. Non dovevo dar adito a che ci fossero malintesi fra noi. «Ti assicuro che ti sbagli. Non voglio assolutamente nessun’altra donna, oltre che te. Tu sei tutta la mia vita. Mi piace giocare con te. Se questo ti ha ingenerato il timore che non mi sei più sufficiente, allora lasciamo perdere tutto. Volevo solo rendere un poco più pepato il nostro rapporto. Ammetto che forse ho esagerato, ma voglio sperare che non si creino malintesi tra noi». Lei, confortata da queste mie parole, si è stretta a me e mi ha baciato con trasporto. «Scusa amore, ma non sapevo più che pensare. Hai sempre delle idee così strane che, a volte, mi sembra di capire che tu voglia di più. Ti chiedo solo: fin dove vuoi spingerti? Io ti avverto che lo scambio non mi va di farlo e che certi giochi desidero che restino nella nostra intimità e basta!» La scruto negli occhi e, con parole semplici e chiare, le dico che nemmeno io desidero lo scambio, mi piace solo esibirla, questo si, mi piace molto. Mi eccita l’idea che un’altra persona la possa ammirare nella sua portentosa sensualità. Lei mi osserva attentamente ed obbietta che quel gioco potrebbe creaci seri problemi. In città siamo molto conosciuti e lo sputtanamento sarebbe totale. Poi aggiunge che non intende prostituirsi, nemmeno in cam. Allora le spiego la mia idea: creare un profilo su uno dei siti specializzati, ma non di quelli a pagamento proprio per evitare di farla sentire prostituita; l’idea è quella di scegliere un sito per coppie che vogliono giocare, come ne abbiamo visti tanti, per poi cercare una coppia che voglia giocare solo in cam. La vedo titubante, ma mi promette che ci penserà. Intanto io dovrò studiare la cosa nei minimi dettagli, cercando di adottare ogni azione tesa ad aggirare le possibili sfaccettature e problematiche, poi mi addormento lasciando lei a riflettere su tutta la questione. Laura Sono stanca, ma non riesco a dormire. Mi eccita l’idea di Filippo di esibirmi in cam, ma ho tantissima paura di esser riconosciuta e di tutte le conseguenze che ne deriverebbero. Dopo alcuni giorni, mi comunica che è pronto a creare il nostro profilo. Mi scatta delle foto che esaminiamo insieme, poi le carica sull’account che ha creato e, insieme, inseriamo l’annuncio, specificando chiaramente che cerchiamo coppie per giocare solo in cam. Passano tre giorni e poi, sempre insieme, diamo uno sguardo al profilo. Incredibile! E’ mai possibile che uno scrive che si cercano coppie e si veda sommerso da singoli, tra l’altro, anche maleducati, da coppie che ci promettono orge stratosferiche, scopate al limite del rischio infarto, quando noi, vogliamo solo un gioco in cam? Sconsolati, riscriviamo l’annuncio specificando a lettere cubitali che vogliamo solo un gioco in cam. Sfiduciata lascio a Filippo l’onere di controllare il profilo. Filippo Accidenti che delusione! Ero pronto a dover eseguire un congruo scarto, ma ciò che mi si presenta è tutto scarto. Messaggi di ogni tipo. Dal super dotato che promette a me, cornuto, di sfondare mia moglie in tutti i buchi per il mio piacere, a coppie dove le foto sono talmente ginecologiche, che puoi giungere alla conclusione che, per loro, una donna sia solo culo e figa in bella mostra, o mariti cazzuti che, per dimostrare di essere davvero dotati, affiancano il fallo a lattine di birra, telecomandi o sopra lavandini o tazze del cesso. Ma è mai possibile che la trasgressione consista in questo? Delusi, ancora una volta, rimoduliamo l’annuncio e un po’ le cose cambiano. Incominciamo a ricevere dei messaggi più in linea con le nostre idee. Dopo circa un mese, abbiamo intavolato un discorso fatto di vari messaggi con un ragazzo molto timido, che si è proposto per giocare in cam. Non è proprio quello che cercavamo, ma, anche per rompere il ghiaccio, accettiamo. Laura è tesa da morire. Decidiamo di farlo nella camera di nostro figlio, dove c’è una parete bianca e mettiamo un lenzuolo che copre il letto, e poi accendiamo la cam. Durante tutto il tempo che abbiamo avuto nel cercare una coppia valida, io le ho procurato due maschere, che coprono quasi interamente il volto, ad eccezione della bocca e il mento, nonché una parrucca mora, che lei indossa per questo primo esperimento. Vedere Laura mora mi fa uno strano effetto, è decisamente molto meglio bionda. All’inizio siamo tutti e tre molto tesi, spiego a Laura che deve lasciarsi andare come lo fa per me, quando sono lontano. Pian piano prende a masturbarsi, mentre il giovane è eccitatissimo. Le chiede alcune cose e lei, dapprima con un po’ di ritrosia, accetta, permettendo così di far sciogliere la tensione. Sono molto eccitato e, alla fine, le metto il mio cazzo in bocca per la gioia del nostro amico, che raggiunge subito l’orgasmo, schizzandosi addosso. Laura, delusa, chiude immediatamente il collegamento, si toglie la maschera e mi trascina su di sé eccitata e desiderosa di esser posseduta. Laura Pensavo fosse più eccitante vedere uno che si masturba per me: mi sarei aspettata di godere con lui, come faccio sempre con Filippo, invece il ragazzo è schizzato come una fontana, appena ho preso in bocca il cazzo di mio marito. Delusa ho chiuso il collegamento, ma sono infinitamente eccitata ed ho voglia di sentirlo dentro di me. Adoro mio marito per tutto questo; mi piace esser scopata prima nella mente e poi fra le cosce. E lui in questo è proprio bravo: mi insinua nel cervello certe godurie che mi fanno eccitare all’inverosimile e, quando quel tumulto mi si scarica nella vagina, lui è lì pronto a penetrarmi, portandomi ai più alti vertici del piacere. Certo, questo primo esperimento non ha dato risultati molto soddisfacenti, ma ci rendiamo conto che siamo sulla buona strada, il ghiaccio è rotto ed io lascio che sia ancora lui a tenere la barra del timone. Filippo Ho goduto con Laura, dopo la cam, in una maniera stupenda. Era eccitatissima e il tutto era dovuto al fatto che le è piaciuto sentirsi, ma ritengo sia importante trovare una coppia per poterci divertire davvero. Dopo alcune settimane di inutili ricerche, ci chiede l’amicizia una coppia sui quarantacinque anni. Lei Alice, molto bella, fisico ben curato al pari di mia moglie, lui, Leo, un bel maschio alto, dal fisico asciutto e ben messo anche come dotazione. Ci contattano perché hanno già avuto una esperienza in cam, e vorrebbero riprovare. Ci raccontano che la coppia con cui hanno giocato, la lei era bisex e, una volta smussate le titubanze, aveva chiesto ad Alice un incontro solo fra loro due. Lei, per curiosità, aveva accettato, ma si era trovata a disagio, in quanto la signora era una lesbica, veramente esigente e molto aggressiva. Adesso desideravano riprovare con una coppia etero, anche se ad Alice non mancava un certo interesse per il sesso fra donne, ma livello soft. Decidiamo di assecondare il gioco e incominciamo a frequentarci in cam, dove le donne, dopo un iniziale momento di incertezza, si dimostrano molto a loro agio e, ben presto, si rivelano una coppia molto piacevole, divertente, e molto porcella, che sa giocare, farci divertire e Laura, finalmente, può dare sfogo a tutta la sua libidine in momenti indimenticabili. Essi sono molto intriganti, sensuali e mai volgari, anche se spesso siamo io e Leo a usare un linguaggio un po’ più spinto, ma senza esagerare. Trascorriamo circa tre mesi tra giochi e serate sempre più intriganti, che ci portano ad una certa confidenza, anche se sempre con le dovute precauzioni, tipo maschere e parrucca. Poi ad Agosto ci chiedono, cosa avremmo fatto a ferragosto. Normalmente è uno di quei giorni in cui io e Laura ce ne stiamo buoni e tranquilli a casa, per non essere coinvolti nel gran casino che, di solito, si trova in giro. Essi ci confidano che non sono mai stati nella nostra città e, se per noi, non è un grosso problema, avrebbero piacere a prendere un caffè con noi. Vedo Laura sbiancarsi in volto; mi guarda, poi si scusa con loro e chiede di chiudere, temporaneamente, la connessione. «Questo non si può fare! Sarebbe una cosa troppo oltre le nostre aspettative». La guardo e cerco di essere il più calmo possibile, anche se la richiesta ha sorpreso anche me. «Amore, credo che tu stia esagerando. Da mesi ci vediamo con loro in cam, abbiamo fatto le peggiori porcate, ci siamo messi a parlare con loro per ore e, adesso, ti senti in ansia per un incontro reale con loro, quando in cam ne abbiamo fatte di cotte di crude? Credo che non ci sia nulla di male». Lei mi guarda indecisa, sa che ho ragione, ma cerca di farmi cambiare idea. «Non posso andare in giro per la città da mora, tutti mi conoscono bionda». La guardo e capisco che ho rotto la sua difesa. «Non dobbiamo necessariamente andare in giro per la città: li invitiamo la sera del 14 a cena da noi, a base di pesce, che tu sai cucinare benissimo e tra le pareti domestiche, ti sentirai più a tuo agio». Riapre la comunicazione e lei propone l’invito. Loro fanno un salto di gioia e, poi, prima di chiudere di nuovo il contatto, si tolgono entrambi la maschera, ci mandano un bacio e chiudono, prima che noi abbiamo il tempo di fare la stessa cosa. Passano sei giorni, ed arriva la sera dell’incontro. Laura è tesa come la corda di un violino. Sembra che non le vada bene nulla. La cena non sarà buona, e cosa mi metto, così sono troppo troia cosà troppo informale. Alla fine la convinco che tutto andrà bene. Le faccio indossare un abito nero a mezza coscia, elasticizzato, che ne modella il corpo ed evidenzia il seno e lo splendido culetto. Alle venti, puntualissimi, si presentano alla nostra porta, dove li riceviamo insieme. Alice indossa una mini bianca, un top azzurro e sandali dal tacco dodici, come quelli di Laura. Lui è, come me, molto complice, e subito ci troviamo in perfetta sintonia. Dopo un po’, già si parla come se ci conoscessimo da sempre. Laura si lascia andare e ben presto l’atmosfera diventa rilassata e cordiale. Parliamo di tutto e con assoluta tranquillità; noto che anche mia moglie si trova a suo agio anche nel parlare di sesso, liberamente. La serata scorre in maniera stupenda e le donne si mettono a parlare di abiti, completi intimi e Laura invita Alice in camera nostra, per mostrarle il suo ultimo acquisto, in fatto di lingerie. Guardo Leo e, con fare complice, le seguiamo e ci mettiamo seduti sul letto, mentre loro sembrano non accorgersi della nostra presenza; cominciano per gioco ad indossare, capi sempre più belli e intriganti, fin quando Alice vede Laura nuda e non può far a meno di inginocchiarsi ai suoi piedi. «Scusami, ma vorrei sentire il tuo profumo di donna. Se ti infastidisce non lo faccio, ma vorrei sentire quanto è profumata e saporosa la tua micetta». Laura resta immobile, mentre Alice, le annusa la fica, che deve essere già quasi umida, a giudicare dal livello di eccitazione, reso evidente dai suoi capezzoli, belli tesi, e duri. Poi la fa distendere sul letto e si mette a leccarla con evidente piacere. Resto stupito e molto eccito dal gioco, che ci regalano le nostre donne. A quel punto mi spoglio, imitato da Leo. Laura resta passiva, ad occhi chiusi, ma si vede che sta per godere e, nello stesso momento che raggiunge un orgasmo, che la fa tremare tutta, Leo, da dietro, fa godere anche Alice. Godono entrambe. Io che sono rimasto ad ammirare lo spettacolo, mi avvicino a mia moglie, le offro da succhiare il mio cazzo durissimo, e teso, come quello di Leo, che afferra Alice, per i seni, la solleva, la penetra da dietro, mentre io mi distendo supino e mi lascio cavalcare da Laura, che si impala su di me e incomincia a godere. Mentre si lascia scopare da Leo, Alice sia vicina a Laura e le succhia il seno, procurandole altro piacere, poi fa distendere Leo e si impala anche lei come Laura, ma girata di spalle, per poter cosi giocare e baciare mia moglie, che adesso partecipa al gioco. Poi cambiamo di nuovo posizione e penetro Laura da dietro, la sua posizione preferita. Alice si distende sotto di lei, le succhia i seni, mentre con una mano la masturba e mi tocca il membro mentre pompo Laura, cosa che le procura un nuovo orgasmo che la fa tremare tutta. Dopo questo ennesimo orgasmo, Alice fa una cosa, che ci stupisce entrambi. Si sfila da suo marito, guarda verso Laura e dice: «Mi piacerebbe succhiare il cazzo di tuo marito e, se non è un problema per te, dovresti fare la stessa cosa con il mio». Laura resta un attimo interdetta, mi guarda e riceve da me un segno di assenso, con il capo, poi si inginocchia, fra le gambe di Leo e lo prende in bocca. Sento le calde labbra di Alice, che mi succhiano con estrema determinazione. Guardo mia moglie che succhia e lecca il sesso di un altro uomo e la cosa mi eccita tantissimo. Una sensazione sconosciuta mi scorre nelle vene: sento un misto di piacere e gelosia nel vedere mia moglie fare una pompa ad un altro maschio. Sono stravolto e molto eccitato, sento che non reggerò molto e, ben presto, l’orgasmo sale ed esplodo. Urlo ad Alice di lasciarmi perché sto venendo, ma lei, lo infila di più in gola e riceve in bocca tutto il mio nettare. Guardo Laura che sta facendo la stesa cosa con Leo e resto stupito; non me lo sarei aspettato. Dopo averci ripulito a dovere, le due donne si avvicinano e si baciano, con evidente trasporto, così da scambiarsi il nostro sperma. Limonano per un po’, poi, lentamente, riprendiamo il controllo della situazione. Appena libera, bacio Laura in bocca. Per me è un gesto molto significativo, quasi a voler ribadire, che lei è mia, mentre lei mi stringe forte, più di quanto mi aspettassi, indice che, anche lei, prova la stessa sensazione. Loro si rivestono e, dopo i saluti e ringraziamenti di rito, se ne vanno. Laura, appena chiusa la porta, mi guarda con un’espressione un po’ tesa, mi chiede se è andato tutto bene, poi mi abbraccia e mi bacia, con passione. Mi sento un po’ stordito; non era nelle mie previsioni arrivare a quel punto, ed ho provato una terribile morsa di gelosia, quando Leo ha sborrato in bocca a mia moglie, anche se io stavo facendo lo stesso con la sua, e mi è piaciuto. Laura Ho sentito una strana sensazione, quando ho preso in bocca il sesso di Leo. Da quando sono sposata, era la prima volta che lo facevo e, dentro di me, si sono alternate sensazioni contrastanti. Ero eccitatissima, ma quando ho visto Alice fare la stessa cosa con mio marito, ho avuto un attacco di pura gelosia. Quando Leo mi è venuto in bocca, mi è piaciuto e, nello stesso tempo, ho visto che Alice faceva la stessa cosa con Filippo: in quel preciso momento ho sentito forte il desiderio di condividere la sostanza che avevo in bocca con Alice, che, a sua volta, aveva quella di mio marito. Una sensazione sconosciuta e unica si è manifestata soprattutto quando ci siamo baciate ed abbiamo mischiato i sapori molto intensi dei nostri mariti, e l’emozione provata mi ha invaso di un piacere diverso e unico. Di certo avremo ancora serate in cam con loro e, spero che, in futuro, quella cosa possa ripetersi e continuare ad eccitarci ancora di più.

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