Piccolo 4

Piccolo 4

L’esperienza col cuoco mi ha provocato uno scatto,anzi direi dieci scatti di sensualità nei riguardi del cazzo e dell’uomo:mai avrei immaginato potessero farmi godere e darmi piacere con tanta intensità.
Sentire un palo duro,caldo,pulsante entrarmi nel culo e risalire sino a sentirmelo quasi in gola mi mandava in estasi,mi provocava un piacere intensissimo al culo e mi creava erezioni potenti mai avute cosi intense e continue.
L’esser poi apprezzato,vezzeggiato,ambito accendeva in me uno stato mentale che definire eccitazione è ancora poco;dall’approccio a sguardi,parole sottovoce,bisbigli di apprezzamenti vari all’orecchio,già facevano si che mi sentissi scombussolato,cedevole,lascivo e con la sensazione di pisello in fase di indurimento ed il buco del culo come avesse dei brividi o delle contrazioni.
Quindi la mia quotidianità era un po’ cambiata : sempre sport e qualche amico ma,sopratutto,cura del mio corpo,creme,cremine e…cazzi.
Sì,cazzi…ne sentivo la necessità ma,come fare in un paesello estivo di 2500 anime dove tutti conoscono tutti?
E di certo non potevo chiedere al cuoco <senti mi presenti qualche uomo adulto come te al quale piacciano i ragazzini come me?>.
Anche perchè,dalla prima volta,gli incontri con lui erano quasi giornalieri ed inoltre mi riempiva di regali e ragalini;no,ne danaro ne oggetti preziosi o viziosi,no no.
Capiva la mia nuova natura appena emersa ed i suoi doni rigurdavano esclusivamente capi di abbigliamento,trucchi e tante riviste femminili dalle quali tentavo di imparare il trucco,come abbinarlo etc etc etc…
E allora dovevo cercare da solo,stando attento pure alla tata che qualcosa aveva ormai subodorato;inoltre avevo bene in testa una frase del cuoco <con te ci ho provato perchè mi hai dato subito l’impressione che avresti mantenuto il segreto>.
Benissimo,quindi la prima condizione per conoscere nuovi uomini era dare l’immagine di serietà e segretezza.
Allora considerando che tutti conoscevano tutti,senza per ciò dare nell’occhio,oltre al Circolino,frequentavo il bar della piazza dove c’erano i biliardi,andavo a passeggiare vicino al boschetto,e di giorno stavo spesso nella piscina del circolo.
Da qui in poi potrei raccontare mille episodi ma,alcuni,restano più fervidi nella mente.
Uno di questi capitò una sera di un torneo di biliardo,al quale andai proprio perchè mi piaceva vederlo,senza nessuna mira;durante il gioco si alternavano diversi giocatori a turno,era a squadre,e uno di loro nei tempi liberi iniziò a parlarmi partendo dal <come mai così giovane ti piace il biliardo?>.
Da lì il discorso prese piede,loro furono eliminati e lui si fermò per guardare altre partite e chiaccherava anche con me;poi buttò lì un <facciamo due passi fino alla gelateria> ed io accettai.
Era anzianotto,sui 50 passati,non alto,grosso…molto gentile,educato e per strada salutavo anche altre persone < ti conoscono in tanti qui…> <si certo,ci vengo da quando son nato,c’è la casa di campagna dei nonni>.
Capisco che forse interessargli e il gelato…bhe lo lecco e lo avvolgo con le labbra in maniera inequivocabile:è l’unica arma che ho,se intuisce e gli interesso me lo farà capire,altrimenti troverà un modo per salutarci.
Invece non fa ne l’una ne l’altra cosa…< sono quasi le 23…se vuoi ti riaccompagno a casa>.
Forse vuole valutare se ho davvero casa,se sono positivamente conosciuto ed accetto.
Gli do indicazioni,è facilissimo:i nonni hanno la casa quasi all’inizio della statale principale con un bel cancello sul davanti e la stradina che gira sul retro per il secondo ingresso,ed è quella che gli indico.
Si ferma,spegne auto e subito mi appoggia una mano sull’interno coscia e mi dice sussurrandomi nell’orecchio < sei un ragazzino molto molto attraente ma sopratutto sveglio…ti ho capito subito sai da come ti vesti e da come hai mangiato il gelato>.
E mentre parla la sua manona sale al mio pisello e lo tasta attraverso i jeans < e non è detto che non possiamo avere gli stessi gusti>.
E mi pianta la lingua in bocca e la sua mano velocissima abbassa la cerniera dei miei jeans,tira fuori il mio uccello ed inizia a menarmelo mentre mi limona e torna all’orecchio
<…caspita che bel pisellone…quanti anni hai >
Io balbetto la mia età,cavoli che sega mi sta facendo:son già eccitatissimo e mi sento il cazzo enorme!E senza vergogna penso : sii bell’omone siii…toccami tutto palpami tutto fammi una sega…è bellissimo!
Socchiudo gli occhi e lo lascio proseguire.
< chissà quanti ammiratori avrai in paese>…e intanto sega
<n…n…no…ho degli amici…e…e…solo amici>
<non me la racconti giusta…con questo di dietro da favola,sto musino ed i fianchi da donna ne avrai di sicuro>
Wooow…mi sta facendo scoppiare il pisello ma resto sulla difensiva
<no…no mi creda…> e ho il respiro a mille,questa sega è fantastica!!!
< e ti piace questo che stiamo facendo?l’hai già fatto?>
<n…o…cioè…s ì…ma solo così…per caso…ooohhh>
Stavo quasi venendo!
Ho le cosce spalancate,stacca la mano dal mio pisello e mi stringe e rilascia le palle…
<caspita come sei gonfio…vado avanti?…dai dimmelo che lo hai già fatto…>
<s ì s ì l’ho fatto…ma ma era come un gioco…ooohhh>
La mia mano sinistra stringe il suo ginocchio,capisce che sto per sborrare e accelera la sega e non mi trattengo più
<ooohhh…sto per…mi scusi ma sto per…schi…zza…reee>
E sborro a litri,mi sento avvampare la guance,mi manca il respiro,che sega!!!
< e ora tesoro mio se vuoi fai anche tu quel che ti ho fatto io…>
Sono come stordito da quanto mi ha fatto venire,lascio che guidi la mia mano sul suo cazzo,lo sento armeggiare coi suoi calzoni:mammamiaaaa…che cazzzoooo.
E’ bollente duro come il muro e…le mie dita non si congiungono quando lo impugno!
Mi batte forte il cuore,che cazzooo…meraviglioso!Più largo di quello del cuoco,non posso non guardarlo mentre tento di prenderlo bene in mano
<ti piace vero?…non vegognarti…parla tranquillamente…>
Inizio a segarlo ma non tolgo gli occhi da questo signor cazzo
<sì…sì…è è è grosso…>
In breve mi torna il pisello duro mentre sego il suo,tento di abbassarmi i jeans perchè mi fa quasi male ristetto nella cerniera,lui mi aiuta…
<…tesoro che sorpresa…sei già eccitato ancora…abbaimo proprio intesa>.
E’ fantastico avere in mano un cazzo del genere…sono tutto un fremito…
<fai come il gelato…>
E mi spinge giù…devo spalancare completamente la bocca per iniziare il pompino,che voglio fargli,voglio quel cazzone in bocca e poi sentirlo in gola…
Chompo chomp chomp…divino ciucciarglielo!
Lui ansima,anche lui ha il respiro pesante,dice che spompino magnificamente…
<ma quanti pompini fai?…ti piace il cazzo in bocca…si sente da come ciucci…bravo caro…bravo…continua>
Ed è riuscito ad abbassarmi i jeans,ho il pisello duro all’aria ed il culo scoperto,lui allunga il braccio ed infila prima un dito poi due poi tre…ooohhhsssììììììììììì…sìììììììììììììì…e mentre lo spompino spingo il mio culo iad incontrare le sue dita…ssssììììììììììììì…
Lo sego e ciuccio lo sego e ciuccio…e le sue dita nel culo mi fanno rabbrividire di piacere…
Poi mi ferma e si ferma…
<senti caro non possiamo stare qui…un auto nel retro di una casa…dai…andiamo da qualche parte più nascosta…>.
Non so cosa mi baleni nella testa,di sicuro sono eccitato al punto di non rendermi conto di ciò che dico ma,alzo il viso verso di lui e sottovoce gli dico <…andiamo in camera mia…>.
Gli viene una espressione più che stupita <ma…sei matto?…non si può>
<si si…i nonni sono a Milano e la tata dorme…saliamo in camera mia dal retro…>.
Molto titubante mi segue,entriamo da una specie di locale che nonno tiene come magazzino,passiamo dalla verandina e invece di prendere la scaletta interna per salire,lui si ferma
<restiamo qua…è meglio…>.
Allora mi viene un desiderio e rispondo
<aspetti qua due minuti>.
Filo di sopra,mi spoglio e cerco tra i regali del cuoco : indosso collant color cognac col foro,sabolt da 9cm dorati,rossetto rosso e…null’altro.
Voglio sentirmi vestito da donna,voglio esser donna in tutto e per tutto,è un esigenza crescente e scendo.
Nella penombra appena mi vede mi viene incontro
<sei meraviglioso…>.
In piedi,vis a vis,mi spinge contro il muro,coi palmi aperti delle sue mani mi palpa forte le natiche,mi mette la lingua in bocca e si appoggia a me facendo cazzo contro cazzo e strusciando il suo enorme contro il mio che pare piccolino…che goduria!
Tre o quattro strofinate e mi sborro nei collant!
Lui sorride,io sono completamente partito…
<sei venuto ancora…ti piace tanto il cazzo…sono contento…se vuoi possiamo fare di più…lo hai già fatto?>
Non so cosa dico <nn o….solo un po…ma non so>.
Ho in mano il suo cazzone…non capisco niente…
Mi prende,mi fa salire in ginocchio su una panchetta e appoggia la cappellona al mio buco : odddioooo come lo sentooooooooooooooo…è è è fantastico…
<cosa dici…te lo metto dentro?…lo vuoi?>
Non parlo,credo che sto per svenire di piacere,l’unica cosa che riesco a fare è inarcare il culo ed indietreggiarlo verso il suo cazzo…
SSSCCCHHHLLLOOOOFFFFF…UUUHHHHHHHHHHHHHHHHHH…è dentro…è dentro…
<bravo caro…come lo pigli…come ti entra…sembra scivoli in un guanto…come è?>
<è è è è è grosssssso…lo sento tantissimoooo>
<è il più grosso che hai mai preso?…ti piace?>
<sisssi…è il più grosso…mi piace tantissimo>.
Dico tutto ciò inframmezzando le parole,sto godendo da impazzire…è un cazzo che sento fino in gola,così largo che ad ogni penetrazione mi apre e divide le natiche e poi scivola dentro di me…divino!!!
Il mio pisello non è più duro ma continua a gocciolare sperma…godo di continuo,lui lo mette tutto dentro,poi torna indietro sino a quasi farlo uscire e poi li rimette tutto dentro…
Mi tengo tra le labbra un cuscino della panchetta altrimenti i miei mugolii e gemiti di piacere li sentirebbero sino in paese…
Poi mi sento pieno,come nel mio culo non ci stia più nulla:è la sua cappellona gonfia e piena che deve sborrare…
<caro…devo sborrare…dove vuoi…>
Mai e poi mai avrei pensato che le mie orecchie potessero sentire la mia voce sussurrare <resti…resti li…continui dentro…>
<tesoro davvero vuoi che ti sborri tutto nel culo…la faccio dentro?>
<s…i….s…i…la la la faccia dentro>.
Un fiume,una cascata,un getto potentissimo,poi un altro e poi un altro ancora…sentivo la sua mega sborrata riempirmi la pancia,entrare con la potenza di un getto fortissimo…
SSSSIIIIIIIIII…magnficooooooooooooooooooo…che godimento…che goduria sublime!!!
<sei meraviglioso…raramente ho goduto così…tu sei nato per prenderlo nel culo…>.
Ero ebbro di piacere,accasciato alla panchetta…
Gli guardavo il suo pitone barzotto e non so perchè m’è venuto spontaneo di accarezzarglielo,una carezza leggera dopo l’altra…
Lui mi accarezzava le cosce,poi ho sentito che il suo uccellone riprendeva vigore…
< vuole che saliamo in camera mia?>
Non ha più rifiutato ed ha iniziato ad essere anche più diretto e ciò mi ha eccitato ulteriormente
<va bene…sei proprio una troietta…mi piaci…dimmi la verità con le parole giuste…lo vuoi ancora nel culo?>
<……si…..>
<allora dillo…> <si…lo voglio ancora nel culo…> < e perchè lo vuoi?> < perchè è grosso e lo sento tanto…> < e lo pigli spesso nel culo?dimmelo…> <…si…mi piace tanto…> < e chi incula?gente di qui?> <si…anche di paesi qua attorno…> < adesso saliamo…volevo la verità…tu ne pigli a vagoni,più ne pigli più ne vuoi…immagino anche da qualcuno qua attorno…> <no no…parenti no…però…> <però cosa?> <però il nostro manutentore di casa si…e poi anche quello del tetto…e poi due amici dei nonni…> <saliamo ora conosco un po di verità>.
Mi ha inculato in ogni posizione sino alle 4 del mattino…non l’ho mai più rivisto ma le godute che mi ha regalato non le dimenticherò mai!!!

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3 thoughts on “Piccolo 4

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