Il mio racconto gay con il professore in pensione

Il mio racconto gay con il professore in pensione

Avevo finito da poco, la facoltà di giurisprudenza  a Torino ed ero tornato a Biella dove stavo facendo tirocinio da un avvocato che aveva studio proprio nel centro città.

Durante il mio praticantato, ero solito tenere una chat aperta alla caccia di uomini maturi.

Come ho già raccontato in un’altra storia, proprio su questo sito, sono un appassionato da molti anni di uomini maturi, diciamo sulla sessantina.

Il tempo passava in fretta nell’ufficio, tra pratiche da seguire e la chat appunto. Ebbi modo di chiacchierare con diversi  uomini maturi durante le mie giornate in ufficio; ma come spesso succede nelle chat,  tante chiacchiere e nessun incontro.

 Dopo qualche tempo che frequentavo quella chat, mi ero fatto  una serie di amici che ormai conoscevo piuttosto bene, seppur solo virtualmente.

Tra le varie persone conosciute in chat, mi aveva molto colpito un uomo di 63 anni, non mi aveva mai mandato nessuna foto, ma la sua descrizione mi affascinava molto. Si chiamava Renzo, aveva come già  detto 63 anni, si diceva alto un metro e sessantacinque per 80 chili, calvo e attrezzatura di 20 cm di cazzo. 

Renzo mi disse inoltre, che era un professore andato in pensione solo da qualche mese, e che amava fare sesso con ragazzi giovani.

Un uomo certo non bello, ma non so perché, mi attraeva molto. 

Sarà stato forse anche per i 20 cm di cazzo, che diceva di avere?  

La differenza di età tra me e Renzo era piuttosto ampia, avendo avuto io all’epoca appena 28 anni, ma entrambi eravamo attratti l’uno all’altro.  

Dopo qualche settimana di chat, il feeling crebbe sempre più ed un pomeriggio finalmente ci coincisero gli orari per incontrarci. Renzo, viveva solo e fissammo da lui, che stava in campagna appena fuori città

Durante il tragitto dall’ufficio alla casa di Renzo, avevo il cuore in gola, mi sentivo molto eccitato ed emozionato, come tutte le volte che facevo un incontro. In passato molti incontri,  si erano dimostrati una vera e propria delusione. Avevo imparato ormai, che la chat era molto diversa dalla realtà e non mi ero fatto quindi grandi aspettative.

Arrivai davanti alla casa di Renzo, suonai il campanello e mi aprì questo signore maturo basso e robustello, proprio come si era descritto.

Ne fui subito attratto e gli sorrisi all’istante, mentre lui mi fece dei complimenti per il mio aspetto, che trovava decisamente gradevole. Non  aspettai molto e gli dissi: 

“Allora hai voglia?”

“Certo. “

Rispose lui e mi invita a salire le scale ed a seguirlo al piano di sopra. 

Arrivammo in una mansarda piuttosto grande e molto accogliente con un grande divano dove ci sedemmo.

Non dissi una parola,  semplicemente iniziai a baciarlo sul collo e poi a pomiciare, gli salii sopra ed iniziai a strusciagli  il mio culo, sul suo cazzo. 

Sentivo su di me quella verga, che seppur non fosse ancora del tutto dritta,  già pareva essere parecchio lunga; il che mi faceva credere che Renzo non avesse mentito sulle dimensioni del suo pene, come invece spesso mi era capitato in altri incontri occasionali

Dopo qualche minuto che stavamo pomiciando sul divano, Renzo mi disse:

 ” Adesso voglio che me lo succhi così come mi avevi detto.” 

In chat, io gli avevo  infatti detto, che mi piaceva molto succhiarlo tutto fino in gola, e lui non se n’era certo dimenticato.

 Mi spogliai e rimasto tutto nudo, mi inginocchiai davanti al cospetto del  professore. Lui se ne stava seduto comodo sul divano, aspettando che io gli prendessi il cazzo in bocca e lo facessi godere. 

Con cura  gli sbottonai i pantaloni  e quindi gli tolsi le mutande e :”wow”,mi trovai alla vista quel cazzone. Era davvero  grande e grosso, forse addirittura meglio di come lo avevo immaginato. 

Non so se fossero davvero 20 centimetri o meno, ma era bello grosso e robusto oltre che lungo e la cosa mi eccitò subito da morire.

Iniziai a prenderlo in bocca con cura, ma non affondando ancora tutto il cazzo fino in gola come gli avevo promesso. Volevo prima farlo eccitare bene. 

Sentivo i gemiti di Renzo aumentare istante dopo istante, mentre io ero intento con cura a leccargli la cappella come si fa ad un gustoso gelato. 

Di tanto in tanto, la mia bocca e  le mie labbra esercitavano una pressione dolce   sull’attaccatura tra la cappella e l’asta del suo cazzo. in quei momenti gli  spargevo lentamente anche tanta saliva. Tant’è che finii per bagnargli tutto il cazzo, con la mia bocca che divenne quasi come un tutt’uno con il suo membro.
Poi ad un certo punto Renzo mi prese la testa, e con grande vigore tutto di un tratto, me la spinse giù fino alla gola.

Strozzato dal suo cazzo che sentivo ostruirmi la gola e quasi soffocarmi, mi sentivo abusato e sottomesso.
Ma dopo un primo stupore quella sensazione mi piacque molto. 

Renzo, mi dava appena il tempo di riprendere fiato  ogni tanto; quindi con la sua mano dietro la mia nuca, spingeva la mia faccia verso il suo cazzo nuovamente, premendo fino in fondo alla mia gola

 Quando arrivava in fondo e mi sentivo completamente soffocato, lui bastardamente mi tappava il naso, e così facendo rimanendo senza respiro, mi trovavo costretto a spalancare ancora di più  la bocca, e in tal modo la mia gola veniva ulteriormente abusata

Dopo circa 5 minuti di quel trattamento, ero esausto, quasi lacrimavo per la fatica fisica che avevo provato, per prenderlo tutto in gola e la stessa gola mi faceva un po’ male, provata dai colpi di cazzo ricevuti, dal mio bastardissimo amante. 

Il mio viso era pieno di saliva, che era fuoruscita dalla mia bocca per la forte pressione del cazzo del professore. Il sapore della saliva insaporita al gusto del suo membro mi piaceva tantissimo e mi faceva sentire davvero come una troia.

Tutto di un tratto il telefono squillò; è questo mi dette la possibilità di riposare un po’.

 Renzo, tutto nudo con il cazzo dritto andò a rispondere al telefono e dopo poco, mentre era intento a parlare, mi chiamò vicino a lui, mi fece cenno di  inginocchiarmi a terra e di succhiarlo nuovamente.
 
Era una situazione  eccitante, mentre succhiavo in silenzio inginocchiato a terra, sentivo tutta la conversazione tra i due. Lei era una ex collega, del professore e sentivo che si lamentava di un amico che i due sembravano avere in comune. Mentre Renzo parlava al telefono, io mi impegnavo per farlo godere al massimo per magari metterlo in difficoltà al telefono e farlo ansimare, ma Renzo rimase composto nonostante il mio grande impegno nel succhiarlo.

Capii quindi che non sarebbe stato facile soddisfare Renzo, che sembrava essere un vero mandrillo resistente  e possente.

Finita la telefonata  Renzo mi disse di mettermi sul letto ed io obbedì Pensai che mi avrebbe inculato: ma quel porco aveva ancora voglia di essere succhiato, nonostante già fossero almeno 20 minuti buoni che lo facevo.  

Facemmo una sorta di 69 adesso, dove mentre io succhiavo il suo cazzo, Renzo molto abilmente mi leccava il buco del culo.

 Mai nessuno mi aveva fatto godere tanto solo leccandomi il culo! Renzo mi aprii con le due mani  le chiappe in modo di avere davanti bene il mio sfintere anale, e prese ad infilare la lingua più giù che poteva; quindi di tanto in tanto alternava delle passate di lingua su e giù. Mi pareva come se mi stessero scopando il culo con la lingua. Una sensazione a dir poco meravigliosa. Più mi faceva  così e più godevo e più mi impegnavo a mia volta a succhiargli il cazzo.

 Iniziammo simultaneamente a gemere.

Ad un certo punto Renzo eccitatissimo si alzò in piedi e mi fece nuovamente mettere inginocchiato a terra. 

Stavamo per venire entrambi ed eravamo eccitatissimi. Per terminare l’opera adesso lui mi scopa in bocca, mentre io mi masturbo il cazzo, ansioso di ricevere il suo sperma. Dopo qualche secondo, ecco che Renzo toglie il cazzo dalla mia bocca ed inizia a segarsi fino quando gemendo, mi sborra in faccia e petto. 

Io a mia volta  mi sborro addosso in un’apoteosi di piacere assoluto! Sporco del mio e del suo sperma, sono esausto; ma estremamente soddisfatto della bellissima giornata di sesso e di aver scoperto un amante così abile come Renzo.

Mi faccio una doccia da Renzo e poi ci salutiamo con la promessa di rivederci presto. Con Renzo infatti ho fatto diversi incontri  molto piacevoli che forse avrò modo di raccontarvi.

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