Avvicinato circuito soggiogato

Avvicinato circuito soggiogato

La premessa è lo specchio del nome che ho indicato : Piccolo,proprio perchè l’episodio che racconto è accaduto quando ero veramente piccolo di età,che qui non indico e che chi legge attentamente potrà comunque intuire.
Inoltre preciso che ho inviato questo mio racconto nel settore gay anche se dopo poco tempo dall’accaduto sono diventato una trav,ma l’inizio di questo mio percorso è nato come gay.
Inizio estate,casetta di campagna con piccola azienda agricola a circa un km dove organizzano cena e divertimenti vari dalle 18 in poi;ci vado perchè l’azienda è di proprietà del mio amichetto del luogo che frequento quando vado in campagna.
Ognuno dei partecipanti collabora,porta qualcosa,partecipa ai preparativi,anche noi ragazzini.
Il mio amico suggerisce di andare in cucina,dove ovviamente agiscono gli adulti e noi al limite laviamo frutta e verdura;dopo circa un oretta arriva il cuoco,cuoco vero che gestisce un ristorantino nel paese attiguo ed inizia a comandare tutti a bacchetta.
Il mio amico riesce ad imboscarsi,io altri due no:sono l’addetto a tagliare zucchine,carote e melanzane.
Mi viene da ridere : mai impugnato un coltello se non per mangiare ma,tanto è una festa e l’ambiente è serio ma anche gioioso e ridanciano.
Io taglio,taglio ma combino pasticci ed il Cuoco ridendo mi avvicina : è un uomo sui 60anni,robusto,grosso,non molto alto ma gioviale e gentile.
Si pone in piedi dietro a me,allunga le braccia in avanti sino ad impugnarmi le mani e mi insegna con una mano a tenere l’ortaggio e con l’altra a tagliare;piano piano imparo e se ne va.
La cucina è la cucina di un casale,quindi enorme e suddivisa in vari piccoli locali,lui circola e controlla tutti;torna da me,sempre dietro ed in piedi e cingendomi come prima con le sue braccia mi dice < bene bene…bravo> e lo sento più vicino di prima,in pratica è appoggiato a me.
Mentre taglio mi aiuta con le sue mani ma lo sento sempre più appoggiato a tutto il mio corpo posteriore.
Io sono piccolo di età ma non in altezza e sento che è come se spingesse contro il mio sedere ma,essendo a digiuno di esperienze sessuali non do peso e non sono malizioso.
Ma dopo un paio di minuti sento il suo tono di voce più pastoso e…caspita,non è appoggiato,sta strofinando e premendo qualcosa di molto duro contro il mio didietro;non sarò esperto ma capisco che è il suo cazzo duro che strofina contro le mie natiche.
< ma scusi…cosa succede…perchè mi sta contro?> dico con voce molto molto delicata per non creare problemi.
< ma niente…ti aiuto a tagliare ma se non sto vicino non arrivo a prenderti le mani…ti da fastidio?>.
Son subito imbarazzato a rispondere e mi trincero dietro ad un <n n n no…però posso fare da solo>.
Stupido che sono,potevo inventarmi qualsiasi scusa e spostarmi,così lui esperto ed adulto ha subito preso la mia risposta per diciamo avvantaggiarsi.
< e dai se non ti da fastidio continuiamo a tagliare>.
E lui continua a strofinare ed appena restiamo soli oltre a ciò preme anche il suo cazzo sulle natiche.
Io indosso dei calzocini corti,di cotone,con scarpette ginniche alla caviglia e quindi lo sento proprio bene il suo cazzo duro,ed anche il suo respiro più pesante di prima.
<devo dire senza che la prendi male che hai un sedere molto soffice e bello rotondo…è un piacere doverti stare appiccicato>.E fa una risata,quasi come per sdrammatizzare.
Oh cavoli,ora sono vergognoso e del mio sedere lo so,ho alcuni amichetti che quando siamo in piscina fanno battutine pensando di esser spiritosi e ciò mi da sempre molto fastidio e adesso me lo dice anche questo qui.
Ora siamo soli e ritma e spinge lo struscio,io resto fermo ma inizio a sentirmi strano,sento delle reazioni del mio corpo che non ho mai avuto,percepisco il suo cazzo duro che non mi da fastidio,non mi da piacere ma mi rende ripeto strano,confuso,imbarazzato ma senza forza per andarmene.
<vedi…non ti fastidio…e con questo bel sedere non puoi lamentarti se mi appoggio un pochino>.
Mi sento tremulo,incerto,non so bene perchè sto qua fermo,non mi da fastidio ma nemmeno lo voglio e tento di dirglielo <…no no…ma non mi sento a posto…per favore…>.
<non ti faccio male…stai tranquillo…se vuoi me ne vado> dice con tono seccato.
Ed io sono talmente turbato e scombussolato che invece di approfittarne e dire < si va bene riprendiamo a tagliare>,come uno scemo rispondo come avessi timore si offendesse < no ma senta è che…insomma è la prima volta che mi succede…lo so che non mi fa male>.
Non glielo avessi mai detto : mi mette le mani sulle natiche,le allarga e strumf strumf strumf strofina il suo cazzone duro nella riga che le divide.
<bravo tesoro mio…non devi temere…bravo…e hai un gran bel culo lasciatelo dire…dimmi cosa senti>.
Sento il suo palone contro la stoffa dei calzoncini,lo sento in tutta la sua durezza.
<si…insomma…scusi…sento che ce l’ha duro…ma…ma…non so…non ho mai fatto questa cosa>.
Ma mi accorgo che mentre parlo spingo il culo all’indietro come volessi sentire di più il suo cazzo,e quindi mi sento ancor piu’disorientato;sono un ragazzo mi dico,sarò mica una femminuccia.
Di colpo si ferma,arrivano in due o tre,gli consegna dei vassoi di prodotti e poi mi prende per mano<vieni con me>.
Lo seguo tipo automa,entriamo in un localino pieno di frutta,chiude,fruga con la mano sotto al grembiule,la toglie e…………….il grembiule sporge in avanti come avesse infilato sotto un mattarello.
Io osservo tutto come inebetito,prende la mia mano e < senti cosa c’è sotto il grembiule>.
Oddio…mi sento vampate di calore sulle guance,la testa come svuotata,tentenno,sono indeciso e non parlo.
<dai dai…non aver paura>.
Prende la mia mano e la infila sotto al grembiule…aiutoooo…ho in mano un cazzo enorme che la mia mano non si chiude,caldissimo e durissimo!!!
<dai abbassa i calzoncini e fammi una sega mentre ti guardo il culo…dai cucciolo>
<no no…senta…non so…non mi sento a posto…> .
Ma non stacco la mano dal suo cazzo!
Lui me la muove e parte la sega : ma ma…quanto è grosso…voglio vederlo…no no,non dirmi che mi piace…e adesso?no non può piacermi…impossibile.
Lui è come leggesse questi miei pensieri,scosta il grembiule e lo scopre mentre senza avere una pistola alla tempia,nel mio stato confusionale continuo a menarglielo.
<visto?questo è il cazzo di un adulto…di un adulto che ha visto il tuo bel culone…dai sega…hai una manina di fata>
Credo di esser viola in volto e non smetto di segare…
<allora…dai giù i calzoncini…>.
Sono come in ipnosi,non voglio farlo ma li abbasso…non indosso slip…
<vedrai che ti cresce come il mio…> ed inizia a palparmi il culo…<ti piace?com’è?…stai bene?>
Balbetto < è è è grosso…s s s s si stobene…>.
Lui fa un gran sorriso e col dito mi indica il mio pisello;io guardo e…………….ho il pisello in erezione!!!!!
Con un uomo ho il pisello duro,non ci credo!
<ora stai tranquillo…è un bel segnale…quello che stiamo facendo ti piace…>
Noooooooooooo….mi piace il cazzo…impossibile…mi consumo di sghe coi fumetti e le donne prosperose,impossibile…
Ma più sego e più sono vicino a dover schizzare,e non mi sto nemmeno toccando.
Mi gira mi china a 90,impugna il mio pisello e mi lecca il forellino:due colpetti ed inizio a schizzare dappertutto!
Mi rigira e <adesso prendimelo in bocca…>.
Non l’ho mai fatto ma ormai sono preda dei sensi…ammetto a me stesso che questo enorme cazzone mi piace ed apro la bocca…fatico a riceverlo,è davvero largo…ma dopo qualche movimento inizio a ciucciarlo.
Mi piace!Si mi piace…il cazzo mi piace…
E mi ritorna il pisello durissimo…
<guarda cucciolo ce l’hai ancora duro…adesso stai pronto…sborro io>.
Un attimo dopo avevo la bocca strapiena,liquido denso caldo che entrava a fiotti e non smetteva mai…mandavo giù e ne arrivava ancora…i primi getti fastidiosi,poi ho preso il ritmo getto e deglutire e ho bevuto tutto……………………………………………..
Lui era raggiante,io totalmente inebetito ma non avevo mai provato un piacere cosi intenso.
Mi ha rileccato il forellino risegandomi e son venuto in meno di 10 secondi.
<sistemati e vai a casa,sembri una donna in calore…vedessi che faccino…dopo domani ti aspetto qua…dopo 18…>.
Sono tornato subito a casa e subito mi son fatto una sega pensando al suo cazzone.

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