Da etero a trav capitolo 9 : il prezzo dell’esigenza

Da etero a trav capitolo 9 : il prezzo dell’esigenza

Dopo averlo ricevuto la prima volta,il cazzo era diventato la mia preferenza giornaliera e nonostante le conoscenze ottenute in pochi mesi che oltretutto rifrequentavo periodicamente,iniziava a diventare una difficoltà oggettiva.
Eh si : quando non mi accompagnavo con nessuno,come potevo alla mia età,propormi,farmi capire,esternare la mia indole,senza dare nell’occhio?
Considerando anche che vivevo in luoghi dove tutti non conoscevano solo ma ma anche tutta la famiglia da generazioni?
Rivolgermi al super comprensivo nonno mi pareva troppo e mi confidai col giardiniere che dopo una sana e robusta inculata iniziò a darmi dei consigli ed anche a darsi da fare.
“intanto ti serve un posto dove tenere tutti i tuoi accessori,abiti e quant’altro potendoli usare quando e come vuoi in serenità;poi devi trovare un modo più pratico del borsone da sport per avere con te il necessario se ti capita qualcosa di piacevole e poi devi imparare a farti capire senza farti scoprire”.
Già…facilissimo.
Ma la mia esigenza principe era l’abbigliamento femminile,quindi ” tranquilla ho un amico falegname con un piccolo laboratorio di armadi che qualcosa si inventerà senza che debba dargli spiegazioni.Gli chiederemo un finto armadio nascosto nel tuo che hai in taverna oppure qualcosa di simile qui in casupola”.
Mah…comunque il signore arriva,antipatico come pochi,quasi infastidito e boccia subito la casupola : troppo umido,pavimento disconnesso etc etc…uffi.
In taverna lo vedo già più malleabile,inizia a prendere misure,disegna su un block notes,poi mi guarda e chiede ” ma dentro cosa metti?cose alte,lunghe,corte…”.
Ops…balbetto “dei vestiti che non metto più e altre cose di abbigliamento…”.
Mi guarda un po sorpreso,si siede al tavolo e fa uno schizzo : caspita che bravo!Non immaginavo…
Mi fa sedere alla sua sinistra intanto che disegna e spiega “vedi la mensola è a sbalzo,premi e scende verticale e copre la parte posteriore finta…” e mi appoggia la sua manona sinistra sulla coscia.
Penso sia un gesto confidenziale,una sonora manata come complicità per l’armadio e invece mentra parla la manona va su e giù per la mia coscia;tra l’altro non indosso nulla di femminile,scarpe di corda estive,calzoncini corti in lycra aderenti ma nulla di speciale,maglietttina e niente altro stante anche le raccomandazioni del giardiniere ” è mio amico ma non ha i nostri gusti e quindi resta normale”.
Ma la manona prosegue il movimento e le parole cambiano “però che gambe…pelle liscia,morbide e toniche…le avesse mia moglie ahahah”.
IO resto li guardando il disegno e la mano passa dietro e va sulla parte alta del mio culo “però bello sodo eh…quasi quasi direi fisico da donna…che ne pensi?”.
Oh bella ma non era uno che certi gusti…”bhe ma sa pratico molto sport”cerco di tagliar corto e mi alzo.
Errore!
Come mi alzo la manona aperta palpa tutta la mia natica e poi mi tira giù facendomi sedere di traverso sulle sue gambe tirandomi verso il suo bacino “non senti niente?”.
Caspita se sento!Contro la parte alta della coscia sinistra sento un palo duro come il muro e,siccome sono molto cedevole,sento che mi sto eccitando ma tento di resistere.
Con una mano mi accarezza la coscia,con l’altra mi tasta il culo ed infila la mano dentro i calzoncini e scende sino al buco del culo “dai…dimmi che ti piace…”.
Faccio un sorrisino ma sento già lievi fremiti al buco del culo e mi si sta gonfiando il pisello.
Mi spinge leggermente verso le sue ginocchia,mi prende la mano e la appoggia sul suo cazzo :caspita che duro!!!
Io non riesco a toglierla,vorrei ma non riesco…abbassa la cerniera e me lo fa impugnare…che bel cazzo caldo,duro e gonfio!
“non aver paura…dai fammi una sega”
“m m m ma no…senta…l’armadio…”
Ma la mia mano mi tradisce e parte da sola…
“bravo…bravo…che mano di fata…”e tira giù i calzoni di tela e poi mi abbassa i miei calzoncini.
E mi salta fuori il pisello durissimo “ehhhh…vedi vedi che ti piace…”
“s s s si ma non creda che…”
Scchhvvlloppp…mi ritrovo tre dita nel culo!
Mi piace e mi sfugge un “ooohhh”.
Mi gira il viso e mi sbatte un metro di lingua in bocca,limoniamo mentre lo sego e lui mi masturba il culo con le sue ditone!
“ma quanti cazzi hai gia preso…muovi il culo meglio di una donna…vuoi che ti scopi nel culo?”.
Sto zitto,urlerei si ma mi trattengo…ma lui lo ripete di continuo accentuando la spinta ed il ritmo delle sue dita nel mio culo…ed io gli meno il cazzo continuamente.
“dai…dimmi di si…lo so che ti piace…”.
Mi gira verso di lui,le mie gambe aperte attorno le sue chiuse,mette entrambe le mani sotto il mio culo,mi dilata le natiche e mi alza per portarmi sopra la sua cappella…e piano piano mi fa scendere.
Sento la cappella che lentissimamente mi entra progressiva nel culo…e non riesco più a tacere,con la testa appoggiata alla sua spalla
“ooohhh…sssiii…è è è bellissimo”
Mi fa andare su e giù,tutto dentro,poi quasi fuori,poi tutto dentro…
“prendilo troietta…prendilo…ti si legge in faccia che ti piace il cazzo…ti inculo quando vuoi…guarda come ce l’hai duro…a te il cazzo piace eccome!”.
Ormai sto godendo e mugolo di continuo,sono lasciva e penso solo “cazzo cazzo cazzo che bello il cazzo”.
Poi si ferma impugna il mio pisello gli da due segate e….sborrooooooooooooo…subitoooo…”uuuhhh…sssiiiiiiiiiiiiiiiiii”.
Mi fa alzare “adesso tocca a me”.
Mi mette a 90 sul tavolo ed in piedi da dietro me lo ficca tutto in culo con un ritmo forsennato
“preparati che ti riempio…”.
Inarco il culo e stavolta rispondo “si si…la faccia tutta…mi piace sentire quando scoppia…”
“io a te ti inculo tutti i giorni…”.
E mi sborra dentro a getti,caldissimi e frequenti…ne fa un mare!
“tra una settimana ti porto l’armadio e le mensole modificate…fatti trovare tesoro”.

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