Cornuto e dominato – Prima parte

Cornuto e dominato – Prima parte

Mi chiamo Licio e ho 40 anni molto ben portati. Sono snello e ben proporzionato, sono sodo ma non troppo muscoloso: insomma un bel ragazzo. Ho un viso delicato, molto femminile, belle gambe e belle chiappe tonde e sode. Inoltre sono poco dotato: 9 cm eretto e praticamente si vede solo la cappella quando non eretto! Sono sposato da oltre dieci anni con una bella femmina di 32 anni e devo dire che, nonostante le mie scarse misure, fino ad ora ci siamo molto amati e lei mi ha regalato dei momenti veramente felici. Nonostante ciò e nonostante lei sia una mora fantastica, come penso succeda a molte coppie, con il passare degli anni è facile che la passione scemi e accade che, sessualmente parlando, passino lunghi periodi di “stanca”. Insomma per farla breve era da un po’ di tempo che trascuravo Lori (questo il nome di mia moglie), inoltre ultimamente avevo notato un qualche cambiamento in lei; non riuscivo però a mettere a fuoco il problema fino a quando un giorno per caso, tornando a casa dal lavoro un po’ in anticipo, la vidi che scendeva dall’auto di un mio amico: Andrea. Andrea, 28 anni, fratello minore di un mio compagno di scuola, è veramente un bel ragazzo, alto, moro, fisico atletico, simpatico, scapolo e soprattutto molto ben dotato. Conosco questo particolare perché Andrea è il mio compagno preferito nel gioco che amo di più: il tennis. Ho avuto quindi modo di notare la sua dotazione diverse volte nello spogliatoio del campo che di solito frequentiamo. Vedendoli insieme quel giorno il sospetto si è insinuato insistente nella mia mente. Dov’erano andati insieme? E poi perché ero stato tenuto all’oscuro della loro uscita? Pensando tutto ciò affioravano sensazioni conosciute e contrastanti; mi sentivo tradito ed escluso ma allo stesso tempo provavo una strana eccitazione!
Non sapendo bene come agire, il giorno dopo telefonai ad Andrea e come accadeva di frequente ci accordammo per la solita partita a tennis. Prenotai il campo per le ultime due ore del giorno dopo. Finita la partita andammo a fare la doccia: nello spogliatoio eravamo solo noi due (abito in un piccolo centro e di solito in quell’orario l’impianto è deserto). Fatta la doccia, mentre ci stavamo asciugando, pensavo a lui che faceva l’amore con Lori e lei che godeva grazie a quel po’ po’ di ben di Dio che Andrea si ritrovava in mezzo alle gambe: il mio, per lo meno a riposo, è molto più piccolo. Mi resi conto di non riuscire a staccare lo sguardo dal suo sesso e di ciò deve essersene accorto anche lui perché dopo un po’ mi dice: “che cosa ti succede oggi, mi sembri un po’ strano”. Io gli rispondo indicando la parte in oggetto: “certo che non posso biasimare mia moglie… ce l’hai molto più bello del mio!”. Lui è rimasto senza parole e quindi ho continuato: “sai l’altra mattina vi ho visti… da quanto tempo la scopi?”. “Guarda che stai sbagliando…”, stava sicuramente pensando a cosa inventare ma io lo interrompo: “immagino che quel pisellone glie lo avrai messo dappertutto”. Mentre lui si impappinava cercando di imbastire una qualsiasi storia ho notato che si stava eccitando (forse stava ripensando alle sue avventure con Lori). Ma il bello è che succedeva la stessa cosa anche a me!
A questo punto devo rivelare che ho sempre avuto fantasie omosessuali, soprattutto da ragazzo, ma le ho sempre scacciate e prima di questa avventura non avevo mai avuto esperienze reali. Mi eccita molto pensare di essere dominato da qualche bel maschio ed eseguire, remissivo, tutti i suoi ordini. Insomma quando ho visto smuoversi il suo arnese non ho resistito alla tentezione e gli ho detto: “posso toccartelo un po’?”. Eravamo vicini e non ho fatto in tempo a finire la frase che già lo avevo preso in mano. Lui mi fa: “Sei matto!” ma non si sposta di un millimetro… Intanto mi cresceva in mano ed ho cominciato a muovere su e giù la pelle sulla sua bella cappella. Poi siamo andati dentro ad un gabinetto (non si sa mai, il custode poteva essere in giro), mi sono seduto sul W.C. e lui si è piazzato col coso davanti alla mia bocca. L’ho scappellato per bene e l’ho preso in bocca. Era il mio primo pompino! Lo sentivo sempre più grande e più duro, ed anche io ero eccitatissimo. Anche perché lui aveva cominciato a dirmi che ero proprio una puttana, la sua troietta, forse anche più troia di Lori… Mi piaceva leccargli tutta l’asta partendo dalle palle e ripassare la lingua sul risvolto della sua cappellona lucida e poi riprenderlo tutto in bocca fino in gola. Dopo un po’ che lo pompavo mi dice “voglio schizzarti in faccia tutta la mia sborra…”, ed infatti poco dopo mi è venuto in bocca e sul viso dicendo: “bevilo tutto bel puttanone…” ed altre frasi dello stesso tenore.
Il suo sperma era caldo, denso e salaticcio ed in grande quantità (anche da questo punto di vista mi surclassava ampiamente). Dopo essere venuto se ne è uscito dal cesso ed io mi sono sparato un segone venendo dentro al W.C. Poi, mentre ci vestivamo, gli ho chiesto per favore di tacere a mia moglie quanto successo ed inoltre gli ho chiesto se gli era piaciuto. Andrea mi ha detto che per essere il mio primo pompino ero stato veramente bravo e che sicuramente avremmo avuto altre occasioni come quando qualche tempo dopo mi telefonò per il doppio a tennis. Ma questa è un’altra storia…

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