Sesso con il prete, prima del matrimonio

Mi chiamo Giulia e sono una ragazza di 29 anni della provincia di Prato. Non ho mai commesso molti peccati nella mia vita, ma ce n’è uno grosso che devo confessare. È difficile per me iniziare perché ora sono sposata e sto per avere una bambina, ma sento un’angoscia che non posso trattenere e che devo esprimere almeno sotto forma di confessione anonima. Ciò che sto per raccontare riguarda il semestre precedente al mio matrimonio.

Stavo preparando tutto ciò che una ragazza deve fare prima di sposarsi, tra cui la cresima e il corso prematrimoniale. Io e il mio fidanzato, ora marito, ci siamo affidati a un parente di mia madre, il parroco di una chiesa in un piccolo paese vicino alla mia città. Era un parroco anticonformista, vestito casualmente e con una moto nera, che aveva introdotto nuove iniziative nella sua parrocchia per avvicinare i giovani alla chiesa, come l'”Aperimessa”, un aperitivo da bere insieme alla domenica pomeriggio.

Con lui ho sviluppato una vera amicizia fatta di confidenze spontanee. Ricordo di essere salita sulla sua motocicletta per tornare a casa e lui stesso si confessava con me, dicendomi di aver spesso pensato a come sarebbe stata la sua vita se non fosse diventato un sacerdote. Questo mio parente di cui avevo solo sentito parlare stava diventando il mio migliore amico e forse qualcosa di più.

Un’era sera ho ricevuto una chiamata proprio da lui, chiedendomi di portare i certificati di battesimo mio e del mio fidanzato perché doveva preparare alcune cose per il nostro matrimonio. Sono andata da lui in canonica la sera dopo e mi ha accolto con un abbraccio caloroso. Mi ha fatto sedere sul divano e mi ha chiesto se volevo qualcosa. Non mi sentivo molto a mio agio sola con lui, ma lui si è seduto accanto a me e mi ha messo una mano sulla spalla come per abbracciarmi. Senza sapere perché, gli ho dato un bacio in bocca e lui mi ha stretto a sé in un lungo abbraccio. Ci siamo ritrovati entrambi nudi sul divano e abbiamo fatto l’amore. Mi ha toccato e baciato tutto il corpo, facendomi provare sensazioni uniche.

Ho fatto l’amore con lui tutta la notte e mi ha penetrata diverse volte, anche a pecorina. La mattina dopo abbiamo fatto colazione e abbiamo passato due ore a confessarci reciprocamente i nostri peccati. Ora quel mio lontano parente e prete è stato trasferito in una parrocchia molto grande in provincia di Milano, ma ogni tanto ci sentiamo al telefono e ricordiamo quella notte di sesso molto peccaminosa con piacere.

Nonostante abbia deciso di confessare questo episodio, mi chiedo se sia giusto farlo. Se sia giusto mettere in discussione tutto ciò che ho costruito nella mia vita, il mio matrimonio, la mia futuro. Ho deciso di condividere questo episodio con il mondo, nonostante ciò possa mettere in pericolo la mia vita matrimoniale e la mia reputazione. Tuttavia, credo che la verità debba essere sempre resa pubblica, anche se a volte può essere dolorosa.

Dopo quella notte di passione, ho cercato di rimanere in contatto con il mio parente sacerdote, ma sapevo che non sarebbe stato possibile mantenere la nostra relazione segreta per sempre. Ciò che avevamo fatto era sbagliato e andava contro i valori della nostra comunità e della nostra fede. Sapevo che dovevo confessare la verità e affrontare le conseguenze delle mie azioni.

Quando il mio parente sacerdote è stato trasferito in una parrocchia diversa, ho deciso di tagliare i legami con lui e concentrarmi sulla mia vita matrimoniale. Tuttavia, non potevo ignorare la mia colpa e ho deciso di confessare tutto al mio marito.

Quando gli ho raccontato la verità, ho visto il dolore nei suoi occhi. Era distrutto e non sapeva come reagire. Ho fatto del mio meglio per spiegargli che la mia relazione con il mio parente sacerdote era sbagliata e che mi pentivo profondamente di ciò che avevo fatto. Fortunatamente, il mio marito mi ha perdonata e abbiamo lavorato insieme per ricostruire la nostra relazione.

Nonostante il perdono del mio marito, ho ancora difficoltà a perdonarmi per ciò che ho fatto. So che ho violato la fiducia del mio marito e che ho deluso la mia comunità e la mia fede. Tuttavia, ho deciso di usare questa esperienza come un’opportunità per imparare dai miei errori e diventare una persona migliore.

Ho imparato che la verità è sempre importante e che non dobbiamo mai nascondere le nostre azioni. Anche se le conseguenze possono essere dolorose, la confessione è il primo passo per la guarigione e la redenzione. Spero che condividere la mia storia possa aiutare qualcun altro ad affrontare i propri errori e a trovare la forza di fare la cosa giusta.

Questa storia mi è stata raccontata da un’amica e ho voluto solo riscriverla per per voi, ma è reale al 100%. Salvo i nomi dei personaggi ed i luoghi che sono puramente casuali.

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