Una quarantenne porca e che cameltoe

Una quarantenne porca e che cameltoe

L’altro giorno ho fatto un giro in bici nel bosco e, pedalando sui sentieri, ho incontrato per caso una donna che mi ha colpito immediatamente. Si trattava di una bellissima quarantenne accompagnata dal suo cane, con uno sguardo magnetico e un fisico in perfetta forma che sembrava voler conquistare il mondo intero. Mentre passavo di fronte a lei, il suo cagnolino scodinzolava e salta qua e là, impedendomi il passaggio. Rallentando per evitare di colpirlo, la donna mi ha sorriso e si è scusata per la presenza di Toby. Approfittando dell’occasione, sono sceso dalla bici per bere un sorso d’acqua alla fontanella di una sorgente. La donna, anch’essa ferma, mi ha raggiunto e ha atteso il suo turno dietro di me, tenendo il guinzaglio del suo simpatico beagle. Mentre bevevo, ho notato le sue gambe perfettamente toniche e ho notato che i suoi pantaloni da yoga lunghi fino al ginocchio mettevano in evidenza uno spettacolare cameltoe, con una figa provocante da fare girare la testa. Immaginando quanto potesse essere eccitante scopare una donna così attraente, ho notato che lei stava fissando con desiderio il mio culo.

Mi sono immaginato già di fronte a lei, pronta a concedermi il suo corpo voglioso, e ho sentito il mio cazzo diventare sempre più duro. Risollevandomi, le ho offerto di tenere il cane per lei e lei ha accettato, ringraziandomi con un sorriso che ha risvegliato in me il desiderio di conoscerla ancora meglio. Quella quarantenne con quel fascino unico e una maturità irresistibile mi ha fatto venire voglia di scoprire il suo corpo e sfondare quella corazza di donna desiderosa di un nuovo cazzo da assaporare. La sua figura camuffata dai vestiti, ma ancora attraente, mi ha fatto desiderare di conoscerla nell’intimità e di fare sesso con lei in tutte le posizioni possibili.

Mentre beveva, inchinandosi alla fontanella, il suo magnifico sedere ben formato era di fronte ai miei occhi, stimolandomi l’idea di possederla lì, in mezzo al bosco, scopandola con vigore e facendole sentire tutta la mia passione. Mentre accavallava le cosce per bere, il mio cazzo cresceva sempre di più, richiedendo sempre più attenzione da parte di questa splendida donna. Dopo essersi alzata, Cri mi ha chiesto dove stessi andando e ho risposto che non avevo una meta precisa e che potevamo continuare il tragitto insieme. Durante la passeggiata, ci siamo presentati e abbiamo parlato di noi, godendo del tempo trascorso immersi nella natura, lontani dallo stress e in compagnia l’uno dell’altra. Attratti dal fascino del destino e del caso, abbiamo continuato il nostro cammino fino a una radura, sorridendo e parlando di come questa splendida quarantenne potesse avere un effetto così destabilizzante su di me, con il suo sguardo pieno di fascino e di curiosità verso la vita e tutte le cose più belle. Senza esitare, mi sono avventurato e ho cercato le sue labbra con la mia, solleticandole. Cri ha risposto al mio bacio con passione, sfiorando il mio labbro con il suo, e insieme abbiamo esplorato il desiderio reciproco, accorgendomi che la stavo conquistando e accendendo in lei un desiderio incredibile di farsi possedere da me. Raggiunta una panchina poco distante, abbiamo legato il guinzaglio del cane a un arbusto e ci siamo seduti insieme, continuando a baciarsi con passione e toccarsi con desiderio. Cri ha sollevato la mia maglietta, strusciando le sue labbra sul mio petto e poi giù verso l’ombelico, fino a sfilarmi i pantaloncini e i boxer, dove ha osservato il mio cazzo con attenzione.

Ha iniziato a leccarlo e a morderlo con le sue labbra, facendomi impazzire di piacere. Quando il mio cazzo è diventato duro e pulsante, Cri mi ha mostrato il suo lato più perverso, succhiandolo con passione e andando sempre più in profondità, quasi come se volesse assaporare ogni centimetro del mio cazzo. Con la sua bocca meravigliosa, mi ha fatto sentire il massimo del piacere e ha continuato a giocare con la lingua e le labbra, andando anche a succhiare i miei coglioni, facendomi godere intensamente proprio lì, nel bosco.

Cri ha deciso di abbassare i pantaloni da yoga e il tanga, mostrandomi il suo delizioso sedere. Si è posizionata davanti a me con le gambe aperte, appoggiandosi sulla panchina in piedi e montandomi sopra a farfalla. Il suo culetto da mordere, le sue cosce provocanti e la sua figa vogliosa mi hanno regalato uno spettacolo meraviglioso. Non appena ha sentito il mio cazzo entrare in lei, Cri ha iniziato a godere gemendo come una cagna in calore. Cavalca il mio cazzo con foga, ansimando e supplicandomi di non venire subito. Voleva essere scopata fino all’orgasmo, godendo appieno della mia virilità. Sbatteva le sue bellissime chiappe contro di me, mentre io la guidavo con le mie mani, facendola salire e scendere piacevolmente su di me. Cri sapeva come cavalcarmi abilmente, mostrando tutto il suo desiderio di essere posseduta. Ha dato libero sfogo alla sua fantasia erotica, cercando di raggiungere il massimo del piacere.

Dopo aver accarezzato il suo clitoride con le dita, Cri ha iniziato a gemere sempre più forte, desiderosa di essere completamente soddisfatta e pronta a venire da un momento all’altro: la sua figa era ormai fradicia e lei implorava di sentirsi completamente riempita dal mio cazzone. Non molto dopo, è venuta: ha avuto un orgasmo così intenso che ha spruzzato e la sua figa sembrava essere in fiamme… Ma continuando a spingere il mio cazzo dentro di lei, per qualche minuto, anche io sono venuto: ho riempito la sua figona di sborra e ho continuato a pomparla perché sentivo che una sola scopata non era abbastanza per questa troia eccitante…

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