Inculo il mio fidanzato con lo strapon

Inculo il mio fidanzato con lo strapon

Sono con Francesco da sei anni ormai, e la nostra relazione è sempre stata caratterizzata da una passione travolgente, un grande amore e un desiderio incontenibile. Ci siamo conosciuti entrambi a 23 anni, uscivamo da storie che erano finite male e nessuno di noi voleva impegnarsi. La nostra relazione è iniziata per gioco, c’era molta attrazione sessuale tra noi, così ci davamo appuntamento il sabato sera, ci appartavamo in macchina in qualche posto isolato e davamo sfogo alla nostra passione.

Ricordo che mi piaceva da morire fare sesso in auto, mi eccitava l’idea di poter essere scoperta da qualcuno mentre prendevo il cazzo di Francesco in bocca e lo succhiavo avidamente. Il sapore del cazzo era il mio preferito del sabato sera, aspettavo una settimana solo per quel momento, il momento in cui lui spegneva la macchina e chiudeva le sicure, poi mi guardava con quello sguardo infuocato e lo tirava fuori. Io mi legavo i capelli e mi abbassavo, iniziavo a leccarlo partendo dalla base, leccavo le palle e poi lentamente saliva in tutta la sua lunghezza fino ad arrivare alla cappella che infilavo in bocca. Da lì iniziavo a pompare, la mia testa si muoveva su e giù, lui mi metteva una mano tra i capelli e mi accompagnava in quel movimento lento e sensuale. La macchina si riempiva dei suoi gemiti, io mi bagnavo la figa, avevo una voglia assurda di toccarmela, così aprivo le gambe, scostavo le mutandine da sotto la gonna e iniziavo a sfiorarmi il clitoride.

Ogni volta che lo sfioravo sentivo un piacere intenso, penso che gli piacesse molto questa cosa, perché iniziava a sculacciarmi e si piegava in avanti per vedere come mi toccavo. Il cazzo gli diventava durissimo, lo sentivo fino in gola mentre continuavo a spompinarlo, a volte lo sentivo che voleva spostarsi, il desiderio di mettermelo dentro la figa era grande, ma io lo volevo ancora assaporare, così continuavo a lavorare di bocca ancora per un po’. Quando decidevo che era arrivato il momento, saliva a cavalcioni sopra di lui, allargavo le gambe, scostavo le mutandine e me lo infilavo tutto dentro. La figa si riempiva completamente, mi aggrappavo a lui e mi sbattevo forte, affondavo sempre di più. Nella macchina si sentivano i nostri gemiti, le mie urla di piacere, mi piaceva quando mi sculacciava e quando mi sussurrava parole spinte all’orecchio. Il tutto terminava con un orgasmo fortissimo da entrambe le parti.

Questa passione non si è mai spenta, anche oggi, dopo sei anni, continuiamo a volerci e a scopare in quel modo. Anzi, abbiamo iniziato ad esplorare insieme altre vie di piacere. La prima volta che abbiamo usato dei sex toy è uno dei ricordi che più mi fa eccitare quando ci penso. Ricordo che Francesco era tornato a casa tutto entusiasta perché era passato dal sexy shop e la commessa gli aveva dato delle palline anali che potevano essere usate da entrambi. Io rimasi particolarmente sorpresa dalla cosa e inizialmente non ero nemmeno molto sicura di volerlo fare. Tuttavia, confesso che il sesso anale mi è sempre piaciuto molto, il mio buchetto largo ne è la prova, poi Francesco adora mettermelo da dietro, si sente un vero uomo.

Ci spogliammo, come prima cosa presi il suo cazzo in bocca e lo succhiai, lo feci eccitare subito, forse lo era molto di più per il sol pensiero di usare quelle palline. Dopo esserci leccate le parti intime, mi fece mettere stesa a gambe aperte. Si abbassò e mi leccò l’ano, sentii la sua lingua entrare nel mio buchetto, poi le dita scivolare dentro come a voler spalmare la saliva. Poi prese le palline anali e me le infilò lentamente dentro. Provai una sensazione pazzesca quando entrarono tutte dentro, iniziò a muoverle, io mi toccavo il clitoride velocemente e urlavo di piacere. Lui mi aveva infilato la punta del cazzo nella figa e spingeva mentre non si fermava dal muoverle. Provavo piacere in tutta la mia figa, mi ha scopata in quel modo per buoni dieci minuti e sono stata travolta da orgasmi potenti. Quando tirò fuori le palline erano completamente bagnate di me, me le fece leccare, poi mi ordinò di fare quello che mi aveva appena fatto lui.

Vidi Francesco stendersi sul letto, si mise un cuscino sotto al bacino per stare più sollevato, aprì le gambe, vidi il buco del suo culo e iniziai a leccarlo. Ci sputai dentro e la saliva scivolò lentamente, poi introdussi piano le palline. Lo sentivo gemere di dolore e piacere. Quando entrarono tutte, iniziai a muoverle lentamente avanti e indietro, mentre il suo cazzo venne avvolto nuovamente dalla mia bocca. Lo stavo spompinando e scopando nel culo. Non lo avevo mai sentito gemere in quel modo, stava provando sensazioni nuove, gli piaceva essere scopato nel buchetto, ed io mi resi conto che vederlo sottomesso in quel modo mi faceva impazzire.

Cambiammo posizione, senza togliere le palline dal culo, si mise a pecorina, lo scopai un altro po’ poi le estrassi. Leccai l’ingresso avidamente, la mia lingua lo riempì, poi mi succhiai due dita e le infilai dentro l’ano lentamente fino in fondo. Gli scopai il culo con le dita, lui si prese il cazzo in mano e si fece una sega veloce, mi disse di non fermarmi. Lo scopai sempre più forte fino a quando non mi disse che stava per venire,a quel punto smisi. Lui si girò e continuò a segarsi poggiando la punta del cazzo sulle mie labbra. Dopo qualche secondo mi arrivò un primo schizzo caldo di sperma, seguito da un altro più abbondante. Lo presi con la lingua e lo ingoiai.

Da quella scopata abbiamo iniziato a sperimentare cose nuove, anche a lui piace ricevere il cazzo da dietro. Spesso lo fotto con degli strap on, penso sia questo il segreto della durata del nostro rapporto. La nostra passione non si esaurisce mai, si rinnova ogni volta che ci incontriamo. È un piacere che non vogliamo rinunciare, una fonte di felicità che non ci stanchiamo di esplorare insieme. La complicità che abbiamo creato nel tempo, unita alla passione travolgente, ci fa sentire sempre più vicini e uniti.

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