Benny e il viaggio nella terra degli orchi(terza parte)

Benny e il viaggio nella terra degli orchi(terza parte)

Arrivata al piano terra si guarda intorno , uscire per strada in quello stato non se la sente , decide all’ora di chiedere aiuto ai vicini , si dirige alla prima porta che vede e suona il campanello con insistenza ; nessuna risposta , va a suonare un secondo campanello ed anche stavolta non ha risposta . Se non avesse perso la cognizione del tempo saprebbe che è il giorno di pasquetta e come da tradizione molte famiglie lo trascorrono fuori città . Evidentemente gli inquilini ai quali ha suonato non fanno eccezione . C’è una terza porta , Benny vi si dirige speranzosa e col cuore in gola dall’ansia . Suona e con sollievo sente dei passi da dietro l’uscio che si avvicinano . Ad aprirle è una signora sui 70/75 anni che l’accoglie sorpresa nel vederla in quello stato . ” O mio Dio che ti è successo bambina mia ? ” Benedetta le spiega brevemente il suo dramma mentre la donna la invita ad entrare . ” Finalmente sono salva ” pensa tra se e se e si lascia cadere su di una comoda poltrona . L’anziana signora si affretta a chiudere a chiave la porta d’ingresso e rivolta a Benny le dice ” senti piccola , perchè non ti fai una doccia mentre chiedo aiuto ? ” A benedetta sembra un’ottima idea anche perchè sente la necessità di togliersi dalla pelle i segni dell’esperienza passata . Si lascia accompagnare in bagno dove la donna le consegna degli asciugamani e un accappatoio e indicandole la doccia le dice di prendersi tutto il tempo che vuole che li è al sicuro .
Una volta sola Benny si guarda allo specchio e quasi non si riconosce , vede le profonde occhiaie che la segnano e i graffi e i lividi lasciati dalle violenze subite . ” sono io la donna che vedo riflessa nello specchio ? Sembro più vecchia di dieci anni ” Le viene da piangere ma si trattiene . Entra nella doccia e una volta aperto il rubinetto e sentita la carezza del getto d’acqua calda si lascia andare e questa volta non trattiene le lacrime che si mischiano al liquido rigenerante
mentre scendono copiose lungo le sue guance . Resta li sotto per una buona mezz’ora dopo di che si asciuga e infilato l’accappatoio esce dal bagno . Sente la voce della nonnina che la chiama dalla cucina . ” Vieni tesoro , ho preparato qualcosa di caldo ” Lei si dirige verso quella voce ed entra in cucina . Resta impietrita di fronte a ciò che le si presenta davanti . ” Ti presento i miei bambini ” dice lei indicando un uomo sulla quarantina deforme nel viso e nel corpo e che l’espressione del suo volto tradisce un’evidente ritardo mentale , lui la saluta pronunciando qualcosa di incomprensibile con quella bocca piegata da un lato e dalla quale esce un rivolo di bava che lui si asciuga in continuazione con la manica della maglia che indossa . Nel mentre entra un’altro uomo che le fa ” Vedo che hai conosciuto mammina ” Le cedono le gambe , non è possibile . E’ lui . Il professore . L’anziana signora è la madre dell’orco . Doveva essere l’anima pia che la salvava dall’incubo ed invece si dimostrava come la strega delle più spaventose leggende .
Ciò che le sta succedendo è troppo anche per un giovane cuore come il suo così stramazza al suolo priva di sensi . Si riprende sdraiata su di un letto con i polsi legati alla testata . Quando la vedono riaprire gli occhi i tre le si avvicinano . E’ la vecchia la prima ad intervenire . ” Povera piccola , ti sei fatta prendere dall’emozione . Devi sapere che la nostra è una famiglia molto unita in cui ognuno condivide tutto ciò che ha con gli altri . Ruggero , il più piccolo dei miei figli non ha mai avuto una fidanzata e penso proprio che si sia innamorato di te . Non è una fortuna che tu sia capitata qui all’improvviso ? Penso proprio che siate fatti l’una per l’altro . Purtroppo è molto timido e non ha mai conosciuto una donna tant’è vero che ho dovuto svezzarlo io sessualmente ed ancora adesso sono io che provvedo a lui quando ha la necessita di dare sfogo al suo desiderio di amare . Ma ora sei arrivata tu e potrai gioire del suo amore e ricambiarlo donandoti a lui .” Benedetta non crede alle sue orecchie , in che famiglia è capitata ? Sono tutti dei pazzi pervertiti , a partire dall’anziana madre . Nel frattempo la vecchia con una spintarella invita Ruggero a farsi avanti al che lui goffamente si avvicina a Benny e sedutosi sul letto accanto a lei avvicina le sue labbra perennemente gocciolanti di bava alle sue . Lei scansa la testa con disgusto e lui col tono che può avere un bambino quando gli viene negato un gioco ” Ma mamma , hai visto , non vuole giocare con me ” Lei con un’espressione di rabbia in volto scansa il figliolo e prende ad insultare Benedetta e a colpirla con un nerbo di bue su tutto il corpo ” come ti permetti di rifiutare il mio bambino , non sei degna neanche di baciargli i piedi . Rifiutati ancora ed conoscerai la mia ira , queste frustate sono solo un assaggio delle pene che patirai se non sarai ubbidiente ” ” chi ti credi di essere , sei solo una misera puttanella ” Benny la supplica di smettere , farà la brava , si scusa , e guarda Ruggero invitandolo ad avvicinarsi a lei . L’umo si siede di nuovo accanto a lei e inizia a palparla , ha delle mani tozze e sgraziate con delle unghie lunghe e sporche . Le prende i seni turgidi che ancora le bruciano per le frustate prese così come le sue natiche sode . Lei soffre a quelle prese rozze ma deve trattenersi da dimostrarlo per paura di rappresaglie da parte della vecchia e quando lui appoggia le sue labbra bavose sulle sue e sente il suo alito puzzolente chiude gli occhi e lo lascia fare passivamente . Sente la sua lingua farsi spazio per trovare la sua sgusciando come quella di un rettile . Lo schifo di quell’insieme di odori e sapori disgustosi unito alla sensazione che le da quella lingua viscida di una saliva grassa e appiccicosa sono quasi insopportabili ma lei è costretta a dissimulare .
Mentre Ruggero sposta la sua attenzione sui seni e li prende in bocca lei , aprendo gli occhi vede madre e fratello che , evidentemente molto presi dalla scena si spogliano a vicenda ed il prof sta stringendo e succhiando i seni cadenti della donna , grinzosi con dei capezzoli lunghi e delle grosse areole . Lei invece ha in mano il suo cazzo e glielo sta menando . Ruggero sempre più preso dal desiderio si spoglia a sua volta mostrando un corpo sudato e peloso deformato da una vistosa gobba dietro la spalla destra anch’essa coperta da una fitta peluria . Il cazzo è grosso e nodoso , che impressiona è il diametro ben superiore alla media più che la lunghezza . Va subito a cercare la figa di lei che è chiusa e asciutta nel patetico tentativo di ribellarsi alla violenza . Lui sentendo resistenza spinge con più forza fino a che la sente cedere e finalmente entra tutto in lei . Il dolore è fortissimo , sente la carne lacerarsi dentro di lei mentre lui viene in pochi minuti mischiando la sua sborra al sangue di lei che le imbratta figa e cosce . Gli altri due porci sono saliti sul letto e la vecchia offre il suo sesso a Benedetta e le ordina di leccargliela . Ha una figa slabbrata dall’uso con un fitto cespuglio di peli di un bianco tendente al giallo . E’ decisamente zuppa di umori e sa di piscio ma Benny non ha alternative e lecca . La vecchia fa un pompino a Ruggero mentre il prof lo incula . L’orgia si conclude con i due maschi che sfogano il loro orgasmo sul suo corpo imbrattandola di sperma mentre la vecchia mentre lei sta ancora leccando esplode in uno schizzo di fluido subito seguito da una pisciata che le bagna la faccia e le inzuppa i capelli entrandole in bocca e giù fino in gola .
Ora mentre i tre orchi si stendono abbracciati ed ancora inebriati dai loro giochi perversi noi ci prendiamo una pausa .
Distesi sul letto giacciono avvinghiati l’uno all’altro quattro corpi , quello del professore grosso e grasso , quello del fratello deforme sporco e peloso , quello della madre grinzoso e sfatto con quell’odore che ricorda qualcosa di andato a male tipico di certi vecchi ed infine quello di Benny che è decisamente il più aggraziato che , nonostante i tanti soprusi subiti mantiene intatto il suo fascino o forse proprio a causa di quei segni si carica di un nuovo tipo di eros certamente più perverso . Benedetta ha la mente vuota , è completamente apatica , ne ha subite troppe e ha smesso di combattere arrendendosi senza possibilità di appello . ” fatemi quello che volete , io non esisto più ,non provo più niente , solo la morte mi libererà da questo incubo ” . I suoi aguzzini si ricompongono e mentre la madre va in cucina a preparare la cena i due fratelli si trattengono con Benny . Distesi accanto a lei , uno da un lato e l’altro dall’altro la accarezzano e le baciano il corpo martoriato leccando via la miscela di umori che tende a seccarsi sulla sua pelle per poi baciarle la bocca per condividerne l’aspro sapore con lei . Benny è appoggiata alla spalliera del letto mentre il professore fa mettere il fratello carponi con le spalle rivolte a lei . ” Leccagli il buco del culo ” le ordina e prende le natiche di Ruggero con le due mani e le apre con forza mostrandole l’ano di lui aperto e con tracce di merda al suo interno . Lei osserva assente quasi la cosa non la riguardasse mentre il prof. le prende la testa e le preme il volto contro il culo di lui . E’ costretta ad annusare e poi ad infilare la lingua in quel pertugio umido e lo lecca pulendolo diligentemente dalla merda . Nel mentre entra la madre ” Ora smettetela di giocare monelli è quasi pronta la cena . Alla piccola ci penso io , bisogna che la prepari .” Libera benedetta dai lacci che la assicurano al letto , l’aiuta ad alzarsi e la sostiene mentre lei barcollante si lascia guidare in bagno . La fa entrare nella doccia , Benedetta non si trattiene e si piscia addosso . La vecchia osserva con libidinoso piacere il caldo liquido giallastro scorrere lungo le sue gambe snelle , poi si spoglia ed entra anch’essa nella doccia . ” Ora ci laviamo per bene perchè bisogna che tu sia pulita per quando sarà pronta la cena .” Apre il getto d’acqua ed inizia ad insaponarla per poi strofinarla con cura indugiando un po di piu sui bellissimi seni e poi sulle sue tonde natiche e sul sesso caldo e vellutato . presa dall’eccitazione la bacia sulle labbra con la sua bocca sdentata e se la limona con passione . Le sue mani scorrono sulla sua pelle resa scivolosa dal sapone così le riesce facile di penetrarle il buco di quel delizioso culetto con due dita che si muovono all’interno di esso esplorandone le pareti mentre altre due dita violano per l’ennesima volta l’interno di quel fiore che in troppi hanno colto . Si fa succhiare i seni rinsecchiti ed i lunghi capezzoli che pendono molli e per concludere si fa sditalinare fino a che non piscia con le dita di Benny che ancora si muovono dentro di lei . Dopo un lungo risciacquo escono dalla doccia , la donna la asciuga per bene e le fa indossare una vestaglia leggera mentre lei , asciugatasi a sua volta si riveste . La accompagna nella stanza da pranzo dove i due fratelli sono in attesa . Ordina loro di apparecchiare la tavola mentre lei va in cucina a prendere le vivande . Il loro modo di apparecchiare è quantomeno singolare perchè dopo avere liberato Benedetta della vestaglietta la fanno adagiare supina sul tavolo mentre loro si accomodano ai due lati . Quasi nello stesso istante riappare la madre con una zuppiera colma di fumanti spaghetti al sugo che svuota per intero sul corpo nudo di Benedetta . I tre cominciano a servirsi chi dai seni , chi dall’addome e chi dal sesso di lei raccogliendo il cibo con le mani e portandoselo avidamente alla bocca per poi , una volta finito leccare il sugo rimasto pulendo con la lingua quell’originalissimo piatto . Il secondo consiste in uova sode e piselli che di nuovo vede Benedetta fare da piatto . I tre viziosi prendono a turno un uovo e lo immergono per intero nel sesso di benedetta condito dal sugo dei piselli e dopo averlo fatto girare all’interno lo ingoiano con estremo piacere . La cena finisce con loro che leccano tutto dal corpo di lei non lasciando neanche una traccia di cibo . Dopo avere ruttato sonoramente i due maschi si concedono un grosso sigaro a testa che aspirano con lunghe boccate seduti su due comode poltrone mentre la madre rivolta a Benny ” Sarai affamata anche tu bambina . Seguimi ” la accompagna in cucina dove dopo averle indicato le pentole sporche dei pochi avanzi le dice ” Se vuoi essere una brava compagna per il mio Ruggero devi diventare una perfetta donna di casa . Ora , dopo che ti sarai sfamata con gli avanzi della cena ti occuperai delle pentole . Mi raccomando devono essere lucenti . Non deludermi ” e la lascia sola . Benny si sorprende a ridere . Trova quella situazione così buffa e le viene in mente la favola di Cenerentola che mamma le leggeva da bambina prima che si addormentasse .

Benedetta passa la notte rannicchiata in un angolo della cucina senza che nessuno se ne curi . Il sonno l’ha colta sfinita dopo che aveva raccolto i pochi avanzi e lavato tutte le stoviglie . Ora stava sognando , era una bimba e la sua mamma la teneva in braccio e coccolandola dolcemente le raccontava una fiaba , lei nel sogno si addormentava cullata dalla sua dolce voce ma improvvisamente veniva destata da un suono simile al brontolio di un tuono e aperti gli occhi al posto del rassicurante volto di sua madre c’era il ghigno della megera che la fissava maligna . Benny si sveglia per lo spavento e si accorge che la vecchia è proprio li in piedi che la osserva dall’alto . ” tesoro è ora di preparare la colazione per i ragazzi , su non perdere tempo , prepara il caffè e fai scaldare il latte . ” La povera ragazza , ancora scossa dall’incubo si alza da terra e ubbidisce docilmente . Dopo poco entrano i due fratelli e si siedono al tavolo della cucina . Sono entrambi in mutande e canottiera , si grattano e lanciano dei sonori peti senza nessun pudore . Benedetta li serve entrambi e poi avuto il permesso della strega si siede e fa colazione anche lei .
I due uomini si guardano , guardano lei ,ammiccano e ridono . Cosa avranno in mente , pensa lei presagendo altri tormenti . La vecchia interviene interrompendo quel gioco di sguardi . ” Ruggero , stammi bene a sentire , io e tuo fratello dobbiamo uscire di casa e non torneremo prima di sera , lo sai che non ti ho mai lasciato solo ma ora sei un ometto e hai una ragazza al tuo fianco che ti ama e pensa a te così la mamma ogni tanto può occuparsi delle sue cose . Lo capisci vero ? ” Lui con voce piagnucolante ” Ma mamma io ….io…. ” lei non lo lascia concludere ” Guarda Benedetta come è bella , non desideri stare un po da solo con lei ? Potrete comportarvi come marito e moglie e un giorno vi sposerete davvero ” lui abbassa il suo testone , arrossendo e abbozzando una specie di sorriso imbarazzato , sembra essersi persuaso . Dopo mille raccomandazioni al figlio e altrettante minacce a Benny la vecchia e Stefano se ne vanno assicurandosi che la porta di casa venga chiusa a chiave .

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