Il Primo Bacio con Federica

Il Primo Bacio con Federica

mi chiamo marco, questa è la prima volta che scrivo un racconto. voglio raccontarvi la mia esperienza reale con federica, mia collaboratrice. entrambi impiegati presso grande azienda, io come responsabile contabile, lei come addetta contabilità fornitori. nonostante entrambi fossimo sposati tra di noi è nato immediatamente una profonda amicizia trasformata velocemente in rapporto clandestino basato non solo sul sesso ma anche su un forte sentimento e innamoramento che più volte ci ha portato a rivalutare i nostri matrimoni.
lei 30enne, io 36enne. entrambi di bell’aspetto, lei molto più bassa di me, biondina, occhi verdi tendenti all’azzurro, un sorriso da far innamorare, un fisico asciutto, un culetto sodo e ben proporzionato, una terza di seno, leggermente cadente, saggy come viene definito in inglese, con grosse aureole scure, ma eccitante da far svenire. io atletico, spalle e fisico da nuotatore grazie ai 15 anni di vasca e a sua detta con viso dolce e modi eleganti. il nostro primo bacio nell’ascensore dell’ufficio, di nascosto da tutti. ricordo ancora l’eccitazione, le lingue che si cercavano, le mani suii visi, la saliva il sapore di buono. al termine del bacio Federica mi sussurra “Ti aspetto nel magazzino alle tre” . non vi dico l’attesa e l’eccitazione. Alle tre scendo in magazzino, apro la porta con il badge aziendale, la richiudo e mi addentro verso il bagno posto in fondo al locale. Lei era li. appena entro, lei chiude la porta, mi fa sedere sul wc chiuso, mi sale sulle gambe e incomincia a baciarmi. “Finalmente, avevo una voglia di risentire il tuo sapore”. E intanto mi sbottona la camicia e incomincia a baciarmi collo e petto. Le mi mani intanto accarezzavano le sue gambe spingendosi sempre più verso il suo culo. il contatto con la sua pelle mi provocó immediataente un’erezione pazzesca, le mani intanto erano arrivate al suo perizoma trovandolo incredibilmente bagnato. Le massaggiavo la fica attraverso la stoffa, premendo e facendole sentire la pressione delle dita. Federica ansimava, i suoi baci sono diventati immediatamente più voraci, qsi aggressivi, le sue mani mi tenevano l testa, lei mi leccava labbra, guance, scendeva sul collo, petto capezzoli. Più le mie dita premevano per eccitarla più lei ansimava e mi leccava e mordeva i capezzoli. Mi guarda, si alza in piedi, di fronte a me, si alza la gonna, vedo un perizoma in microfibra rosa, bagnato sul davanti, lo sposta. La fica è curatissima come me la immaginavo, una stricia piccolissima di peli, rasati corrissimi, labbra nude, perfettamente depilate, aperte dall’eccitazione, gonfie e leggermente pendenti. Infila due dita nella figa, le muove; le tira fuori, con sguardo malizioso le porta alla bocca e le succhiq davanti a me. Le piace. Cerco di fare lo stesso. ferma la mi mano, simula di no con un movimento della testa e mi dice “siediti per terra e ora me la lecchi”. Una volta seduto mi tiene saldamente la testa tra le mani e struscia la figa su di me dopo esserei tolto il perisoma. “Avanti lecca”, con tono deciso mi dice cosa devo fare. “Lecca dai, scopami con la lingua, fammela sentire bene”, ansima, le piace si contorce. “Dai Marco, vediamo se sei davvero così bravo come dicevi o se erano solo chiacchere. Mordimi e lecca dai. Continua cazzo leccami”. era sempre più eccitata, le sue mani premevano sulla mia testa, mi tenevano incollato alla sua figa, una gamba era appoggiata al bordo del water per permettermi di leccarla al meglio, strusciava la figa sul mio naso, bocca. ero fradicio dei suoi umori. mi sentivo quei bloccato, a volte nn respiravo, mi teneva quasi in apnea con il mio naso tra le sue labbra. Non voleva che la masturbassi con le dita ma solo con la lingua. ogni tanto le sue dita scendevano, si infilavano nel buchino, le muoveva in tondo sino in fondo alle nocche per poi succhiarselebcon gusto. “Muoviti lecca che sto per venire”. Sentiamo nel frattempo che qualcuno stava aprendo la porta del magazzino. Preoccupati e in silenzio spegniamo la luce del bagno. mi stacco terrorizzato che qualche collega potesse scoprirci. eravamo da circa 10 minuti li nascosti. Mi stacco, lei mi prende nuovamente la testa e me la preme sulla figa. ” continua a leccarmi” sussurra. Io preoccupato mi blocco “avanti continua o è l’ultima volta che la vedi” continua a sussurrarmi sfidandomi. I rumori in magazzino si avvicinavano, sicuramente un collega che cercava un faldone in archivio. Con paura riprendo, l’eccitazione era troppo forte, avevo il cazzo che scoppiava da tanto duro. lei continuva a strusciarsi e a premermi la figa sulla bocca. leccavo mentre una mano era sulla sua bocca per cercare di tappare ogni suono o gemito. Sentivo che ci contorceva sempre più, i gemiti soffocati erano sempre più veloci. le sue mani mi premevano sempre di più tenendomi incollato. “Vengo, leccami avanti, cazzo nn fermarti, avanti”. Mi scarica in bocca una quantità di umori incredibile, non uno squirt ma un succo dolce e salato nello stesso tempo. Lecco come mi chiede o meglio mi ordina. Sento i passi de collega allontanarsi per fortuna, esce dal magazzino. Accendo la luce, la guardo. La figa completamente aperta, gonfia arrossata. bagnata. Le sue dita accarezzano le labbra, entrano, le succhia muovamente davanti a me, le infila muovamente, mi spalma il succo in faccia. Sorride, mi alzo e la bacio. “Quanto sai di figa, mmm”. mi dicora con i baci. “Ora tocca a te, tiralo fuori”. Si siede sul water, mi dice di appoggiarmi al muro, pantaloni abbassati. Il cazzo svetta, duro, cappella violacea per l’eccitazione, imperlata con gocce di pre eiaculazione, le palle gonfie. Mi avvicino a lei, con la voglia e la speranza di farmelo succhiare. lei sorridendo maliziosa mi dice di no. “Come non puoi lasciarmi cosi, che cazzo fai?!”. “Masturbati per me avanti” “No ora me lo prendi in bocca”, mi avvicino ancora di più, lei con la mano lo schiaffeggia forte. una sensazione di dolore mista all’eccitazione. Mi prende i coglioni con la mano destra, li stringe dolcemente e mi dice “Masturbati avanti”. Incomincio, lei stringe un pó di più le palle. “avanti muoviti, dai vai veloce, non dirmi che in queste settimane non ti sei segato pensandomi. qndo ti sei fatto l’ultima sega per me?”. Mento ” settimana scorsa”. lei capendo che fingevo, stringendo forte i coglioni “quando? non dirmi cazzate segaiolo altrimenti la mia figa non la vedi più. La situazione era paradossale, erano settimane che ci provocavamo via sms, battute al lavoro, lei sin da subito aveva mostrato un carattere forte, a tratti autorevole come al lvoro, ma mai avrei immaginato potesse condurre lei i giochi in questa maniera. “Ieri Fede, mi sono segato ieri”. “Bravo, hai visto che sei segaiolo? Continua dai fammi vedere quanta bava hai nelle palle, anzi no, smetti!” La mia mano continuava “No nn mi fermo nn puoi lasciarmi cosi, non riesco”. Mi stringe i coglioni forte, fa male. “Segaiolo tirati su i boxer e smetti, sai benissimo che tra tre giorni dobbiamo andare a Roma dal cliente XXX e dormiremo nello stesso hotel. voglio che sino ad allora nn ti masturbi e rimani con la stessa voglia” Mi bacia con passione, si riveste e compone, mi guarda, mi dice mi piaci da morire, mi da un bacio alla cappella ed esce. Tu torna in ufficio tra cinque minuti, tanto sei il capo e puoi fare quello che vuoi, ma almeno non ci beccano. Va mi lascia cosi, con il cazzo duro e fon una voglia increibile. Frastornato dalle sue parole, dal suo ruolo, dai suoi comandi, dalla situazione cosi eccitante e dall’aver trovato per la prima volta una persona autoritaria capace di ribaltare i ruoli, decido di accettare il gioco, mi rivesto, mi sciacquo il viso e torno in ufficio.
Questo il primo bacio e la prima “volta” con Federica. A presto il seguito…
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