Mi chiamo Daniele, ho trentasei anni e sono sposato con Anna, che ha la mia stessa età. Sono di media satura, moro, occhi scuri e un fisico normale. Lavoro come contabile in una grande azienda di trasporto merci. Anna invece lavora come impiagata in un ufficio demaniale. Sessualmente parlando, penso di esser nella media come dotazione, mi piace scopare mia moglie che, però, è sempre più esigente in fatto di sesso. Sembra che a lei, che è una bella donna, alta, bionda, occhi chiari, quarta di seno, bocca ampia idonea ai pompini che fa benissimo ed un bel culo sempre pronto a ricevere il mio cazzo, non soddisfi più il sesso che facciano fra noi.
«Uffa! Mi annoia la solita scopata! Vorrei emozioni nuove. Tu sei bravo, ma io ho bisogno di sentirmi un po’ più troia.»
Queste parole mi hanno chiaramente messo in allarme: dovevo, in qualche modo, cercare di neutralizzare la possibilità di ricevere delle “corna” senza saperlo, così le ho avanzato delle proposte piuttosto accattivanti.
«Vuoi che lo facciamo con un’altra coppia o, meglio, con un lui?»
Era un sabato mattina, entrambi liberi dal lavoro, distesi a letto, quando le ho fatto questa proposta, mentre la chiavavo.
«Promettimi che, quanto prima, mi farai godere due cazzi insieme!»
Ho acconsentito, pensando che lo stesse dicendo in quanto eccitata e che, come al solito, più tardi, sfogata la libidine del momento, la cosa sarebbe finita nel dimenticatoio. Era già successo che si era eccitata all’idea di trovarsi fra più maschi, ma poi, venuto meno il momento erotico, tutto era rimasto relegato a fantasie da letto, dovute alla momentanea eccitazione. La sera siamo andati a spizzicare qualcosa ad una sagra paesana che si svolgeva in riva al lago, distante una mezz’ora da casa nostra. Già prima di partire, mi era apparsa alquanto strana. Si era vestita e preparata con cura. Indossava una mini nera molto corta, che le fasciava il culo, modellandolo in maniera davvero molto sensuale. Sopra aveva indossato una camicetta bianca che lasciava poco all’immaginazione, perché allacciata da due soli bottoni, senza celare alla vista il reggiseno bianco, molto sottile, che le gonfiava i seni spingendoli in alto, in bella mostra. Mentre stavamo spiluccando qua e là, mi ricordò la promessa che le avevo fatto al mattino. L’ho guardata ed ho cercato di capire se il suo fosse uno scherzo o meno.
«Ma sei seria? Guarda che ti prendo in parola e, se poi ti tiri indietro, mi fai dispiacere ed arrabbiare.»
Lei mi ha guardato intensamente e mi ha riferito che, al solo pensiero, l’aveva già tutta bagnata. Ho allungato una mano al di sotto del tavolo e gliel’ho infilata sotto la gonna: era bagnatissima e priva di mutandine.
«Mah, allora sei davvero decisa?»
Lei mi ha rivolto un sorriso malizioso ed ha annuito. Poi ha appoggiato la sua mano sulla patta dei miei pantaloni ed ha potuto verificare che anch’io ero eccitato all’idea.
«Porco, anche tu sei molto eccitato! Che razza di maiale ho sposato, se si eccita al solo pensiero che io voglia scopare un cazzo diverso dal suo? Sei un vero porco!»
Le ho piantato gli occhi fissi sul viso per carpire ogni più piccola espressione, mentre le chiedevo come intendeva agire. Lei ci ha riflettuto un attimo, poi si è girata verso la pista da ballo, dove un’orchestrina suonava musica live.
«Forse è meglio che io vada in pista da sola, cosi mi sarà più facile rimorchiare un bel ragazzo per realizzare il nostro progetto.»
Si è alzata ed ha percorso il breve tratto fino a raggiungere la pista da ballo. L’ho seguita con lo sguardo, sempre prestando molta attenzione a chi le si fosse avvicinata. Poteva sembrare semplice, ma non lo era per niente per una coppia sposata trovare un altro cazzo, in mezzo a tutta quella gente; fin da subito ho notato che a lei tanti non erano di suo gradimento. Anna si mostrava molto selettiva: dopo aver rifiutato molti inviti a ballare, si è diretta verso il bar. Ho visto che un ragazzo le si è avvicinato, offrendole qualcosa da bere e lei ha accettato. Il giovane l’ha invitata a sedersi ad un tavolino, dove era già seduto un altro uomo, sicuramente più adulto di noi. Era un uomo molto distinto, grande, che subito ha carpito l’interesse di Anna, dicendole delle cose che la facevano ridere, per poi accettare anche di ballare con lui. Li ho guardati volteggiare in pista. Il tizio sapeva ballare molto bene e Anna era davvero divertita. Ero eccitato al pensiero che, dopo, Anna intendeva scopare con qualcun altro. Ero preso in queste mie riflessioni, quando lei, con un cenno, mi ha chiesto di avvicinarmi. Mi son seduto con loro, il cuore mi batteva forte, il cazzo mi scoppiava nei pantaloni. Si son presentati: Andrea era il giovane, di circa 30 anni e Piero, il più grande, di circa 50, che si è rivolto a me:
«Anna mi ha riferito ogni cosa e mi sento di dire che sei davvero fortunato ad avere una moglie bella e solare come lei!»
Il tempo di finire i drink che avevano davanti e Piero ci invitò tutti a casa sua: viveva da solo e la sua abitazione era a pochi passi da dove ci trovavamo. Ho scrutato il viso di mia moglie: i suoi occhi brillavano di felicità e lussuria. Era eccitata e, sicuramente, aveva la figa bagnata. Non potevo deluderla ed ho subito acconsentito. Appena usciti dalla piazza ed incamminati per il piccolo vicolo che conduceva alla sua abitazione, Piero ha abbracciato Anna stringendola a sé e le ha detto qualcosa mentre la baciava sul collo. Lei si è girata e mi ha guardato con un sorriso ammaliante. Dentro di me ho pensato che finalmente mi era chiaro che Anna era una gran troia! Appena entrati in casa, Piero ed Andrea hanno iniziato a spogliarla e baciarla in bocca. Piero ha suggerito di accomodarci in camera da letto per star più comodi. In camera ci siamo spogliati tutti velocemente ed ho notato, fin da subito, che il cazzo di Piero era quello più grande in tutto, sia in lunghezza che in circonferenza. Grosso e maestoso, svettava potente da far brillare gli occhi di Anna, che mi ha guardato laccandosi le labbra. Quello di Andrea era forse un po’ più lungo del mio, ma di uguale spessore. Subito Anna è stata fatta distendere supina, a cosce aperte, sul letto e, mentre Piero ha iniziato a leccarle la figa, Andrea le ha messo il cazzo in bocca. Lei ha preso subito ad ansimare e gemere dal piacere; non ha perso tempo a fargli uno dei suoi stupendi bocchini.
«Brava, troia, succhia!»
Piero la leccava, infilandole le dita in figa, Anna sembrava un’altra, era eccitatissima e li incitava a scoparla ed a farla godere.
«Sì, sfondatemi tutta! Sono la vostra troia! Su, che vi voglio tutti!»
Ero incantato da questa trasformazione. Stentavo a riconoscere mia moglie. Poi si è messa a pecorina e, mentre Piero la scopava da dietro, lei continuava a succhiare il cazzo di Andrea.
«Che bella porcona! Ti sfondo tutta, zoccola!»
Vederla alle prese con due cazzi era una scena molto arrapante, che avevamo immaginato tante volte, ma mai realizzata. Ora mi sembrava di vedere un film porno, da quanto lei era coinvolta e ne godeva. Mi son avvicinato e le ho messo il mio cazzo vicino alla bocca, lei succhiava avidamente tutti e due i cazzi, mentre Piero la sbatteva con colpi ben assestati. Lei non faceva altro che gridare di piacere.
«Sì, ancora più forte! Vengo! Godo!»
Ha preso a godere di un orgasmo infinito e sempre più intenso. Ci siamo messi d’impegno a scoparla a lungo. Le abbiamo fatto provare molti orgasmi, alternandoci a penetrarla in tutti i buchi: bocca, figa, culo. Quando ero convinto che avesse saziato la sua voglia, avendoci fatto venire in abbondanza in ogni suo buco, lei, non contenta, si è girata verso Piero e gli ha ricordato quanto le aveva promesso, lasciandomi non poco sorpreso.
«Adesso mantieni la promessa e fammi la doppia!»
L’ho guardata stupito e lei si è resa conto che aveva parlato senza riflettere; io ero davvero stupito, incredulo: lei e Piero erano d’accordo?! Dopo un attimo di incertezza, Piero si è sdraiato supino, Anna si è impalata sul suo cazzo ancora durissimo e si è sdraiata su di lui. Lui l’ha afferrata per i fianchi spingendola un po’ in alto e mettendo bene in evidenza il suo bel culo. Andrea le si è misso dietro e, prima ha bagnato il buchetto con della saliva, con la mano se ne è messa anche un po’ sulla punta del cazzo, per poi appoggiarlo al buco. L’ha penetrata spingendolo lentamente dentro di lei, che ha preso subito a gemere e godere.
«Sì, cazzo, come vi sento! Spingi… piano! Sì, dai, spingimelo tutto dentro!»
Lui le ha lasciato qualche istante per adattarsi alla penetrazione, poi entrambi hanno iniziato a scoparla, come due tori scatenati. La sfondavano e Andrea le dava delle sonore sculacciate, mentre affondava il cazzo dentro il suo culo.
«Tieni, troia! Senti come ti sfondo il culo? Dai, godi, puttana! Era questo che volevi no?»
Lei gridava di piacere. Era sconvolta e urlava, mentre la pompavano senza ritengo.
«Sì, così! Su, sfondatemi! Rompetemi tutta! Vengo! Adesso, vengo!»
La guardavo in preda ad un misto di rabbia e piacere immenso. Ero straordinariamente eccitato nel vedere quella scena di lei così puttana, che godeva tantissimo; il cazzo mi è ridiventato subito duro. Mi son messo davanti a lei e gliel’ho infilato in bocca per farmi fare un ricco pompino.
«Succhialo, puttana! Sei una troia! Intanto adesso succhialo, che ti voglio sborrare in gola, zoccola!»
Sembrava impazzita! Mi ha succhiato il cazzo come un’indemoniata, mentre loro le sfondavano i buchi sempre più velocemente. Le son venuto in bocca. lei ha serrato le labbra ed ha ingoiato tutto, leccando fino all’ultima stilla. Poi è stata la volta di Andrea, che le ha riempito il culo di sperma.
«Eccomi, troia! Adesso ti sborro in culo!»
È rimasto immobile, piantato a fondo dentro di lei, che ha goduto ancora nel sentirlo sborrare. Poi anche Piero le è venuto dentro, ma davanti.
«Adesso tocca a me, puttana: senti come ti inondo la figa, troia?»
Siamo rimasti in silenzio per un lungo istante. Solo il rumore dei nostri respiri ansanti era percepibile nella stanza. Lei si è sciolta dal loro abbraccio e mi ha guardato con occhi da maliarda; poi ha abbassato lo sguardo e mi ha dato la spiegazione che attendevo, parlando sommessamente.
«Lui è Piero, il mio nuovo dirigente. Da quando è arrivato qui, mi ha fatto una corte spietata. Avrebbe voluto subito portarmi a letto, ma gli ho detto che non era possibile perché ero già fornita di un cazzo e mi bastava. Lui non si è arreso ed ha insistito, dicendo che una bella donna come me non poteva accontentarsi di uno solo, ma, come minimo, ne doveva avere due. Tu, da tempo, insistevi per farlo in tre e, così, ho architettato questa messa in scena. Questa sera eravamo d’accordo per vederci qui, ma non sapevo che lui avrebbe portato un amico. In gioco vi era il fatto che, se mi fosse piaciuto farlo in tre, lui mi avrebbe dovuto far provare una doppia penetrazione. Il resto lo hai visto da te. Ora, però, mi rendo conto d’averti tradito, per cui sono pronta a pagarne le conseguenze.»
La guardo senza sapere se incazzarmi o adorare questa stupenda femmina. È Piero che rompe” l’impasse” ed aggiunge:
«Se fossi in te, una donna così me la terrei ben stretta. Ti ha fatto godere, ha reso reale una tua fantasia e, in più, ha dimostrato di esser capace di ammettere un errore. Ero convinto che tu ne fossi al corrente, ma, in ogni caso, non può non riconoscersi quanto sia eccezionale!»
Guardo mia moglie mentre loro si allontanano per andare in bagno. Resto un attimo a riflettere sul fatto che la mia bella mogliettina è una gran troia, le sorrido, ci rivestiamo e ci salutiamo. Piero, sulla soglia della porta, le dice una cosa che mi fa quasi ritornare il cazzo durissimo.
«Se, per caso, lui dovesse lasciarti, sappi che io ti accoglierei a braccia aperte. Se invece ti tiene, qui sarete sempre i benvenuti!»
È iniziato così un cambiamento radicale della nostra vita matrimoniale e, soprattutto, sessuale.
Ho una moglie davvero troia!
Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 6 Media: 4.8]
- Innamorato di mia madre?
- La mia biografia sessuale 6