La Fidanzata Bisex

La Fidanzata Bisex

FIDANZATA BISEX

LA FIDANZATA BISEX

La Fidanzata Bisex

Ciao, mi chiamo Lara e sono una ragazza di 23 anni che studia lettere all’università di Roma. Sono alta un metro e sessantadue e peso 48 chilogrammi, con un seno terza misura. I miei capelli sono neri con sfumature rosa. Inoltre, ho un piercing al naso che mi piace molto.

Mi definisco una tipa carina e molto particolare, alla quale piace uscire fuori dagli schemi e dal look tradizionale delle persone più comuni.

Sono fidanzata da quattro anni con Paolo, un ragazzo della mia stessa facoltà, con il quale abbiamo iniziato a fare progetti di matrimonio e di famiglia. Tuttavia, da un anno ho conosciuto Giorgia, una mia amica speciale, che mi attrae molto sessualmente. Giorgia è bisessuale  ed è capitato spesso che mi stuzzicasse.

Confesso  che nonostante non abbia mai avuto rapporti con altre donne, il pensiero di esplorare la sessualità con una persona del mio stesso sesso, mi eccita molto. L’idea di baciare Giorgia o di farmi toccare da lei, mi fa inumidire immediatamente e, mi capitò spesso in quel periodo, di  masturbarmi pensando di fare l’amore con Giorgia.

Devo ammettere che ero confusa riguardo alla mia sessualità e pur amando Paolo, avevo voglia di provare quest’esperienza.

Un giorno Giorgia rimase fino a tarda sera a casa mia per studiare assieme. Visto che si era fatto tardi, decidemmo di cenare assieme lì da me. Dopo una breve cenetta leggera con tanto di bottiglia di vino, che ci scolammo durante la cena, mi sentivo decisamente brilla ed eccitata.

Sarà stato probabilmente il vino o forse solo la voglia di provare nuove sensazioni, non so. Fatto sta che con fare scherzoso, mi avvicinai a Giorgia e le detti un rapido e imprevisto bacio in bocca, sorridendole subito dopo.

Lei a quel punto mi disse: “guarda che si ci riprovi, ti scopo”. Presa dall’eccitazione di quella sua frase così decisa, mi avvinghiai su di lei baciandola, lei a sua volta  con grande furore contraccambiò, prendendo anche a  toccarmi dappertutto.

Sentivo brividi che mi pervasero tutto il corpo. La mia mente, si liberò improvvisamente di tutti i pensieri che avevo in quei giorni. E così, in quel momento, non mi importava niente dell’ultimo esame per il quale stavo studiando all’università, né di tutti i progetti fatti con Paolo e di tutte le altre preoccupazioni che in quel periodo mi assimilavano.

In quel momento, volevo solo una cosa. Desideravo che Giorgia mi prendesse e mi scopasse, facendomi sentire tutto il piacere del sesso lesbo, che tanto avevo sognato nelle mie fantasie segrete.

Unite assieme dalle nostre bocche e lingue e con le mani che erano intente a toccarsi vicendevolmente le nostre fighe, il sedere e le tette; ci spostammo in una appassionata camminata sincrona verso la camera da letto, senza mai staccarci l’una dall’altra. Qui Giorgia prese a baciarmi e mordicchiarmi il collo, cosa che mi fece letteralmente impazzire, poi, mentre ero distesa, mi aiutò a togliermi la maglietta, iniziando a leccarmi giù dal collo per arrivare al seno all’altezza del reggiseno. Con una mossa d’impeto, da distesa mi misi le mani dietro la schiena per staccare il ferretto del reggiseno e toglierlo per porgerle così nel viso le mie grandi tette. Lei iniziò lentamente ed abilmente a leccarle, a baciarmi delicatamente prima i capezzoli, per poi strizzarli sadicamente pian piano con i denti. Mi provocò così degli intensi spasmi di piacere. Nel contempo, io presi a sbottonarmi i pantaloni e divincolandomi alla meglio, li tolsi. Sentii immediatamente arrivare la mano di Giorgia, che mi si infilò delicatamente dentro le mutandine. Le sue dita scorrevano piano piano, sul contorno delle mie grandi labbra prima, poi in quelle delle piccole ed infine il suo dito, iniziò a stuzzicare il mio clitoride. Che sensazione meravigliosa! Nessun uomo prima d’ora mi aveva toccata così. 

D’altronde solo una donna, sa esattamente quali sono i punti, i tempi ed i modi giusti per toccare un’altra donna e darle il massimo del piacere. Su questo non si poteva eccepire. La mano esperta e lussuriosa di Giorgia passò dal clitoride verso il buchetto, andando a penetrarlo dolcemente. Allo stesso tempo i baci, la lingua e l’altra mano di Giorgia, erano intenti a darmi piacere in altre zone del mio corpo. In quel momento, presi anche io l’iniziativa ed infilai la mano sopra i  pantaloni di Giorgia, all’altezza della sua figa, iniziando a palparla proprio lì. Ci spogliamo poi completamente, rimanendo del tutto nude distese nel letto,  intente a baciarci e toccarci reciprocamente. Era la prima volta che toccavo una figa che non fosse la mia. Una sensazione molto strana per me, ma anche molto eccitante. Giorgia poi si mise con il sedere, ed appunto la sua fighetta  seduta sulla mia faccia, mentre al contempo la sua bocca era rivolta verso la mia intimità. Eravamo quindi intente a fare un sessantanove, nel quale stavamo godendo tantissimo. Io che ero sotto, afferrai il sedere di Giorgia e con le mani feci pressione in modo di spingerle la sua vagina  verso la mia faccia, la mia lingua le penetrava la sua fessura e di tanto in tanto si volgeva verso il suo clitoride per stimolarlo sempre con le mie labbra e lingua. Lei stava gemendo ed accelerò il suo movimento, premendo con forza la sua figa verso la mia faccia quasi a soffocarmi. Un soffocamento di puro piacere e desiderio.

A sua volta Giorgia iniziò a premere con forza la sua bocca sulla mia figa, così  i nostri corpi, sostenuti dai nostri gemiti mugolanti, iniziarono a muoversi armonicamente all’unisono in un ritmo incessante e perfetto, quasi meccanico, fin quando entrambe non arrivammo in modo  simultaneo all’orgasmo. 

Ricomposte e distese nel letto, ancora tutte nude, le lenzuola bagnate dei nostri umori, ci inumidirono, riecheggiando nei nostri pensieri quella fantastica esperienza appena conclusa. Ci unimmo l’una con l’altra, ancora per alcuni minuti tra baci e coccole tra donne, in un silenzio fatto solo di passione e complicità femminile.

Al mattino dopo, mi svegliai comprendendo di essere una persona diversa. Avevo scoperto la mia bisessualità e non volevo rinunciarci. Desideravo vedere ancora Giorgia, ma sapevo che avrei anche dovuto affrontare Paolo. Dovevo dirgli di quella cosa, non potevo tenermi  per me quel segreto. In cuor mio mi sentivo ancora innamorata di Paolo, ma sapevo che se lui non avesse accettato questo lato della mia sessualità, ci saremmo lasciati.

La sera di quello stesso giorno parlai con Paolo, gli raccontai tutto quello che era successo con Giorgia. Gli dissi poi che miei sentimenti verso di lui, erano rimasti immutati e che volevo continuare a stare assieme  e  portare avanti i nostri progetti. Nonostante ciò gli spiegai, che avevo scoperto questa nuova parte di me. Ero ancora molto giovane e non volevo negarmi queste sensazioni che avevo appena scoperto. Per questo se avesse desiderato stare con me, avrebbe dovuto accettare qualche mia scappatella con qualche ragazza, di tanto in tanto.

Lui, rimase piuttosto stupito, ma non oppose nessuna resistenza, né  ostentò nessun risentimento. Mi disse solo che se fosse successo altre volte, avrebbe voluto partecipare, anche solo come spettatore. D’altronde mi disse: “se proprio devi tradirmi, preferisco che tu lo faccia con una donna che con un altro uomo. Poi non ti nascondo che uno dei sogni di ogni uomo è proprio quello di vedere la propria fidanzata con un’altra donna, quindi per me va bene così.”

Da quel momento, sono una fidanzata bisex , con licenza di scappatella. La mia vita va ora a gonfie vele e questo mi ha fatto riflettere di come tal volta il coraggio, possa essere un’arma determinante per cambiare il proprio destino. Il coraggio di baciare Giorgia e il coraggio di raccontare tutto a Paolo, mi hanno dato una sessualità appagante ed il piacere di trovare una nuova e forte complicità di coppia. Al momento non posso desiderare altro dalla mia vita, se non quello di avere presto nuove esperienze bisex, magari con Paolo come spettatore.

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