Non poi così innocente…

Non poi così innocente…

Essendo rimasto da poco tempo disoccupato, decisi di ritornare a scuola per finire gli studi con la speranza di trovare un lavoro decente, con un futuro. Feci i bagagli e mi trasferii in città dove c’era l’università. Avevo 28 anni, ero alto un metro e ottanta, capelli scuri, lisci ed un cazzo da diciannove centimetri. Avevo avuto dei ragazzi seri per il fatto che erano sempre più vecchi di me, ma di solito cercavo solo incontri casuali per svuotarmi le palle. Questo fino alla prima settimana di scuola.
Il professore della prima ora di quel giorno assegnò un progetto di squadra e divise la classe in tre gruppi. I miei due partner non potevano essere più diversi. Uno sembrò essere là per caso. Bell’aspetto ma io non potevo sopportare il suo atteggiamento. L’altro…. beh lui era del genere che mi faceva mancare il fiato.

Poco più di vent’anni, circa un metro e settantacinque, magro e con la faccia più angelica. La sua innocenza faceva da contrappeso al “chi se ne fotte” del nostro partner di progetto. Giacomo mi fece accelerare il cuore e pulsare veramente il cazzo, per fortuna ebbi la sensazione che la cosa fosse abbastanza reciproca. Dopo la riunione andammo per un caffè al bar ed era piuttosto ovvio che ci eravamo simpatici ed io l’invitai a casa mia.

Una volta là, fui determinato a non piombare su di lui come è la mia solita pratica quando cerco una sveltina…. volevo che quello durasse di più di una cosa veloce e lui sembrava avere la stessa idea. La sua apparenza innocente era uguale al suo comportamento…. mi faceva impazzire. Chiacchierammo ma feci intenzionalmente in modo di non parlare di sesso…. volevo seriamente stare con quel ragazzo e non avrei rovinato la situazione per essere troppo rapido. Legammo abbastanza bene e siccome lui doveva andare da qualche parte, concordammo per un “appuntamento” successivo. Lo abbracciai quando se ne andò, senza curarmi che il mio cazzo duro era abbastanza evidente nei miei jeans. Il proverbiale “elefante nella stanza” per così dire.

Era martedì, e lui non era libero fino a giovedì, così mi rimase duro ed eccitato dannatamente. Invece di calmarlo come ero solito fare, volevo non superare il limite e preservarlo per Giacomo…. giovedì sera volevo veramente essere nudo con lui. Mercoledì fu un inferno… chiacchierai con lui dopo la lezione per qualche minuto e quello peggiorò la situazione. Alle 8 di sera mi sentivo soffocare ed avevo bisogno di sollievo.

Avevo sempre desiderato girare per i parchi e decisi di scoprire la zona di “approccio” della città…. pensai che mi avrebbe aiutato una cosa anonima e rapida e sarei stato completamente pronto per Giacomo la notte seguente. Quel parco era veramente grande da “esplorare”… Ci vollero 15 minuti buoni per raggiungere una zona senza strade, ma solo un’area selvaggia lungo il fiume. Molte tracce ed aree un poco appartate dove i ragazzi fottevano alla grande a giudicare dalle “gomme” usate per terra.

Quella era la “mia” zona per cuccare e l’attraversai tutta, fermandomi di tanto in tanto per scherzare con alcuni ragazzi, ma senza attaccare. Poi, attraverso gli alberi, lo vidi, Giacomo! Evidentemente non era così innocente come pensavo… il primo impulso fu di correre da lui… ma poi pensai che non volevo sapesse che fossi in quel luogo… così lo seguii da una certa distanza, senza sapere cosa fare.

Indossava una canottiera sottile che mostrava il suo torace sottile e le braccia; i suoi capelli biondi e la pelle pallida ardevano nel crepuscolo. Rimase per un po’ sul percorso principale, poi virò via in un folto boschetto di cespugli. Ero combattuto, dovevo raggiungerlo? Decisi di aspettare un po’ e andai ai bordi del boschetto per vedere cosa era possibile osservare. Trovai un altro piccolo sentiero che conduceva nel boschetto e ad una piccola radura in cui era andato Giacomo. Lui si era già tolto gli shorts e la canottiera. C’era un albero parzialmente precipitato nella piccola radura e, e…. il mio piccolo dolce angelo stava chinato sul tronco col pallido sedere sporto in fuori per chiunque. Non c’era da sbagliarsi su quello che voleva! Non ci potevo credere! Ero molto contrastato… l’impressione che mi aveva fatto al nostro primo incontro rimaneva, ma il cazzo duro e sbavante nei miei pantaloncini stava dicendo qualche cosa di completamente diverso.

Cosa fare…. dirgli “ciao”, confrontarmi con lui o sgattaiolare via e fingere di non averlo visto laggiù? Onestamente quello che volevo realmente fare era scoparlo, ma stavo ancora sperando in qualche cosa di più serio con lui che una sveltina. Il rumore di un ramoscello spezzato mi sollevò dai miei dubbi e vidi un vecchio col cazzo gocciolante che si avvicinava a Giacomo… Giacomo non si voltò neanche quando il vecchio spinse il suo uccello profondamente nel suo sedere. Come una baldracca non si curò di ci lo stava inculando. Dopo solo alcuni colpi l’uomo sparò il suo carico profondamente nel sedere del mio piccolo angelo e rapidamente se ne andò. Io mi stavo menando l’asta, quella scena mi aveva eccitato…. un ragazzo innocente e dolce che lo prende così!

Poco dopo si presentarono due uomini…. uno scopò Giacomo, l’altro si menò il lungo cazzo e poi sparò il suo carico sulla schiena di Giacomo. Mentre lo stavano facendo si avvicinò un tipo, peloso, con un cazzo enorme che spuntava diritto fuori dei suoi jeans. Si carezzò l’uccello mentre guardava gli altri due ragazzi prendere Giacomo…. il presperma colava dalla sua fessura. Si avvicinò loro, quello che stava sopra Giacomo che era evidentemente venuto profondamente dentro di lui, si estrasse di lui e diede spazio al nuovo venuto. Senza sprecare un secondo lui sbatté i suoi venticinque centimetri dentro il ragazzo con una spinta…. Giacomo emise un ululato ma rimase fermo e prese quella carne massiccia.

L’uomo lo scopò spietatamente… estraendolo completamente e poi risbattendolo dentro completamente. Il rumore attirò una piccola folla che cominciò a masturbarsi ed uno alla volta spararono il loro sperma sulla faccia e sulla schiena di Giacomo. Uno venne con un carico piuttosto sostanzioso sul sedere tenero e dolce del mio angelo e sul cazzo dell’uomo che lo stava inculando. Quest’ultimo continuò a scoparlo e poi con un ruggito trafisse il sedere di Giacomo più profondamente che poteva e svuotò le sue palle. Con quello lo show finì.

Tutti lasciarono la radura… Giacomo era ancora chinato contro il tronco esaurito. Io ero ancora nell’ombra col mio cazzo più duro che mai e più arrapato di quelli che se ne erano andati…. il piccolo e dolce Giacomo che prendeva tutti quei cazzi così, ero veramente e fottutamente eccitato nonostante tutto il tumulto nella mia testa…. ora stavo pensando col mio cazzo. Gli andai dietro e sbattei il mio uccello profondamente dentro Giacomo…. lo scopai brutalmente… in parte per il desiderio ed in parte perché… non lo so…. perché lui, il piccolo innocente non era come speravo che fosse? Venni con una tale intensità come probabilmente non mi era mai successo ed ancora continuavo a fotterlo. SEGNA

Smisi lentamente di spingere dentro il mio cazzo e posai il mio torace a carezzare la sua schiena… lui non aveva alcuna idea di chi fossi… estrassi l’uccello dal suo culo, mi inginocchiai e glielo baciai dolcemente… e pulii tutto la sborra che ne il gocciolava con la mia lingua. Evidentemente sorpreso da questa svolta degli eventi, Giacomo si voltò per vedere chi c’era… rantolò quando mi riconobbe…. ed io non me ne preoccupai. Si spostò e tentò di scusarsi ma io non lo sentii… mi alzai e l’afferrai, lo tirai a me e lo baciai profondamente. Quando interrompemmo il bacio, lo guardai negli occhi e gli chiesi se voleva uscire con me. Lui rispose con il sì così più lungo che avessi mai sentito.

E noi abbiamo fatto…. stiamo facendo il miglior sesso, ma ogni settimana andiamo al parco e Giacomo propone il suo sedere a chiunque mentre io guardo. Ai miei occhi lui è sempre il mio piccolo angelo innocente che è così dolce che lui si proponga a tutti.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *