Nipote

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Nipote
Ho 35 anni e gioco a tennis nello stesso tennis club di Luca, mio nipote 18enne. È sera, quasi le 21 ed è ora di chiusura del club. Lui dal campo vicino mi chiede se può trattenersi qualche minuto in più per provare delle battute mentre tutti gli altri si accalcano negli spogliatoi per farsi la doccia. Alle 21:20 lo chiamo perché si è fatto troppo tardi e mi segue negli spogliatoi dove incrociamo tutti gli altri ragazzi che stanno uscendo, oltre ad uno degli allenatori che mi ricorda di spegnere le luci e chiudere tutto. Rimaniamo da soli, non mi dispiace fare la doccia da solo con lui per ammirarne il fisico, come già era capitato tante volte, ma mai da soli. Entro in doccia e inizio ad insaponarmi quando anche Luca entra nudo e inizia a bagnarsi. Il suo corpo era quello di un giovane sportivo, alto, biondo, muscoloso, con le gambe pelosette ma di una peluria quasi invisibile dai peli biondi e dal corpo abbronzato. Si riempie di schiuma e si tocca dappertutto, portando lentamente in erezione il suo pene. A quella vista mi eccito anch’io e non nascondo la mia erezione. Lui continua a toccarsi e qualche volta a segarsi, facendomi notare quanto era eccitato. Poi si porta le mani alla testa e rimane sotto l’acqua con il pene eccitato bene in vista. Io sono quasi impietrito e inizialmente non capisco cosa vuole fare. Lui si tocca ancora e si tira un paio di pompate mettendo in luce il glande lucido per poi riportare le mani dietro la nuca in attesa, con il cazzo dritto davanti a me. Stava aspettando che glielo prendessi in mano. Non mi faccio prendere dalla timidezza e allungo una mano stringendogli il pene. Lui non si muove, aspetta con le mani dietro la testa. Inizio a segarlo lentamente, mi metto dietro di lui per prenderlo meglio ma quando il mio pene entra in contatto con il suo sedere mi scansa un po’ rimettendo le mani sulla testa. Voleva essere segato ma niente altro. L’acqua calda sui nostri corpi aumentava l’eccitazione di entrambi. Lo sego con foga e lui in pochi minuti comincia ad ansimare e a godere, schizzando il suo sperma nella doccia. Quando ha finito di eiaculare finisce di sciacquarsi e, preso l’asciugamani, rientra nello spogliatoio. Io sono ancora eccitato, mi tiro una sega e finisco di sciacquarmi. Quando esco dalla doccia lui è già vestito e uscendo velocemente mi saluta. Quanto è successo mi ha profondamente turbato, ero sempre stato attratto dai bei corpi dei ragazzi ma non avevi mai avuto un rapporto omosessuale. Nei giorni seguenti Luca non si presenta agli allenamenti ma alcuni giorni più tardi, di pomeriggio mentre ero solo a casa perché avevo lavorato la mattina mentre mia moglie faceva il turno di pomeriggio nel market in cui lavoriamo, suona il campanello e alla porta si presenta Luca, in canottiera e pantaloncini. Gli chiedo come mai era qui e lui mi risponde che era in giro con la bici. Lo faccio entrare, lo invito ad accomodarsi in salotto e vado a prendere una Coca-Cola . Al mio ritorno lui si era tolto la canotta e stava sulla poltrona guardando la tv. Noto che si è depilato le gambe che sembrano ancora più muscolose e lucide. Mentre con una mano teneva il telecomando della tv, con l’altra si toccava e mi faceva notare quanto fosse eccitato. Non ci diciamo nulla, mi inchino davanti a lui e faccio per abbassargli il pantaloncino insieme agli slip; mi agevola il movimento alzandosi leggermente e facendosi denudare. Anche il suo pube era perfettamente rasato, il suo pene eccitato svettava dritto. Lo prendo e inizio a segarlo, lentamente, vorrei che questo pomeriggio fosse infinito per avere quanto più possibile nelle mie mani quel fantastico pene. Le sue palle erano anch’esse senza peli. Quando iniziava a genere mi fermavo per calmare la sua voglia di godere per poi riprendere a masturbarlo lentamente. Ma il ragazzo è molto eccitato e non riesce più a controllarsi ansimando sempre più velocemente: sta per godere, lo sego con forza e lo faccio venire con molti e copiosi schizzi di sperma che ricadono sul suo petto e riempiono la mia mano. Il suo pene si affloscia lentamente, prendo della carta assorbente e lo pulisco. Lui rimane impassibile a guardare la tv. Mi alzo ma lui mi blocca dicendomi di aspettare 10 minuti, ne aveva ancora voglia. Gioco con le sue palle, gli tocco le magnifiche gambe e soprattutto il suo petto muscoloso dove svettano gli addominali scolpiti. In pochi minuti il suo pene riprende vigore e riprendo a segarlo lentamente. Questa volta è più resistente, la sua asta lucida nelle mie mani resiste per mezz’ora ma quando iniziano i primi gemiti, il ragazzo sembra non riuscire a controllare la sua eccitazione. Lo lascio per qualche secondo per farlo calmare e poi riprendo a segarlo molto lentamente quando lui mi ferma, toglie la mia mano dal pene e prende la mia testa con entrambe le mani tirandomi verso di lui. Ho un attimo di tentennamento, lui mi guarda e mi dice “fallo per me, stai tranquillo” e riprende a tirarmi verso il suo membro. Apro la bocca e lui mi mette in bocca il suo cazzo, lucido dei suoi umori. Accetto anche questo, non lo avevo mai fatto ma ero troppo eccitato. Lentamente mi scopava la bocca, mi teneva la testa per non far mai uscire il suo pene dalla mia bocca. Quando ricomincia ad ansimare mi tiene forte e i suoi getti di sperma mi riempiono la bocca; ingoio ma lui continua ad eiaculare tanto sperma, il suo sapore è buono e riesco ad ingoiarlo tutto. Quando ha finito e gli di stava leggermente afflosciando ho leccato tutta l’asta per pulirlo e ingoiare ogni minima goccia. Lui era soddisfatto, aveva goduto come un riccio. Si alza per prendere i suoi vestiti ma gli chiedo di rimanere ancora un po’, io ero ancora eccitato e volevo godere ancora con lui. Allora si risiede e alzando le gambe mi offre il culo chiedendomi di leccarlo. Mi fiondo tra le sue natiche e con la lingua cerco il suo buco. Non aveva un pelo, era più bello che farlo ad una donna, gli piaceva molto e il suo pene di era di nuovo messo in tiro. Mi propone di spogliarmi e mi concede di farmi una sega e godere sul suo cazzo. In pochi secondi riesco a scaricare il mio sperma caldo su di lui che apprezza pur stando immobile. Quando ho finito mi fa inchinare per leccarlo e succhiare il mio sperma su di lui. Gli lecco le palle e il pene fino a pulirlo per bene. Lui è ancora eccitato ma vuole andare via, si alza, si sega velocemente e mi scarica un’altra quantità di sperma sulla faccia.
Mi guarda soddisfatto, mi ringrazia ma per lui è tardissimo, mi saluta dicendo che se volevo sarebbe tornato domani,
si riveste velocemente e va via. Rimango così, con il suo odore e il suo sapore che mi cola sulla bocca, aspettando il suo ritorno.

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