Chi l’avrebbe mai detto ?

Chi l’avrebbe mai detto ?

Chi l’avrebbe mai detto ? Solo due anni prima certe idee non mi avrebbero sfiorato minimamente.
Appunto , due anni fa. E’ allora che è cominciato tutto.
Sono un uomo maturo , di aspetto piacevole dicono e all’epoca mia moglie , mia coetanea stava vivendo quel momento di transizione che vivono tutte le donne attorno ad una certa età .
Oltre ai noti effetti come sbalzi d’umore , scalmane ecc. di
quel movimento ormonale ne fece le spese più che altro la nostra intesa sessuale .
I nostri rapporti si ridussero drasticamente fino ad interrompersi del tutto per un periodo che a me sembrò eterno .
Al contrario suo il mio appetito sessuale era al massimo e per compensare la mancanza di uno sfogo avevo ripreso a masturbarmi come un adolescente .
Non avevo mai preso in considerazione di cercare un’altra donna e non intendevo farlo per nessun motivo . Neanche il sesso a pagamento che avrei potuto usare come alibi , considerando che essendo un atto prettamente fisco senza nessun coinvolgimento emotivo non si poteva considerare tradimento .
Il problema è che io perché trovi il sesso appagante ho bisogno che chi è con me condivida il piacere di farlo se no tanto vale fare da soli usando una mano e tanta fantasia .
Bene , complice la mia situazione di disagio mi misi a navigare su internet ed inizia a visitare siti dedicati al sesso .
Durante uno di questi viaggi virtuali capitai in una video chat in cui persone di ogni sesso ed età si potevano mostrare liberamene senza censure .
Capitato per caso su una cam in cui un uomo si stava masturbando mi resi conto con sorpresa che la vista di quel cazzo in erezione mi stava procurando un senso di eccitazione . Fu allora che comincia a prendere consapevolezza di una mia tendenza alla bisessualità .
All’inizio ne fui un po’ spiazzato ma man mano che passavano i giorni accettai la cosa come un fatto naturale cacciando dalla mia mente quei falsi tabù retaggio di una cultura cattolica che tende a reprimere gli istinti naturali dell’uomo definendoli non si sa perché peccaminosi .
L’unica cosa che non mi permetteva di vivere in totale rilassatezza la faccenda era che non potevo rendere mia moglie partecipe di ciò che mi succedeva .
Prima che andasse in menopausa e la nostra vita sessuale era ancora piena ed appagante più volte nei momenti più intimi ci confessavamo le nostre fantasie ed io le avevo confidato che mi sarebbe piaciuto sperimentare cose nuove magari coinvolgendo una terza persona , un altro uomo od un’altra donna oppure una coppia.
Lei ha sempre dimostrato di non condividere queste mie fantasie.
Anche lei aveva fantasie ma tutte che restavano nel rapporto di coppia e per lo più pur rispettando le tendenze altrui non avrebbe mai accettato di avere rapporti con altre donne e nemmeno che io ne avessi con altri uomini.
Feci quindi le mie prime esperienze a sua insaputa e sempre a sua insaputa conobbi uomini con i quali trovai intesa nel fare sesso e instaurai un rapporto di amicizia.
Sono versatile e amo fare sesso con chi è versatile come me in modo che si possa dare e ricevere vivendo il sesso a 360°.
Torniamo ora a tempi più recenti e ad un evento che è poi il motivo per cui questo racconto inizia con la frase “chi l’avrebbe mai detto”.
Mia moglie dovetti assentarsi per prendersi cura sella madre che aveva problemi di salute ed io rimasi per alcune settimane a casa da solo.
Una sera dopo essermi spogliato per andare a dormire , non chiedetemi perché in quanto non saprei rispondevi mi sono trovato ad indossare della biancheria intima di mia moglie. Per la precisione un paio di mutandine e dei collant.
di te”.
Premetto che pur nella mia bisessualità non sono mai stato attratto dal travestirsi o da chi si traveste , anzi l’ho sempre trovato abbastanza grottesco.
Apparirà quindi paradossale tanto a voi quanto a me che abbia provato un intenso stato di eccitazione una volta indossati quegli indumenti.
Ho vissuto intense sensazioni , dall’eccitazione al senso di colpa nel pensiero che stessi compiendo delle azioni e provando delle emozioni riprovevoli.
Senza scomodare Freud penso di poter collegare questo mio senso di piacere nell’indossare cose sue così intime con la sua perdita.
In sostanza una mia originalissima e a dir poco bizzarra elaborazione del lutto.
Ho deciso di accettare questa ipotesi e non reprimere le mie emozioni anzi accettarle e viverle pienamente. Reprimerle non le avrebbe dissolte ma avrebbero trovato posto in qualche angolo buio del mio io tormentandomi periodicamente.
Ho continuato così a indossare la biancheria di mia moglie nell’intimità della mia casa e in solitudine.
Mentre indossavo quegli indumenti mi immaginavo in compagnia di qualcuno più maturo di me ed io sottomesso a lui ubbidire alle sue richieste e soddisfare i suoi desideri.
Dopo un po’ iniziai a sentire il bisogno di realizzare nella pratica queste mie fantasie.
Inserii degli annunci su siti di incontri e dopo parecchi fallimenti trovai la persona che mi sembrava corrispondere a chi cercavo.
Il mio desiderio era di vivere una sottomissione senza estremi , soft.
Non amo la violenza ne l’essere schiavizzato , volevo solo trovare qualcuno al quale abbandonarmi e che scegliesse cosa dovessi fare , qualcuno di cui mi potessi fidare al punto di annullare la mia volontà e donarmi totalmente alle sue voglie.
Tra le persone che risposero al mio annuncio scelsi un uomo di 65 anni , dall’aspetto curato , ben fatto fisicamente e dai modi decisi ma gentili.
Dopo i primi scambi di informazioni personali , sui rispettivi ruoli e le regole del gioco decidemmo di incontrarci una sera a casa sua.
Mi presentai puntuale alla sua porta. Venne ad aprirmi l’uomo che avevo già visto in foto e ne ebbi subito una buona impressione. Mi accolse in modo amichevole e mi invitò ad entrare. Ero molto a disagio per l’imbarazzo. Capì subito e mi fece sedere su una poltrona di fronte a se e mi invitò a parlargli di me e delle mie fantasie.
Fu un modo molto efficace per rompere il ghiaccio.
Entrati quindi in confidenza mi disse di andare nella stanza accanto. Avrei trovato degli indumenti che avrei dovuto indossare.
Stavamo entrambi entrando nei propri ruoli.
Mi alzai e feci ciò che mi aveva detto. Nella stanza che mi aveva indicato su di un letto c’erano delle mutandine bianche semitrasparenti di pizzo . Un paio di calze anch’esse bianche accompagnate da una giarrettiera in tinta e nient’altro.
Mi spogliai dei miei abiti ed iniziai con l’indossare le mutandine , a seguire la giarrettiera ed infine infilai le calze facendo molta attenzione. Stavo vivendo quel momento come un rituale che mi stava eccitando.
Una volta infilate le calze mi alzai e le allacciai alla giarrettiera.
Quando mi voltai per tornare di la lo vidi li sulla soglia che mi osservava coperto da una vestaglia di seta.
“Sei molto sexy mia puttanella”
Io arrossii ed abbassai lo sguardo.
Lui entrò ed andò a sedersi su una poltrona da camera.
Senza mai distogliere lo sguardo da me mi ordinò di mostrarmi di fare qualche passo , di girarmi e chinarmi.
Poi mi disse di inginocchiarmi di fronte a lui.
Volle che gli slacciassi la vestaglia e gliela aprissi.
Mi apparve così il suo corpo nudo ancora tonico nonostante l’età e soprattutto un cazzo di dimensioni apprezzabili e bello nella forma.
Era ritto in una poderosa erezione , la cappella appariva gonfia , lucida e gocciolante.
Mi disse di accarezzargli le cosce e il resto del corpo senza però toccare il suo membro,
Ubbidii e inizia passando le mani sulle sue cosce fino ai fianchi e poi giù fino alle ginocchia e su ancora verso l’interno fermandomi appena prima delle palle.
Mi spostai poi al ventre ed al petto e questa volta accompagnai le carezze a dei baci e leggere leccate. Mi soffermai ai capezzoli che gustai prendendoli delicatamente tra i denti succhiando.
Il mio signore mi invitava a proseguire lodandomi e dandomi della brava puttana.
Quando fui di fronte al suo viso ci guardammo e capii ciò che voleva così lo bacia sulla bocca e con la lingua andai a cercare la sua. Lui mi fece sedere in braccio a se e prese a palparmi il culo mentre limonavamo.
Potevo sentire il suo cazzo premere contro il mio che spingeva deformando le mutandine e la sua cappella che strusciava contro la mia pancia bagnandola del liquido prespermatico.
Ero eccitatissimo , volevo che mi scopasse e glielo dissi.
Lui allora si arrestò all’istante , mi fece scendere per farmi inginocchiare di nuovo tra le sue gambe .
“Se e quando vorrò scoparti sarò io a deciderlo , chiaro ?”
Annuii chinando la testa.
“Ora occupati della mia asta e vedi di fare un bel lavoro”
Appoggiai le mani sulle sue cosce e le feci scivolare fino a raggiungere le palle e racchiuderle tra i palmi.
Iniziai a massaggiarle dolcemente per poi salire lungo il tronco durissimo.
Mi avvicinai con la bocca e iniziai a leccare e baciare le palle per poi prenderle interamente in bocca e succhiare.
Lui ansimava e mi diceva “dai troia continua così”
Mi misi a leccare l’asta dalla base alla punta bagnandola della mia saliva.
Mi soffermai ad osservare la cappella. Con la punta della lingua raccolsi le gocce che la imperlavano e le gustai come fosse nettare. Poi senza esitare lo ingoiai fin giù alla sua base . Sentivo la cappella stuzzicarmi le tonsille e le palle il labbro inferiore. Mi misi a succhiare con forza mentre facevo roteare la lingua. Il suo cazzo ricompariva per un istante per poi sparire di nuovo nella mia bocca.
Dopo parecchi minuti di ansimi e commenti pesanti lui mi staccò dal suo uccello e si alzò in piedi.
“Ora la mia cagnetta in calore avrà il premio che merita perché è stata brava ed ha fatto contento il suo padrone”
Si prese il cazzo in mano ed iniziò a segarlo.
Io in ginocchio aprii la bocca e estrassi la lingua pronto ad accogliere il dono.
Lui se lo menava deciso ed ogni tanto mi schiaffeggiava il viso con quell’asta gocciolante saliva e fluido e mi dava anche dei colpi sulla lingua.
Lo sentivo grugnire , stava venendo. Mi feci trovare pronto quando esplose.
Il primo potente getto mi centrò in pieno la bocca. Mentre ingoiavo ne arrivò un secondo che mi colpì tra naso e labbro.
Raccolsi tutto con la lingua.
Il terzo mi prese in pieno volto ed i successivi fino al loro esaurimento li accolsi prendendo il cazzo in bocca e aspirando per estrarre fino all’ultima goccia del prezioso seme.
Mi prese quindi per un braccio e mi fece alzare per poi sbattermi letteralmente sul letto.
Si avventò su di me ed iniziò a baciarmi e a toccarmi dappertutto.
Mi sfilò le mutandine e voltatomi a pancia in giù mi mise sotto due cuscini in modo di avere agio al mio culo che prese a baciare e a sculacciare insieme.
Poi con le mani mi aprì le natiche ed affondò il suo volto tra di esse.
Sentivo la sua lingua giocare con la rosellina , le sue calde labbra.
Trattava il mio buco come fosse una bocca , mi stava facendo godere.
Poi sentii mentre me lo massaggiava col pollice , la punta della lingua che provava ad intrufolarsi e poi ora un dito ora due e a seguire la lingua che entrava un po di più. Sentirla mentre si faceva strada serpeggiando mi procurava un piacere difficilmente descrivibile.
Lo sentii sdraiarsi su di me , il suo alito sul collo.
Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e dopo averlo leccato sussurrò
“ora ti monto come fa lo stallone con la sua puledra , ti farò godere come una troia e ti riempirò del mio seme come a volerti ingravidare”
Sentii dei brividi scorrermi per tutto il corpo quando il suo cazzo di nuovo duro iniziò a strusciare nel solco tra le natiche e così per un po’ facendomi morire dalla voglia di prenderlo ma soffrendo in silenzio avendo imparato che stava a lui ogni decisione.
Finalmente puntò la cappella all’apertura del mio rifugio ma non era ancora ora perché si mise a spingere e strusciare guidandola con la mano.
Non ne potevo più dal desiderio , stavo quasi per implorarlo di prendermi quando con una spinta decisa entro in me. Per un attimo restai senza fiato per la violenta intrusione , lui resto fermo col suo membro dentro me per intero e poi iniziò a muoversi a stantuffo. Su e giù , dentro e fuori prima molto lentamente , potevo sentirlo mentre scorreva lungo il mio canale. Poi i suoi movimenti iniziarono a farsi sempre più rapidi ed intensi. Potevo sentire le sue palle sculacciarmi le natiche.
Dopo parecchi minuti di monta ininterrotta uscì da me cogliendomi alla sprovvista e mi fece mettere su un fianco.
Lui a sua volta si stese dietro di me e dopo averlo strusciato un paio di volte tra le mie cosce , senza bisogno che le sue mani lo guidassero il suo cazzo trovò la strada ed entrò di nuovo dentro me. Mi abbracciava , mi stringeva il cazzo con forza e mi scopava con foga.
Lo sentivo ansimare , grugnire e apostrofarmi con parole pesanti con le labbra che mi sfioravano l’orecchio.
Stavamo godendo entrambi. Mi accorsi di quando stava per raggiungere l’orgasmo dall’aumentare dei colpi sia di frequenza che nell’intensità.
Un lungo ululato accompagnò la sua seconda sborrata e mentre mi riempiva le viscere mi menava il cazzo quasi a volerlo sradicare al che anch’io venni e gli imbrattai la mano che mi fece leccare e che leccò a sua volta col suo cazzo che mi donava gli ultimi schizzi della sua calda e densa sborra.
Lasciò che la sua erezione si esaurisse dentro di me prima di uscire.
Io mi toccai tra le cosce tastando il mio ano ancora oscenamente aperto con un rivolo di sborra che che si era depositata su una mia coscia.
La spalmai con cura poi mi portai la mano alla bocca e leccai ciò che rimaneva.
Come ultima cosa lui mi ordinò di ripulirgli per bene il cazzo con la lingua.
Io leccai finché non rimase alcuna traccia se non la mia saliva.
Mi disse che ora potevo alzarmi e rivestirmi. Dovevo andarmene così con l’odore del sesso addosso perché è così che devono fare le puttane.
“Ti chiamerò io quando avrò voglia di essere soddisfatto di nuovo. Guai a te se oserai chiamarmi tu. Sei stata una brava cagna ubbidiente e fedele ma ora vattene , non ho più bisogno di te”
Da allora pur mantenendo la mia versatilità e le frequentazioni abituali , ogni tanto quando lui mi contatta mi piace riprendere quel gioco un po’ perverso ma che trovo estremamente eccitante

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