SESSO PELLE E STIVALI – RIPASSO IN UFFICIO

SESSO PELLE E STIVALI – RIPASSO IN UFFICIO

Come promesso nel racconto precedente, Antonella per prepararsi meglio alle “olimpiadi del Sesso Pelle e Stivali” che sta organizzando Valeria, dopo essersi fatta scopare selvaggiamente nel seminterrato dell’ufficio, ha organizzato un incontro con Diana, la ragazza delle pulizie bisex convinta; ma lo ha organizzato nel mio ufficio la sera tardi quando è vuoto ! Quindi mi sa che dovrò spendermi, ma la condizione che ho posto – come se ce ne fosse bisogno ! – è che entrambe le ragazze indossino i miei amati stivali e qualcosa di pelle. La sera stabilita, resto fino a quando l’ufficio non rimane deserto ed in attesa di Diana; la ragazza si presenta con un trench e sotto il vestito di pelle e gli stivali che le ha comprato Valeria … facendo la finta tonta, dopo essersi fatta squadrare da capo a piedi da me risvegliando il fratellino, mi dice: “Perché mi guarda così ? Per fare le pulizie devo andarmi a cambiare …”. Dopo poco la vedo passare in corridoio e l’unico cambiamento che noto è che ha tolto il trench e indossato i guanti di gomma gialli, che mi arrapano ancora di più; ma non soddisfatta, quando passa per la terza volta, solleva distrattamente il bordo del vestito di pelle, mostrando il culetto nudo e senza mutandine ! So che devo aspettare l’arrivo di Antonella, ma faccio fatica a contenere la mia mazza nei pantaloni. Per fortuna Anto arriva poco dopo, suona e vado io ad aprirle, è notevole: stivali di pelle color cuoio, sopra al ginocchio tacco basso, mini di pelle nera stringata sul fianco, giacchino di pelle abbinato agli stivali, guanti alla moschettiera che già hanno stretto la mia asta, coda di cavallo alta per i suoi capelli platinati. Come entra mi saluta e mi bacia sulla bocca con la sua lingua serpentina, poi fruga con gli occhi in giro felina e chiede “Diana è già arrivata ? Com’è vestita la troietta leccafiche ? Sai che ho una voglia matta di essere leccata e scopata contemporaneamente ? Se non mi alleno un po’ per superare le mie fobie, che figura ci faccio domenica a casa vostra ?” e passando subito ai fatti mi mette un guanto sulla patta, stringendo l’uccello, mentre si apre la zip del giacchino rivelando le sue tettone tutte nude coi capezzoli duri e dritti. Diana si materializza in un secondo e comincia a limonare Antonella, faccio fatica a trascinarle in sala riunioni, prima che si avvinghino in corridoio. Appena entrati Diana abbraccia Anto e comincia a strusciarsi tutta sulla pelle che indossa, io mi piazzo dietro Diana e appoggio l’uccello eretto al suo vestitino di pelle morbida e profumata, le abbraccio entrambe anche io pomiciando tutta quella pelle. In breve mi trovo la lingua di Anto che sleccazza il cazzo appoggiato alla pelle e la pelle stessa in corrispondenza del culetto di Diana, è sufficiente alzare il bordo per trasferire l’operazione sul canale anale della sudamericanina lesbo-troia; la situazione si ribalta presto, perché Diana vuole leccare la ficona di Antonella, me le ritrovo per terra attorcigliate in un sessantanove focosissimo, con le mani di entrambe che strizzano le chiappe inguainate nella pelle; Diana si aiuta ficcando le dita inguantate di gomma gialla nei due buchi di Anto, questa sfila uno stivale alla piccola e le infila il gambale arrotolato nella fica per leccarlo insieme alla clito, mentre lo stantuffa su e giu. A tale spettacolo io piego le gambe stivalate di Antonella e ci ficco in mezzo il mio palo duro e voglioso masturbandolo con la pelle mentre incito le ragazze “siiii porche, leccatevi e penetratevi tutte, allargatemi i vostri buchi che tra poco li sfondo io per beneee”. Anto che è sopra, senza mollare il massaggio al mio uccello stretto tra i suoi stivali di cuoio, stacca le labbra per un istante dalla ficona e mi biascica con la bocca impastata di succhi: “non restare imbambolato, ho detto che stasera voglio essere leccata e scopata “con tem po ra nea men te”. Ma di Anto, vista la voracità della sudamericana , a me non rimane che il buchetto del culo ondeggiante in bella vista. Per fortuna ho portato un tubetto di Luan per lubrificare lo sfintere, sicuramente mai o poco praticato ! Piego ancora le gambe di Anto afferrando la caviglia dello stivale fino a far toccarne il tacco sulle sue chiappe, continuando a limarci il mio tarello, il cui movimento segante porta il glande a sfiorare il buchetto della ragazza; più spingo e più lei scende a soffocare la piccoletta che le sta sotto senza mollare la fica. Mentre la mia sega tra il cuoio spinge sempre più in basso, schizzo un po’ di cremina lubbrificante sullo sfintere di Anto, quando è il momento spingo più forte e contemporaneamente scosto gli stivali di lato, ottenendo un allargamento delle gambe e del solco anale, in quel momento piombo con tutto il mio peso sul culo di Antonella e lo sfondo ! Anto emette un urlo belluino, mentre Diana per poco non rimane sotto a noi due, infatti si sfila ed io sollevo Anto tenendola per i fianchi ancora fasciati dalla mini sollevata e facendo perno sul cazzo tutto ficcato nel suo culo ! La giro ed appoggio il suo busto al divano lasciandola a 90, mentre comincio a scoparla nel culo stretto, incurante delle sue proteste: “ Stronzo mi stai sfondando il culoooooo, me lo hai rotto, lo sento fino in pancia, è durooooo e luuuuungooo, sfondami piano; avevo detto che volevo essere scopata, non inculata, sei un porco, ma seeeei bravooo, mi sento tutta piena di caaaaazzoooooo. Diana vieni qui che voglio farti lo stesso servizio mentre questo porco stallone mi sborra in culo !” Diana avvicina alla bocca di Antonella il suo bacino da cui penzola ancora lo stivale che le è stato ficcato nella fica, Anto lo afferra, stura la fica e lo spinge nel culetto di Diana, ben sfondato e allargato da me in precedenza. Anto continua ad ansimare mentre io le pompo il culo a tutta forza e con lo stesso ritmo ficca centimetri di pelle arrotolata nel culo dell’altra. Non smetto di incularla finchè Antonella non prorompe in un orgasmo multiplo e continuato, che Diana si precipita subito a leccare, infilandosi sotto di noi e ciucciandole le grandi labbra sbrodolate. Sfilo il mio cazzo ancora duro e pulsante dallo stretto sfintere, ma non riesco ancora a sborrare, così giro intorno al duo, mi siedo sul divano lancia in resta, acchiappo Diana dal vestitino e lasciandole lo stivale ficcato da Anto nel culo, le faccio piantare il mio paletto nella fica: lo spazio è stretto tra cazzo davanti e stivale di dietro, ma riesco a mandarla su e giù ferocemente per riuscire a venire anche io. Intanto Anto, ripresasi dall’orgasmo, lecca lo stivale e il culo della piccola. Quando finalmente il mio cazzo decide di svuotare le palle gonfie, lo sfilo dalla fichetta e lo indirizzo sulla faccia di Antonella, inondando lei, la sua bocca e lo stivale, sborro tantissimo e Anto emette gridolini di apprezzamento mentre cerca di leccare il più possibile. Siamo stremati tutti e tre sul divano, loro mezze coperte dalla pelle dell’abbigliamento, una con uno stivale si l’atro no; a questo punto faccio notare: “ma nessuno mi ha spompinato stasera ?!, se me lo fate tornare duro con le labbra, passiamo ad altre figure erotico-geometriche … “ Così si riprende, più calmi, più classici: bocca fica stivale culo fica bocca pompino. Domenica mi sa che ci divertiremo !!!!

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