La sera

La sera

La sera
Lei era un po’ in ansia per la serata che si avvicinava. L’idea la eccitava molto e al tempo stesso la preoccupava. Era una cosa tutta nuova, una trasgressione mai provata, si, forse immaginata, nella sua testa le fantasie correvano a mille, i giochi erano sempre intriganti con particolari e scene sempre nuovi.
Adesso però lo stava per vivere davvero quel film dalle emozioni tanto contrastanti.
Lui aveva da tanto tempo quella fantasia così viva nella sua testa da fargli pensare di averla vissuta già innumerevoli volte.
La proposta era nata cosi, quasi per gioco, un’idea da fare assieme, da discutere, da aprire fantasie che permettevano loro di mettere un po’di piccante nelle loro digressioni quotidiane.
Nel tempo le fantasie comuni li avevano portati a quella pazza voglia di provare, di trasgredire, di superare i limiti.
Lei pensava a cosa fossero loro insieme :una coppia no di sicuro, amici certo, con una strana complicità. Eppure quel territorio sconosciuto in cui lui la stava portando aveva su di lei un potere di attrazione enorme. : si sentiva attratta e spaventata insieme, voleva provare, oh si, lo voleva a tutti i costi, ma poi si diceva “ assolutamente no! Cosa vado a pensare? “ e ancora ‘ma in fondo non faccio male a nessuno e poi chi verrà mai a saperlo? “
In questo turbinio di emozioni si preparava alla serata, una doccia rigenerante e un pensiero sui vestiti da indossare. La scelta era andata su una gonna corta nera e una maglietta grigia, finemente ricamata con un leggero décolleté. L’intimo che aveva scelto la rendeva irresistibile : : un perizoma di pizzo nero abbinato a un reggiseno a balconcino anch’esso di pizzo nero. Niente calze. Per l’occasione si era depilata completamente. Passava la mano sulla sua pelle liscia e setosa e sentiva una morbidezza che la eccitava. Il pensiero andava sempre lì all’imminente serata e inevitabilmente iniziava a toccarsi.
Il passaggio del dito sul perizoma la eccito’ tantissimo. Spostò le mutandine, si bagno ‘ due dita con la saliva e reclinando la testa si abbandonò al suo tocco. Le dita correvano veloci, si infilavano nella vagina ormai completamente bagnata per poi uscire e toccare il clitoride con intensità. Sentiva quella sensazione di crescente eccitazione che ormai conosceva troppo bene. con una mano si accarezzava il seno stringendo a turno i capezzoli turgidi e sensibili. Era tutto un crescendo che la portò in pochi minuti a raggiungere un intenso e appagante orgasmo. Ora era più rilassata, le tensioni che sentiva prima si erano sciolte e si sentiva pronta per una fantastica serata.
Lui fini gli ultimi sorsi di birra e si preparo’ per la doccia. L’acqua tiepida ed i pensieri eccitanti pensando al’imminente serata gli mantenevano una erezione costatante . Inevitabilmente la sua mano iniziò a massaggiare il pene, lentamente Si spostava dal glande alle palle mentre lui si appoggiava al muro e godeva di questo momento tutto suo. I movimenti aumentavano d’intensità, il cazzo si ingrossava e le palle erano dure come marmo, l’eccitazione cresceva via via che le immagini nella sua testa si facevano sempre più nitide e spinte. Il massaggio continuò per alcuni minuti fino a che, in un crescendo di piacere, iniziò a sentire l’orgasmo che arrivava forte, intenso e poi la prima sborrata liberatoria, un’altra e un’altra ancora. Ora era più rilassato, poteva dedicarsi alla doccia. Vestito velocemente con jeans e camicia bianca, si lanciò in auto fino al luogo dell’incontro con lei.
Erano belli, abbronzati, con una carica addosso che si percepiva e andavano veloci verso l’ignoto. Lei gli chiese “siamo sicuri di quello che facciamo? Possiamo fermarci qui, anzi se vuoi possiamo stare un po’ insieme io e te”. A quelle parole lui le sfiorò l’interno coscia, non l’aveva mai toccata così prima e questo gesto gli procurò una forte eccitazione.: “ci fermiamo a fare due chiacchiere? “. A lei L’idea non dispiaceva, in fondo le avrebbe fatto bene scaricare un po’ la tensione.
“dai andiamo a farci un aperitivo “. Propose infine lui. Bevvero un primo spritz chiacchierando e ridendo e in breve ne ordinarono un altro. Erano un fiume di parole, si raccontavano aneddoti e facevano battute piccanti. Poi decisero di riprendere il viaggio, ormai vicini alla meta. Avvicinandosi all’auto, lui le diede una sculacciata, lei si girò, all’improvviso lo baciò profondamente e iniziò a scorrere le sue mani sul suo corpo; lui la voleva, avvolgeva la lingua alla sua, mentre con le mani strette intorno al suo culo l’attirava a sé. Aveva una forte erezione che procurava in lei una eccitazione enorme. Arrivarono avvinghiati all’auto, lui la appoggiò al cofano e baciandola ovunque le sollevò la maglietta; le scoprì il seno, baciò un capezzolo poi l’altro, lei si abbandonò ai suoi baci godendo di ognuno di essi. Lui scese lentamente al bacino, le sollevò la gonna e continuò a baciarla fino ad arrivare alla sua bella figa. Era bagnata, calda, lui si infilò dentro con la lingua e iniziò subito ad esplorare ogni anfratto; la leccò lungamente, assaporandone il gusto muschiato e fresco. La lingua lasciò lo spazio anche a due dita che si infilarono dentro iniziando un ditalino che la faceva godere da impazzire. Lei gemeva, sentiva arrivare l’orgasmo troppo velocemente e iniziò ad urlare come se non ci fosse un domani; lui ormai impazzito dalla voglia, tirò fuori il cazzo dai pantaloni e glielo infilò dentro! Iniziò a scoparla selvaggiamente, con colpi forti e veloci che prolungavano l’orgasmo di lei. Continuò così per alcuni minuti finché lei, sentendo che era prossimo a sborrare gli disse: “vienimi in faccia, mi piace da morire!”. Così fece, La prima sborrata calda le inondò la guancia, poi la fronte, lei glielo afferrò e se lo portò alla bocca; iniziò a baciarlo prima con foia, poi, sentendo i fiotti di sborra terminare, più lentamente facendolo godere all’infinito. Lei si leccò lo sperma che aveva in faccia, raccogliendo col dito quel che rimaneva, portandolo alla bocca e ingoiando con gusto, lui la guardava estasiato e nuovamente eccitato. Si baciarono appagati e felici e ripartirono spediti in auto.
Arrivarono al parcheggio, c’erano già diverse auto e le luci dei lampioni illuminavano l’entrata del locale. Entrarono decisi. All’interno le luci erano soffuse, una musica di sottofondo creava un’atmosfera rilassante e sui numerosi divanetti erano sedute varie coppie.
Si sedettero e iniziarono ad osservare una coppia più giovane di loro seduta proprio di fronte. lei era china su di lui e gli stava facendo un Pompino, succhiava e leccava molto lentamente il suo cazzo, lui era appoggiato al divanetto e si gustava comodamente quel fantastico lavoretto, scoprendole le tette e stringendole con grande piacere.
La situazione lì eccitava da morire, lui le passo’ la mano sulla coscia, accarezzandola fino a toccare il perizoma. Lei era già tutta bagnata, allargò le gambe per facilitare il suo tocco e senti le sue dita entrare facendola impazzire dal piacere.
Era una situazione talmente eccitante che già quel minimo tocco le provocò un orgasmo improvviso e intenso.
Decisa a superare tutti i limiti che fino a quel giorno si era posta, gli tiro fuori il cazzo, si inginocchiò davanti a lui e inizio a succhiarglielo. Lui accompagnava i suoi movimenti tenendo le mani sulla sua testa.
Era talmente presa nel leccare quel favoloso uccello duro, che rimase sorpresa nel sentire mani che all’improvviso le toccavano le tette e una lingua che si muoveva sul suo collo. Si giro’ e vide con grande eccitazione la ragazza del divanetto accanto che cercava con la bocca la sua bocca e il cazzo che stava succhiando. Si lascio ’travolgere e coinvolgere dalla sua nuova amica,
mentre teneva il cazzo in mano, baciava con ardore quella splendida ragazza che toccava con sapienza tutto il suo corpo. Con movimenti molto lenti le toccava la figa, la baciava e a momenti leccava il cazzo che era tra loro come fosse un buon lecca lecca. Lei era immersa in un mare di emozioni fortissime, quando senti due mani forti afferrarla da dietro e un uccelli duro entrare nella sua figa. Emise un grido di piacere e iniziò a succhiare il cazzo che aveva in mano godendo di questo enorme piacere. Si sentiva molto troia ed era bellissimo. I colpi che riceveva si facevano sempre più veloci e profondi e lei manteneva o stesso ritmo con il membro che succhiava.
Altre persone si erano avvicinate alle due coppie, eccitate nel vedere tutto quel movimento ben articolato. Lui era seduto sul divanetto con lei e la sua amica che leccavano sapientemente il suo uccello. Alle due si era unita una terza ragazza, era sfrontata e si mise sotto di loro che continuavano a usare con grande gusto la lingua, mentre quest’ultima si occupò delle sue palle, dando anche delle belle ripassate al suo buchetto. Lei però si sentiva la regista, era intraprendente e voleva farlo godere come non mai. Con gesti molto sensuali leccava il suo corpo, gli mordeva i capezzoli e gli sussurrava cose eccitanti all’orecchio. Le sue amiche assecondavano i suoi giochi lavorandosi il membro teso all’inverosimile. Lei gli bloccò le mani dietro la schiena utilizzando una sciarpina di seta. Si sedette a cavalcioni sopra di lui e se lo infilò dentro. Con movimenti lenti inizio a cavalcarlo, le sue amiche li baciavano e li toccavano rendendo il tutto molto stimolante. Mentre lo cavalcava la sua lingua si girava in quella di lui che era completamente nelle sue mani. Lei sentiva dai movimenti di lui che si facevano via via più veloci, il suo imminente orgasmo. si fermò, scese dal suo stallone e disse alle sue amiche di dedicarsi tutte a lei. Lo spettacolo era fantastico, la baciavano e le leccava no la figa in un triangolo amoroso senza fine. Il gruppetto attorno a loro le guardava eccitato, gli uomini si Masturbavano assaporando ogni momento di piacere, lui era sempre lì con le mani legate, si godeva la scena, ma la sua eccitazione ormai lo faceva impazzire, lei lo osservava e vedendolo ormai al limite, torno ‘ con le sue amiche a lui. Il Pompino fatto a tre bocche in breve ottenne una sborrata memorabile della quale tutte tre godettero con piacere.

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