In ufficio senza mutande

In ufficio senza mutande

In ufficio senza mutande

Amo sentirmi libera, mi eccitano le situazioni intriganti. Mi capita più di qualche volta di uscire in minigonna e di non mettere le mutande. E’ bello far arrapare un bel maschio facendogli vedere che non le porto.
Mi descrivo: ho 27 anni, sono alta 1 metro e sessantacinque centimetri, capelli mori lisci a caschetto, occhi verdi, seconda di seno ed un bel culetto. Tanti mi dicono che sono molto sensuale nell’atteggiamento e nei movimenti.
Nella ditta dove lavoro siamo suddivisi in 3 uffici, tre stanzette piccole. Facciamo tutti lo stesso lavoro ma per problemi di spazio siamo stati suddivisi. In una stanza c’è il capo con altri due miei colleghi, nella mia ci siamo io e Claudio ed in una terza ci sono Fiorella, Tommaso ed Antonio.
Nella mia stanza c’è una scrivania vuota dove ogni tanto arriva qualche ragazza o qualche ragazzo a fare uno stage. Chissà perché, li rifilano sempre a me con la scusa che sono molto paziente…
Tempo fa è arrivato Andrea, 22 anni, moro, alto, occhi azzurri, fisico palestrato… Però!
Sono stata molto professionale, gli ho spiegato il lavoro ed ero disponibile se aveva dei dubbi. Ogni tanto mi sentivo i suoi occhi addosso ed infatti in qualche caso ho alzato gli occhi ed ho incrociato suoi…
Dopo una decina di giorni si era inserito bene ed avevamo preso confidenza. Era molto spigliato e simpatico, proprio un tipo interessante.
Era un martedì mattina, mi stavo preparando per andare al lavoro, faceva caldo, ho indossato un perizoma, un reggiseno abbinato, una mini di jeans ed una maglietta. Poi mi sono ricordata che quel giorno non ci sarebbe stato Claudio, era in permesso e mi sono detta “oggi giochiamo un po’” così ho infilato la mano sotto la mini ed ho sfilato il perizoma.
Arrivato Andrea ci siamo subito messi a lavorare. Premetto che sono un tipo in continuo movimento, non so star ferma. Perciò mi muovo spesso sulla sedia e di conseguenza la mini si alzava. Non era un problema visto che avevo le gambe sotto la scrivania e davanti c’era un pannello di legno. Dalla posizione dov’era Andrea riusciva a vedermi solo il fianco e l’inizio della coscia, il resto spariva coperto dalla scrivania.
La mini si alzava sempre più ed iniziava a scoprirmi la coscia.
Mi sentivo i suoi occhi addosso. In un paio di occasioni ho visto che mi guardava la coscia.
La mini era salita talmente tanto che era palese che fossi senza mutande.
Ad un certo punto ho visto con la coda dell’occhio che mi stava guardando, ho girato la sedia per alzarmi spostando la gamba e subito dopo sistemando la mini. Era inevitabile che mi avesse visto la fighetta depilata. L’ho guardato, era rosso fuoco! 😀
Mi sono avvicinata a lui facendo finta di nulla e gli ho chiesto “va tutto bene? Come ti trovi qui?”
Andrea “va… va benissimo grazie! Solo che fa un po’ caldo…”
Io “Andrea verresti a darmi una mano in archivio per cortesia?”
Si è alzato ed ho notato un bel bozzo! 😀
Arrivati in archivio ho chiuso la porta con la scusa di prendere la scala che c’era dietro, l’ho posizionata sotto una scaffalatura e gli ho chiesto “potresti salire tu? Salirei io ma sono in minigonna… Dovresti verificare se c’è il raccoglitore delle fatture del 2010”
Io sapevo che li c’erano solo dal 2011 in poi…
Andrea “con piacere!”
Io “ti tengo la scala che questa traballa un po’”
Sale sulla scala e quando il suo cazzo è all’altezza del mio viso noto che è ancora gonfio. Gli piaccio proprio!
Sale e dice di non vederlo, insisto e dopo un po’ gli dico “va bene mi tocca salire io!”
Lui scende, inizio a salire io e gli dico “per cortesia reggi la scala ma non guardarmi sotto la gonna!”
Lui rosso in viso farfuglia qualcosa e gira lo sguardo da un’altra parte
Io salgo e quando sono su faccio finta di cercare sporgendomi un po’ aprendo un po’ le gambe. Di scatto guardo giù ed il suo sguardo è incollato alla mia fighetta così con una voce molto sensuale gli chiedo “maiale, cosa stai guardando?”
Lui distoglie lo sguardo in tutta fretta e risponde “no no nulla… guardavo… i raccoglitori…”
Io guardo giù e gli dico “e i raccoglitori ti fanno tirare l’uccello in quella maniera?”. Aveva un bozzo enorme…
Andrea “mi scusi! Sono mortificato! La prego non mi faccia cacciare…”
Era disperato!
Sono scesa un po’ di gradini fino ad arrivare con il bacino all’altezza del suo viso e alzando la mini gli ho detto “basta guardare di nascosto! Facciamo le cose alla luce del sole!”
Andrea non parlava più, era più o meno sconvolto dal mio gesto, non capiva, fin che gli ho detto “beh che fai? Adesso che te l’ho messa davanti al viso non ti piace più?”
Si è ripreso, ha avvicinato il viso ed ha iniziato a baciarmela. Io ho spostato la gamba sinistra 2 gradini più su aprendo bene le gambe e lui ha iniziato a leccarmela. Era bravo! Io ero in estasi. Poi gli ho detto “bravo, ora mettiti dietro”, mi sono rivolta di nuovo verso i gradini piegandomi sulle ginocchia e sporgendogli il culetto e gli ho detto “leccami il culo!”
Lui ha letteralmente immerso la faccia tra le mie natiche ed ha iniziato un piacevolissimo gioco di lingua sul mio ano.
Dopo un po’ sono scesa e guardandolo negli occhi gli ho aperto i pantaloni e tirato fuori l’uccello iniziando a segnarglielo. Poi mi sono chinata e gliel’ho preso tutto in bocca portando una mano dietro ed forzando il suo buco del culo con un dito che dopo un po’ è entrato tutto.
Lui era eccitatissimo, ad un certo punto ho sentito che si irrigidiva ancor di più ed allora ho capito, stava per venire. Infatti subito dopo mi ha riversato una grossa quantità di sborra in bocca ed io l’ho ingoiata tutta.
Dopo averglielo pulito con la lingua gli ho detto “guai a te se adesso ti afflosci!”
Mi sono messa a 90 gradi poggiando le braccia su un mobiletto e gli ho detto “mettimelo dentro! Sfondami!”
Mi ha penetrata subito con molta energia. Ad ogni suo colpo mi spostava.
Poi col pollice ha iniziato a giocare con il buco del mio culetto ed io ansimando gli ho detto “oh si, mi piace anche la…”
Lui ha fatto cadere un po’ di saliva sul mio buco del culetto e me l’ha lavorato un po’ con le dita fin che continuava a scoparmi la figa. Poi l’ha tirato fuori e me l’ha puntato sul buco del culo. Mi ha tenuto stretta per i fianchi e l’ha fatto entrare di brutto per almeno tre quarti.
Io “bastardo! Così mi hai fatto male!”
Lui era arrapatissimo, non capiva più nulla ed ha iniziato a fottermi alla grande sul culo. Il dolore è passato subito e poi è stato tutto piacere, un gran piacere.
Lui mi inculava ed io mi trastullavo il clitoride.
I suoi colpi erano sempre più forti fin che mi è venuto dentro il culo. Io mi tormentavo sempre più forte il clitoride fin che sono venuta anch’io.
Ci siamo ricomposti e vestiti, appena in tempo e si è aperta la porta, era Fiorella che ci guarda e dice “non vi ho più visti e vi stavo cercando”
Andrea dicendo che mi aveva aiutata a cercare un raccoglitore è uscito velocemente tornando in ufficio, Fiorella mi guarda e ridendo mi dice “apri la finestra che qui c’è un odore di sesso…” e se ne va. Arrivata alla porta mi guarda e mi chiede “com’è?”
Io “non c’è male”
Fiorella “allora domani non ti secca se gli chiedo di aiutarmi in archivio?”

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