Car sex nel parcheggio con coppia

Car sex nel parcheggio con coppia

C’era un pensiero che mi frullava in testa da tempo: provare l’ebbrezza del carsex. Così ho deciso di pubblicare un annuncio, alla ricerca di una coppia disposta a farmi assistere al loro gioco amoroso senza però farmi partecipare direttamente, se non con la masturbazione. Dopo poche ore mi contatta Marco, un ragazzo bollente e molto disinibito, insieme alla sua compagna Martina, anch’essa molto focosa e vogliosa di nuove esperienze. Non vedo l’ora di incontrarli e mi faccio subito avanti per fissare un appuntamento. Due giorni dopo mi rispondono, inviandomi il loro numero di telefono. Al telefono, Marco mi propone di vederci in un luogo appartato e tranquillo, per non correre il rischio di essere scoperti. Acconsento senza esitazione e così ci accordiamo per incontrarci in un parcheggio di camion il giorno dopo alle 21.

La sera dopo alle 21 Martina arriva nel parcheggio indicatole, ci sono tre camion ma nessuna traccia del monovolume. Prova a chiamare Marco e in quel momento il monovolume entra nel parcheggio e si affianca a lei. Si apre la portiera lato conducente e ne discende Marco, un vero e proprio gigante alto 1.80 fisico possente. Passano dall’altro lato del monovolume e fanno la conoscenza di Elena, bionda con i capelli ricci, fisico minuto alta 1.75. Si presentano e Marco le dice che se le va bene possono andare in un posticino tranquillo non molto lontano. Per Martina va più che bene e risponde “bene”. Marco dice “seguici” e risalgono in auto e lei li segue.

Dopo non molto svoltano in una stradina secondaria, passano davanti a un piccolo parcheggio vuoto, in fondo al quale c’è una specie di boschetto. Si infilano nel boschetto e salgono nel retro del monovolume che è spaziosissimo e ha i vetri completamente oscurati. Marco dice a Martina: “Stai tranquilla qui, non disturba nessuno. Al massimo qualche guardone può spiare dai vetri con la pila per vedere qualcosa e si segano, ma niente di più”.

Scambiano quattro chiacchiere, tanto per chiarire i ruoli e non cadere in situazioni spiacevoli. A Elena questa cosa piace molto e le dice: “Si vede che sei una persona corretta. Comunque ti spiego, tu ci guardi intanto che facciamo sesso. Al massimo posso masturbarti io”. Martina risponde “ok”. Detto questo, danno inizio alle danze.

Loro si siedono sul divanetto dietro e Martina su un sedile li vicino. Iniziano a baciarsi, toccarsi e spogliarsi. Lei dal canto suo li osserva. Elena ha un corpo atletico con un seno piccolo ma incredibilmente sodo con capezzoli piccoli e scuri, fianchi stretti, una patatina depilata e un culetto piccolo. Marco invece ha un fisico muscoloso, probabilmente entrambi fanno palestra e sono tatuati. Togliendo gli slip, mette in luce un cazzo davvero enorme, non tanto di circonferenza ma di lunghezza. Il suo è grande, ma il suo lo batte di sicuro.

Martina e Marco si esibiscono in un 69 bollente, con lei che emette dei gemiti deliziosi. Io li guardo con ammirazione, toccandomi il pene che si sta già irrigidendo e formando un’erezione evidente. Martina cambia posizione e si siede in modo da guardarmi mentre lui le lecca la vagina. Mi dice: “Tira fuori il tuo cazzo e masturbati”. Non aspettando altro, mi sbottono i pantaloni e comincio a toccarmi lentamente. Elena mi guarda eccitata e mi fa segno di avvicinarmi, nel frattempo Marco ha fatto girare Martina a pancia in su, e si prepara a scoparla. Lei mi chiede di avvicinarmi e vedere la sua bocca mentre viene scopata, con Luca che la penetra con un ritmo infernale. A un certo punto, mi strappa il cazzo di mano e comincia a segarmi. La cosa mi eccita ancora di più, e le dico di fare attenzione perché rischio di venire. Lei si ferma e mi stringe il pene tra le mani, mentre Marco continua a sfondare la vagina di Martina. Dopo un po’, mentre mi succhia il glande, non riesco a trattenere più la mia eccitazione e le sborro in bocca. Mi scuso e lei risponde: “Non ti preoccupare, rilassati, ci penso io”. Nel frattempo, Marco la scopa da dietro dicendole di continuare a succhiarmelo per tenermi in erezione.

Marco non è ancora venuto e gli dico: “Oddio quanto duri!” e lui risponde: “Sono molto resistente e quando vengo, vengo tantissimo”. Nel frattempo, Martina mi ha fatto rimanere il cazzo durissimo e mi chiede: “Caspita, che cazzone che hai! Mi piacerebbe che mi scopassi, ti va?” Io rispondo: “Se ti va bene, sono ben lieto di accontentarti.” “Certo che mi va. È incredibile, non arrivo mai a tal punto, ma tu mi sei arrivato a sangue e non riesco a controllarmi più”, dice lei. Detto questo, Martina sfila delle salviettine imbevute da un cassettino, mi passa il cazzo e ci srotola sopra un preservativo. Marco si fa da parte e aiuta Martina a sedersi sopra il mio cazzo ritto, stringendolo alla base e piano piano cerca di infilare la mia cappella che sparisce tra le labbra umide della sua fica. Sono seduto sul sedile con Martina seduta sul mio cazzo rivolta verso di me e Marco che riprende fiato si fa per dire, infilandolo nella bocca di lei. Lo spettacolo è davvero eccitante. Martina si muove sopra di me come una forsennata, il cazzone di Marco che a pochi centimetri dai miei occhi entra nella bocca di Martina. Devo confessare che per un attimo in preda ai sensi avrei chiesto a Martina di succhiarlo insieme, ma il mio io etero ha ripreso il sopravvento. “Dico a Martina: Fermati sto per venire”. Lei ubbidisce, si sfila il mio cazzo e, in mezzo a me e Marco, ce lo succhiamo a vicenda. Finalmente sento le pulsioni calare e qui Martina propone di fare una doppia. Io mi stendo sul pavimento del monovolume e infilo lentamente il mio cazzo nella fica di Martina e Marco insinua il suo nel culo di lei. Cerchiamo di trovare un certo ritmo. Martina urla di piacere e io sento il cazzo di Marco tra i visceri di Martina contro il mio. Ormai siamo sul punto di esplodere entrambi, quindi ci stacchiamo. Io sfilo il preservativo e ci mettiamo ai fianchi di Martina che ci incita a masturbarci e venire su di lei. Bastano poche carezze e colpi di lingua di lei per dare sfogo a un’esplosione di sborra sul suo corpo. Marco viene tantissimo, gli schizzi mi arrivano anche addosso, strofiniamo la sborra sul suo corpo. Marco recupera delle salviettine per ripulirci, restiamo un poco abbracciati. Poi, con calma, ci rivestiamo. L’esperienza ci ha coinvolto completamente e ci riproponiamo di risentirci e rifarlo, magari a casa loro. Spero che mi richiamino presto.

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