Al Lago

Al Lago

Che ne abbia combinate di ogni per chi ha gia’ letto le mie avventure, non dovrebbe essere una novita’, per chi ancora non mi conoscesse, potrei dire che sono un ragazzo nato Femboy, con lineamenti femminili e un fisico androgino, e che per non essere discriminato proprio per via del mio aspetto, ha sempre cercato di giocare con la sua immagine femminile, sperimentando varie situazioni sessuali,cercando una propria identita’. Dico questo perche’, a nascere Femboy finche’ si e pischelli la si prende come un divertimento, un gioco, ma quando poi si arriva all’eta’ adolescenziale e adulta, si inizia a perdere la propria identita’, e a volte si necessita addirittura dell’aouto di un bravo psicologo per trovare il vero io interiore. A me tutto questo fortunatamente NON e’ successo, proprio per la mia capacita’ di giocare sull’ambiguita’.
Come tutti i ragazzini di una certa eta’, si tende a scoprire la propria natura sessuale, e dato con le ragazzine non attaccavo, vedendomi solo come l’amichetto del cuore effemminato e sensibile, non avevo potuto avere una fidanzatina come tutti i ragazzi normali del tempo. Fui cosi’ attirato nel mondo Gay maschile, prima da una semplice curiosita’, poi da una vera e propria passione improvvisa, uscita dal nulla che mi ha coinvolta nella mia parte femminile. Quella parte di donna, che ognuno di noi maschi ha dentro, magari latente ma esiste. Io la mia la feci uscire tutta abbinandola al mio aspetto gia’ femmineo. Fu cosi’ che mi trovai a vivere gia’ dai primi tempi, mille avventure una piu incredibile dell’altra, quelle che fino ad ora avete avuto l’opportunita’ di leggere. Ovviamente l’aiuto e il supporto di mia madre in tutto questo, fu determinante, non avessi avuto lei come complice e confidente, forse non avrei potuto vivere tante esperienze bellissime con gli uomini che ho amato per tanti troppi anni, invece di pensare al mio futuro, invece di provare a cambiare la mia vita cercandomi una ragazza che mi accettasse cosi’ com’ero, decisi per la strada del piacere, e di restare con gli uomini e il loro amore.
Sara’ stata una scelta sbagliata, azzardata magari si forse anche no chi puo’ saperlo, sta di fatto, che mamma mi accetto’ per quella che ero e da allora insieme a lei, ho potuto crescere, e svilupparmi come femmina e Troia, scopata dopo scopata, ingoiando sperma, prendendo grossi cazzi,e imparando ad amare anche un maschio invece che una femmina. Mia madre era mia complice in tutto questo picere che condividevo con lei, dopo le prime titubanze e le incertezze del momento, anche lei si lascio’ convincere, che questo mi rendeva felice, e quindi, per il mio bene mi assecondava in tutto. Il fatto che vi vado a raccontare questa volta, accadde nel periodo della mia post adolescenza, quando ormai ero adulta e avevo gia’ compiuto vent’anni abbondanti, pur continuando ad avere un corpo da ragazzina magro efebico e femminile.
Portavo ormai da anni i capelli lunghi, ed ero diventata una bella puledrina tale e quale ad una vera femmina, mi mancavano la figa e le tette e sarei stata donna in tutto. Forse la voce mi tradiva, facendomi passare per transessuale, quella e sempre rimasta da maschio,con un tono caldo e profondo che un po strideva con il resto della mia immagine, ma che appunto faceva sospettare fossi trans. A quel tempo, mi ero trovata un bell’uomo maturo con cui avere una storia, ne ho avute parecchie durante gli anni con uomini di mezza eta’ anche se son sempre state storie di breve durata. All’epoca dicevo, mi ero messa con un certo Davide un’uomo vedovo e senza figli, di cinquantacinque anni, io ne avevo ventuno, e mamma la stessa eta’ del mio compagno. Un’uomo, che per appunto l’eta’, sarebbe stato piu adatto a mia madre che a me. Ma io dei numeri me ne sono sempre fregata, se un’uomo mi piaceva, che avesse avuto quaranta o settant’anni non faceva differenza alcuna.
Era estate, mamma aveva come sempre assorbito ogni uomo che le presentavo, ne cambiavo uno al mese circa, e lei ormai ci aveva fatto il callo, sperando sempre che la storia dopo, fosse quella buona che durasse piu a lungo delle altre. Le mie buone intenzioni le mettevo, ma con la scusa di cercare il vero amore, mi stancavo ben presto di tutti quelli con cui stavo troppo a lungo, per cercarne sempre dei nuovi.Davide era uno di quelli transitori momentanei, che ben presto mollai, dopo l’avventura che vi vado a narrare. Era agosto a Milano, una Milano gia’ svuotata per le vacanze, vacanze che noi non potevamo permetterci, causa poche entrate e troppe uscite, mia madre era in pensione, e dopo la scomparsa di mio padre, l’unico vero sostegno della famiglia, ci trovammo a tirare la cinghia. Cosi’ proposi a mamam e al mio uomo, una gita fuori porta almeno per passare una giornata a prendere un po di sole e se possibile, a bagnarsi un po magari in qualche laghetto o posto simile.
Davide, da uomo navigato che conosceva molti posti, ci propose un lago appena fuori Milano, precisando per la correttezza, che era un posto per nudisti, dove capitava di incrociare gente nuda. Io ero eccitatissima all’idea, ma mia madre un po meno, data la sua pudicita’ nello spogliarsi davanti ad estranei. Cercammo di convincerla che volendo poteva restare in costume da mare intero, non era obbligata a spogliarsi, l’unica era che non le dessero fastidio altre persone nude da guardare, ma mamma era una donna che si convinceva facilmente, e alla fine cedette. Concordammo di partire in un giorno infrasettimanale per non trovare appunto il pienone, e magari stare anche piu tranquilli.
Partimmo un lunedi’ mattina, verso le 9:00 con la Golf di Davide, un’auto molto bella e spaziosa anche se all’apparenza piccola. Ci portammo dei panini preparati da mamma per il pranzo, con delle bibite, qualche birra tutto dentro una borsa termica refrigerante. Io con addosso un bel bikini nero che faceva risaltare le mie forme, specie del culo, un paio di shorts in jeans e un Gilet in poliestere leggero, capelli sciolti, occhiali da sole neri e un filo di trucco sul visetto da eterna bimbetta. Mamma aveva indossato il suo classico costume da mare intero giallo a strisce nere, con spalline coperto da un vestito lungo apribile dal davanti con i bottoni, soliti occhiali da vista sul naso, poco trucco, Davide piu sportivo, con canotta nera, pantaloncini mimetici verdi, scarpe leggere bianche, occhiali da sole neri.
Dopo un percorso di circa mezz’oretta o poco piu, arrivammo finalmente sul posto. Parcheggiammo l’auto sotto dei grossi alberi verdi che la riparavano dal solleone, prendemmo la nostra roba, e ci avviammo verso una radura d’erba e verde molto lussureggiante, non era un posto balneare, e nessuno andava li per ammirare il posto, quindi essendo abbandonato a se stesso, logico trovarsi davanti anche sterpaglie e erba incolta. Ci facemmo strada fino ad uno spiazzo dove l’erba era piu rada e ci accampammo poco distanti da un laghetto con tanto di cascatina mini dove da uno scoglio, l’acqua sgorgava continua a qualche metro di altezza, producendone il classico suono piacevole. Stendemmo li i nostri asciugamani e stuoie, posammo la borsa termica e ci guardammo intorno, era un bel posto lontano da occhi indiscreti, e dove al momento almeno, non vi era anima viva. Speravamo che essendo un giorno settimanale, nessuno ci avrebbe disturbati, o almeno mamma lo sperava, perche’ io invece, speravo di trovare qualche uomo con cui fare la Troia come sempre, e cornificare il mio Davide.
Ci spogliammo, restando in Bikini io, in costume mamma, e nudo completamente l’uomo. Mamma non si scandalizzo’ era abituata in un certo senso a vedere uomini nudi attorno a me,quindi chiesi all’uomo, di spalmarmi sulla schiena, un po di olio solare, mettendomi a pancia sotto sulla stuoia a gambe large, mentre mamma infilato un cappello di paglia in testa, e tolti gli occhiali da vista, si mise a leggere una rivista per far passare il tempo. Davide aveva gia’ il cazzo duro solo a toccarmi, e lo presi in giro, mentre il maiale mi spalmava la crema solare piu’ indugiando sulle mie natiche e sul buco del culo, che sulla schiena, arrivo’ a scostarmi il lembo del Bikini per infilarmi due dita dentro e farmi mugolare di piacere, tutto con mia madre a pochi passi che fingeva di leggere la sua rivista, ma che da sotto le palpebre, ogni tanto dava uno sguardo.
Ben presto le dita dell’uomo, lasciarono il posto al suo cazzo duro, che salendo sopra di me, prima strofino’ sul mio spacco, facendomelo desiderare, poi me lo affondo’ tutto d’un colpo, facendomi sussultare di piacere. Un sussulto che non passo’ inosservato a mia madre, che alzo’ subito la testa per vedere cosa stavamo combinando. Ci vide amoreggiare baciandoci e fare l’amore, non disse nulla ma credo fosse abbastanza infastidita che lo facessimo li cosi’. Quando l’uomo passo’ a fare vere e proprie flessioni sulla mia schiena, abbassandosi e alzandosi, con il suo duro cazzo ben piantato dentro al mio culo, mamma sentendomi ansimare un po troppo, ci riprese, dicendoci che non era il caso e che qualcuno poteva passare di li. Davide la tranquillizzo’ al volo, rispondendo, che quel posto era adatto a queste cose, mamma borbotto’ che non avrebbe dovuto venire, che eravamo i soliti maiali, la lasciammo borbottare e pensammo solo a godere e scopare come maiali sotto il sole del mattino che gia’ scottava.
Non ci mise molto Davide a srodolarmi nel culo, tanta era la passione e l’eccitazione, che dopo poco mi innaffio’ di calda sperma dentro venendo con un sospirone lungo, e accasciandosi sopra di me stringendomi a lui. mi scostai i lunghi capelli e voltai la testa per baciarlo.Lo amavo si, non lo nego, provavo amore per lui, anche se come ho detto all’inizio, mi stancai quasi subito di quell’amore. L’uomo dopo qualche minuto si alzo’ da me pulendosi il cazzo, io rimasi invece a gambe larghe e culo slabbrato ancora a pancia sotto distesa al sole. Davide provo’ a bagnarsi un po e fece un bagnetto rinfrescante nel laghetto chiamandomi, ma non avevo ancora voglia di rinfrescarmi, e passai la mano. Mamma invece decise di fare un giretto nei dintorni, per sgranchirsi le gambe. Davide si propose di accompagnarla perche’ non si perdesse, il posto disse, e pieno di alberi e erba alta e ci si poteva perdere facilmente se non si era pratici del posto. Lui ci era stato varie volte, e mamma accetto’ la sua compagnia, benche’ l’uomo fosse nudo e bagnato.
Io ero rimasta li sulla stuoia a prendere il sole pigramente, quasi mi stavo addormentando dopo la scopata appena conclusa. Il suono della cascata e il totale silenzio del posto, favorivano il sonno. Non so se avessi dormito ne quanto, a destarmi del tutto, fu una mano sul culo che si infilava con le dita tra le mie natiche ancora ben aperte dal cazzo di Davide. Pensando fosse proprio lui, gli dissi di smetterla di fare lo scemo, alzando la testa pero’, mi trovai difronte a due signori nudi con i cazzi duri dritti in mano. Due uomini di circa la stessa eta’ del mio Davide, sui cinquanta, cinquantacinque anni, uno stempiato con una leggera pancietta, l’altro con degli occhiali da vista magro e altro pelosetto. Immaginai uomini del posto li a fare porcate o a prendersi il sole nudi com’erano.

Li salutai con un sorrisetto malizioso, e i due si presentarono subito chiedendomi se ero sola e facendomi un sacco di complimenti per la mia bellezza. Risposi che ro li con mia madre e il mio uomo che erano andati a fare un giretto nei dintorni, poi ringraziai per i complimenti. Mi misi seduta sulla stuoia, in loro compagnia. “E un vero peccato lasciar sola una bellezza come te” mi ha detto uno dei due, accarezzandomi con una mano la coscia, con l’altra i lunghi capelli. L’altro fece eco al suo amico… “Dici che il tuo uomo se la prenderebbe se adesso noi….” porgendomi il suo bel cazzo davanti la faccia, sorrisi prendendo in pugno e stringendo il suo cazzo duro “Cornificare il mio Davide e il motivo per cui sono venuta qui’….” ho risposto, dopo aver spalancato la bocca e aver preso tra le labbra quel cazzo pulsante e pronto a esplodere di sperma. Anche l’altro si e dato da fare all’istante per soddisfarmi, e in pochi minuti, mi son ritrovata a cavalcare il cazzo dell’uomo alto e magro disteso sulla mia stuoia a pancia in su, e io seduta sul suo cazzo a saltellare mentre spompinavo l’amico.
Fossero tornati mamma e Davide? mi avrebbero vista fare cio’ che amavo di piu’ al mondo, la Puttana. Senza preoccuparmi di niente e di nessuno, mi sono lasciata aprire culo e bocca dai cazzi vogliosi dei due estranei senza nessun problema, fino a farmi riempire bocca e colo di calda sperma colante. Sudata con i capelli appiccicati tra viso e schiena, mi alzai dal cazzo dell’uomo e ingoiai quella in gola, ringraziando i due maiali che nel frattempo stavano sparendo dietro degli alberi, mentre decisi di rinfrescarmi e darmi una sistemata prima che i due tornassero dal loro giretto. Affondai in acqua rinfrescandomi il piu vicino possibile alla cascatina, una volta rigenerata a dovere, decisi di andare a cercare quei due. Ormai erano via da un pezzo. Presi il necessatio, il marsupio con le chiavi di casa e dell’auto oltre ai nostri documenti, me lo legai in vita, e mi avviai lasciando li stuoie e il resto, a cercare mamma e Davide.
Mi chiesi dove fossero finiti quei due, meno male non dovevano allontanarsi troppo mi dissi, non avevo fatto che pochi metri in direzione loro, che ho udito dei lamenti provenire a bordo laghetto. Immaginando potesse essere successo qualcosa a mia madre, mi precipitai fermandomi all’istante alla vista di cio’ che nemmeno potevo credere di aver visto. Mia madre completamente nuda, il costume intero buttato li a pochi passi, mentre si stava facendo montare dal mio uomo su di lei che la stantuffava in figa. Dovetti darmi due sberlette in viso e strabuzzare i miei occhioni, per credere a cio’ che stavo vedendo… mia madre scopata dal mio uomo? lei che era cosi’ pudica, lei che nemmeno osava guardare altri uomini, dopo la perdita di mio padre… eppure era li davanti ai miei occhi che godeva lamentandosi di piacere, mentre il maiale la stantuffava a dovere con il suo cazzo.
“MAMMA…. CHE COMBINI?” ho urlato verso di loro, i due si son voltati a guardarmi, Davide mi ha sorriso con la sua faccia da stronzo, mamma invece vergognandosi fino al midollo, ha solo fatto in tempo a borbottare “Santo cielo….” Prima che dicesse altro, corsi da loro e mi accucciai accanto a lei ancora sdraiata sorridendole felicemente. Non dire nulla per me e una gioia vederti cosi’ le ho subito detto stringendole la mano. Poi ho guardato il mio Davide sorridendogli e li ho detto, Tu sei uno stronzo e pure cornuto da pochi minuti… “Non mi dire che…” ha ribattuto lui, sisi sei cornuto gli ho nuovamente risposto facendogli il gesto delle corna. “Puttanella…” mi ha detto lui, ci baciammo, mentre continuava a stantuffare la figa di mia madre nudi entrambi. Da quella volta ho allontanato l’uomo con la scusa che mi fossi stancata di lui e che dopo averci pensato, non gli avevo perdonato di aver aprofittato di mia madre a quel modo, tutte scuse ovviamente per liberarmi di un incomodo, mentre ero stra felice di aver visto finalmente mia madre godere tra le braccia e gambe, di un’altro uomo. Per scambio opinioni [email protected] mi chiamo Chris

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