Il mio primo pompino bisex

Il mio primo pompino bisex

Avevo vent’anni  ed ero stato fino a quell’episodio  un ragazzo 100% etero. Confesso che fin da quando i ragazzi iniziano ad avere le primi  pulsioni sessuali, avevo desiderato oltre alle donne anche gli uomini. Alle volte prima di addormentarmi sognavo di succhiare grossi cazzi neri e mi segavo fino a sborrare eccitato a quel pensiero. Altre volte mi immaginavo di succhiare e poi essere inculato da uomini più maturi di me, ma fino a quel fatidico giorno, quelle erano rimaste solo fantasie.

Fantasie di un ragazzo normale, che aveva una fidanzata e con il quale scopava di gran gusto. Nonostante avessi una vita sessuale da “eterosessuale” attiva e soddisfacente e anche se senza nessun dubbio sentivo di amare profondamente il sesso femmile, dentro di me continuava a bramare il desiderio e la curiosità di assaporare un cazzo in bocca.

Iniziai così furtiviamente a frequentare una chat, dove si trovavano molti uomini bisex di Bologna. Per quasi 6 mesi , frequentai la chat confrontandomi e raccontandomi con altre persone bisex, tutte quasi più grandi di me. Tante chiacchiere ma causa soprattutto la mia timidezza non riuscì mai a superare il tabù e fissare un appuntamento vero e proprio.

L’occasione capitò di estate, quando i miei genitori erano in ferie e la mia ragazza era andata a sua volta in vacanza con i propri genitori.  Iniziai per diversi giorni a stare attaccato alla chat con il fervore e la voglia finalmente di avere un primo rapporto con un altro uomo. L’idea di succhiare il cazzo di far godere un uomo di farmi sborrare addosso mi rendeva eccitatissimo e voglioso . Alla fine trovai, quello che alla fine mi sembrava il tipo giusto per provare. Si trattava di uomo di 40 anni, sposato e riservato e che si dichiarava anche ben dotato e resistente. Mi disse che era un tipo piuttosto trasgressivo e che di tanto in tanto amava farsi fare un pompino ed andare con uomo. Aveva 20 anni più di me e questo mi rassicurava. Il tipo aveva un appartamento in centro, un piccolo piede a terre in affitto e mi confessò che divideva l’affitto con altri 2 uomini, proprio per fare incontri trasgressivi.

Fissammo e ci trovammo proprio davanti all’appartamento, dove da lì a breve avrei fatto il mio primo pompino ad un uomo. Conobbi il tipo, del quale con sincerità non ricordo più neanche il nome. Non era poi male, magro, occhi marroni ed aspetto mediterraneo. Non si poteva dire un bell’uomo ma nel complesso direi che era un tipo piacevole. Liberai la mente dai tutti i pregiudizi, da tutti gli stereotipi e da tutte le paure e seppur con un po’ di timidezza  mi decisi che quella era la volta giusta. Il piccolo piede a terre non era male, era pulito e ben tenuto, ovviamente poco luminoso e molto intimo.

Senza poche parole, l’uomo si tolse i pantaloni e le mutande e si distese sul letto, io mi avvicinai al suo cazzo già duro e grande. Il tipo era stato effettivamente di parola, la sua dotazione era realmente di 20 cm, come aveva detto. Mi distendo anche io sul letto ed inizio ad assaporarlo in bocca. Il cazzo ha un sapore salato in bocca, ha un certo odore nonostante sia pulito, ma i peli del cazzo d’estate provocano comunque un  po’ di odore. Niente di particolarmente spiacevole alla fine. Nella sostanza mi piace averlo in bocca ed inizio a succhiarlo su e giù. Nel mentre che lo succhio il tipo mi dice: “Dai succhiamelo, chissà quante volte hai immaginato di farlo. Quante banane o zucchine avrai succhiato per esercitarti“.

Fui colto da una certa timidezza, perchè avevo realmente provato a succhiare una banana per esercitarmi e per capire cosa significava avere qualcosa di lungo in bocca. Stetti zitto e continuai a succhiarlo cercando di fare del mio meglio. Il tipo se ne stette straido tranquillo e di tanto in tanto mi prendeva la testa spingendomela verso il suo cazzo e guidandomi con la bocca nei giusti movimenti.”Leccami le palle adesso”. Mi disse il mio amante bisessuale e così mi misi inginocchiato a terra mentre lui si mise seduto sul letto ed iniziai a leccargli le palle. “Leccalo come se tu leccassi un gelato“. Aveva due palle piuttosto grosse e sembravano piene di sborra. Lo leccai bene come mi aveva chiesto ,per diversi minuti alla base delle palle ,fin quando lui mi prese il volto e mi presso forte sulle sue palle , obbligandomi a leccare con più intensità e velocità. Nel contempo, iniziò a segarsi ed ansimare. Compresi che stava per venire e pensare che avrei fatto sborrare per la prima volta un uomo, mi emozionava.  Aumentai al massimo l’intensità con le quale gli leccavo le palle, fin quando non senti colarmi nel viso la sua calda sborra. Poi il tipo fece passare la sua cappella sulla sborra che avevo nel viso, e come se questo fosse un pennello, me la distribuì su tutto il viso; sulla fronte , sopra le ciglia e sulle labbra. Quando arrivò all’altezza della bocca e delle labbra tento di spingere più forte, probabilmente per farsi pulire il cazzo sborroso dalla mia bocca. Io non ebbi il coraggio alla mia prima volta di fare una cosa del genere e quindi strinsi le labbra, anche se potetti sentire tutte le mie labbra bagnate di sperma.

Mi alzai infine chiesi dov’era il bagno ed andai a lavarmi. Quando arrivai in bagno vidi il mio viso bianco e mi sentivo tutto appiccicoso. Mi sentivo come una troia e tutta quella sensazione mi piaceva. Mi lavai, mi salutai con il tipo, che non rividi mai più.

La mia prima esperienza era stata buona ed ero pronto e voglioso di fare un altro pompino e magari anche di ingoiare. Questa però è un’altra storia.

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