Benny e il viaggio nella terra degli orchi

Benny e il viaggio nella terra degli orchi

E’ il periodo che precede la presentazione della tesi , Benedetta è particolarmente presa dallo studio e vive con ansia queste ultime settimane che la separano da quello che è l’ultimo passo verso l’agognata laurea . Passa le sue giornate sui libri , alla sera a smesso di uscire con le amiche preferendo restare nel suo monolocale a studiare con l’unica concessione alla distrazione in uno spuntino ogni tanto e una doccia per rinfrescare corpo e mente . In questo impegnativo compito ha trovato nel professor Lorenzi ( un docente 55enne dal fisico robusto e dai modi gentili ) un prezioso consigliere e un valido aiuto nel mettere ordine alla quantità di ricerche necessarie a costruire la tesi .
Spesso lei e Stefano ( lui l’ha invitata a chiamarlo per nome e a dargli del tu ) si trovano in biblioteca per consultare testi scientifici . Quel giorno avevano appuntamento nel tardo pomeriggio ma poco prima dell’ora stabilita Benedetta riceve una sua telefonata che la informa dell’impossibilità del prof. a rispettare l’impegno e le dice che se lei è d’accordo può raggiungerlo a casa sua verso sera così potranno ugualmente lavorare sul programma stabilito . Lei accetta l’invito . Prima di uscire decide di fare una doccia rilassante , si spoglia , indugia un po passeggiando per casa perchè le piace la sensazione che da l’essere nudi . Va in bagno , si guarda allo specchio , osserva i suoi seni tondi e sodi , il suo sesso con quella riga sottile che disegna il pelo curato e girandosi il suo bel culetto pieno e sporgente . Le appare un sorriso in volto ” però non sei affatto male , sei proprio una bella gnocca ” commenta tra se e se non senza un lieve senso di imbarazzo . Dopo avere passato una bella mezzora sotto il getto di acqua tiepida esce dalla doccia , si asciuga e si annoda il telo alla vita . Va alla scrivania e raccoglie i libri e ciò che le servirà per lo studio e si prepara per uscire . La serata è limpida con la luna che fa capolino da ovest all’orizzonte e un leggero vento di scirocco che riscalda l ‘aria . Decide di indossare un paio di mutandine bianche con il bordino rosa e il reggiseno abbinato che ha comprato il giorno prima in un momento di civetteria , una mini gialla leggera e ariosa ed una camicetta bianca . Si lega i capelli con un laccetto in una coda di cavallo e presa la borsa e tutte le sue cose esce di casa . Inforcata la bicicletta si dirige all’indirizzo del professore . Dopo poco arriva sotto casa sua , suona al citofono , il portone d’ingresso si apre con uno scatto e dopo due piani di scale Benedetta trova il prof. ad attenderla sull’uscio di casa ” ciao Stefano , scusa il fiatone ma tre chilometri in bici e due rampe di scale …..sono un po fuori allenamento ” Lui che non ha potuto non notare che l’ansimare di lei mette in risalto i seni che si gonfiano e rientrano al ritmo del suo respiro ” entra e riposati un attimo , ti vado a prendere un bicchiere d’acqua .” Lei entra , appoggia borsa e libri su un ripiano del soggiorno e va ad accomodarsi su una poltrona . Stefano torna col bicchiere d’acqua e mentre lei si disseta prepara la scrivania per lo studio . ” siediti e analizza questo testo ” le dice invitandola con la mano ad occupare la sedia di fronte alla scrivania . Lei obbedisce e una volta seduta inizia a consultare il volume e a commentarlo ad alta voce mentre lui approva con cenni del capo . Ogni tanto si mette in piedi alle sue spalle per controllare gli appunti che lei prende ad ogni passaggio e il suo sguardo cade sistematicamente nella scollatura e li si ferma attratto in modo irresistibile dalla forma dei seni sodi che si mostrano solo in parte coperti da quel reggiseno di cui può notare il bordino rosa fare capolino ad ogni suo respiro . ” ora direi di fare una pausa ” interviene lui dopo un ora di lavoro ” che ne dici se ordino due pizze , ti va ? ” ” Oh Si ” replica lei ” cominciavo a perdere la concentrazione dalla fame ” . Mentre attendono le pizze lei va sul balcone a prendere un po d’aria e ad osservare il via vai di persone per la strada . Lui dall’interno la osserva . Le gambe ben tornite , la pelle liscia e leggermente abbronzata , la gonna che le arriva poco sopra metà coscia che se lei si sporge un po in avanti per osservare meglio qualche particolare giù in strada si alza per fermarsi giusto a un centimetro dal far vedere le mutandine che le coprono il suo magnifico culetto . Questa incantevole visione e i pensieri peccaminosi che ne seguono producono in lui l’effetto di un’erezione che solo la larga camicia che indossa fuori dai pantaloni a malapena nasconde . Suonano , è il fattorino della pizzeria . Ritirate le pizze iniziano subito a consumarle . Ad un certo punto lui si alza ” ho una bottiglia di coca in frigo ” , si dirige in cucina , riempie due grossi bicchieri della frizzante bevanda curandosi di aggiungere nel bicchiere di lei delle gocce versate da una boccettina marrone , Ritorna a sedersi accanto a lei e le porge il bicchiere colmo . Benedetta ne beve un lungo sorso per dedicarsi poi all’ultimo trancio di pizza , dopo di che vuota il bicchiere soddisfatta . ” ne avevo proprio bisogno , ora mi sento di nuovo in forma ” Lui la osserva attentamente cercando di leggere in lei il segnale che darà il via a ciò che la sua mente malata ha programmato da tempo .
Benedetta viene colta da una sensazione strana . Un dolce tepore la pervade mentre attorno a lei tutto si fa come ovattato . Ciò che sta vivendo è reale o solo un sogno ? Il professore la osserva mentre la droga fa il suo effetto . Si tratta di una sua creazione . Ha passato ore e ore per anni nel laboratorio dell’università a sperimentare e dopo mille fallimenti è riuscito in ciò che considera il suo maggiori successo , la creazione di ciò che meriterebbe il Nobel per quanto riguarda le sostanze di sintesi . Si tratta di una droga che agisce sui freni inibitori annullandoli e nel contempo rende il soggetto completamente succube e privo di volontà. Ora quella stupenda creatura è diventata di sua proprietà , la può manovrare a suo piacimento . ” Benedetta sei bellissima , lo sai vero ? ” le dice con voce calda . “Lo sono ? ” replica lei confusa . ” certo e il tuo maggior desiderio è dedicare tutto il tuo essere al mio piacere . ripetilo ” ” il mio desiderio più grande è soddisfare ogni tua richiesta ” risponde lei con voce piatta . ” hai un desiderio irrefrenabile di fare sesso con me ” ” cosa aspetti , lasciati andare ” Lei all’ora comincia a sentire un calore intenso e umido pervaderle l’interno delle cosce . Si tocca e sente che le mutandine sono tutte bagnate . Stefano nel frattempo le si è avvicinato e in piedi di fronte a lei che è rimasta seduta sulla poltrona le dice ” zio ha un bel regalino per te , perché non lo apri ” e le indica la patta dei pantaloni visibilmente gonfia . Lei lo guarda sorridendo e appoggia una mano ” Mmmmm chissà cosa nasconde qua sotto lo zietto ” e inizia con lo slacciare i bottoni . Una volta aperto infila la mano , afferra il cazzo e lo libera da quello scomodo involucro . È decisamente una verga di dimensioni notevoli . Lei là osserva estasiata .” e’ tutto tuo , per il tuo ed il mio piacere . usalo come meglio credi .” Lei all’ora lo accarezza con entrambe le mani . Il cazzo pulsa , la cappella gonfia e di color viola gli fa quasi male tanta è la voglia . Sente le sue labbra che lo sfiorano . Gli prende in bocca le palle e inizia a succhiarle decisa lui si sente quasi svenire dall’eccitazione .poi con la lingua lo percorre tutto fino alla punta . Solleva lo sguardo e gli sorride maliziosa . Lui ” continua così troia , mi fai impazzire ” lei prende la cappella tra le labbra e inizia a fare roteare la lingua per poi prenderlo in bocca . Lui impaziente le prende saldamente la testa ed inizia a scoparle la bocca con forza . Lei si sente soffocare , il cazzo le arriva in gola . Tenta di liberarsi ma non ha la forza sufficiente . Lui le prende la testa a due mani e spinge il cazzo violentemente nella sua gola fino alle palle , lei ha un rigurgito , non respira , sta per svenire quando finalmente lui molla la presa e lei prende una grossa boccata d’aria che le fa girare la testa , sente le vene pulsarle sulle tempie ma finalmente respira . Lui la guarda con un ghigno di soddisfazione , il cazzo sempre ritto e fiero gocciolante di saliva . Benedetta non ha il tempo di riprendersi che si sente afferrare e sollevare . Le possenti braccia dell’orco la afferrano per i fianchi per metterla poi a sedere sulla scrivania . Con impazienza le apre la camicetta strappandole i bottoni , si china e affonda la bocca tra i seni che mette a nudo abbassando il reggiseno . prende i capezzoli tra pollice e indice e stringe forte . Li sente gonfiarsi e diventare duri , lei ha un gemito di dolore che lo fa eccitare ancora di più e cosi li pizzica e poi li prende in bocca e succhia goloso e prende a morderli . Lei ora grida per il dolore mentre esce qualche goccia di un liquido trasparente . Lo prega di smettere ma lui insiste e si ferma solo quando vede un leggero rivolo di sangue scendere dalle areole gonfie e viola . Lei piange ma scopre con sorpresa che quella tortura le ha provocato uno stato di eccitazione e vorrebbe quasi chiedergli di continuare ma lui ha già rivolto la sua attenzione altrove . Le sue mani scivolano lungo le morbide cosce di lei per poi afferrarle le natiche e sfilarle le mutandine . Le spalanca le gambe e si ferma per un attimo ad osservare quel bellissimo frutto succoso e maturo pronto per essere colto . Le mette la mano aperta sulla figa e le infila due dita con movimenti ruvidi . Lei sentendo le dita che le aprono il sesso e entrano a violare la sua intimità ha un sussulto . Lui la guarda con un ghigno da satiro e le dice ” questa bella patatina ha bisogno di un bel cazzone che la riempia , ” e appoggiata la cappella all’apertura ormai fradicia di umori di Benedetta spinge deciso fino a farglielo sentire tutto fino in fondo . Lei ha l’impressione di sentirselo arrivare in gola e per un attimo le si ferma il respiro . Lui inizia a pompare con movimenti ampi dei lombi ed ansima ad ogni colpo ” prendi troia , goditi questo mio cazzo , voglio farti ululare come una cagna in calore .” Lei sente quell’asta che la invade e la sbatte con violenza . Si lascia andare supina sul piano della scrivania , con le gambe abbraccia i fianchi di lui come per farlo entrare ancora di più . I suoi seni ballano ad ogni colpo . Lei comincia a sentire che stà per perdere il controllo ” ooooooohhhhhh siiiiiiiiiiiiiii ti prego , continua così ,non smettere , fammi godere ” Lui all’ora prende ad aumentare di intensità e frequenza la spinta del suo pistone fino a che la sente urlare , ridere piangere quando un rivolo di miele le bagna le cosce di un orgasmo lungo e profondo . A quel punto estrae il cazzo e con due colpi di mano viene in potenti getti di sborra che le finiscono sulla figa rovente e sulla pancia piatta . Lei si massaggia la figa e spalma la sborra su pancia e tette per poi leccarsi la mano da vera porcella . Lui le offre di nuovo il cazzo che lei provvede a pulire per bene con la lingua . Lei ora giace esausta sulla scrivania , lui la prende in braccio , la porta in bagno e la adagia nella vasca . ” è ora di fare una bella doccia calda ” Si mette in piedi sulla vasca e inizia a pisciarle addosso , prima in faccia poi sui seni la pancia la figa . Una lunga pisciata che la bagna tutta . Lui la costringe a tenere la bocca aperta e gliela fa bere e risputare . La lascia così pisciata nella vasca e se ne torna in soggiorno dove si accende uno dei suoi sigari preferiti che assapora con lunghe boccate . Lei si sente esausta e sporca sia dentro che fuori . Scoppia in un pianto dirompente e disperato . La droga comincia a perdere il suo effetto e Benedetta comincia a prendere coscienza di ciò che le sta accadendo . E’ spaventata , si sente umiliata ed esausta , le scendono grosse lacrime lungo le guance . Ad un tratto vede il suo professore entrare nel bagno completamente nudo che aspira un grosso sigaro . ” cosa mi hai fatto ? ” dice tra i singhiozzi. ” non mi sembra che ti disperassi tanto di la in soggiorno insieme a me . Anzi hai goduto come la più navigata delle baldracche ” ” sei un vigliacco , mi hai somministrato qualche sostanza a mia insaputa , hai tradito la mia fiducia ” ” OOHHH che parolone , tu non te ne rendevi conto ma mi hai desiderato sin dal primo giorno che ci siamo conosciuti , io ho solo fatto in modo che il tuo sogno si realizzasse .” ” tu sei pazzo , meriti la galera per ciò che mi hai fatto ” . ” Non dire così , ora ci mettiamo a dormire e domattina vedrai che la penserai diversamente ” e mentre dice così le inietta qualcosa nel braccio che quasi istantaneamente le fa annebbiare la vista fino che tutto diventa buio e sprofonda in un sonno improvviso

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