Erasmus , non c’è solo lo studio ma….. ( 2 di 2 )

Erasmus , non c’è solo lo studio ma….. ( 2 di 2 )

La confessione di Alan e quella scopata che non aveva premeditato le hanno scaldato il ventre e la fanno sentire perennemente in calore , lui del resto non aspetta altro che di poterla avere di nuovo. Durante il giorno fanno sesso più volte e la sera Sonia scopa con me raccontandomi tutto. Giusto la mattina successiva a quando Alan è stato colto in flagrante facciamo colazione insieme ma non accenniamo a ciò che è successo il giorno prima come se io ancora non sapessi nulla. Una volta finito esco per andare al lavoro e Sonia sistemata la cucina va a fare la sua doccia mattutina. Alan ora che grazie a lei si è liberato di quell’ingombrante segreto non ha più bisogno di fare le cose di nascosto e senza nessun indugio entra nel box col cazzo già duro mentre lei si sta ancora lavando e la scopa in piedi sotto il caldo getto dell’acqua sborrandole di nuovo in figa. Escono dalla doccia insieme e si asciugano a vicenda. Quei gesti , il contatto col corpo di lei gli procurano un’ulteriore erezione e Sonia ne approfitta per fargli un pompino fino a farsi venire in bocca ed ingoiare la golosa calda crema di quel giovane maschio esuberante come un puledro liberatosi dalle briglie. Io sono via fino a sera per cui pranzano senza di me e mentre Sonia è intenta a lavare le stoviglie Alan le arriva da dietro e prende a palparle i seni e a baciarla sul collo. “Smettila Alan , non vedi che sono occupata ?” “Sonia , ti voglio , tu mi accendi il fuoco dentro , è più forte di me. Lei fa un po la ritrosa ma senza troppa convinzione così Alan prosegue il suo assedio e le infila una mano sotto la corta gonna. Le accarezza le cosce per poi andare a cercare il suo sesso , scosta con due dita le mutandine , lo tocca , com’è caldo e umido , ci passa sopra la mano e lo sente schiudersi e bagnarsi del delizioso miele del desiderio. Le sfila gli slip e si abbassa i pantaloni della tuta svelando il suo cazzo in tiro , grosso e pulsante perché oltre ad essere giovane l’irlandese è anche ben dotato. Prende Sonia per i fianchi e l’attira a se facendole inarcare la schiena ed alzare il culo e la penetra con decisione. Lei indossa ancora i guanti per i piatti e quando sente quell’asta entrare fino a sfiorarle l’utero si aggrappa al bordo del lavandino e cede al piacere. Lui la tiene stretta e pompa con passione , sbuffa muovendo quel pistone nella sua figa vogliosa. Lei gli dice di fotterla , vuole essere sbattuta con forza e lui non si risparmia di certo. Le da della baldracca “Ti piace il cazzo , vero ? E non ti basta quello di Alfio , ne vuoi di più e non sei mai sazia” “Si e li voglio grossi e carichi di sborra , esplosivi” Ha presto un orgasmo che sembra che sborri tanti sono gli umori che sprigiona la sua figa assetata di piacere. “Vienimi sul culo , versaci sopra tutta la tua sborra” Alan da ancora qualche potente colpo e appena sfila il cazzo le inonda il culo del suo sperma caldo e denso come yogourt. “Adesso voglio che me lo spalmi sulle chiappe e nel mezzo. Lecca la tua stessa sborra sul mio buchino” Alan le massaggia le natiche spalmandole con il suo seme fino al buco del culo. Si china e glielo lecca assaporando il gusto del suo orgasmo su quell’invitante pertugio. Lecca e massaggia. Le apre le natiche con le mani ed affonda il viso tra di esse, La lingua si fa spazio e si infila nell’ano semiaperto. “Mettimelo nel culo , lo voglio sentire tutto dentro” Lui scosta la faccia e osserva quelle belle rotondità e la nel centro l’ano che si muove , pulsa , sembra che boccheggi voglioso. Gli sta dicendo “prendimi , ti voglio” Il suo cazzo è tornato più duro che mai. Punta la cappella e spinge. La vede aprirsi il varco ed affondare in quell’oscuro anfratto. Sonia gode senza ritegno mentre lui muove instancabile il suo palo di carne come fosse uno stantuffo. Gemono , ansimano e si scambiano parole porche , lei si sgrilletta ed ha un ulteriore orgasmo che le bagna anche le cosce e lui viene di nuovo abbondantemente riempiendole il culo. Quando faccio ritorno a casa so già che Sonia avrà qualcosa da raccontarmi. Le loro facce parlano da sole nonostante Alan cerchi di comportarsi come se nulla fosse cambiato convinto che Sonia non mi abbia ancora detto nulla. La sera tocca a me soddisfare le mai sopite voglie della mia amata e godiamo come dei porci , lei a raccontarmi di come ha preso il cazzo di Alan e delle sue sborrate ed io ad ascoltarla. E così va avanti per tutto il resto della settimana fino al venerdì sera. Ci troviamo a tavola per cena ed io propongo per il giorno dopo una gita al fiume a prendere un po’ di sole e perché no magari fare il primo bagno dell’anno , in fondo è fine maggio e le temperature sono decisamente estive. La mattina dopo prepariamo il necessario per passare una giornata all’aria aperta e partiamo. Lasciamo l’auto lungo l’argine e ci addentriamo a piedi in un sentiero nel bosco visibile solo ad un occhio attento fino a raggiungere una spiaggetta sabbiosa che abbiamo scoperto per caso io e Sara tempo addietro. E’ un luogo isolato che nessuno conosce tranne noi o almeno questo è quello che crediamo visto che non abbiamo mai notato traccia della presenza di altri. Sistemiamo le stuoie sulla sabbia e gli asciugamani su di esse. Mi rivolgo ad Alan “Hai dei problemi se ci spogliamo ? A me e Sonia piace stare nudi nella natura” “No , nessun problema” Ci leviamo i vestiti e ci stendiamo sui teli da bagno. Sonia estrae la crema solare e dopo essersela spalmata su tutto il corpo chiede ad Alan di passargliela sulla schiena. Si stende a pancia in giù e lui comincia a distribuire la crema con ampi movimenti circolari della mano. “Ed il sedere ?” gli fa lei “guarda che batte anche li il sole” Alan resta per un attimo interdetto , mi guarda titubante. “Coraggio , avrai mica vergogna a toccare un bel culo , immagino non sia il primo su cui metti le mani” “No ma…………..ok” Spalma la crema con cura sulle natiche e Sonia lo invita ad andare anche nel mezzo così che le passa la mano sull’ano fino a sfiorarle il sesso. Il cazzo di Alan accenna un erezione e lui appena finito il suo compito per togliersi dall’imbarazzo dice che gli è venuta voglia di fare il bagno e corre a tuffarsi in acqua. Io e Sonia ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere. Lei si alza e lo raggiunge. Gli arriva alle spalle e lo spinge facendolo cadere. I due iniziano a giocare facendo la lotta in acqua. Ognuno cerca di fare andare sotto l’altro con i corpi che inevitabilmente vengono a stretto contatto tra loro. Stanchi della lotta si rimettono in piedi , sono dentro a metà , a lui l’acqua arriva fino alle cosce. Lei lo abbraccia da dietro e lo fa voltare verso di me. Io mi sono messo seduto e li osservo. Gli prende in mano il cazzo mentre con l’altra gli accarezza il petto. Lui rimane come paralizzato. I nostri sguardi si incrociano. Io non accenno a nessuna reazione. A lui comincia a diventare duro. Sara lo sega mentre gli da dei baci sul collo e lo accarezza. Alan nel vedere il mio coinvolgimento si lascia andare e mentre Sonia non smette di segarlo con una mano le prende la nuca e girato il viso verso di lei la bacia. Limonano a lungo poi Sonia si china e dopo averlo fatto mettere di profilo glielo prende in bocca e gli fa un pompino dei suoi che so bene quanto riescono a mandarti su di giri. Quando sente che sta per giungere il momento smette di succhiare e riprende a segarlo attendendo con la bocca aperta e la lingua fuori che esploda tutto il suo entusiasmo ed è quello che avviene alcuni secondi dopo. Dalla cappella gonfia vedo sprigionarsi fiotti di sperma che le centrano la bocca ed in parte il viso. Riprende a succhiarlo per bere tutto quel goloso succo fino all’ultima goccia poi si rialza , prende il giovane per mano e vengono verso di me. Io ho il cazzo duro eccitato da ciò che ho visto. Si siede di fianco a me ed invita Alan a fare altrettanto sul lato opposto. “Su , coraggio Alan , toccalo. Mi hai confidato che ne sei attratto , hai ora l’occasione di soddisfare questo tuo desiderio” Alan arrossisce , nonostante abbia fatto sesso con Sonia con me presente non si è ancora sciolto del tutto. “Tranquillo ragazzo , so tutto comprese le scopate che vi siete fatti voi due in questi giorni ed è tutto ok. Amo Sonia anche perché mi sa dare gioia offrendo il suo amore di femmina ad altri oltre che a me. La sua generosità nel donare il suo corpo mi coinvolge e mi fa godere del suo godere” Sembra che le mie parole siano servite a rasserenarlo ed a dargli fiducia. Avvicina la sua mano a sfiorare il mio cazzo teso come un palo, Lo tocca e lo percorre per tutta la sua lunghezza fino alle palle poi prende l’asta con la mano stretta a pugno e prova a menarmelo con sempre maggior convinzione. Guarda Sonia e le sorride. Lei risponde ricambiando il sorriso soddisfatta. Mi bacia e posso sentire ancora il sapore dell’orgasmo di Alan nella sua bocca poi bacia lui quindi si china e mentre lui mi sega lei gioca con le mie palle nella sua bocca. Fa segno al giovane di chinarsi pure lui. Gli dice di baciarmelo e lui ubbidisce. Ora ho due bocche che si occupano del mio cazzo , lo leccano e succhiano insieme. Quando si trovano entrambi sulla punta limonano tra di loro con la mia cappella in mezzo. Sonia si scosta , me lo prende in mano e lo offre alla bocca di Alan. Questi coglie l’invito e fa il primo pompino della sua vita. All’inizio è un po’ impacciato poi mano a mano si scioglie. Impara presto , del resto un uomo sa cosa desidera un altro uomo e di fatti non da più l’impressione di essere un novellino e riesce a farmi godere. Mentre lui succhia Sonia mi lecca le palle. Dico ad Alan di scostarsi. Voglio che la sborrata se la godano entrambi. Me lo prendo in mano e mi sego con loro due che osservano ansiosi di vedermi venire e finalmente sborro e lo faccio in modo esplosivo tanto che alcuni schizzi mi raggiungono al petto. Una volta scarico Sonia si mette a leccarmi la sborra dal petto e poi a scendere fino alla base del cazzo. Alan invece me lo ha preso di nuovo in bocca e succhia raccogliendo le ultime gocce e e quella che mi è colata lungo il fusto. “Bacialo” fa Sonia rivolta ad Alan “fagli sentire il sapore del suo stesso sperma dalla tua bocca” Sonia ha fatto godere due uomini e ne ha provato piacere ma ora sente il bisogno di godere anche fisicamente così mi si mette sopra e mi da la figa da leccare. E’ fradicia , succosa e buona ed io mi nutro del suo miele. Ora si distende mettendosi a carponi su di me e mi bacia in bocca. Alan le si mette dietro. Non può certo resistere a quel bel culo proteso all’indietro con la passera aperta che chiede di essere presa. Affonda il suo bel cazzo in quel dolce frutto carnoso con un colpo secco che le fa mancare per un attimo il respiro ed inizia a pompare di buona lena. Sonia fa leva sulle braccia , inarca la schiena per potersi offrire pienamente. Il suo viso gaudente è qualcosa di assolutamente erotico ed i suoi seni che sbattono in ogni direzione sollecitati dai potenti colpi del ragazzo mi eccitano da morire. Il cazzo mi si rizza di nuovo , faccio un cenno a Sonia che dice ad Alan di fermarsi così che dal suo cazzo passa al mio. Alan preso in contropiede si mette in disparte un po’ deluso col cazzo gocciolante gli abbondanti umori della mia femmina. “Prendile il culo , ti sta aspettando” Probabilmente non ha mai fatto sesso a tre ed è la prima volta che partecipa ad una doppia penetrazione ma non si fa pregare. Si porta di nuovo dietro di lei e questa volta infila il suo pistone nel culo di Sonia. Lei con due cazzi che la scopano in contemporanea gode come una cagna in calore e come una cagna in calore guaisce. Ha una serie di orgasmi ravvicinati e scuote la testa in preda all’estasi erotica. Vuole essere riempita e ci incita a sborrarle dentro. Io sono il primo ed il mio godere è talmente intenso che sento il cazzo contrarsi e lo sperma che dal profondo scorre attraverso di esso per eruttare come lava da un vulcano ed inondarle la figa. Sonia nel sentirsi riempire e riscaldare il ventre da questo fiume di sborra ha un ulteriore orgasmo che a catena coinvolge Alan che viene a sua volta sborrandole in culo. Siamo tutti e tre esausti , abbiamo dato tutto e Sonia così farcita dalle nostre sborrate si va a distendere sul telo da bagno soddisfatta e pienamente appagata. Dopo esserci ripresi consumiamo il pranzo al sacco che ci siamo portati da casa e passiamo il resto della giornata tra sole e giochi nell’acqua fino a che viene l’ora di tornare a casa. Abbiamo passato un sabato speciale che Alan in particolare non dimenticherà facilmente e lo dimostra il fatto che è rimasto costantemente in contatto con noi anche dopo essere tornato in Irlanda. A casa facciamo a turno la doccia e mentre Sonia cucina io e Alan dopo aver apparecchiato la tavola ci spostiamo in salotto in attesa che la cena sia pronta. Ripercorriamo la giornata e mi confida che non aveva mai preso un cazzo in mano in vita sua che non fosse il suo e trova anche il coraggio di aprirsi del tutto e confessarmi come aveva già fatto con Sonia una sua fantasia che grazie all’esperienza avuta oggi si è trasformata in forte desiderio ed è quella di farsi scopare come se fosse una femmina. Gli rispondo invitandolo a passare la notte con noi nel nostro letto. Lui accetta emozionato. Sonia tanto per mantenere calda l’atmosfera ha indossato la sua leggera vestaglia senza niente sotto e quando le capita di trovarsi davanti alla porta a vetri del balcone i raggi del sole al tramonto svelano le forme che l’indumento a malapena nasconde , il netto profilo delle cosce compresa la sagoma leggermente sporgente del sesso senza contare i floridi seni quando si trova di profilo di cui si può ammirare la forma come se fosse solo un leggero velo a separarci da essi. Quando viene a servire la cena a tavola io e Alan restiamo come calamitati con gli occhi appiccicati ai seni che sussultano mentre riempie i piatti. Mangiamo discorrendo sereni con Alan particolarmente su di giri ora che si è liberato dal suo ultimo tabù. Finito di mangiare aiutiamo Sonia coi piatti e a riordinare la cucina quindi ci trasferiamo in salotto. Svelando che ero stato costantemente informato su tutto quello che era successo tra loro due durante le mie assenze è venuta alla luce la faccenda del breve video porno nostrano catturato da Alan la notte che ci ha spiato. Gli chiedo se è possibile collegare il suo portatile in modo da poter vedere il video sullo schermo della televisione e lui risponde che si può e così fa. Ci mettiamo comodi sul divano e possiamo guardare sul grande schermo della tv il filmato con le immagini di me e Sonia che ci sbizzarriamo. La ripresa dura si e no cinque minuti ma le immagini sono chiare e mostrano Sonia che viene colta dall’orgasmo ed io che sfilo il cazzo dalla sua figa e le sborro in bocca e sul viso. “Il tuo telefono fa delle belle riprese , le immagini sono molto nitide , mi auguro e ti chiedo di impegnarti con noi a non diffonderle” “Avete la mia parola , anzi se volete vi passo il video sul vostro computer e cancello l’originale dal mio telefono e la copia che ho scaricato sul pc” Dopo aver visto quelle scene a tutti e tre si è risvegliata la voglia di sesso peraltro mai sopita. Sonia accende lo stereo e mette un brano di musica d’atmosfera poi si posiziona di fronte a noi e inizia a danzare con movimenti sensuali. Muove i fianchi e il ventre mentre le sue mani scorrono lungo il suo corpo. Abbassa le spalline della veste che indossa e ci mostra le spalle e parte della schiena. La luce della lampada a stelo svela li suoi profili. Quando è di spalle fa ondeggiare i fianchi e spinge indietro il culo. Noi applaudiamo entusiasti e la incitiamo a proseguire mostrandosi sempre un po di più. Lei si gira e si mette le mani sui seni , li palpa e piano piano li scopre. Indugia parecchio prima di svelarci i capezzoli belli , rosei , ritti e con le ampie areole turgide. Resta con la vestaglia legata in vita , si volta , allarga le gambe e si china. Il disegno delle gambe che vanno ad incontrare la sagoma del suo magnifico culo ed il profilo del suo sesso sono una magia sotto quel tessuto reso trasparente dal fascio di luce che lo attraversa. Si rialza , scioglie il nodo alla cintura e la vestaglia scivola ai suoi piedi. La nostra reazione allo spettacolo esclusivo offertoci è un’ovazione , un tributo alla bellezza , alla sensualità ed alla carica erotica che trasmette. Lei ringrazia facendo un inchino e corre in camera da letto. Io e Alan ci guardiamo , ci alziamo all’unisono e ci fiondiamo da lei che si è già messa in posa al centro del letto. Ci spogliamo e in un baleno le siamo accanto con gli uccelli dritti e duri come paletti. Sonia e Alan si mettono nella posizione del 69 con lei sotto a mungergli il cazzo mentre lui le lecca la figa. Io li lascio fare per un po menandomi il cazzo poi mi metto tra le cosce di lei seduto sulle mie stesse gambe con l’uccello tra quello di lui e la figa di Sonia. Alan si alterna tra il leccare la figa e succhiare il mio cazzo mentre Sonia si occupa del suo poi me lo prende in mano e lo guida dentro di lei. Spingo e sono tutto dentro. Comincio a pompare mentre Alan osserva lo scorrere del mio cazzo nella figa fradicia di umori per poi riprendere a leccare l’una e l’altro assieme. Sonia è passata dal cazzo alle palle ed infine al buco del culo che lecca e contemporaneamente massaggia con il pollice. Quando è sufficientemente rilassato gli allarga le natiche con le mani e vi infila la punta della lingua fin dove riesce ad arrivare e gli limona l’ano come se fosse una bocca. Io dopo averla scopata per un po raccogliendo i suoi fluidi a impregnare l’asta mi tolgo da li e lascio che Alan prosegua ad occuparsi della passera che gli regala presto il primo orgasmo della serata. Passo dall’altra parte dove Sonia ha fatto un ottimo lavoro predisponendo quel buchetto vergine alla sua prima penetrazione. Il mio cazzo è ben lubrificato dalla precedente immersione nella figa ed è Sonia a prendermelo in mano e appoggiare la cappella in quel punto che sto per violare per la prima volta. Spingo senza affondare il colpo tanto da fare un po di spazio alla cappella. Alan come sente premere contro il suo ano si irrigidisce. Sonia gli dice di rilassarsi che sta per provare nuovi piaceri. Gli parla in modo che si distragga e gli cali la tensione. Spingo un po’ più deciso e la cappella è dentro. Alan lancia un grido strozzato di dolore , gli ho aperto il culo ed il più è fatto. Spingo di nuovo e questa volta il mio cazzo scivola dentro senza che venga più opposta resistenza. Alan sembra abbia smesso di respirare ma quando inizio a muovere i lombi avanti e indietro e il mio cazzo scorre ritmicamente nel suo culo gli scappano i primi gemiti. Ora lo posso scopare senza più il timore che si irrigidisca , si è lasciato andare al piacere. Pompo deciso mentre lui ansima e geme come una vera troietta in calore. Sonia da sotto si gode la vista del mio cazzo che entra ed esce senza sosta con le palle che sbattono contro le sue chiappe ad ogni colpo. Ha il cazzo di Alan in mano e tira e strizza come se stesse mungendo le mammelle ad una vacca. Ogni tanto mi fermo interamente affondato in lui e Sonia ne approfitta per succhiarmi i coglioni. Alan gode apertamente di questa sua nuova intensa esperienza ed ha sempre la bocca sulla figa di lei che allungata una mano si mette a strapazzarsi il clitoride con rapidi movimenti delle dita e presto viene una seconda volta dando il suo miele ad Alan che lo succhia golosamente. Io spingo ansimo , sbuffo e con un grugnito annuncio il mio orgasmo e sborro in quel culetto vergine. Lui sentendomi venire sborra a sua volta inondando Sonia col suo seme. Mi stacco da lui. Il suo buco del culo resta aperto e ne esce un rivolo di sperma che gli cola lungo una coscia. Sonia è pronta e lo raccoglie con la lingua. Mentre Alan si scosta da lei e si sdraia al suo fianco io la bacio ed invito lui a fare altrettanto. Tre bocche e tre lingue che giocano tra loro a scambiarsi i vari sapori del sesso. Il ragazzo è felice di aver provato un piacere finora solo fantasticato ma mai provato prima e la realtà è stata molto più emozionante di ogni possibile viaggio di fantasia. Sonia si spalma la sborra di Alan che ha sui seni e poi si porta le dita alla bocca e le succhia una ad una. Mi alzo dal letto , devo andare a pisciare. Quando torno la trovo messa a pecora di traverso sul letto con Alan che la sta prendendo in piedi da dietro. Lei lo incita , gli da dello stallone , del toro da monta , parole che lo stimolano a scoparla con più foga. Io mi avvicino per osservarli meglio. Adoro quando Sonia si lascia andare e libera tutto il suo essere troia. Ogni volta che lo fa in mia presenza le piace incrociare il mio sguardo ed allora succede qualcosa che ha quasi del magico perché riusciamo a comunicare con gli occhi e lei mi trasmette il suo godere che quasi riesco a sentirlo fisicamente , momenti di intensa comunione durante i quali divide con me il piacere che le sta dando un altro uomo. Questo è ciò che rende speciale condividere la propria donna , la sua essenza. , il fine non è l’essere umiliati da chi può vantare prestazioni migliori ma al contrario è motivo di orgoglio essere amati da una donna che si offre ad altri generosamente come dispensatrice di piacere ma che a noi oltre alla carne ha donato anche il suo cuore. Sonia mi fa cenno di avvicinarmi ed io vado a mettermi in ginocchio sul letto , mi piego un po’ all’indietro così da offrire il mio cazzo alla sua avida bocca. I suoi pompini sono qualcosa di unico. Col tempo e l’esperienza ha acquisito un abilità tale che usa bocca e lingua con sapienza variando sia nei modi che in intensità tanto che ogni pompino risulta diverso da quello precedente. Sono di fronte a lei col cazzo affondato nella sua bocca e osservo quel giovanissimo uomo che le sta sbattendo il cazzo in figa. “Dai porco scopati la mia femmina , godila e falla godere , si sta donando a te , non sprecare il tuo seme e riempile il ventre come se volessi ingravidarla” Lui sbuffa , le afferra i fianchi e libera il succo del suo piacere in abbondanti fiotti di caldo e cremoso sperma , un nettare che lei accoglie dentro di se con gioiosa soddisfazione e orgoglio. Ci addormentiamo tutti e tre in quello stesso letto. La mattina dopo è domenica , non ci sono impegni e la fretta è una parola bandita per cui ognuno si sveglia per conto suo. Io e Sonia ormai abituati agli orari della settimana ci svegliamo quasi assieme mentre Alan dorme ancora profondamente. Ci facciamo un po di coccole poi ci alziamo per andare in bagno , dobbiamo pisciare. Io piscio nella tazza mentre Sonia va nella doccia e la fa curandosi di mettersi rivolta a me. Ad entrambi piace guardare l’altro pisciare , la troviamo un’azione così intima da rivelarsi erotica. Molti sono appassionati a quella che in gergo viene chiamata pioggia dorata e amano farsela fare addosso ed anche in bocca mentre noi due ci limitiamo al piacere di guardare mentre l’altro la fa. Torniamo a letto che Alan sta ancora dormendo. Sonia si mette a stuzzicarlo. Gli accarezza il cazzo e gli bacia le palle. Per un po’ non succede niente , rimane inerte poi inizia lentamente a dare qualche segnale di vita. Si è visibilmente ingrossato pur essendo ancora molle come un salsicciotto ma con l’insistere di Sonia piano piano prende a crescere con più decisione fino a raggiungere una piena maschia erezione. Il suo cazzo è ben sveglio ora mentre Alan continua a dormire inconsapevole. Sonia prende a segarlo e quando vede le prime timide gocce testimoni di desiderio imperlare la cappella le raccoglie con cura con la lingua fino a stringere con due dita per allargare la fessura ed infilarcene la punta. Mi bacia “un assaggio prima di colazione che per me comincia adesso” e si mette a succhiare il cazzo di Alan decisa a coglierne il succo. Alan geme nel sonno , probabilmente sta vivendo quel momento in sogno. Si sveglia nel preciso istante in cui spara la sua sborra nella bocca di Sonia che ingoia tutto senza perderne una goccia. “Buongiorno tesoro , ben svegliato” mentre si passa la lingua sulle labbra ostentando la sua lussuriosa troiaggine. Alan sorpreso da quell’inatteso risveglio resta per un attimo disorientato poi risponde al buongiorno con un ampio sorriso. Oggi è l’ultimo giorno che vede Alan nostro ospite , nel pomeriggio ha l’aereo che lo riporterà a casa sua in Irlanda. Siamo tutti un po tristi perché oltre all’ottima intesa sessuale ci eravamo affezionati a lui e lui a noi, Sonia infila la sua vestaglia e va in cucina a preparare la colazione. Io mi infilo i boxer e la raggiungo mentre Alan va in bagno. Dopo poco ci ritroviamo tutti e tre seduti a tavola. Si chiacchiera facendo alcune considerazioni su questa particolare esperienza sotto vari aspetti emozionante. Fatta colazione Sonia si siede sul tavolo e rivolta ad Alan “Vieni qui tesoro , voglio sentire il tuo caldo abbraccio e conservarne il ricordo per quando te ne sarai andato” Lui le si avvicina e le mette le braccia attorno alla vita mentre lei lo fa mettendogliele al collo. Lo bacia e accoglie la sua lingua nella bocca. Limonano con trasporto. Sonia scioglie la cintura che le tiene la vestaglia e questa si apre mostrando il suo corpo nudo. Alan le prende i seni e li palpa a piene mani per poi succhiarle i capezzoli passando alternativamente da uno all’altro e mentre ne succhia uno con le dita pizzica l’altro facendole scappare dei gridolini che paiono lo squittire di uno scoiattolo. Si cala i pantaloni della tuta , l’unico indumento indossato e si mette a scoparla senza curarsi d’altro. Lei gli si avvinghia mentre lui lavora di lombi tanto da farla sussultare ad ogni colpo. Dopo un po’ lascia la presa e si distende sul tavolo. E’ bellissima da vedere così abbandonata al piacere con i seni che rimbalzano ad ogni potente spinta di lui. Viene colta da più orgasmi in sequenza. Io che sono stato fino ad allora ad osservarli menandomi il cazzo raccolgo con le dita un po del burro avanzato dalla colazione e lo spalmo su e dentro l’ano di Alan che mi lascia fare dandomi così il suo tacito assenso. Mi passo la mano unta sul cazzo , piego leggermente le gambe per mettermi nella giusta posizione e puntata la cappella sul buco del culo ben lubrificato spingo senza timore di fargli male. Infatti il mio cazzo scivola dentro senza incontrare resistenza. Mi fermo un attimo per sincronizzare i miei movimenti con i suoi. Quando spinge entrando in lei mi ritiro e viceversa quando torna indietro affondo. Trovato il giusto equilibrio ognuno gode dall’altro, Sonia geme sotto i colpi del cazzo di Alan mentre lui sbuffa e geme godendosi la figa di lei ed il mio cazzo che gli sta sfondando il culo per la seconda volta ed io mi godo il piacere che mi da sentire quel buchetto che si stringe attorno al mio cazzo ed il suo culo così sodo e benfatto che pare quasi quello di una donna. Alan è il primo a venire e le riempie la figa con l’ennesima generosa sborrata. Si regge con le mani al tavolo portando il culo più indietro rendendomi più comoda la posizione ed ora che non sono più vincolato ai suoi ritmi la scopata è decisamente più efficace. Lo dimostra il suo sonoro ansimare. Sonia mai paga dopo essersi soffermata ad osservarci si infila sotto di lui e accucciata con le gambe spalancate con una mano si masturba mentre con l’altra gli prende il cazzo e se lo porta alla bocca. Sto sudando abbondantemente , lui pure. L’ho sfiancato , siamo entrambi al limite ed io o sborro o rischio di cedere. Lo spunto me lo da Sonia che viene colta di sprovvista dalla tanto improvvisa quanto inattesa sborrata che le va per traverso costringendola a togliere la bocca così che viene inondata di sborra dalla faccia ai seni fino al ventre. La sento urlare “GODOOOO ODDIO COME GODO” Quell’improvvisa doccia di sperma le ha procura un intenso orgasmo che le inzuppa la mano di umori vaginali che si portano appresso parte della sborra ricevuta in precedenza. La mia sborrata stimolata dallo sfogo di Sonia sale prepotente dal profondo a inondare Alan fin nelle viscere. Mi sfilo da lui col cazzo ancora gocciolante e mi vado a sedere sfinito sul divanetto della cucina. Alan si rimette dritto anch’egli stanchissimo e col culo rotto e dolorante. Sonia si rialza coperta di sborra e con la mano grondante ogni genere di umori. Deve anche avere squirtato perché proprio dove era accovacciata il pavimento è tutto bagnato. L’ultima scopata tra noi tre non poteva avere un epilogo migliore. Abbiamo giusto il tempo di riprenderci , fare una doccia e prepararci che è ora di accompagnare Alan all’aeroporto, Attendiamo con lui che giunga il momento di fare il ceck in e ci salutiamo un po’ dispiaciuti ma con la certezza che ci resterà un bel ricordo del breve periodo passato insieme. Io e lui ci abbracciamo mentre Sonia gli da un bacio sulla bocca. Lo accompagniamo con lo sguardo fino a che sparisce alla nostra vista. A Sonia scappa una lacrima. Le donne sono uniche nella loro complessità , hanno la capacità di dimostrarsi forti e determinate come e a volte più di noi senza perdere quella sensibilità che è propria dell’universo femminile.

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