Silvia una vita da troia

Silvia una vita da troia

Mi ha scritto Silvia, la moglie del Cuckold protagonista di un mio racconto. Caro Gladius, voglio raccontarti la storia della mia vita, mio marito crede che quando ho scopato con il dottore davanti a lui era la prima volta che lo tradivo, mi credeva una donna seria e morigerata, ma in realtà non è così, il sesso è stato sempre al centro della mi vita sin da ragazza. Ti racconto in prima persona la mia storia. Ho 15 anni e frequento la prima Liceo Scientifico, abito in un paese che dista circa 12 km, e vado a scuola in autobus, in classe ho molte coetanee cittadine che quasi mi schivano neanche avessi la peste addosso. A dire il vero dato che non sono neanche troppo carine penso provino un po’ di invidia nei miei confronti, sono la più alta della classe un seno abbastanza pronunciato capelli neri e un bel culo messo in bella mostra dai miei fuseaux neri e scarpe da ginnastica rosa, con una maglietta aderente che mette in risalto il mio seno che sta crescendo. Nella scuola c’è un un bidello molto simpatico mi saluta sempre, avrà sui 50 anni di bella presenza, mi invita sempre al caffè e scherza con me. Gli confesso che non vado molto bene in matematica, lui mi dice che mi può aiutare perché ne sarebbe all’altezza, così nel pomeriggio vado a lui tre volte a settimana a prendere ripetizione. Si dimostra sempre molto gentile e incomincia anche a farmi domande, diceva che ero carina, voleva sapere se avevo un fidanzato. Quando gli confessai che nessuno si era mai interessato a me e mi mise una mano sulla spalla e mi disse: “Ma allora di sesso non sai nulla, alla tua età dovresti sapere già molto e cose “in effetti io non sapevo davvero niente. “Senti rimarrà un nostro segreto ma tu devi svegliarti ed imparare tutto sei nell’età giusta” mi mise una mano sulla coscia mi fece arrossire, ma lui mi piaceva sia come persona sia come modo di parlare. “Se vuoi ti insegno tutto io, ma ad un patto, tu sei minorenne non dovrai mai dire nulla a nessuno, rimarrà un nostro segreto” Con lui imparai a baciare, a sentire i primi turbamenti con le sue dita che mi accarezzavano, le sue succhiate sui miei capezzoli duri, le mie mani sul suo cazzo che diventava sempre più grosso, le prime leccate senza forzature sulla sua cappella che aveva inizialmente ricoperta di panna , i primi veri pompini e il salto finale quando mi convinse ad assaggiare la sua sborra tutta in bocca e poi ingoiarla. Ben presto fui io a pretenderlo mi piaceva arrossivo e ingoiavo Poi cominciò a scoparmi con il preservativo e mi sverginò sul suo letto, sentii dolore all’inizio ma poi fu tutto in discesa; le venute continue di cui gli parlavo lo facevano arrapare sempre di più, e mi sbatteva forte facendomi urlare di piacere. Poi un giorno volle scoparmi da dietro e poi mi chiese di potermi inculare, fu molto delicato prima, ma poi me lo schiaffò tutto dentro di botto rompendomi il culetto, mi fece molto male ma mi tenne forte a lui immobilizzata e fu anche bravo,spiegandomi che poi mi sarebbe piaciuto. Mi inculò per qualche minuto e raggiusi l’orgasmo in preda a dolore e piacere; , avevo un bruciore ma lui alla fine mi diede una pomata lenitiva e il giorno dopo già stavo meglio. Con lui avevo imparato a 15 anni ad essere troia, quando guardavo un maschio i miei occhi cadevano subito sulla sua patta e se mi piaceva mi bagnavo pure. Quando andavo in discoteca ormai sapevo il fatto mio, mi portavo un maschio in macchina e lì sfoggiavo tutto il mio fare da troia; le voci si sparsero e un pomeriggio ad una festa organizzata in una casa mi ritrovai a 17 anni sola con 5 maschi tutti sopra i 20 anni, solo il padrone della casa aveva sui 60 un uomo alto e robusto. Tra pompini, scopate, inculate e doppie furono ore di fuoco; penetrata da cazzi belli grossi, alla fine mi ritrovai tutta slabbrata e un culo così aperto che ci entravano tre dita senza sforzo. Il più anziano fu l’ultimo a sfondarmi il culo , aveva un cazzo molto più grande degli altri che lo avevano preceduto, mi fece urlare di dolore e piacere e poi tutti mi sborrarono su tutto il corpo con mia grande soddisfazione. Avevo sborra dappertutto, la sentivo tutta appiccicata alla mia pelle il culo la figa e la bocca debordavano, dovetti correre in bagno a ripulirmi tutta sotto una doccia ben calda; mi sentivo tutta indolenzita. Quella che loro chiamavano una gang bang mi lasciò il segno, sentirmi riempita e sbattuta in contemporanea da tutti quei cazzi mi faceva sentire davvero nata per assaggiare tutti i cazzi che mi sarebbero piaciuti. Il giorno dopo quell’incontro mi ricordai del bidello che mi aveva detto di fare sempre sesso protetto per non avere guai avrei potuto essere ingravidata e rimanere incinta. Così chiamai il ginecologo da cui andavo a volte con la mamma, e il pomeriggio stesso ci andai, gli raccontai tutto di me e del giorno prima. Lui mi parlò molto apertamente, mi disse di prendere la pillola del giorno dopo per stare tranquilla e mi diede lui stesso una confezione , mi mise in guardia alle malattie che si potevano prendere, ma poi alla fine mi feci scopare anche da lui. Mi avvicinai e gli dissi sfacciatamente ”dottore o ho una continua voglia di cazzo e anche adesso se vuole …” mi tolsi i fuseaux e il perizoma andandogli incontro con una mano a tastargli il cazzo, lui iniziò a leccarmi culo e fica, mi legò poi sul’ apposito lettino polsi e caviglie , si abbassò i pantaloni poi mentre mi trastullava con tre dita in figa mi sbatté il suo cazzo tutto in bocca; ero l’ultima paziente e la segretaria era andata via Mi scopò in bocca dicendomi che ero troppo troia e poi mentre le sue dita mi avevano fatto venire due volte, mi sbatte tutto il suo cazzo prima in fica e poi nel culo, il suo cazzo non era troppo grosso ma me lo sbatteva con colpi profondi e lunghi facendomi urlare e venire di continuo, poi si tolse e mi venne i bocca . Il culo mi faceva un po’ male il giorno dopo, ma al dolore univo il piacere ad essere inculata dal mio ginecologo. che infine lo tolse e mi venne tutto in bocca dicendomi di non temere che era sano perchè si controllava di continuo. Da lui andai più volte sempre come ultima paziente, a volte ci trovavo suoi colleghi anche più di uno tutti con analisi a posto e mi facevo sbattere da tutti a turno me li sentivo ingrossare in bocca li spompinavo e gli leccavo anche culo e palle , ormai ero una perfetta professoressa del cazzo, mi prendevano in doppia e non smettevano più di apostrofarmi come “cagna, troia, maiala, vacca da monta, puttana” e io mi caricavo ancora di più incitandoli a trattarmi male a sfondarmi tutta senza ritegno a riempirmi dappertutto di tutta la sborra che avevano .la cosa durò un po’ di tempo e così mi feci un bel bagaglio di esperienze sotto la tutela del mio ginecologo mi sentivo anche più tranquilla. Prima di compiere il mio 18 esimo anno andai 15 giorni al mare con la sorella di mio padre e suo marito; avevano una casetta a Cattolica e loro mi volevano molto bene non avendo avuto dei figli per colpa di un problema del marito. Dedicavano tutto il loro affetto a me, mia zia era una persona un po’ chiusa di carattere, mentre il marito Luca era molto allegro e ogni tanto scherzando mi stringeva forte a se dicendomi che mi ero fatta una bellissima ragazza, io dato che mio zio mi piaceva sia per la sua simpatia che per come era fisicamente pensavo tra me e me “Attento Luca che prima o poi ti scopo”. L’occasione si presentò la terza sera mia zia sentendosi stanca, dopo cena disse” Se volete uscire fate pure io mi vedo un po’ di tv e poi vado a letto, buona passeggiata” Io ero felicissima” dove si va zio? ” “Andiamo qui vicino c’è un posto dove si balla, ti piace ballare?” “”si a me piace ballare e parecchio” lui nemmeno immaginava che cosa per me significava dire ballare parecchio. Uscimmo e mentre camminavamo io mi appoggiai a lui facendogli sentire i miei fianchi e a volte la mia tetta vicino al suo braccio.Nella balera dopo qualche ballo più vivace capitò un lento, io mi appoggio tutta a lui e dopo un po’ sento il suo cazzo che mi preme sul ventre, gli butto le braccia al collo e lui mi mette le mani sui fianchi ed io sfacciatamente, da navigata com’ero ”Dai zio andiamo da qualche altra parte e scopami ho voglia di un bel cazzo”. Lui senza dire niente mi prende per mano saliamo in macchina e ci allontaniamo in un posto tranquillo , io lo assalgo” Si zio fammelo sentire, dai togliamoci tutto” In un attimo ero nuda, via maglietta e minigonna perizoma e reggiseno, mentre lui finiva di togliersi pantaloni e slip gli prendo il cazzo in mano poi inizio a spompinarlo sino a farlo sborrare sborrare e lo ripulii tutto ingoiando tutto quello che eruttava dalla sua cappella di un cazzo grosso e lungo , poi lo bacio e gli dico “ Zio tra un po’ te lo faccio diventare duro così mi scopi e mi inculi più a lungo” Lui mi stringeva a se, ci mettemmo a 69 sui sedili dietro e mi leccò talmente bene i miei buchi che venni gemendo forte e a lungo,intanto il suo cazzo tornava duro e anche io lo aiutai tanto che in poco tempo ebbi il risultato voluto. Mi feci scopare e inculare in tutti modi possibili in macchina ,sentivo il suo cazzo scivolarmi prima in figa e poi in culo, scopammo fino allo sfinimento, poi ci ripulimmo, erano le 2 di notte tornammo che la zia dormiva beata. I giorni seguenti trovammo sempre una scusa per rimanere soli e incastrati una nell’altro, non dimentico tutte le ingoiate di sborra chefeci tranne i due giorni iniziali, furono 12 giorni di sesso sfrenato all’insaputa della zia che si preoccupava solo di cucinare bene e prendere un’ oretta di sole. Ormai avevo 18 anni ero libera di uscire , ma già da prima facevo sempre come mi pareva, avevo la ricetta della pillola ,e mi facevo sborrare anche sempre in figa essendo sicura che nessuno mi avrebbe ingravidato. A scuola fortunatamente andavo più che bene anche perché se c’era una materia in cui avevo i voti bassi mi scopavo il professore , sapevo come ammaliarlo e poi i voti crescevano ,a volte erano sufficienti dei pompini fatti bene: Solo in Matematica dove avevo una professoressa sui 55 vanni che non sapevo come corromperla per e a farmi alzare in voti. Un giorno la pregai , a mani giunte che dato nelle altre materie andavo bene i suoi voti mi avrebbero rovinato la media , se avrebbe potuto dare una mano con lezioni private a pagamento. Riuscii a convincerla, ci trovavamo al pomeriggio in sala insegnanti, mi impegnai molto e migliorai decisamente nei voti, a forza di frequentarci diventammo amiche. Un pomeriggio dopo la lezione cominciò a raccontarmi della sua vita mi disse che era stata sposata ma dopo un tradimento decise di separarsi,era rimasta delusa dagli uomini non ne voleva sapere più di maschi. Io presi la palla al balzo “Ma lei è ancora giovane una bella signora come lei non deve rinunciare ai piaceri della vita è un peccato non godere dei piaceri della vita, se vuole ricambio le sue lezioni di Matematica e le insegno la mia materia”. Lei mi guardava e non capiva allora le dissi Posso darti del tu?” “Certo” “A anche io ho avuto una grande delusione dal mio ex (ma chi ce lo aveva avuto mai) e anche io sono rimasta schifata da questi maschiacci, però ho trovato il piacere lo stesso” e intanto guardandola negli occhi la sfioravo su una spalla e poi sui capelli, e poi rivolta meglio a lei “Posso andare avanti ?” “Si” allora mi avvicino e con le labbra ad un orecchio, “ci sono modi e modi per provare piacere credimi “, e le do un bacetto sul collo e poi mi sposto alla sua guancia, lei non muoveva un capello allora osai di più “Tu mi piaci e vorrei farti provare forti brividi, se vuoi invitami a casa tua, so che vivi sola e ti darò tantissimo piacere”.Lei rimase in silenzio, poi si voltò e ricambiò il tenero bacio sulla guancia, il più era fatto Ci accordammo di trovarci il giorno seguente sarei andata da lei alle 15, mi diede l’indirizzo e arrivai puntuale. Volevo irretirla in modo lesbico ma il mio intento era poi quello di farla scopare poi anche con più uomini, ero diabolica e volevo riuscirci va tutti i costi . Era una donna di aspetto giunonico alta 1.80 con belle tette e un culo da sballo, già mi immaginavo i cazzi che avrebbe dovuto sorbirsi in quel buchetto stretto stretto che nemmeno penso si notasse tra quel bellissimo culo Non avevo mai fatto sesso con una donna ma ero sicura che sarei stata all’altezza delle mie prestazioni erotiche con gli uomini. Alle 15 mi presento da lei, mi apre subito entriamo e mi fa sedere su un divano a tre posti, mi offre dei pasticcini e un caffè, beviamo e mangiamo un pasticcino,. stavamo sedute vicine e le faccio notare un po’ di bavetta del caffè rimastagli nel labbro inferiore e con un mio dito glie la tolgo e la faccio leccare dal mio stesso dito. Poi avvicinandomi a le comincio a leccarla proprio li dicendole che ne era rimasto un po’, intanto le avevo messo un braccio attorno alle spalle a l’attiro a me provando a baciarla mentre con l’altra mano mi appoggio ad una sua tetta molto attraente. Allungo la mia lingua a lambire le sue labbra che d’un tratto si aprono ci baciammo voluttuosamente, le nostre lingue si attorcigliano, io le metto le mani sulle tette e inizio a palparle. Lei non reagisce e continua a baciarmi, le sollevo la maglietta, abbasso il reggiseno e gioco con i suoi capezzoli che diventano subito duri, una mano scende fra le sue gambe sotto la gonna, arrivo alla figa e trovo le mutandine già bagnate, anche lei insinua una mano sotto la mia mini e trova la figa scoperta senza slip. Ti piace questo gioco?” Si” mi dice sospirando .“Allora spogliati voglio vederti nuda” Quasi si strappa i vestiti di dosso e io faccio altrettanto “Portami sul letto” mi prende per mano e mi porta in camera sua, ci sdraiamo nude sul letto matrimoniale e da quel momento è un susseguirsi di gemiti e sospiri, messe a 69 alternando leccate e succhiate, infilandoci due o tre dita nelle fighe fradice., ci sditalinavamo in modo forsennato godendo in continuazione. Furono due ore piene di lussuria, poi esauste facemmo una lunga doccia insieme senza mai smettere di toccarci e baciarci, poi ci asciugammo e senza rivestirci tornammo sul divano e qui iniziò il mio piano per trasformare anche lei in una troia coma me.(continua) Commenti a [email protected]

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