Quando ho scoperto di essere gay, la prima scopata

Quando ho scoperto di essere gay, la prima scopata

Mi ritrovo qui per raccontare la mia prima esperienza gay, avuta con Vittorio, un amico di università, ci siamo conosciuti al primo anno durante i corsi, lui è dichiaratamente omosessuale, mentre io sono sempre stato etero, o almeno così credevo. I primi dubbi sono iniziati a diciassette anni, quando mi resi conto di provare attrazione per Andrea, un mio compagno di scuola, un ragazzo alto, moro, con gli occhi azzurri, avevamo sempre avuto un rapporto conflittuale, poi mi resi conto che il mio astio nei suoi confronti era solo paura di ammettere che in realtà mi piaceva e tanto. Mi ritrovai le sere in camera sul letto a pensarlo e ad eccitarmi, il cazzo mi veniva duro quasi subito, più rapidamente di quando pensavo a qualche ragazza o vedevo un film porno, era chiaro che lui mi suscitava qualcosa di potente. Così finivo per prendermi il cazzo in mano e farmi una sega pensando alle possibili scopate con lui, al suo corpo nudo e al suo uccello, ne immaginavo la forma, la grandezza, il colore della cappella, insomma, ogni piccolo dettaglio che potesse farmi perdere la testa. Ci mettevo davvero poco a raggiungere l’orgasmo, così mi prendevo una pausa, poi iniziavo a pensarlo di nuovo e ricominciavo con un’altra sega, ero capace di farmene 3-4 di fila per tutta la notte. Mi resi conto che non potevo andare avanti in quel modo, dovevo trovare una soluzione, così provai ad avvicinare il mio compagno di classe e capire le sue tendenze, inutile dire che era etero incallito e gli piaceva la passera, dovetti lasciar perdere. Almeno, dopo aver avuto la certezza della cosa, mi misi il cuore in pace, ma non nascondo che qualche volta lo ripensavo, mi toccavo il cazzo e venivo copiosamente. Ho continuato ad uscire con le ragazze, ho scopato diverse volte con loro, più passava il tempo e più mi rendevo conto che ci mettevo sempre più tempo ad eccitarmi e a venire, in un’occasione era, addirittura, successo di non riuscire a soddisfarla pienamente e di non arrivare all’orgasmo senza un grande aiuto. Ricordo che dopo venti minuti, dovetti metterglielo in bocca, chiudere gli occhi e pensare ad un bel ragazzo, immaginai che fosse lui a spompinarmi e così venni quasi subito. Non so se stavo diventando gay, se la passera non mi piaceva più o se stavo prendendo coscienza di una nuova parte di me, non ho avuto risposte alle mie domande fino a che non ho incontrato Vittorio. Come dicevo, lui è un amico dell’università, abbiamo legato rapidamente, una persona disponibile, gentile e sempre pronta ad aiutare gli altri, non è un mistero che è circondato da tante persone. Il fatto che fosse dichiaratamente gay mi ha incuriosito e non poco, non ho mai smesso di pensare ai ragazzi e lui, molto carino, mi aveva riacceso quella curiosità, inoltre, sapevo che con lui l’ostacolo dei gusti sessuali non c’era, avrei solo dovuto convincerlo a prendermi in considerazione. Così iniziai ad essere gentile e carino con lui, a riempirlo di attenzioni e di cortesie, lui se ne accorse e sembrava apprezzare, più volte mi aveva fatto dei complimenti, dicendomi che ero proprio un bel ragazzo e che se fossi stato gay ci avrebbe sicuramente provato. Colsi questa sua affermazione per bloccarlo e chiedergli: “E se lo fossi invece?” Lui mi guardò negli occhi, mi sorrise e poi mi rispose: “Allora mi chiedo cosa tu stia aspettando per provarci con me”. Avvenne tutto in pochi secondi, eravamo a casa sua davanti alla tv, mi avvicinai e lo baciai, il mio primo bacio ad un altro uomo, fu eccitante, forte e intenso. Mi lasciai subito andare, come se fosse tutto naturale, gli aprii i pantaloni e tirai fuori il suo cazzo, era lungo e doppio, molto dotato, mi sorprese positivamente, lo avvicinai alla mia bocca, iniziai a leccare la cappella e poi lo presi tutto in bocca facendogli un pompino. Non ne avevo mai fatti, non conoscevo il sapore del cazzo ma mi piaceva molto, mentre lo spompinavo tirai fuori il mio e iniziai a farmi una sega, la mia mano fu subito sostituita dalla sua che lo prese saldamente. Ci spostammo sul letto, in pochi secondi restammo completamente nudi, ci mettemmo nella posizione del 69 in modo che entrambi potevamo avere il cazzo in bocca e restammo così per un po’. Fu lui a cambiare posizione, mi fece mettere a pecorina e mi leccò l’ano, sentivo la sua lingua entrare e lubrificare il passaggio, mi chiese se era la prima volta, gli dissi di si, mi avvertì che avrei potuto sentire dolore, ma ero così eccitato che non mi importò. Quando il suo cazzo mi entrò dentro mi fece male, ma quel dolore si trasformò quasi subito in piacere, mi sentivo pieno, mi aggrappai alla testata del letto e mi feci scopare fortissimo nel culo. Finalmente le mie fantasie si stavano realizzando, allungai una mano verso il mio cazzo e ripresi a segarmi mentre Vittorio mi sfondava forte l’ano, lo sentivo gemere, ansimare, grugnire, era eccitatissimo e mi stava facendo impazzire. Mi resi conto di essere arrivato al limite, lo avvertii, lui mi disse di fermarmi per qualche secondo, bloccai la sega, lui si mosse più forte e mi sborrò nel culo, poi mi fece girare, glielo leccai e infine fu lui a prenderlo in mano e a segarmi veloce fino a farmi sborrare sulla sua lingua. Assaporò il mio nettare e poi lo ingoiò tutto, ci ripulimmo e sistemammo, era stata una scopata pazzesca, finalmente avevo capito che mi piaceva farmi fottere da un uomo più che scoparmi una donna. Dopo quella scopata abbiamo continuato a frequentarci e a vederci a casa sua, la prima volta che gliel’ho messo io nel culo è stato emozionante, mi piace scoparmelo, anche se ho capito che il ruolo da passivo mi piace di più. Sentirmi impotente mentre un altro uomo mi scopa senza possibilità di reagire è assurdamente e fottutamente forte ed eccitante, una sensazione alla quale non posso più rinunciare

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