Sesso Pelle e Stivali – La stagista di Pisa, seconda parte

Sesso Pelle e Stivali – La stagista di Pisa, seconda parte

Con ancora il sapore di Simona in bocca e l’uccello non appagato dall’”Antipasto” di pompino e scopata in piedi, la splendida stagista inguainata in sensuale pelle mi porta in un ristorantino fuori mano, in modo di non fare incontri indesiderati con altri colleghi o conoscenti. Mangio qualcosa svogliatamente perdendomi negli occhi e nel corpo della ragazza, anelando a continuare il discorso interrotto e la sborrata trattenuta. Come sa molto bene la mia Valeria (StiValeria su questo sito), la contenzione dell’orgasmo, praticata nello Yoga Tantrico, moltiplica la voglia e la resistenza nel maschio, per cui dopo meno di un’ora schiumavo dalla foja di scoparmi e incularmi la meravigliosa e vogliosa femmina che avevo davanti, finalmente potendo sborrare copiosamente sui suoi stivali e indumenti di pelle e sul suo faccino delizioso; ma Simona la prendeva con tutta calma, guardando ogni tanto l’orologio; alle 21:30, come se fosse scoccata l’ora fatale, anche Lei comincia ad agitarsi e a metà del secondo mi ordina: “paga e andiamo, sbrigati … il dolce lo avrai in albergo !” in macchina guido come un pazzo, mentre lei mi appoggia una mano sulla patta e emanando il forte odore di cuoio mi stringe il cazzo dice “stanotte ricordati che sei mio …”.
Arrivati in albergo, ci precipitiamo in ascensore, dove lei mi struscia addosso tutta la pelle che indossa sotto l’elegante trench (purtroppo di cotone impermeabile e non di pelle come quello di Caterina), limonandomi voracemente; spalanco la porta con Simona abbarbicata a me, entriamo nel soggiorno della suite e … sul divano mollemente adagiata, mentre fuma una sigaretta c’è … CATERINA: indossa un nuovo paio di stivaloni alla coscia, morbidi senza zip, beige e sotto al trench Burbery di pelle nera ha solo una gueppierre di pelle rossa, stringata, con mezze tette di fuori e senza mutande: “ce ne avete messo del tempo …” dice Caterina, “brutta troia, volevi tenertelo tutto per te questo porco … e scommetto che ti sei pure presa un anticipo, pompinara e puttana come sei ! Per farti perdonare dovrai leccarmela il doppio mentre mi faccio inculare … E tu Andrea, non fare quella faccia stupita: oggi ti toccherà lavorare il doppio per soddisfare queste due ninfomani ! Ti avevo detto che sarei venuta a riprendermi i guanti, saranno pieni di sborra se la troietta non li avrà già leccati tutti. E tu Simona, togliti quel trench e nient’altro, che il maiale si eccita solo con la pelle e gli stivali; l’altra notte c’è mancato poco che mi sfondasse il culo per come pompava e leccava lo stivale. Andrea spogliati e preparati ad uno spettacolino per fartelo venire ancora più duro quel ramo che ti ritrovi tra le cosce !”
Detto questo Simona si precipita da Caterina, che la sbatte sul tappeto e si lancia in un sessantanove rovente, in cui vedo guizzare le loro linguette assatanate e le due pussy lucidarsi di umori e saliva. Sono nudo e in alzabandiera, eccitato come un bufalo davanti allo spettacolo di pelle e corpi aggrovigliati in amplesso, Caterina è passata a leccare il culetto di Simona, mentre lei gli lecca lo stivalone: “ti sto preparando lo sfintere da sfondare alla stronzetta, non rimanere così impalato, impala me piuttosto !” Mi butto sulla coppia e partecipo anche io alla lubrificazione dei loro pertugi, poi sfilo uno dei morbidissimi stivali di Simona, ne arrotolo l’imboccatura svasata ed uso quel dildo di pelle per farmi largo nella fica e nel culo di Caterina: “in macchina non ti ho potuto fare questo trattamento, ma con sei buchi e un solo cazzo, dovrò adoperarlo molto …” dico mentre infilo su e giù lo stivale nella fica di Cate leccando la sua clitoride e la pelle, conteso da Simona, ogni tanto il mio cazzo duro finisce tra le labbra della bionda stagista e viene ingoiato fino alla gola; intanto Cate smania per il trattamento di lingua e stivale, si sfila uno dei suoi e mi imita penetrando la fica dell’altra, finché non si rimettono in sessantanove, con Cate sopra a leccare e stantuffare gli stivali l’una nell’altra; io approfitto della posizione e, spostato il sensuale trench di pelle, mi calo nel culo della quarantenne, impalandola fino alle palle mentre lei continua a mangiare e penetrare la giovane fica, che ricambia. Cate gode l’inculata profonda e le cure di Simona con me attaccato alle tettone che spingo forte, decido di proseguire il trattamento per sfiancare la quarantenne e potermi godere la ventenne: sfilo il palo dal culo e lo forzo nella ficona poco sotto, anche se piena dello stivale manovrato e leccato abilmente da Simona. Alla doppia introduzione Cate emette un grido di piacere e mi dice: “porco, mi stai sfondando la fregna, senti come scivola la tua mazza sulla pelle fradicia del mio orgasmo, pompami tutta fino in fondo e quando hai finito sposta lo stivale nel mio culo allargato !!!”
Il contenimento tantrico di poche ore fa, mi impedisce di venire, anche se vorrei inondare il faccino angelico della bionda sotto di noi e mi provoca un’erezione costante ed esagerata; per placare il cazzo dolorante decido di passare alla bionda, sfilo cazzo e stivale dalla fica slabbrata di Caterina, le lecco lo sfintere per benino e rinfilo lo stivale nel suo culo aperto, scopandola con quello, poi passo il controllo dell’attrezzo a Simona, la metto a novanta, piegata a leccare lo stivale che entra ed esce dal culo della collega, sollevo la gonnellina e posiziono il mio glande sul suo culetto, poi lo spingo dentro e lei urla di dolore, lo sfilo, mi piego a leccare abbondantemente il piccolo pertugio, sino ad infilarle la lingua dentro per farlo rilassare, ottenuto un buon risultato riparto alla carica, pur vedendo il mio cazzo troppo gonfio, duro e venoso, ma Simona mi incita: “dai, forza, incula anche me è da stamattina che voglio sentire la tua mazza dentro il culo, ho voglia anche io di essere impalata e sfondata; spingilo dentro senza pietà, riempimi il culo e pompalo forte !”, come non ubbidire ad un simile ordine ! Mi riposiziono, mi attacco alle grandi poppe inguainate nel corpetto di pelle e do una forte spinta, superando lo sfintere e calando in quel culo stretto, come si rilassa un po’, comincio a pompare forte su e giù mentre sento Simona squirtare abbondantemente dalla fica bagnando il sottostante stivale di Caterina e sul quale si struscia le grandi labbra al ritmo delle mie pompate in culo. Il suo culo comincia a pulsare, strizzando il mio arnese duro con i muscoletti interni, mentre Caterina con lo stivale dentro al culo per buoni 15 cm continua a godere e gridare oscenità. Mentre Caterina ha deciso di aver ricevuto abbastanza “cazzodipelle” nel culo e sfila lo stivale per farlo spompinare a Simona, io vado avanti a inculare la malcapitata per venti minuti, finché il mio palo non sciacqua nello sfintere di Simona, lo sfilo ed erutto una marea di sborra che finisce su gonna e corpetto della troia giovane, mentre l’altra si affretta a leccarlo via dalla pelle, coprendo labbra e faccia di sperma vischioso, por poi baciarmi profondamente. Ci calmiamo, a Simona viene sfilato il corpetto di nappa per portare i due meloni al vento, Caterina ci trasferisce lo stivale arrotolato e bagnato di umori e saliva per farle fare una spagnola a pelle; anche io voglio provare quel paradiso e sostituisco lo stivale col mio cazzo, barzotto, ma ancora molto grosso. Le due tornano a lesbicare, leccandosi i buchi slargati e in fiamme, poi si mettono a farmi uno strepitoso pompino a due bocche, ingoiando a turno l’uccellone che le riempie la bocca. Finiamo sul lettone a carezzare i nostri corpi ancora parzialmente vestiti di pelle, Caterina non si è mai tolta il trench, coi cui lembi mi avvolge il cazzo per masturbarlo e farlo tornare duro. Poi mi scopo per bene in posizione del missionario, prima una fica poi l’altra; un altro piccolo fiotto di sborra investe le tette e il faccino di Simona come desideravo dal primo minuto che l’ho vista. Infine, ci addormentiamo abbracciati tutti e tre, con le ragazze ancora infilate nei morbidi stivaloni.
Spero sinceramente che Caterina non conosca biblicamente altre colleghe nelle mie prossime tappe: non ostante il mio amore per pelle e stivali, non sopravviverei a questi ritmi di lussuria ! Poi quando tornerò da Valeria, dopo i lunghi giorni di assenza non saprei come proprio come soddisfare la sua eterna fame di Sesso Pelle e Stivali ! Ma sono sicuro che non sia rimasta a digiuno in questi giorni, Le potrei chiedere di raccontare per Voi le sue prodezze …

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