Sesso con la mia segretaria inesperta

Sesso con la mia segretaria inesperta

Sono nato in una famiglia perbene dove studiare e successivamente intraprendere una carriere professionale soddisfacente è sempre stato alla base di tutto. In effetti, dopo essermi diplomato in un liceo classico, ho scelto di iscrivermi all’università. Mi sono laureato in breve tempo con il massimo dei voti. Durante la mia adolescenza e il periodo successivo, ho sempre dato ampio spazio agli studi. Uscivo poco, non avevo molti amici e tutti mi definivano il classico “secchione”. Mentre vedevo tutti divertirsi, uscire, avere le prime storielle, io rimanevo a casa, con la testa sui libri e tutta l’attenzione di mio padre che ogni tanto veniva a controllare se realmente stessi studiando. A volte mi arrabbiavo con me stesso e principalmente con lui. Perchè devo trascorrere gli anni più belli della mia vita a studiare? Questa domanda rimbombava nella mia testa ogni santo giorno. Una domanda alla quale fortunatamente ben presto ho avuto risposta capendo che le mie lamentele erano tutte sbagliate. Dopo la laurea mi sono sentito più libero, avevo reso orgoglioso i miei genitori, tutta la mia famiglia e in primis me stesso. Ho iniziato a capire che chi studia è padrone del mondo, ha più consapevolezza ed è in grado di raggiungere scopi molteplici. E’ stato proprio dopo la laurea che ho avuto il mio primo riscatto. Tutti i compagni che mi prendevano in giro non avevano lavoro, continuavano a trascorrere le loro giornate come degli adolescenti mentre io, beh io avevo già iniziato un master e grazie ai soldi che guadagnavo avevo possibilità infinite. Io potevo permettermi un’auto e loro no, io potevo trascorrere serate in locali di lusso, loro no. Chi si divertiva ero io, avevo preso il loro posto e in effetti è dopo i sacrifici che arrivano le più grandi soddisfazioni. Non sono mai stato un uomo bello, ma potevo essere potente ed avere qualunque cosa desiderassi. Per questioni di forza maggiore, ho dovuto fare un abbonamento in palestra. Alternavo il lavoro all’attività fisica e dopo un paio di anno avevo finalmente ottenuto risultati accettabili. Un uomo con intelligente, colto e con un bel fisico è quello più ambito da tutte le donne, ed io adesso volevo conquistarle tutte! Negli anni successivi la mia vita ha subito enormi cambiamenti. Il secchione era cresciuto, aveva una laurea, un lavoro e tante passioni. La palestra per me era diventata vitale, non ci andavo solo per allenarmi ma per rilassarmi e per lasciare gli stress del lavoro alle spalle. Un periodo lavorativo fu particolarmente duro, non tanto per ciò che dovevo fare, ma per gli orari estremamente estenuanti. Con mio padre ero a capo di un’azienda commerciale, gli affari per nostra fortuna andavano bene ma spesso eravamo fuori per conoscere venditori e per eventi promozionali. Fu per questo motivo che non avevo più molto tempo per potermi dedicare all’organizzazione di appuntamenti, incontri e tanto altro. Avevo bisogno di una segretaria, magari giovane e di bella presenza. Misi un annuncio su internet, niente di serioso, non avevo tempo per presentare l’azienda o altro, chiedevo semplicemente il curriculum con allegato una foto. In breve tempo mi arrivarono decine di curriculum ma la mia attenzione cadde subito su una ragazza di 23 anni. Non era laureata, lavorava come cameriera ma aveva voglia di dare una svolta alla sua vita. Era bellissima, mora, con due labbra molto carnose e dallo sguardo ingenuo. Una bellezza pura, innocente, non volgare che poteva andare benissimo. La chiamai, le fissai un appuntamento e l’aspettai. Venne al colloquio e dal vivo era ancora più meravigliosa di quanto potessi immaginare. L’ho assunta subito. Da quel momento avevo una spalla su cui contare, non era molto esperta di programmi pc e quant’altro, ma aveva tanta voglia di imparare e di mettere in pratica quanto appreso. Stare vicino a lei mi faceva venire strani pensieri, lavoravamo spesso nella stessa scrivania per evitare di farle fare qualche grave errore e credo proprio che in breve tempo la conquistai. Una sera tornai, come al solito, tardi da un meeting, passai in ufficio per posare alcuni documenti e trovai lei che era ancora in ufficio a lavorare. Testarda, caparbia e bella, elementi che non la lasciavano a me indifferente. Fu proprio quella sera che, lontani da occhi indiscreti, avemmo il nostro primo avvicinamento. Le chiesi di spostarsi e di venire con me nell’ufficio in cui di solito teniamo gli incontri di lavoro. Entrammo in ascensore e d’istintò mi venne di avvicinarmi a lei e ai suoi profumati capelli. Lei si girò, forse aspettava da tanto questo momento perchè non mi tolse gli occhi di dosso. Guardandoci, le nostre labbra si avvicinarono e iniziammo a baciarci. Le nostre lingue si cercavano ma le mie mani cercavano altro. Il suo seno così sodo e grazioso non poteva sfuggire alle mie mani. La sfioravo delicatamente e lei, timida, si limitava soltanto a baciarmi. La sua inesperienza mi faceva letteralmente impazzire. Arrivai al piano dell’ufficio, uscimmo dall’ascensore continuando a intrecciare le nostre lingue. L’appoggiai sulla scrivania, ero eccitatissimo e toccandola le sbottonai la camicetta. Aveva un reggiseno color cipria, elegante come lei. Palpai un po’ il suo seno ma non vedevo l’ora di liberarlo. I suoi capezzoli abbastanza grandi e duri attiravano la mia attenzione. Sentivo la sua voglia, ma sentivo anche che qualcosa non andava. “Non l’ho mai fatto prima”, mi sussurrò ed io non potevo essere più contento. Ancora più eccitato iniziai a leccare e succhiare le sue tette. Lei, dopo essersi liberata da quel suo piccolo segreto, iniziò a gemere. “Questa sera non lo faremo, iniziamo da altro”. Non volevo rovinare la sua prima volta su una scrivania di un ufficio, e così mi abbassai i pantaloni. “Avvicinati con le labbra se vuoi”, lei arrossì ma lo fece. Seguì alla lettera tutte le mie istruzioni. Le sue ani si appoggiarono sulle mie gambe, dagli slip si intravedeva la mia cappella e fu lei stessa ad abbassarli. La sentivo tremare, ma guardavo il suo sguardo, e quello di una donna eccitata si riconosce subito. Iniziai a dirle come fare e lei con le sue belle labbra si avvicinò alla mia cappella, al mio enorme cazzo che non vedeva l’ora di spruzzare il suo nettare caldo e dentro in quella bocca così sensuale. Leccò delicatamente tutta la mia asta, era la prima volta per lei ma ci sapeva fare benissimo. Succhiò con gentilezza, io l’accompagnavo con le mani. Nonostante il gesto che potrebbe apparire come qualcosa di “sporco”, tutto in quel momento fu talmente dolce e bello che non lo dimenticherò mai. Leccò ogni goccia che fuoriusciva dal buchino della mia cappella e capì subito quando stavo per arrivare. Lo prese tutto in bocca, continuava a leccarlo come un gelato fino a quando non vidi la sua bocca piena di me. Fu meraviglioso. Mi alzai, la spostai e ricambiai il favore.

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