Le mutandine di mia sorella 2

Le mutandine di mia sorella 2

LE MUTANDINE DI MIA SORELLA 2

Dopo lo spettacolino offerto a Mario mio fratello,sono andata a dormire soddisfatta, pensando fra me e me al giorno dopo quando avrei ripetuto lo spettacolo per sergio, lui mi è sempre piaciuto e so che piaccio anche a lui ma non osa, alto 180 cm capelli neri sempre rasati, bel fisico e molto galante e simpatico, io ero l’opposto come fisico, 155 cm (con i tachi) fisico be fate voi dopo anni di sport e nuoto agonistico, bionda capelli lunghissimi una terza di seno e un culetto come dice sergio a meloncino lui mi chiama barbie perché vesto sempre con gonne tipo tennis.
Prima di andare a scuola vedo mario e gli dico allora per oggi? Lui alza il pollice e dice contaci, lo guardo rido e gli dico tu non fare nulla vediamo che faccia fa ok penso io a tutto va bene dice lui non so cosa hai in mente ma mi piace, mi da una sculacciata e mi dice ciao maiala.
Alle 14:00 arrivo a casa e lesta vado in camera mi spoglio e mi metto il pigiama ma non mi lavo come faccio di solito, volevo odorare di femmina, avevo un completino rosa di pizzo microscopico ma non perizoma a sergio piacciono le mutandine (detto mario) mi do una controllata e faccio per scendere ma ero troppo eccitata e mi faccio un ditalino sbrodolando nelle mutandine, finalmente riesco a scendere e preparo per il pranzo arriva anche mario e dice alle 15:30 arriva sergio, gli ho detto che ci vuoi parlare era un po’ agitato ha detto cazzo mi uccide oggi, alle 15:30 puntuale sentiamo suonare e mario dice eccolo, io scappo su in camera mario apre sento parlottare e sento che salgono le scale e vanno in camera di mio fratello, sento sergio che dice allora è arrabbiata? In quel momento entro mi metto davanti a loro e comincio a fare un balletto senza musica mi muovevo sinuosa come un serpente, sergio guardava me e mario, con un gesto veloce mi levo il pantalone del pigiama e la maglia rimanendo in intimo lui era imbambolato, mi avvicino a sergio e dico allora ti piacciono le mie mutandine belle vero gli prendo una mano e me la passo in mezzo alle gambe diventa bordò in faccia e vedo il bozzo dei pantaloni scoppiare, indietreggio e sempre dimenandomi, mi tolgo il reggiseno scoprendo le tette, poi scendo le mutandine e le tiro a sergio con il piede gli sbattono in faccia e gli cadono in grembo, era prossimo all’infarto, mi siedo e comincio con due dita ad allargare la figa e richiuderla faceva un rumore di sciacquettio ero fradicia, lui inebetito allora mi alzo mi avvicino gli apro la cintura e gli levo i pantaloni, e lo stesso con le mutande si lasciava fare tutto, libero il suo cazzo era enorme e durissimo la cappella lucida e grande, ho 18 anni ma non lo avevo mai visto dal vero, troppi allenamenti e studi non pensavo ad altro, lo prendo in mano e gli dico allora devo fare tutto io lo impugna e comincia a segarsi mi allotano e guardo che si sega, allargo bene le gambe in modo che la vedesse bene, aveva ignorato le mutandine e si segava guardandomi,, non resisto gli salto in braccio e metto il cazzo in mezzo alle cosce lo cingo con le gambe ai fianchi e con le mani al collo avevo il cazzo in mezzo alle labbra della vagina e comincio a sculettare mimando la chiavata, lui mi prende per le chiappe e mi spingeva a se,a quella vista mario esce e ci lascia soli era di troppo, avevo il seno vicino la sua bocca e gli dico dai azzannami le tette, lui comincia a succhiarle e a mordicchiarle ero al settimo cielo mi mordeva le tette e avevo quel palo in mezzo alla figa cavolo che goduria, avevo una voglia matta di sentirlo dentro ma non volevo adesso magari un’altra volta ma non ora,, mi giro di schiena sempre con il paletto in mezzo alle gambe e con le mani lo spingevo sulla figa lui mi arpionava per le tette mordicchiandomi il collo, sento di nuovo la scossa sulla schiena la vagina e l’ano che pulsavano un fremito mi assale tutto il corpo giro la testa e dico sergio sto per venire, lui lascia le tette e comincia a masturbarmi sgrillettandomi veloce , io non lasciavo il cazzo lo spingevo sempre più, arrivo all’orgasmo tremando e urlando un hoooooooo lunghissimo schizzando le sue mani e le cosce di umori mi accascio su di lui come in preda alle convulsioni, lui dice cavolo sborri come un maschio poi aggiunge vengo cri vengo ( mi chiamo cristina) io mi giro scendo e lo prendo con tutte e due le mani istintivamente gli do due o tre colpetti con la lingua sulla cappella, grida un vengono e mi spara 8/9 schizzi di sborra densa e calda in faccia e sulle tette, cavolo ma hanno tutti un idrante in mezzo alle gambe , ci sdraiamo sul letto esausti lui si gira e mi bacia sull’occhio destro unico posto libero dal suo sperma e ride, sei tutta impiastrata di sborra colpa tua dico ridendo, ti è piaciuta la sorpresa gli dico cavolo ero morto di paura ieri sera e oggi mi aspettavo mi dessi delle botte, invece ti ho dato altro meglio no? Se molto meglio, rimaniamo li per una mezzora ogni tanto davo una toccatina al suo cazzo che subito rispondeva, gli dico riponi la spada facciamo un’altra volta ok risponde, poi mi guarda e dice perché non ci mettiamo insieme tu mi piaci molto, lo guardo stupita si era deciso finalmente, cosa è una proposta di fidanzamento rispondo, si aggiunge se vuoi è… non sei obbligata, ma chi mi obbliga era ora che lo facessi sono anni che mi piaci e ti sbavo dietro e ridiamo si gira mi pulisce la faccia con il lenzuolo e mi bacia lungamente, interviene mario e ci riporta sulla terra, tu mollicone vai in bagno da me e ti lavi e tu nel tuo fra un po arrivano mamma e papà.
A cena mario si alza e con mio stupore dice a mio padre signor fulvio chiedo ufficialmente di frequentare sua figlia cristina se non avete nulla da ridire, mia mamma piange a fontanella e mio padre aggiunge bene era ora sono anni che vi piacete e nessuno faceva il primo passo, va bene acconsento se vuole cri, io mi alzo e vado da sergio , ma sei matto tutto e lo bacio in fronte.

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