Il Concerto Tra Sogni E Realta

Il Concerto Tra Sogni E Realta

Il Concerto Tra Sogni E Realta

Tutte le storie fin qui scritte ho sempre cercato di raccontarle nel miglior modo possibile
cercando di ricordare la maggior parte del dialogo e i fatti di come sono realmente evoluti,
anche nella piena incoscienza di gioventù! Tra tutte queste mancava, mancavano i concerti
dove lo spazio e talmente ridotto che devi fare attenzione a come ti muovi! È soprattutto dove
ti appoggi, il concerto citato si è svolto a Bologna per specificare in una arena che prende il
nome da una famosa nota assicurazione, il paesaggio a vista e un contorno di colline dove
svetta eterno tra le sue cime il sempre verde santuario di S Luca. Poco distante la grande
arena a forma di cupola, con il suo popolo migliaia di persone di ragazzine, ragazze donne, in
un angolo della fila noi, seduti cercando un filo di ombra lasciando andare avanti, 10, 20 posti
in meno oppure in più non faceva tanta differenza tendoni lontano dal lungo serpentone
sdraiandosi a terra su un telo sotto una chioma di un albero! Un paio di ragazzine mi
passarono sopra sorridendomi non era colpa mia se delle quindicenni sedicenni mi circolavano
sulla testa facendo vedere le curve, anche non volendo riuscivo a vedere il culetto e il
boschetto che avevano tra le gambe dipendeva dal il tipo delle mutande oppure perizoma e
soprattutto il colore con più erano chiare con più lasciava intravedere tutte le forme! Nel loro
passaggio lasciavano scie di profumo mescolato a sudore non saprei dare solo un idea di
quante erano chi in gonna, chi in pantaloncini volendo si riusciva fare i raggi! Da come erano
chi era in reggiseno, non importa se il seno era grande oppure piccolo, ma importante era
averlo e mostrarlo! Lei una minigonna vario pinta e la maglietta della band a seguire io il
padre della figlia. Si era presa il biglietto diversi mesi prima grazie al bonus del governo dato
hai diciottenne uno dei cantanti che apparteneva ha uno dei più famosi gruppi di qualche anno
fa ora sciolto, che inizia per O e segue una Quelli di Live While We’re Yang dopo aver cercato
e mangiato un panino e delle patatine al volo, e bevuto abbiamo dovuto cercare
assolutamente e disperatemene un bagno! Non si poteva sbagliare le code indicavano la via
erano interminabili con la netta maggioranza di ragazze, per accelerare le file molte si
intrufolavano nei bagni per uomini, infatti cosa che è successo! Mentre me ne stavo tranquillo
un attimo che aspettavo il mio turno una bella biondina tutto pepe irruppe nel bagno da fuori
si spalancò la porta, si trovo davanti un uomo sui 40 anni con l uccello fuori restarono sorpresi
entrambi per qualche attimo, domandando se fosse entrata nei bagni sbagliati chiudendo la
domanda che prima aveva visto delle ragazze a entrare, non si era per niente scomposto mi
aveva trovato con l’uccello fuori stavo continuando a fare quello che avevo iniziato, prima che
potesse rispondere lei era già uscita, l’odore al interno era nauseante e nauseabondo tutto
insieme non saprei dire quanti uccelli e quante passare hanno visto quei wc in quel giorno lì.
Finalmente il lungo e caotico cordone umano inizio a mettersi in cammino tutti in fila indiana
ho quasi, si stavano affacciando le prime ombre della sera, misi davanti a me mia figlia,
diverse persone irrompono di prepotenza tagliando e saltando la fila, con la partenza
iniziarono le classiche spinte e appoggi vari eravamo schiacciati come delle sardine,
inizialmente non feci tanto caso ma qualcuno si stava appoggiando insistentemente al mio
sedere intuendo anche senza voltarmi che sicuramente non si trattava certamente di una lei,
ma dal rigonfiamento che aveva davanti doveva essere un lui, cercava insistentemente di
appoggiare il suo uccello sul mio culo a sensazione doveva essere già in erezione e anche
bello grosso ! Con parsimonia e insistenza stava cercando, il solco lo spazio tra i glutei,
spingendomi sempre di più verso il sedere della ragazza che era davanti, sentivo l’aderenza
della stoffa della minigonna che era appiccicata al mio uccello nei minimi particolari nelle
forme delle natiche belli sodi. La cosa non mi sconvolse più di tanto, non era la prima volta
che ne prendevo uno nel sedere, e forse neppure ultima, ma la scelta del come e quando era
più o meno mia tranne le volte si combinavano degli scherzi contorti in famiglia! Mi prese per i
fianchi schiacciandomi il cazzo sul sedere tra un po’ saremmo arrivati al lungo curvo ne
completamente buio si fece meno cauto sempre più inopportuno e sfacciato fece un tentativo
per abbassarmi la tutta, subito bloccato sul nascere, mise una mano tra il mio uccello e il culo
della ragazza sfiorandolo leggermente, con le mani gli tolsi la sua, ma con quella libera con
insistenza e prepotenza riuscì ad abbassarmi prima la tutta quel tanto che basta per scoprire i
boxer, e liberare la visuale per far apparire una parte parziale delle natiche, lui lo aveva già
tirato fuori andò dritto a sbattere sulla mia pelle nuda, probamente si rese conto che io non
dissi e non feci niente per interagire con lui lo prese come un consenso a proseguire, prima
che cambiassi idea, ritorno subito sui boxer abbassandoli ancora di più. A quel punto iniziai
veramente a preoccuparmi sudando freddo e caldo, perché quella banana era dura come il
ferro ma calda più di una stufa se ne andò piano piano a trovare l’interno delle natiche
allargandole e appoggiarsi, stavo per girarmi per non saprei onestamente cosa avrei fatto! Lui
mi precedete buttandosi subito sulla ragazza accarezzando minacciosamente il sedere
sfiorandolo leggermente e alzando morbidamente un lembo della gonna quanto bastava per
mettere a nudo le sue natiche evidenziando sia la sua voglia sul lato destro che il bianco
perizoma che aveva tra i glutei nei suoi ricami lasciava intravedere distintamente la parte del
boschetto che aveva tra le gambe, si prese in mano il mio uccello che nel fra tempo si era
orgogliosamente svegliato mi spinse ancora verso quel culo morbido, era una causa normale
trovare persone in fila che spingevano. Sicuramente le sue intenzioni erano sicuramente due,
la prima di far avvicinare la mia verga al sedere oppure trovare il modo non so come di
poterla inculare! E riuscito a spingermi fino ad appoggiarmi, per non farla inciampare dall’urto
la dovetti abbracciarla al volo stringendola con le braccia, questa volta sentii entrare la stoffa
tra le natiche, con tutta la protuberanza che avevo davanti, la sola cosa che ci teneva diviso
in quel momento erano rimasti solo i miei boxer e il suo filo interdentale che portava, cosa
che non era stata sufficiente, avevo incastonato ugualmente il mio uccello al interno delle
natiche, ho percepito subito che qualcosa che si era allargato, il ritorno della luce mi aiuto a
defilarmi da quella situazione oltraggiosa. Il serpentone continuava ad avanzare verso la
seconda curva avvicinandosi all’entrata, alzo nuovamente un lembo della gonna prima di
andare nuovamente al buio allargando il panorama su due gambe affusolate e di due glutei
abbronzati stroncati da un sottile filo bianco sottolineando tutta la loro forma che ricordava
vagamente una pesca, lasciando intravedere il perineo creando un’immagine molto reale del
buchetto, che avrebbe invogliato qualsiasi persona Arrivo nuovamente il buio ogni tanto mi
mettevo la mano dietro per coprirmi il sedere, la mano di lui mi libero il mio uccello, la poca
luce aiuto a tenere tutto nascosto in quel momento li nessuno sembrava interessato, inizio a
spingermi in avanti tenendo sollevato la gonna cercando di far combaciare il mio uccello al
sedere dovetti spostare le mie mani che mi ero messo dietro per coprire il mio culo cercando
d’impedire al suo uccello di far goal sulle mie chiappe! Quel gesto ha fatto quello che voleva
lui, far sì che abbassasse i miei boxer, mettendo a nudo il mio sedere, ho sentito il cazzo che
si era appiccicato al mio culo stava cercando non senza affanno l’orifizio anale per riuscire a
entrare, oramai mi aveva stretto dai fianchi aggiustando la mira era questione di attimi poi
avrebbe trovato la via rettale anche se la luce non era lontana il cazzo riuscì a scivolare
dentro inizio ha masturbarmi quella mano mi eccito ancora di più .lui si era impossessato del
mio sedere in qualche modo me lo stava allargando per far accogliere quella introduzione
invasiva e alla fine finalmente ho ceduto le natiche si sono offerte allargandosi per riceve al
suo interno l invasore aderendo completamente a quella penetrazione, ho sentito un pizzico e
una breve sensazione di bruciore poi tramutata in calore era entrato! Ma la luce era vicina!
Non perse tempo a impalarmi entrando fino ai testicoli, senza fare nessuna fatica sono
discretamente accogliente e tollerante alle penetrazioni una volta che l ano lo sfintere
vengono aperti il canale di conseguenza si dilata prendendo la forma del invasore e in
automatico se lo risucchia tutto, non era la prima volta che lo prendevo più delle volte non mi
dispiaceva provando anche gusto, quella sera lo avrei preso anche di più, il tempo era
terminato a pochi metri avevo la luce e l’entrata, mi ricomposi in fretta e furia prima entrare,
mi girai e vidi solo una ragazzina una bella biondina… Eravamo entrati a l arena credo che in
quel momento lì ci siano state più o meno venticinquemila persone, trovammo un posticino
nella nostra zona leggermente laterale al palco cercando una visuale migliore per evitare le
persone più alte spostandosi alla mia destra vicino alla colonna, la gente continuava a entrare
e a mettersi tra i piedi cercando di andare più avanti, un signore
sui 50 55 anni fece tutto il possibile per dividerci non era lontana si era difilata un po’ più
avanti rispetto a me, potevo vedere il fianco e tutta la schiena lo spettacolo si prese la scena
abbassandosi le luci per l’introduzione iniziale al ritorno della luce due signori si erano
avvicinati defilandosi dietro a lei, uno aveva il cellulare in mano e non riuscivo a capire cosa
stesse facendo o registrando, solo dopo mi sono reso conto che una mano stava sfiorando il
sedere della ragazza per poi appoggiarsi con la sporgenza dei pantaloni sulla mini gonna.
Vista permettendo i giochi di luce e il fumo creato con la nebbia artificiale non rendevano la
vista sempre chiara, anche se non vedevo chiaro lui si era appiccicato dietro al sedere e
quello vicino continuava a filmare, mi sembrava di vedere quei video amatoriali giapponesi
girati di nascosto un po’ da tutte le parti, il signore si era messo le mani dentro la tutta e
credo che si stesse accarezzando il suo uccello, questa volta si notava bene la protuberanza
che aveva andò ad aderire nuovamente sulla gonna, era la mia visione immaginaria
sostanzialmente lei lo stava ignorando senza dire niente, una mano prese un lembo della
gonna tirandola su lentamente mettendo in evidenza le natiche. Cercai di muovermi ma due
grossi signori che prima mi si erano avvicinati me lo impedirono, la musica era a tutto volume
parlare era i impossibile, ora la gonna era completamente alzata i glutei erano ben delineati e
visibili cerco con la protuberanza che aveva sotto la tutta avvicinandola ha la stoffa del
perizoma e spinse per farla combaciare, il flash del telefono illuminava la zona, la sporgenza
aveva allargato le natiche, da quella posizione da quel lato non avevo la vista di cosa
accadesse davanti sul lato vaginale, vedevo solo una mano di lui, provai a muovermi ma ero
trattenuto dai bracci mi girai ancora per vedere, lui si era abbassato la tutta, in libertà il cazzo
apparve ancora più lungo, prepuzio e glande larghi equivalenti a una grossa cappella di fungo,
pube completamente tempestato di peli neri quello che si vedeva oppure immaginato ora
spadroneggiava ancora più prepotente più di prima era, con un pizzico sposto lateralmente il
perizoma di lato, e attese un attimo forse si aspettava una reazione ! Il silenzio porta
assenso, forse era quello che cercava lui non perse un secondo, e se la prese per i fianchi,
non prima di abbassare completamente le mutandine, con una mano accarezzo il sedere,
allargandolo. Un grido quasi rauco e strozzato simile molto assomigliante a quelle parole: no
così! Non voglio ancora un no! Coperto da una mano sulla bocca, provò a districarsi dalle fauci
del lupo che la stava abbracciando, la lascio sfogare e poi si appiccicò a esse aderendo alle
natiche l’approccio la sollevo in punta di piedi. Il corpo di lei vibro come se fosse stato
attraversato da un fulmine da mille watt, le gambe gli tremarono con la mano libera avvolse
un seno alzando per qualche istante la maglietta facendo uscire due seni parzialmente
abbronzanti in tutta la loro bellezza e con il braccio libero l’abbracciò stringendosela a sé,
evidenziando un movimento pelvico non lasciava nessun dubbio grosso bastone aveva rotto
gli argini penetrando nella fessura facendo capolinea al interno del sedere, nessun equivoco
era entrato, Non so se fossi più scioccato, imbufalito, oppure stregato da quella visione
erotica, mi aveva portato un’altra volta all’erezione, avrei scopato oppure inculato la prima
persona chi mi fosse capitata. I due corpi si unirono in un intreccio, le gambe di lei si erano
leggermente divaricate, facendo scendere le mutandine quasi a terra, per poi romperle
definitamente con una mano gli prese un seno e con l’altra teneva le natiche allargate nel
mezzo tra di loro un cazzo che si stava lentamente nascondendo, affossandosi sempre di più
all’interno di quel culo, probabilmente era già entrato, la mano aveva lasciato le natiche per
andare a soffermarsi tra le gambe di lei, senza prima aver fatto scendere e liberato dai
pantaloni fino a metà sedere, ora i testicoli erano molto più evidenti, se la strinse a se un’altra
volta, anche se non ero vicino per vedere i piccoli particolari credo di aver immaginato di
come era andata la scena; era la spinta che ha definitamente aperto il sedere allargando
completamente il canale anale per poter intrufolarsi dentro con l uccellò, lei lo aveva preso
come un gioco, come se ormai la cosa ormai gli piacesse si lasciò andare, ora se la stava
inculando a tutta forza, mi chiusero la bocca avvicinandomi al sedere e soprattutto ha quel
paletto ! Sì, fermo un attimo gli apri le natiche, questa volta ho visto bene, ma solo i glutei!
L’orifizio anale si era allargato per aderire in tutta la sua forma e circonferenza ma l’uccello
non si vedeva più era completamente dentro, nel trambusto mi accorsi solo ora, che aveva
una mano probamente non ne aveva solo una, qualcuno aveva notato visto qualcosa, una
copia lui e lei si erano avvicinati alla gonna con molto interesse facendo sparire qualche mano
sotto! Potevo solo immaginare cosa stavano facendo, quello che stavo facendo io misi una
mano dentro i boxer inizia a toccarmi!, lui stava continuando a fare quello che aveva iniziato
se la stava inchiappettando come voleva, le gambe si erano aperte ancora di più gustandosi
quel culo morbido come se non ci fosse stato nessuno finché il cazzo usci dalle natiche
completamente floscio ancora con la cappella fuori, sparirono tutti in un attimo, lasciando
ancora la gonna arricciata con la visuale di tutto il panorama! Comprese alcune gocce che
piano piano scivolavano giù tra le cosce semi aperte. Terminato il concerto una volta in auto
non andò subito sul discorso aspetto prima di parlare senza poemi oppure discorsi tecnici mi
chiese se avessi visto tutto? E se era stato gradito? Risposi che avevo visto abbastanza
gradito non saprei ma perché non hai fatto niente per fermarlo? Rispose lei perché credevo
che fosse una cosa organizzata da te! Non li potevi fermarli tu? Io avevo un problema credo di
aver avuto una cosa appuntita sulla schiena e non solo sula vita, ma anche qualcosa di caldo
appoggiato al sedere avrei voluto dire nel pensare lo dissi ad alta voce! A questo punto
avrebbe avuto un sospetto ma rispose bella domanda pensai ma risposi che io ero un maschio
la solita risposta maschilista pappa disse aggiungendo che resta una cosa naturale! Una volta
che te lo trovi dentro e fatta! E come una supposta! Se è successo non è una cosa così tanto
grave lo fanno molti uomini, poi mi chiuse il dialogo dicendo mi piacerebbe vederti a giocare
con un bel uccellone! Magari nel sedere mi ecciterebbe molto, così lo sentite anche voi cosa si
prova! Questa e un’espressione completamente femminista! Gran bel linguaggio giovanile
espressivo ma tagliente, e commovente avere una figlia così direttamente aperta, soprattutto
in quella sera. Abbiamo fatto una sosta veloce al primo autogrill, ha voluto andare fare la pipi,
ma trovando delle persone che sostavano a parlare vicino ai bagni mi chiese se entrassi con
lei, dicendo che ormai di lei avevo già visto tutto, non gli dissi di no avevo bisogno anch’io di
urinare, entrando nel bagno dei uomini, non mi feci tanti problemi tirai fuori l’uccello come sé
non ci fosse stato nessuno facendo il mio bisogno, non era la prima volta che lo vedeva ma lei
non smise di fissarlo per tutto il tempo poi lei fece altrettanto si alzo la gonna non avendo più
le mutande, il boschetto esplose subito fuori prima di sedersi sul wc, si mise leggermente
piegata in avanti, si apri la borsetta e prese della crema per mani, dicendo dai metti! Con una
mano allargai le natiche presi un po’ di crema e inizia a spalmare, continuo a dire metti pure
era la cosa che non volevo fare, ripresi un bel quantitativo di crema e gli infilai leggermente la
prima falangia del dito tra le natiche, spinse il sedere al indietro risucchiando tutto il dito, per
mia fortuna avevo già urinato prima quella vista mi aveva fatto ribollire il sangue! Ancora una
volta mi anticipò il discorso al iniziò mi bruciava un po’, sento ancora un leggero pizzicore, era
bello grosso, l’ho vista brutta ma una volta che è riuscito a mettere il glande, la parte più
grossa dentro e stata fatta! Non potevo più scappare, la cosa me la sono dovuta far piacere, e
riuscito nel suo intento allargarmi le natiche e di conseguenza e riuscito a entrare non mi
restava che farmi inculare, si sono venuta più volte! No, non era la prima volta! Lo avevo già
preso! Non avevo mai parlato così di sesso con lei Avviva la sincerità, aveva detto tutto lei!
subito pensai ha qualche incidente involontario, diverse volte ci dividevamo insieme il bagno
per lavarsi, mettendosi sempre al solito posto, si sedeva praticamente sul mio uccello veniva
avvolto e stretto dalle natiche, con la legge fisica del peso del corpo queste spingevano verso
il basso con la tendenza ad allargarsi, qualche volta mi ha causato un’erezione non saprei se
accidentalmente gli sono andato dentro , lei non ha mai detto niente , probamente per
togliermi dal eventuale imbarazzo, e se fosse entrato quasi sicuramente non avrebbe detto
niente comunque, era rimasto suo fratello maggiore ,era lui il sonnambulo l’inculcatore seriale
di tutta famiglia, mentre dormiva riusciva ha inchiappèttare i culi che gli erano vicini, come
quella grossa inculata che si e presa sua mamma , la fatta sudare caldo< come ha già
raccontato con dialoghi pressoché originali>io facevo fatica da sveglio. Volevo entrare sul
discorso fratelli, ma questa volta pensavo che fosse imbarazzante per lei, fino a poco tempo
fa si trovavano spesso in bagno, oppure a dormire non mi meraviglierei che durante la notte
gli abbia centrato uno dei buchetti, facendo come la mamma che per non imbarazzarlo
si è fatta montare come frappe alla panna restando inculata!
forse un giorno ci saremmo scambiati nuovi discorsi del cazzo!

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