Cinema 3

Cinema 3

Cinema4
Era un sabato di settembre dovevo fare un treno per Roma e poi la domenica uno di ritorno verso mezzanotte, decisi di portare mia moglie, arrivati pernottammo in una pensione vicino a via Montebello, sapevo che in quella zono c’era un cinema a luci rosse, c’ero stato da solo raramente si trovavano coppie, ma questo mi eccittava mia moglie sarebbe stata l’unica donna in sala.
Il pomeriggio feci vestire le feci indossare calze a rete nere con reggicalze, senza né mutandine né perizoma, gli feci depilare la fica quasi completamente, le labbra della fica belle libere, lisce, a disposizione ma sopra una riga, anzi un triangolo di peli sfoltiti ma non cortissimi, pronti per esser agguantati.
Sopra una bella minigonna corta di colore rosso, non più lunga di metà gamba, metà coscia, non stretta ma aperta, facile da alzare, spostare.
Sotto delle scarpe col tacco a spillo, ma non troppo alto, quello che bastava per darle quel tocco da zoccola ma non volgare.
Sopra una camicetta molto trasparente e aderente, con i bottoni, facile da aprire e con sotto un reggiseno trasparente, coperta da uno spolverino lungo in modo da poter passare inosservati.
Verso le 17,30 arrivammo al cinema Ambasciatori sapevo che donne non pagavano e feci 1 biglietto, ci dirigemmo verso la sala, io spostai il tendone pesante e a quel punto le tolsi gli occhiali da sole che aveva indossato per non farsi riconoscere, ma al buio ‘Rimanemmo un paio di minuti fermi tra le tende spostammo la seconda tenda ed ormai gli occhi si erano abituati e ci trovammo in alto e riuscimmo a distinguere lo schermo e le poltrone.
Le feci togliere lo spolverino e a quel punto per gli occhi degli spettatori che ormai erano al cinema da diverso tempo e quindi avevano la vista ben abituata, fu facile notare che affianco a me c’era una donna in minigonna.
Il cinema sembrava abbastanza pieno e vedendo tutti i posti laterali occupati decisi di andare avanti e la portai nei primi posti vicini allo schermo.
Nel scendere le scale, i tacchi fecero la propria parte, di risonanza, tutti si girarono al suo passaggio e lei concentrata nel scendere gli scalini senza inciampare, percepì il loro sguardo ma senza girarsi.
Trovai una fila che sembrava vuota e decisi di entrarci ma appena lei provò a sedersi si trovò scomoda, si sentiva stretta con le poltrone davanti e allora per farla sentir meglio la feci rialzare per uscire, ma nel mentre da entrambi i lati si erano seduti dei signori, lei si trovò a dover passare prima di me e nel cercare di superarli perse l’equilibrio cadendo verso il primo, il quale ebbe la fortuna di trovarsi le tette di mia moglie in faccia, a quel punto rimessasi in piedi chiese scusa e passò al secondo e quì decise di girarsi ma non ebbe tanta più fortuna anche perchè il secondo più scaltro non la facilitò e lei dovette chinarsi andando nuovamente a toccare coi suoi seni sulla testa di un signore che in questo caso era seduto davanti e col sedere andò dritta in faccia a quello che la ostacolava, superato anche questo mancava solo il terzo il quale più sfacciato le accarezzò le cosce e partendo dalle ginocchia salì fino in alto dentro la minigonna e poi pagato il dazio ci lasciò passare.Io vidi la scena e mi divenne ancor più duro e lei spaventata non disse nulla ma sicuramente aveva provato dei brividi tali da mandarla in estasi. Usciti da lì le presi la mano e la portai in prima fila, libera, di potersi alzare quando voleva. Ci sedemmo in mezzo e lì iniziò a rilassarsi.
Il film era uno di quelli abbastanza crudi, forti e questo non fece altro che far eccitare gli uomini nella sala.
Ad un certo punto notai dei movimenti e un signore si sedette affianco a lei mentre altri si sedettero dietro.Incominciai a vedere le mani che si muovevano, che continuavano ad andare su e giù, erano gli uomini che si stavano masturbando.
Io l’abbracciai e lei accavallando le gambe non fece altro che far accorciare la sua mini a tal punto da mostrare bene le sue belle gambe evidenziate dal reggicalze e calze.
Vidi la mano del porco che pian piano si avvicino alla gamba di mia moglie, la mano grande e decisa superò il limite della sua poltrona invadendo quello di mia moglie, la quale aveva la testa appoggiata alla mia.
La gamba era bellissima, in mostra , la mano bella aperta si appoggiò sull’intera coscia di mia moglie la quale era intenta a guardare il film, ma seguiva anche seguiva il movimento del porco che sedeva alla sua destra.
La mano iniziò ad andare su e giù e lei non disse nulla, dopo qualche minuto , la tirò verso di sé costringendola a scavalcarla, a quel punto iniziò ad affondare la mano dentro la gonna, tra le due cosce, anzi iniziò a palparsi anche l’altra la mano iniziò ad entrare in mezzo’.
Sentii la respirazione di mia moglie diventare più profonda, lei mise la mano sulla gonna in mezzo alle gambe lui la prese e la tirò a sé portandola e la mise con decisione in mezzo alle sue gambe, dove trovò un cazzo grosso e duro. Mia moglie di seghe ne aveva fatte tante, la situazione era estremamente eccitante, era bellissimo vedere la sua mano sul cazzo dell’uomo.
Da dietro un altro uomo allungò la mano sulle spalle di mia moglie, iniziò a massaggiarla e lei dopo un iniziale sobbalzo rimase ferma,il secondo maiale iniziò a baciarle il collo per poi avanzare con la mano verso i bei seni, a quel punto anche un altro sempre da dietro iniziò ad avanzare ma dall’altra parte ed anche lui dopo averle leccato un orecchio e averle procurato un brivido estremamente eccitante avanzò cercando di penetrare nella camicetta.
Mia moglie adesso aveva una mano impegnata nel masturbare il suo vicino a destra mentre lui le palpava le gambe ed iniziava a degustare la fica scoperta, mentre altri due da dietro cercarono di affondare le proprie mani sui bei seni.
A quel punto vidi arrivare altri porci e visto che la mia dolce mogliettina era quasi sotto le attenzioni e di quei porci decisi di alzarmi e lasciar posto a qualcun altro.
A quel punto uno si sedette al mio posto, le prese la manina e se la mise sul suo cazzo e le diede l’avvio iniziale alla dolce masturbazione. Anche lui allungò le proprie mani su quelle belle gambe allargandole completamente.
Un altro da dietro arrivò e dopo averla baciata tutta si mise a slinguarla avidamente facendole chinare la testa verso l’alto e quel rossetto rosso divenne la sua preda.
Io vedevo uno spettacolo, anzi iniziavo ad aver difficoltà a vederlo dato che lei oramai era accerchiata. Dietro di lei uno la limonava senza lasciarla respirare , mentre i suoi due compagni di poltrona, i suoi vicinale avevano slacciato la camicetta e tirato giù il reggiseno, agguantandole quelle due belle tette, quelle due belle quarte abbondanti, quasi quinte erano diventate di proprietà di ognuno.
Trovandosi agguantata dai due porci ai lati, le sue gambe ormai divenute loro proprietà esclusiva erano completamente aperte e le loro mani erano dentro quella fica appena coperta da quel ciuffo di peli.
A quel punto arrivò un altro, un signore quasi sessantenne , un po’ grosso, con una barba folta e nera il quale si inginocchiò davanti a mia moglie, Lei non ebbe tempo di reagire che venne riagguantata da un altro per limonarla e il grasso agì indisturbato ma con l’aiuto dei porci che le tenevano le cosce ben aperte, le sollevò la gonnellina rossa e si avvicinò alla fica.
Lei si irrigidì tutta, cercando di chiudere le gambe con tutta la sua forza, ma i due porci forti ed eccitati le continuavano a palpare le gambe.
La gonnellina rossa alzata, completamente aperta mostrava che sotto portava solo delle calze te lo facevano diventare duro al solo ammirare quelle gambe, ma si vedeva che terminavano e sopra avevano un reggicalze che le lasciava la patata e il bel culo a tua completa disposizione e questo ti faceva capire quanto fosse troia, quanto fosse zoccola, mignotta questa donna.
Si capiva quanto avesse voglia’di cazzo!!
Il grasso rimase qualche secondo senza respiro, mai nella sua vita gli si era presentato a così pochi centimetri una fica così.Mai a così breve distanza dalla sua bocca’, mia moglie sentiva il respiro caldo del porco.
Lei era già tutta bagnata, Lei si staccò dalla bocca di quello dietro di lei che continuava a limonarle senza lasciarla respirare, per vedere la faccia del porco con una bava alla bocca, perché lui le vedeva la fighetta tutta curata da baldracca e vestita per eccitare il maschio.
A quel punto le sue tette vennero agguantate da due bocche, e tenute ferme ognuna da due mani erano i due porci seduti ai suoi lati.Allora lei cercò di stringere le gambe per fermare il grassone ma ormai lui le aveva agguantato le gambe ed iniziò a gustarsele.
A quel punto, il grasso le guardò quella figa giovane e fresca tutta nuda ma con un solo triangolo di peli un minimo folti ma non troppo lunghi, solo quello che bastava per esser agguantati, morsi.
E così fece, si buttò sulla fighetta ed iniziò a leccarle e agguantarle coi denti e le labbra i peli con l’intento di odorarli, assaporarli, quasi mangiarli ma sicuramente tirarli, coi denti, con la lingua, li avrebbe voluti strappare uno ad uno.A quel punto lui iniziò a tirarli e lei iniziò ad ansimare a gridare, un dolore misto a piacere’.Il grasso si allantonò un secondo e vide quelle belle labbra a cui ambiva e che ancora non era ancora arrivato, vide le labbra muoversi, era suggestivo, era stupendo, sembrava una parte a se staccata dal resto del corpo’.
La fica dalla parte più bassa emetteva qualcosa, un liquido cremoso, trasparente’era il piacere, si il piacere di mia moglie stava godendo e il grasso che ne era un degustatore l’aveva in fronte a lei e più lui la guardava e più lei sentiva che sarebbe stato solo questioni di attimi.
Nello stesso momento sentì i due porci succhiarle le tette come mai lei aveva provato fino a quel momento. Loro le spremevano e le tiravano i capezzoli senza pensieri, senza rispetto, quasi come per punirla di esser venuta lì a provocarli. Le mordevano le tette ma soprattutto succhiavano con gusto e come dei matti.In quel momento uno da dietro la prese per la coda e la fece girare, lei senza aspettarselo si trovò in faccia un cazzo enorme e il maiale con forza non esitò a spingerglielo in bocca.
A quel punto mia moglie si trovò un cazzo enorme che spingeva dentro la sua boccuccia e la sua lingua cercava di frenare .Il porco cercò di scoparsi quella boccuccia stretta’
Nel mentre il grasso dal davanti la prese per le chiappe e la tirò fino al lembo della poltrona anche perché ormai lei col suo nettare stava macchiando tutto il tessuto, il velluto.
A quel punto senza ritegno, le mise un dito nel culo e affondò la sua bocca nella figa di mia moglie, la quale non trovandosi più le cosce bloccate le strinse come una forza.
Il grasso era eccitatissimo ed allora aumentò la sua penetrazione anale a secco della mammina.

Lui sentile cosce stringersi e muoversi in alto e in basso, sentiva che la cagna godeva, impazziva di piacere grazie a lui, sentiva il contrasto, una parte delle cosce, la parte vicino alla figa, tutte morbide e fresche sfregargli sulle guance e poi subito dopo la fine delle calze da troia, in pizzo, come rinforzo. Lei gli strinse la testa, mise le gambe, i polpacci sulla sua schiena trattenendolo , le gambe impazzivano, andavano all’impazzata, non sapeva più come usarle.
Il maiale le stava divorando la figa, se la stava mangiando, lei impazzita si liberò di quel cazzo che aveva in bocca e guardò il grasso che si era impossessata di lei, della sua figa fradicia di umori dovuti a lui, lei gli era, gli doveva esser debitrice, anche se fisicamente non le piaceva, ma era lui il responsabile di quel piacere.
Il dito nel culo continuava a seviziarla.
Lei aveva masturbato con vigore, con forza i due che stava allattando, tolse, le mani da quei cazzi che perdevano sperma ovunque e si mise ad agguantare la testa del grasso il quale si stacco dalla fighetta per un attimo e guardò mia moglie con una faccia da indiavolato e con la barba nera piena del nettare fuoriuscito da mia moglie che godeva come una matta.
La barba folta era quasi tutta bianca’
A quel punto da dietro le ripresero la testa per proseguire nel pompino, anzi nei pompini perché oramai erano due e lei tenendo per i capelli il porco davanti a sé lo agitò mettendoselo lei sulla sua figa, voleva che continuasse a leccarla.
A quel punto riprese i loro cazzi e li masturbò con vigore, piacere, si era felice di masturbare uomini che potevano esser loro i suoi padri.
SI mise a masturbarli con una tale passione e piacere che i due raggiunsero l’orgasmo sborrandole sulle calze.
Mia moglie a quel punto ricevette anche la sborrata di uno dei due porci che stava spompinando, il quale le riempì la bocca di sperma, tanta a tal punto che le fuoriuscì colandole sul corpo, in mezzo alle tette.
Mia moglie raggiunse ‘orgasmo, gridò come un’indiavolata, tirando i capelli dei due figli adottivi e poi anche i capelli del leccatore.
Due erano venuti dopo masturbazione ed allattamento, uno dopo un pompino, anzi una scopata di bocca ma l’altro doveva ancora venire e il leccatore aveva appena iniziato a divertirsi’
Mia moglie aveva raggiunto un penta orgasmo a dir poco’ma ancora tanti dovevano venire e il film era terminato e la luce si riaccese’

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