I Tre amici di mio figlio … whatsapp per Elisa

I Tre amici di mio figlio … whatsapp per Elisa

Questo è il seguito di “Potresti essere mio figlio … un whatsapp per Elisa”

… il resto della serata per Carlo fu un inferno …
Ore 9 e trenta secondi del giorno dopo … il messaggino whattsapp di Carlo…
C. Elisa sei stata favolosa ieri sera.
C. non sono riuscito a dormire … ho dovuto segarmi per tutta la notte..
…. Elisa lesse i due messaggi ma sadicamente non rispose …
… dieci minuti dopo …
C. so che hai letto i messaggi … rispondimi stronza.
C. non farmi impazzire ti voglio ti voglioooooooo …. troia.
E. … prima cosa non essere volgare.
E. poi decido io … se voglio.
C. ieri sera quando hai aperto le gambe e ho visto il tuo pelo stavo impazzendo …
E. non male vero? … ah ah
C. tu mi vuoi … non puoi negarlo.
E. forse … ma adesso sei tu che sbavi …
C. hai visto il mio cazzo com’è liscio e perfetto?
E. non male ma ho visto di meglio.
… non era vero, per Elisa il pene di Carlo visto in foto era di gran lunga il più bel muscolo sessuale che avesse mai visto … ma voleva giocare fino in fondo.
C. quando lo assaggerai poi non potrai farne a meno.
E. presuntuoso … sei tu che se mi assaggi non potrai più farne a meno.
C. accidenti quando sei stronza.
E. ti ho detto che non devi essere volgare …
C. mi stai sballando non pensavo che fossi così, sembravi una gatta morta.
… in effetti Elisa si meravigliò lei stessa di quello che stava facendo e dicendo, forse troppe cose represse stavano uscendo tutte insieme … come un vulcano in eruzione … ma non aveva intenzione di fermarsi.
E. per oggi la finiamo così.
… giusto per tenerlo sulle corde per il resto della giornata non rispose ai messaggi di Carlo.
Ore 9 e 1 minuto del giorno dopo
C. buongiorno.
… dopo un sapiente e lungo silenzio …
E. ciao.
C. vuoi tenermi sulle spine? … puttana
E. mi piace vedere i cagnolini scodinzolare.
C. sarai tu la mia cagnolina … adesso riprendo io in mano il gioco.
E. ah ah ah … non se ne parla proprio … comando io.
C. … che dici se …
C. … che dici se …
E. … che stai farneticando stupido
…. rispose Elisa con un pizzico di curiosità ma rilassata e sicura di se ….
C. … che dici se … facessi leggere a tuo marito o in giro i messaggini di ieri?
…. Elisa sbiancò … non aveva preso in considerazione che Carlo potesse non aver cancellato i messaggi … mise a fuoco la cosa e rabbrividì al pensiero che potesse diventare di dominio pubblico che una quarantacinquenne dicesse quelle cose ad un ragazzo di ventidue coetaneo e amico del figlio … restò paralizzata .. all’improvviso sperò che tutto fosse un sogno .. ma era vero .. la sua inesperienza su queste cose l’aveva spinta in un campo sconosciuto e non aveva previsto le conseguenze.
E. … non fare lo stronzo.
C. guarda … guarda … adesso sei tu la volgare …. mi piaci volgare …
C. …. volgare e cagnolina …. uaoooò
E. senti ne parliamo ma non pensare di fare una cosa del genere … in fondo stavo solo scherzando.
C. … invece io non scherzo … anzi ti dico che mi sto eccitando al pensiero delle cose che ti chiederò di fare …
E. Carlo smettila mi fai preoccupare.
C. …. e di che ti preoccupi … basta che obbedisci.
C. … vediamo … il venerdì pomeriggio sei libera dal lavoro … quindi venerdì prossimo devi essere a mia completa disposizione dalle due alle sette del pomeriggio … si la prima volta mi bastano cinque ore.
E. Carlo smettila questo gioco è durato troppo …
C. … ho detto venerdì …
E. … non voglio e non posso …
C. mi sto arrabbiando … venerdì … ti dico dove e come devi venire … chiaro? … e l’ultima volta che te lo chiedo …
… dopo un silenzio di dieci minuti …
E. … si … venerdì dove vuoi e come vuoi.
C. … e anche con chi voglio …
E. … che significa con chi voglio … sei impazzito?
C. hai capito …. porto chi voglio.
.. altri dieci minuti ….
E. … se vengo poi cancelli tutto?
C. vedremo … ma devi essere brava ed obbediente …
E. … stronzo.

… che cretina che era stata … ma l’altra parte di se, quella di una donna che a 45 anni sente il bisogno di frasi dolci … di sentirsi ancora desiderata … di fare l’amore, quella parte di se gli creava un’eccitazione …
Elisa pensò molto a quello che era successo e non si capacitava di come si era infilata in una situazione simile … si diceva tra se e se di quanto era stata stupida già a rispondere ai primi sms e poi farsi prendere la mano … che cretina che era stata … ma l’altra parte di se, quella di una donna che sente il bisogno di frasi dolci … di sentirsi ancora desiderata … di fare l’amore, quella parte di se gli creava un’eccitazione, era anche quell’inconscio femminile di essere posseduta … e poi da un giovane che si dimostrava sicuro di se !!!
Venerdì mattina ore 9 messaggino whatsapp di Carlo.
C. buongiorno Elisa
E. ciao.
C. … oggi sarà una giornata indimenticabile, sei pronta?
E. prima voglio sapere che vuoi fare.
C. … sarà una sorpresa, una piacevole sorpresa.
C. ci vediamo alle due all’angolo di via xxxxx tu verrai con la macchina.
C. fammi fare bella figura e io … cancellerò tutto … non devi sapere altro.
E. che significa … “fammi fare bella figura”?
C. che non saremo soli …
E. bastardo!!!
C. mi piaci quando sei volgare … sei diversa da quella signora tanto perbene che sembra una santarellina quando parli con i miei … tanto pudica … tanto riservata … sei una troia come tante, anzi di più, e se non sarai brava … “niente cancella tutto” … sei avvisata. …. e poi ti piacerà troverai me e gente che ci sa fare.
Elisa rilesse più volte l’ultimo messaggio.
Ore 14 puntuale Carlo si fece trovare all’angolo della strada dell’appuntamento salì in macchina.
C. ciao Elisa.
Lei rispose con un freddo … ciao.
Carlo la guardò tutta, la scrutò per bene e commentò
… sei proprio una gran femmina …
… “dove dobbiamo andare?” fu la risposta sempre fredda di Elisa.
Arrivati salirono al secondo piano di uno stabile …. Carlo bussò … apri un giovane di nome Nando ed un secondo apparve dietro … era Ginetto … “non credo che debba fare le presentazioni” disse Carlo … in effetti i due Elisa li conosceva bene erano anche loro, come Carlo, coetanei e amici del figlio …
I tre volevano fare i “grandi” ma Elisa notò che gli altri due erano i primi a sentirsi a disagio mentre solo Carlo dimostrava di essere sicuro e determinato … avevano di fronte comunque una donna matura … Nando, quasi imbarazzato, disse “ oggi i miei non ci sono abbiamo la casa a disposizione” …”per fare cosa?” rispose Elisa con aria seria … i due guardarono in faccia Carlo quasi a dire “ma questa ha capito perché è qui? … Carlo sorrise e sicuro di se rispose … “non preoccupatevi sa perché e qui”. Elisa voleva prendere almeno il gioco in mano, era consapevole di trovarsi davanti a tre, poco più che ragazzini, che conosceva da quando erano in fasce, e che l’avrebbero trattata come l’ultima delle puttane … “so quello che volete … ma deve rimanere tra queste quattro mura” … “certo certo” rispose Ginetto che già era tutto eccitato … “non mi offrite da bere? … e che cavalieri siete” disse Elisa, questa volta sorridendo per rompere il ghiaccio, visto che doveva stare al gioco … e tutto sommato tranne Ginetto gli altri due non erano male. “Sedetevi sul divano” comandò Elisa “e sbottonatevi i pantaloni voglio vedere la merce che avete” … Carlo sorrise malizioso “inizi bene”… i tre si calarono i pantaloni e i tre “così” si palesarono … non erano al massimo della loro potenzialità … “beh … devi essere tu a farli sollevare” disse Carlo … e continuò “Elisa vai nell’altra stanza, troverai qualcosa sulla sedia … indossalo. Elisa si allontanò nell’altra stanza per qualche minuto, quando ritornò si parò davanti a loro, ancora seduti sul divano con i membri in mano che provavano a tenere “sollevati”….. aveva un completino intimo nero, di quelli che si vendono nei sexy shop, che la copriva dai piedi fino alle spalle … aderente … tutto bucherellato e con quattro buchi più grandi … due posti in maniera che le tette prosperose uscissero fuori … un altro all’altezza della fica e il quarto più grande liberava tutto il culo di Elisa che era bello sodo, ma al centro aveva un filo che si infilava nella profondità di quel bel buco profondo … logicamente con scarpe nere tacco 12 … Vestita così era uno spettacolo da far invidia anche ad una splendida ventenne … lei nell’indossarlo curò con attenzione che facesse l’effetto desiderato è posizionò bene, e al posto giusto, i buchi del completino … guardandosi più volte allo specchio prima di uscire … Carlo aveva scelto questo completino che metteva in risalto le qualità fisiche di una bella donna quarantacinquenne con un fisico che non mostrava “cedimenti”…. lo spettacolo avrebbe resuscitato i morti figuriamoci i tre nel pieno della loro vigoria giovanile … subito Elisa notò che i tre membri si issarono come aste … Ginetto non era gran che … se lo masturbava veloce … Nando non era affatto male … grande ad uncino ma con una gran bella cappella … mentre Carlo era il top ..l’aveva visto in foto ma dal vivo era un opera d’arte … lungo … largo … dritto … sembrava che parlasse. Carlo la fece sedere sul divano, in mezzo a loro, cominciarono a toccarla e baciarla da tutte le parti … Ginetto si inginocchio … tolse la scarpa sinistra a Elisa, le strappò il completino in modo che il piede uscisse fuori completamente e cominciò a baciarlo e leccarlo … “è un porco feticista” disse Carlo quasi a scusarsi … “lascialo fare” rispose Elisa che non aveva mai avuto un trattamento del genere. Nando gli mise davanti agli occhi il suo membro … Elisa faticò a tenerlo in bocca …. la forma a “uncino” non gli consentiva i movimenti che sapeva fare … lei aspettava il momento di Carlo … e non tardò ad arrivare … Carlo scostò gli altri, la prese in braccio come si usa con una sposa, e la portò nella camera dei genitori di Nando … la stese sul letto e la “ammirò” per un minuto mentre gli altri due lo avevano seguito … figuriamoci se mollavano la preda … “strappatele quel coso di dosso” ordinò … i due lo fecero, riducendo il sexy completino a brandelli che rese ancora più eccitante lo spettacolo di Elisa stesa sul letto che nel trambusto degli strappi era rimasta con le gambe aperte … Carlo la baciò in bocca e con dolcezza gli sussurrò “ e da tanto tempo che aspetto questo momento” e così dicendo la penetrò, nella posizione classica, con un colpo secco … continuò con decisione a possederla … senza fermarsi … Ginetto ne approfittò per leccarle anche il piede destro e Nando, in attesa del suo turno, gli mise il membro in mano in modo che lei potesse masturbarlo … Elisa godeva … Carlo ci sapeva fare … poi sentirsi toccare dagli altri la faceva sentire femmina. Carlo continuò a possederla per diversi minuti lei arrivò gridando e lui la seguì … uscì dalla passerina e sparse il suo sperma sulla pancia e sul petto di Elisa … era tanto … e qui la perversione di Ginetto andò oltre … col dito ne prese un po’ e avvicinandosi alla bocca di Elisa disse “assaggialo e buono” lei esitò ma Carlo “dai fallo” disse a mo di comando … lei assaggiò lo sperma che Ginetto non esitò a mettergli in bocca infilandoci tutto il dito e ridendo come lo può fare solo un pervertito. Carlo si allontanò, forse per andare in bagno a lavarsi, e lasciò Elisa sola con gli altri che la possedettero rivoltandola e rigirandola … per un momento lei si senti abbandonata quando finirono altro sperma colava dalla bocca e sui seni di Elisa. Lei andò a farsi una doccia … lenta e calda … i tre l’aspettavano per il round successivo … “non vi basta?” esclamò lei quando li vide di nuovo con gli arnesi “pronti all’uso” … “vieni qui” disse Carlo sedendosi ai piedi del letto e facendola mettere a cavalcioni … lei lo fece e Carlo cominciò a baciarle i capezzoli … l’effetto su Elisa fu “positivo” … cominciò a mugolare dal piacere … lui si allungò sul letto e fece in modo che lei prendesse il membro a “candela” …. Elisa si deliziò … poteva muoverlo a suo piacimento dentro di se … all’improvviso Carlo le disse “abbassati” verso di me, lei obbedì senza “scendere” dal pene … e così facendo da dietro Nando si trovo il buco del culetto a tiro … penetrazione violenta con la cappella grande che faticò ad entrare …. i due membri pompavano Elisa a ritmo e lei godeva. Ginetto mentre gli altri si rilassavano sul letto si presentò con un vassoio dicendo “ ho preparato un bel caffè” … l’idea fu apprezzata … Elisa lo bevve mentre era tutta nuda “buono” disse convinta …”merito un premio?” disse Ginetto sempre con un aria poco rassicurante …. “certo” rispose immediatamente Carlo “che vuoi?” … “stare seduto in poltrona mentre in ginocchio Elisa mi fa un pompino” questo volta lo disse con voce decisa … “sarai servito” ribadì Carlo guardando Elisa con l’aria di chi sta dettando un comando. Elisa passò quasi cinque minuti con la testa che andava su e giù sul cazzetto di Ginetto … “bevi bevi” disse Ginetto mentre stava arrivando ma Elisa non lo fece anzi vomitò il tutto sul pavimento … “non hai obbedito al mio amico, devi essere punita” disse quasi con tono serio Carlo … “ma non rompere mi stavo affogando” rispose stizzita Elisa. “Non significa niente devi essere punita” rispose Carlo con l’aria di chi sta pensando a cosa farle fare … “uffa” rispose lei infastidita … “vediamo, non ti ho ancora visitato da dietro” disse Carlo che intanto aveva il pene in posizione di “prontopartenzavia” … stenditi sul letto a pancia sotto … lei obbedì … Carlo gli mise un cuscino sotto la pancia in modo che il culetto risultava “rialzato” … gli si poggiò con tutto il corpo sopra di lei e la penetrò nel buchetto posteriore … Elisa emise qualche gridolino di dolore ma poca cosa … quel bel pezzo gli piaceva e godeva anche “dadietro”… la posizione permetteva a Carlo di avere la bocca vicino all’orecchio di lei .. e gli sussurrò “dovevo punirti per forza non potevo fare brutta figura con gli amici” … “ beh se questa è una punizione … !!! ” disse lei sottovoce per non farsi sentire dagli altri …. sempre sussurrandole nell’orecchio Carlo continuò “dopo cancellerò ogni prova te lo sei meritato” …”non farlo” rispose con malizia Elisa “altrimenti non avrò la scusa per rivederti”.

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