RICATTATA. (Parte 1^ antefatto)

RICATTATA. (Parte 1^ antefatto)

Oggi mi sono svegliata con addosso una irrefrenabile voglia di trasgressione, che era da un po di tempo sopita, anche a causa dell’ennesima lite avuta con mio marito, che sento ogni giorno di più, sempre più distante da me. Già da ieri, il mio uomo ha cominciato, con una serie di provocazioni via chat e con video, a risvegliare ed incentivare la mia vera natura…lui dice “l’unica” mia natura, quella di troia, sempre in cerca di situazioni e sensazioni forti, e di cui ho imparato a non vergognarmene; anzi, ad ostentarla con l’orgoglio di “femmina” consapevole della sua bellezza e del suo fascino. Nel pomeriggio poi, con lui al telefono, non ho resistito e mi sono scopata col mio dildo, insieme alla sua voce. Ha giocato forte, fermandomi ogni volta un attimo prima che il mio orgasmo esplodesse, negandomelo…ma sapeva che quando poi, come è avvenuto, sarebbe stato superbamente devastante! Infatti…Ho goduto ed urlato come una porca…come la più sublime delle zoccole! E la voglia di godere, di avere cazzi veri che mi scopano senza sosta e senza freni, ha riempito la mia notte dei sogni più estremi e più osceni, che la mia fantasia poteva partorire! Ed oggi… Oggi voglio realizzare. Il mio medico curante, alcuni giorni fa, mi ha consigliato di fare un elettrocardiogramma di routine; ho deciso di effettuarlo oggi, nel primo pomeriggio, presso la farmacia del mio rione, che anche se chiusa per turno, è aperta in quelle ore solo per esami e controlli che ho cura di prenotare; e che è gestita da due giovani dottori, dotati di un certo “non so che” intrigante, ma che ad onor del vero sono però, fra i rari uomini che sembrano immuni al mio “fascino”…Allora voglio metterli alla prova; voglio provocarli, ammaliarli e godere di loro e con loro…se mi riesce. Con indosso solo un paio di autoreggenti, ed un ampio e lungo cappotto, legato in vita da una cintura della stessa stoffa, con gli immancabili tacchi vertiginosi, salgo in macchina e vado. Durante il breve tragitto che separa casa mia dalla farmacia, ho cura che i lembi del cappotto si dischiudano, rivelando le mie cosce inguainate dalle calze. Giungo davanti alla farmacia un po prima e quindi è ancora chiusa; sono indecisa se rimanere in macchina o scendere; accanto alla farmacia vi è un bar e sulla soglia vi sono un paio di uomini che mi stanno guardando…decido che una cioccolata calda potevo prenderla senza pregiudicare l’esame; quindi apro lo sportello e lentamente scendo dalla macchina, non prima di essermi accertata che gli occhi di quei due siano esattamente li…fra le mie cosce! Amo da matti questo momento; ho cura di scendere sempre quando sono osservata…quegli occhi mi danno la sensazione di carezze intime ed audaci che mi eccitano, facendomi bagnare la figa! Varco la soglia del locale; oltre ai due che mi hanno seguita all’interno, vi è il barista, un bel ragazzo sveglio e malizioso; nessun altro. Ordino la mia cioccolata, e vado a sedermi ad un tavolo quasi appartato, ma in modo tale che le mie gambe siano ben visibili a quei tre. Ho deciso di prendermi qualche momento erotico come preludio; mi carica ulteriormente. Il ragazzo mi porta la mia tazza sorridendo, e nel piegarsi prova a sbirciare nel piccolo varco del bavero dei cappotto alla ricerca di…una conferma; “si; sono senza intimo tranne le calze” gli sussurro…”non è questo che volevi capire?”Quasi arrossisce il poveretto. Certo non si aspettava tanta “sincerità irriverente” da parte mia. A questo punto, riavutosi dall’imbarazzo , mi chiede se sto aspettando che la farmacia apra; gli rispondo affermativamente e, indicandomi i due uomini seduti al tavolino difronte, mi dice che anche loro sono li per lo stesso motivo. Lo dice a voce alta, in modo tale che quei due si sentono subito in “dovere” di raggiungermi al tavolino e sedersi…come se avere lo stesso motivo, ci rende più…confidenziali. Li guardo…non riescono a nascondere la loro eccitazione, il loro desiderio che la vista delle mie gambe aveva reso palese: i loro cazzi premono sulla patta dei loro pantaloni! Senza parlare, e guardandoli a turno negli occhi, prendo le loro mani, da sotto il tavolo e le porto sulle mie cosce scoperte ben oltre l’orlo delle calze…ancora un po sbigottiti, i due cominciano ad accarezzarmele; da prima lievemente, ma poi via via più decisi, sino ad arrivare a lambirmi la figa! Io non smetto di guardarli; so ora che i miei occhi trasmettono la mia eccitazione…l’attesa di sentire le loro dita, entrare nella mia figa…sentirle a “caccia” del mio clitoride, mi fa letteralmente grondare! Sto per godere, ma voglio farlo avendo i loro cazzi nelle mie mani. Apro la lampo della patta di ognuno di loro, e tiro fuori due cazzi resi duri dall’eccitazione. Li sego lentamente…con voluttà. Ora li invito ad alzarsi e ad avvicinarli al mio viso; voglio prenderli in bocca, far loro sentire la mia lingua percorrere quei cazzi e succhiarli a turno! Ho un orgasmo ora! Inondo le loro mani con i miei umori torrenziali. A questo punto alzo la testa verso il barista; “vieni qui; tu…voglio la tua lingua fra le cosce…sai leccare la figa di una donna vero?” In un baleno è in ginocchio fra le mie gambe e tuffa la testa li…un attimo dopo sento la sua lingua! Penetra la mia figa per poi ritrarsi e raggiungere il clitoride che prende fra i denti mordicchiandolo. Godo da grandissima Troia ora! Orgasmi ripetuti e ravvicinati…mi inarco sempre più verso quel viso…e lui ne approfitta per infilarmi con prepotenza quasi, un paio di dita nel culo! A questo punto il primo dei due cazzi che sto succhiando , “esplode” in una sborrata calda…lunga…infinita! “che puttana che sei!” Mormora l’uomo. “Bevi anche la mia sborra, troia!” urla quasi, il secondo uomo sborrandomi sul viso e sulle tette che erano fuori dal mio cappottino tutto sceso in vita. Ora devo occuparmi del barista…lo invito ad alzarsi e chinandomi sul tavolo,con le cosce larghe, gli “ordino” quasi di scoparmi…”scopami la figa…sfondami ti prego!” Lo imploro…Ha un cazzo molto grosso il giovanotto…mi regala orgasmi pazzeschi e continuati, fino a quando si sfila e mi sborra sulle natiche…”ti è piaciuto il mio cazzo vero?” mi dice; per tutta risposta lo prendo in bocca e lo ripulisco di ogni goccia di sborra, che lecco avidamente. E guardandolo…”si; hai un bel cazzo che voglio gustare ancora quando sarà possibile. Ma lo voglio anche nel culo…capito”? Intanto la farmacia ha aperto; raggiungo la toilette del bar è mi ripulisco della sborra, lavandomi il viso e le tette; ora nel locale vi è solo il ragazzo; i due sono già andati in farmacia; lo guardo..” più tardi raggiungimi in farmacia; porta due caffè ai dottori…non te ne pentirai” gli dico; lo bacio sulle labbra e mi avvio. La porta vetro è chiusa e quindi suono il campanella posto al lato; pochi istanti ed uno dei dottori, quello più giovane, almeno in apparenza, viene ad aprirmi, e mi introduce in un salottino ubicato nel retro della farmacia ed antistante l’ambulatorio per gli esami; “si accomodi signora…” mi dice; “ abbiamo quasi finito con un paziente e dopo tocca a lei…si metta a suo agio, la prego.”! Mi siedo ed accavallo le gambe…di sottocchio osservo la reazione del dottore, alla vista del panorama gradevole che sono le mie cosce esposte oltre il limite della “decenza”…noto il suo sguardo molto interessato e vedo i suoi occhi riempirsi di libidine. Buono! Rimango sola e la mia mente vaga sulle situazioni che potranno evolversi in quel salottino…su quel divano e su quelle poltrone. Mi vedo seduta col cazzo in figa del dottore più grande e col cazzo dell’altro che mi scopa la bocca. Poi i due si invertono…poi ancora mi scopano il culo a turno…basta! Sto godendo e voglio conservare la mia voglia famelica per dopo. Ed ecco che l’uomo che avevo spompinato prima nel bar, esce salutando i medici; poi mi rivolge un sorriso complice…”li faccia impazzire come ha fatto con noi…” mi dice andando via senza darmi il tempo di una risposta. Il dottore che mi ha aperto, si affaccia e mi invita ad entrare nell’ambulatorio; l’altro medico mi saluta cordialmente e mi invita a spogliarmi e sdraiarmi sul lettino medicale; quando il mio corpo emerge dal cappotto che indosso, i due rimangono a guardarmi estasiati…”la signora è già spogliata! Non indossa neanche le mutandine…Molto previdente”, riesce a dire. Allora con studiata lentezza mi sdraio divaricando le cosce, esponendo la mia figa bagnata, ricoperta di goccioline che brillano sotto la luce bianca e forte. “dottore” dico; “sono pronta!” Nel frattempo suonano ed il giovane medico dice quasi fra se “ strano; lei è l’ultima dei pazienti di oggi…chi sarà?” “dottore…” dico; “deve essere il ragazzo del bar; mi sono permessa di farvi portare un caffè; spero gradito”! Allora ringraziando sorridendo, si avvia per aprire la porta; “ancora una cosa dottore…”dico, rivolgendo ad entrambi il mio sguardo più spudorato..da grandissima puttana, “ lo può far entrare qui? Vedrà che sarà utile. ”…mi guardano entrambi mentre i loro visi si illuminano…”vedo che lei ha intenzioni molto chiare, circa l’esame che dovrà sostenere…”dice sorridendo il meno giovane. “Si dottore…vorrei sottopormi ad una prova da…sforzo, per capire meglio la tenuta del mio cuore!” replico, sorridendo a mia volta. Il ragazzo entra e rimane allibito nel vedermi nuda sdraiata sul lettino ed a gambe divaricate; e mentre i dottori sorseggiano il loro caffè, lo attiro a me e gli libero il cazzo dai pantaloni…è di nuovo turgido…tosto come il marmo, a quel punto uno dei dottori dice “ci trasferiamo nel salottino?…Credo che saremo tutti più comodi lì”. Così ci dirigiamo tutti nel salottino; i due medici siedono sul divano…ed io mi chino in avanti e tiro fuori i loro cazzi e comincio a segarli e poi a prenderli in bocca. Dietro di me il ragazzo mi struscia il suo cazzo fra le cosce, lambendo con la cappella la figa! Ho un orgasmo. La mia bocca ora corre da un cazzo all’altro; li lecco, li succhio, li spingo a turno in fondo alla mia gola! Ed essi crescono…diventano imponenti; uno in particolare, quello del dottore più grande, è di una grandezza spropositata quasi; una cappella grossa posta su di un tronco di albero..si, questa è l’immagine che mi salta alla mente! A questo punto, il cazzo del ragazzo mi entra in figa e comincia a scoparmela con lo stesso ritmo e la stessa potenza di prima. Godo!…”sono troia…lo sapete vero che sono una gran puttana?” ripeto quasi farneticando; ora mi rialzo e mi impalo col cazzo del più giovane dei medici; entra nel lago che è diventata la mia figa quasi perdendosi dentro… devo contrarre la vagina per sentirlo! l’altro gira dietro la spalliera e mi infila quel cazzo immane nella bocca…”succhialo troia!…Fallo ancora diventare più grande…più turgido con la tua sapienza!” e poi rivolgendosi al barista, “e tu inculala! Voglio che prepari il suo culo a prendere il mio dopo!” Il ragazzo avvicina la cappella al mio buchino e spinge…spinge fino a quando mi entra tutto nel culo! Sono in trance orgasmica…godo come cento troie messe insieme! Sono piena in ogni buco. Quei cazzi mi scopano freneticamente culo bocca e figa, senza fermarsi… non danno nessun segnale di cedimento, la loro sborra è lontana…ed io sono una puttana scatenata a caccia di orgasmi sempre più forti…sempre più intensi! Ma ecco che il grosso cazzo che ho in bocca, si sfila e gira dietro la mia schiena; il dottore tira via il barista, indicandogli che ora è la bocca il suo posto e mi saggia gli sfinteri con tre dita nodose e grosse. Sono un po in ansia…quel cazzo mi sfonderà di sicuro…”faccia piano dottore…la prego!” imploro quasi; ma lui improvvisamente ed in un sol colpo mi penetra fino in fondo. Grido dal dolore…ma so che fra un attimo si trasformerà in piacere. Adesso sento i due cazzi che si incontrano attraverso le pareti della vagina e del culo; Il piacere prende il posto del dolore. Il dottore che mi scopa il culo se ne accorge ed aumenta il ritmo dei colpi…sempre più forti…sempre più in fondo! E ricomincio a godere…ho perso il conto dei miei orgasmi! Ne voglio ancora e poi ancora!…Sono troia dentro si..è vero sono TROIA!!! Ed ora i miei maschi sembrano pronti per inondarmi di sborra…capisco che sono al culmine “Vi voglio ora!!…Sborratemi insieme in bocca…in culo in figa! Riempitemi di sperma! Dopo leccherò e ripulirò i vostri cazzi con la mia lingua!” Ed improvvisamente fiumi di sborra scorrono dentro di me!… Mi sfilo i cazzi da dentro e li pulisco ben bene con la lingua, da ogni residuo di sborra e poi vado a sdraiarmi sul lettino ambulatoriale…”dottore, ora dovete farmi l’elettrocardiogramma, non vi pare?” dico sorridendo. Sono trascorsi alcuni giorni da quel pomeriggio; ogni tanto la mia mente ci torna e mi eccito al ricordo! Il mio cuore è risultato stare bene…sono contenta; sono a casa a preparare il pranzo, quando il segnale acustico della messaggeria di WhatsApp, mi avverte dell’arrivo di un messaggio; prendo lo smart e controllo; qualcuno mi ha inviato un video, ma il suo numero non è fra i miei contatti. Lo apro e quel che vedo mi fa tremare le gambe al punto che devo sedermi per non cadere! Il video riproduce esattamente quello che è successo in quel salottino; almeno le immagini più salienti, perché il messaggio aggiunto mi dice che il video è anche in versione integrale, ma per ora è al sicuro e non devo preoccuparmi; devo solo fare alcune cose che mi verranno richieste in seguito. Ma se mi rifiuterò il video verrà inviato a tutta la città ed alla mia famiglia. Sono terrorizzata; vorrei rispondere a quel numero, ma ecco apparire un nuovo messaggio in cui vi è scritto che sarò contattata presto e di non preoccuparmi: tutto si risolverà per il meglio. (continua)

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