Dolce papà

Dolce papà

Paparino
Mi presento sono Luciana di 45 anni sposata con prole, dopo tanti anni mi sono riaffiorati ricordi di ragazza figlia unica di una famiglia felice avevo 13 anni quando la nostra vita fu sconvolta da una tragedia, la morte di mamma, che ci lascio atterriti. Mio padre Andrea si prodigo in tutto e per tutto per colmare il vuoto lasciato da mamma. Per lui poi fu difficile quando a 14 anni diventai signorina, non avendo parenti stretti donne, tocco a lui spiegarmi cosa mi stava succedendo e con l’aiuto di libri specifici, la trasformazione del mio corpo il rapporto con gli uomini e tutte le conseguenze piacevoli e non. Crescendo il mio corpo si stava sviluppando, la prima peluria stava spuntando sul pube la mia fichetta si stava sviluppando le mie grandi labbra diventavano più grandi e il mio clitoride cresceva, quando facevo la doccia iniziavo ad avere piacere nel toccarmi la fichetta e con il dito massaggiare il mio clitoride che diveniva duro e provavo piacere e inizia ogni tanto a toccarmi il clitoride e inserire un dito nella vagina solo superficialmente cosa che mi dava tanto piacere e dalla fichetta usciva un po di liquido e provavo tanto piacere
A scuola quando ho iniziato a fare le superiori, in classe eravamo più femmine che maschietti, feci amicizia con Sandra e Ilaria, le due più sveglie con le quali per la prima volta ho sentito parlare di sesso, da loro appresi cosa sono i pompini e che loro ogni tanto lo facevano a qualche maschietto tra le loro amicizie, e mentre lo facevano come si masturbavano allora capii che anche io quando provavo piacere mi stavo masturbando. Un giorno che eravamo in casa di Ilaria lei tirò fuori da un cassetto delle foto di uomini nudi, per me era la prima volta che vedevo un cazzo, con dei membri di tutte le dimensioni e grandezze e loro fantasticavano su quelle foto, dicendo che non vedevano l’ora di essere sverginate e di scopare. In un’altra occasione mi fecero vedere un filmato porno e dove si vedeva con dei primi piani le varie posizioni, quando lui con la lingua leccava la fica e si sentiva la donna che mugolava di piacere e poi le parti si invertivano e lei che prendeva il cazzo in bocca e come lo leccava tutto sul glande e poi lo prendeva tutto in bocca e poi lei allargava le gambe mettendo in mostra la fica e lui che gli infilava dentro il cazzo e come scopava per poi tirarlo fuori e prenderlo in mano e a quel punto uscivano getti di una cosa bianca e densa e mi dissero che quello era lo sperma (detto sborra) ed era quello che se entrava nella vagina e erano giorni fertili si rimaneva in cinta. Mi sono incuriosita e volevo saperne di più, iniziai a fare ricerche in internet e man mano che scoprivo tutto sul sesso e cercando anche dei filmati espliciti e ogni volta mi eccitavo a tal punto da masturbarmi con sempre maggiore godimento fino ad arrivare all’orgasmo. Gli anni passavano ed io ero curiosa e volevo vedere un cazzo dal vero, ma mi vergognavo di chiederlo a qualche maschietto, l’unico che avevo a portata di mano era mio padre, iniziai a spiarlo ogni volta che andava in bagno lo spiavo dal buco della serratura ammirando il suo cazzo bello grosso e lungo fra le gambe con sotto un grosso scroto. Arrivai ai miei 19 anni ancora vergine, un giorno spiando mio padre mentre si faceva la doccia lo vidi che si masturbava e il suo cazzo era diventato duro e svettava verso l’alto mentre se lo menava sempre più velocemente, e emetteva suoni gutturali e il suo corpo iniziava a fremere fino a esplodere con un getto di sperma e mentre sborrava l’ho sentito dire siii Adriana ti amo e mi manchi tanto, (Adriana era mia madre). Allora capii quanto gli mancava e per farmi crescere bene non aveva mai voluto rifarsi una vita con un’altra donna.
Quella vista mi procuro una vampa di calore, in particolare sentii la fica pulsare, corsi in camera mia e la mano andò subito sotto gli slip e le dita aprirono le grandi labbra alla ricerca del clitoride già bello eccitato e gonfio la fica era tutta bagnata e iniziai a infilarmi prima 1 dito e poi 2 nella vagina e pensando a quel bel cazzo lungo e grosso con quella bella cappella rossa, iniziai a desiderarlo, assaporarlo con la bocca e sentirlo dentro di me, iniziarono le mie pulsioni sessuali, ora non lo vedevo più come padre ma come uomo, allora capii che ero innamorata di lui fin da piccola.
Essendo le camere attigue se prima non lo notavo, iniziai a sentire quando si masturbava dai mugolii di piacere quando si masturbava, una sera mentre andavo in camera notai che lo porta era leggermente aperta, rimasi in camera in ascolto lasciando aperta la mia porta e quando ho sentito i sospiri senza far rumore e a luci spente mi accostai alla porta della sua camera aprendola un po di più tanto da poter vedere, mio padre steso sul letto completamente nudo con il cazzo bello ritto con una mano se lo menava su e giù, con l’altra aveva una foto di mamma in bikini, subito mi eccitai e la mano corse alla fica già tutta bagnata, mentre guardavo iniziai a masturbarmi infilandomi le dita nella vagina immaginando di avere dentro quel bel cazzo che mi scopava, rimasi a guardare fino a che mio padre con un urlo soffocato inizio a eiaculare con potenti getti di sborra, corsi in camera e anche io ebbi un orgasmo.
Più passava il tempo e più lo desideravo a volte mentre lo spiavo ero tentata di entrare in camera, ma sicuramente avrei ottenuto l’effetto opposto, mi ero decisa che volevo scopare con mio padre e farmi sverginare da lui, dal mio medico adducendo a dei ritardi mestruali mi feci prescrivere la pillola.
Andavamo incontro alla bella stagione e con il caldo i vestiti si alleggerivano, inizia a girare per casa con vestitini sempre più succinti e trasparenti, sulle prime mio padre non ci fece tanto caso, poi notai che mi guardava con più insistenza, spesso indossavo una camiciola corta senza reggiseno e con dei slip trasparenti, facendo finta di farmi cadere quello che avevo in mano mi chinavo davanti a lui mettendo in mostra il culetto e la fica che gli slip trasparenti non nascondevano, oppure mi chinavo in avanti la scollatura abbondante si apriva facendo vedere il mio bel seno bello sodo con i capezzoli ritti dall’eccitazione, ogni volta lo vedevo che si eccitava e a volte andava in bagno e ci rimaneva parecchio, si faceva le seghe forse pensando a me il che mi eccitava, lo volevo ad ogni costo.
Una sera ero particolarmente sexy e trasparente e gli giravo intorno, a un certo punto lui mi disse Luciana per cortesia copriti in po di più e vedevo sotto i pantaloncini il suo pacco gonfio.
Presi la palla al balzo e gli dissi papà, lo so che ti manca tanto mamma e che per me hai rinunciato a farti una vita con una donna, e spesso pensi a mamma ma lei non c’è più e ora vorrei essere io al suo posto, lui arrossi e inizio a balbettare ma Lucian cosa dici sei mia figlia mentre parlava con la mano ho iniziato a carezzare ii suo pacco da sopra i pantaloncini, fece un timido cenno di spostarsi poi si arrese, gli infilai al mono sotto i pantaloncini e iniziai a carezzarli il cazzo, iniziando a scappellarlo bene, con l’altra mano gli ho tira to giù il pantaloncino, e il suo meraviglioso cazzo svettò dritto e imperioso, con la sua bella cappella rossa e gonfia, ho iniziato a fargli una sega stingendolo con la mano e facendo scorrere la pelle su e giù sfoderando la cappella mentre con la lingua succhiavo i suoi capezzoli facendolo gemere di piacere strabuzzava gli occhi, era in mio potere, nel frattempo mi eri spogliata completamente,
presa la sua mano me la portai al seno e iniziò a carezzarlo strizzandomi i capezzoli iniziavo d eccitarmi e la fica a bagnarsi, ho spinto la sua mano a scendere fino alla fessura calda la sua mano inizio a carezzare le grandi labbra e aprirle per arrivare al bottoncino magico, il clitoride e lo massaggiava magistralmente su e giù e con movimenti circolari, gli sussurrai Andrea sei bravissimo sai come far felice una donna, mi stai facendo godere tanto, in quel momento lui è esploso in un orgasmo fortissimo, gridando si Adriana (il nome di mamma) godo ti amo sono tutto tuo, sentivo tutto il suo corpo tremare e fremere di piacere. Io ero eccitatissima, volevo godere anche io, mi spostai e gli misi la mia fica che colava umori vicino alla sua bocca, ha iniziato subito a leccarmela tutta a bere tutti i miei umori il mio clitoride era diventato duro e sporgente lo ha preso fra le labbra e ha iniziato a succhiarlo a dovere mentre con un dito entrava leggermente dento la vagina, sono esplosa in un orgasmo che non avevo mai provato tremavo tutta avevo delle convulsioni incontrollabili di godimento e urlavo siiii siii Andrea sei il mio uomo ti amo ti voglio. Siamo rimasti accasciati sul divano non so per quanto tempo, solo che mi prese in braccio e mi potò in camera da letto insieme a lui nel lettone, avevo preso il posto di mia madre, dopo poco ci siamo addormentati abbracciati.
La mattina ci siamo svegliati felici entrambi nudi appena aperto gli occhi fra di noi è scoccata una scintilla e abbiamo iniziato a baciarci, le nostre lingue si cercavano si intrecciavano era meraviglioso sapeva baciare divinamente i nostri corpi nudi erano a stretto contato facendoci eccitare e facendo cadere tutte le remore, lo volevo dentro di me volevo sentire il suo cazzo che mi entrava e sverginava, gli ho esternato il mio desiderio, e che volevo regalargli la mia verginità e che ero pronta e lo desideravo.
Abbiamo iniziato a carezzarci poi iniziando a succhiare i miei capezzoli, carezzarmi la fica e fami bagnare subito, sentivo l sua lingua e le sue labbra esplorare tutto dandomi dei brividi di piacere arrivato alla fica mi ha allargato le gambe e vi si è intrufolato con tutta la testa iniziando a leccarmi la fica in maniera meravigliosa e faccendoni avere diversi orgasmi fino ad avere la vagina tutta bagnata e aperta, lo volevo, ora prendimi ora ti voglio amore, mi ha messo due cuscini sotto al sedere e le gambe con le ginocchia vicino alla testa, ha preso flacone di crema e lo ha spalmato sulla mia fica e sul suo cazzo, si è chinato su di me e ha appoggiato la cappella alla fica entrando e uscendo con delicatezza e sempre più dentro facendo piano per non farmi sentire dolore, già mezza cappella era dentro io lo volevo e con un colpo di reni ho inarcato la schiena fino a farmi entrare tutta la cappella e mezzo cazzo dentro all’istante ho provato un leggero dolore ma svanito subito e a sentire piacere, finalmente era mio, sentivo il cazzo che piano piano entrava sempre più dento la vagina pulsava intorno a quel bel cazzo che me la riempiva e massaggiava tutta mi stava scopando in modo meraviglioso con degli affondi che con la cappella urtava l’utero me dava brividi di piacere, ho avuto orgasmi multipli sentendo il mio adorato papà che mi scopava, sentivo il cazzo che dentro la fica si stava ingrossando e stava per venire, stava per tirarsi fuori l’ho bloccato, gli ho detto nooo vieni dentro ho preso la pillola, a quel punto con un affondo più deciso me lo ha messo tutto dentro l’ho sentito colpire il mio utero e esplodere dentro di me un getto caldo di sborra a cui ne sono seguiti altri che mi hanno riempito, e siamo esplosi insieme in un orgasmo megagalattico, entrambo i nostri corpi erano percorsi da vibrazioni incontrollabili siamo rimasti cosi abbracciati e baciandoci con le lingue che si cercavano.
Da quel giorno dormiamo insieme e scopiamo quasi tutte le sere, non lo chiamo più papà ma Andrea e lui a me Adriana.
All’età di 27 anni dietro sua insistenza mi sono fidanzata con un bravo ragazzo di famiglia alquanto imbranato in fatto di sesso, e per fargli credere che ero ancora vergine ho fatto in maniera di fare l’amore con lui l’ultimo giorno di mestruazioni per fargli vedere un po di sangue era la prima volta che scopavamo e vidi che aveva un cazzo piuttosto piccolo con poco sperma e mi faceva poco più che solletico e dovevo fingere di godere. Ci siamo sposati lui materialmente non mi fa mancare nulla, allora spesso quando lui e fuori per lavoro torno a casa dove trovo mio padre che mi soddisfa quando abbiamo deciso di avere figli ho smesso la pillola ma ho fatto in modo che il primo figlio fosse mio padre a mettermi in cinta, gli altri due non sono sicura di chi sono. Tutt’ora a 45 anni io e papà a 70 scopiamo come agli inizi.
P.S.
Questa è storia vera non di fantasia inventati sono i nomi e i luoghi
Al contrario di altre nazioni qui in Italia i rapporti sessuali tra consanguinei sono vietati e in alcuni casi lo considerato reato, non c’è cosa più bella di due persone che si amano e per una morale ipocrita si devono nascondere, per questa ragione è stato creato un canale Telegram Genitori Figli per discutere sull’argomento

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2 thoughts on “Dolce papà

  1. Ivano

    bello drammatico ed eccitante nello stesso momento.il cazzo preso dalla mente non sapeva cosa fare se stare in tiro o ammosciarsi .brava complimenti

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