La proposta

La proposta

Luisa si avvia con calma verso la parte del parcheggio in cui ha lasciato la sua auto. E’ una mercoledì di autunno inoltrato e da poco sono passate le 17:30, la giornata lavorativa per lei è terminata. Il periodo che sta attraversando è pieno di tensioni, a casa con il suo compagno Andrea le cose non vanno bene. Lei non si sente apprezzata, lui è sempre interessato al suo lavoro, alla sua carriera e la loro vita sessuale ha subito una brusca frenata. Luisa è una donna di 46 anni, alta circa 160 centimetri, fisico tonico grazie alla palestra, fondoschiena sodo, seno abbondante, capelli rosso scuro portati con un taglio corto. Ogni volta che si guarda allo specchio non capisce come mai Andrea non abbia desideri sessuali nei suoi confronti, non capisce da cosa nasce il suo disinteresse. Già da diversi mesi ha iniziato a frequentare una palestra per tenersi in forma, e qui ha capito che è ancora in grado di suscitare l’interesse degli uomini. Ne ha già avuto conferma in passato quando ha sorpreso un suo collega con delle foto sul cellulare, foto che le aveva scattato sotto la scrivania, con la scusa di raccogliere una penna, mentre lei era impegnata al telefono. Da quel giorno ha iniziato a vestirsi in modo più provocante, ad indossare camicette scollate, gonne con lo spacco, a non indossare reggiseno e perizoma sotto le calze di nylon, ad usare autoreggenti. La cosa la diverte molto, le piace provocare i suoi colleghi maschi, soprattutto quelli sposati, e la cosa ha iniziato ad eccitarla quando ha sentito due suoi colleghi parlare di lei, di cosa le avrebbero fatto sessualmente. Spesso li provoca chiedendo loro di raccogliere qualcosa sotto la sua scrivania, di controllare il pc che ha dei problemi, sempre aprendo le gambe al momento opportuno per mostrare la sua figa perfettamente depilata in bella mostra e le sue toniche e sode cosce. Osservando i suoi colleghi, spesso dei sottoposti, capisce l’effetto che provoca, notando sempre il gonfiore nei pantaloni dovuto all’erezione. Ma la relazione con Andrea ha sempre fatto da freno, sono fidanzati da tanti anni e lei non lo ha mai tradito, anche se la voglia legata al disinteresse di lui si è manifestata più di una volta. Quel mercoledì pomeriggio avrebbe cambiato le cose, le avrebbe fatto fare un passo verso la vendetta. Luisa con passo tranquillo si sta dirigendo verso la parte più lontana del parcheggio, sta pensando ancora alla reazione imbarazzata dello stagista, di quando con la scusa di alcuni cavi del pc attaccati male, gli ha chiesto di controllare ed una volta sotto la sua scrivania, lei ha aperto le gambe davanti al ragazzo, un giovane di 25 anni, mostrando le sue cosce avvolte da calze autoreggenti di nylon, in modo da mostrargli bene, dato che non indossava biancheria intima, la sua figa perfettamente rasata. La donna è intenta a pensare a come può provocare di nuovo il ragazzo il giorno successivo, quando si sente chiamare da una voce maschile “Mi scusi signorina, per cortesia può concedermi qualche minuto?” Luisa si gira un po’ scocciata, e vede un uomo ben vestito, di poco più di 50 anni, un po’ in sovrappeso e non troppo stempiato “Una cosa veloce perché ho appena finito di lavorare e devo andare a casa” risponde con tono sbrigativo. L’uomo si avvicina con passo sicuro “Vede…io lavoro per la ditta di trasporti nel palazzo di fronte, e tutte le mattina la vedo scendere dalla sua auto ed andare al lavoro, lei è una donna molto bella, il suo compagno è uomo molto fortunato…” Luisa lo interrompe “La ringrazio lei è molto gentile, effettivamente mi sembra di averla già vista, adesso però mi scusi ma devo andare a casa dal mio fidanzato” dice affrettando un po’ il passo “Capisco…ma se mi concede qualche minuto avrei una cosa da chiederle, io mi chiamo Michele e sono il vice presidente della ditta che le ho indicato prima” continua l’uomo con decisione. Luisa, scocciata decide di fermarsi, più per educazione che per altro “Senta Michele, sono contenta per lei, vuole dire che sicuramente ha uno stipendio di tutto rispetto, ma come le ho già detto…devo andare a casa” Michele però non sembra voler terminare la conversazione che cosi continua: M “Beh…effettivamente sì, ho uno stipendio buono, mi piacerebbe fare guadagnare qualcosa di extra anche a lei” L “Guardi…se si tratta di lavoro sappia che io non intendo cambiare il mio, oltretutto non mi sembra questo il luogo per una discussione simile” M “Lei ha ragione, ma deve avermi frainteso, io mi riferivo alla possibilità di guadagnare 400 euro in 10 minuti” dice l’uomo mostrando 8 banconote da 50. Luisa un po’ sorpresa guarda con aria interrogativa l’uomo e domanda ” Mmmm…e, giusto per curiosità, di cosa si tratta?” Michele risponde con voce leggermente tremante “Beh…lei è una bellissima donna, con un fisico fantastico…un fisico molto eccitante, labbra carnose…” L “Questo lo so anche io, mi guardo allo specchio ogni mattina” interrompe bruscamente M “Ok…ecco…io…le do questi 400 euro se mi mostra le suo bellissime tette” Luisa sgrana gli occhi “Ma che cazzo ti passa per la testa? Ma per chi mi hai presa? Non sono una prostituta! Non mi interessa chi sei! Sparisci o ti prendo a calci nelle palle!” La donna è furiosa e si avvia con passo deciso verso la sua auto seguita dall’uomo M “No aspetta, non reagire così…ti chiedo solo di mostrarmele per 20 secondi, per 20 secondi guadagni 400 euro” L “Senti… forse non mi sono spiegata, vuoi che ti precisi dove te la puoi infilare la tua proposta?” M “Scusa se insisto…ma come ti ho detto ti vedo tutte le mattine, sei una delle donne più belle ed eccitanti che abbia mai visto, ti chiedo solo 20 secondi del tuo tempo” Luisa si ferma un attimo, lascia sbollire la rabbia, e pensa. Pensa allo scarso interesse di Andrea che si scontra con quello di Michele che è disposta a sborsare 400 euro per qualche secondo. L “Ok, però prima dammi i soldi, che siano 20 secondi precisi!” La risposta le esce dalla sua bocca quasi senza pensare, a parlare è il senso di vendetta che cova nei confronti del suo compagno, qualche tempo fa rifletteva sulle occasioni che ha avuto per tradirlo, e si rammaricava perché ha sempre desistito. L “Non possiamo farlo qui, siamo in mezzo ad un parcheggio, c’è troppa gente” M “Andiamo da quella parte” dice indicando una zona del piazzale circondata da cespugli “Lì non ci disturberà nessuno” I due si dirigono verso un lato del parcheggio, circondato dal verde e dalla vegetazione M “Ok, qui siamo abbastanza nascosti, non ci vede nessuno” L “Perfetto, adesso però dammi i soldi” L’uomo porge le banconote a Luisa, che le conta e poi le infila nella tasca interna della giacca. L” Va bene, tutto questo è semplicemente folle…” e cosi dicendo, la donna si apre la giacca e si solleva la camicia. Michele, alla vista di quel seno sodo e grosso, rimane quasi impietrito. Non riesce a staccare lo sguardo da quelle tette sode, con i capezzoli rosei e definiti, avrebbe voglia di leccarle, di toccarle, di metterci in mezzo il cazzo per una spagnola…dopo il primo impatto l’uomo allunga la mano destra verso il seno di Luisa, che però lo blocca subito “Hey! L’accordo è chiaro, solo guardare! Ed il tempo è scaduto. Grazie per i soldi ora posso andare a casa con 400 euro in più” Finito di ricomporsi, Luisa si accinge ad uscire da dietro i cespugli, ma Michele la ferma M “Aspetta…io potrei darti altri 300 euro, così andresti a casa con 700 euro” L “Altri 300? E cosa dovrei fare questa volta?” l’impiegata inizia a sentire un certo livello di eccitazione come non le capita da tempo, troppo tempo. M “Per 20 secondi…per 20 secondi ti chiedo di toccare quelle tue fantastiche tette, cosi in meno di due minuti ti intaschi 700 euro” La donna riflette, dovrebbe essere adirata, furiosa con quell’uomo, ma non è così. E’ particolarmente eccitata, le piace sentirsi desiderata e le piace pensare che uno sconosciuto sia disposto a spendere tanto solo per guardare e tastare il suo seno. L “D’accordo, poi però basta, mi tocchi le tette per 20 secondi e poi te ne vai. Ovviamente prima mi devi dare i 300 euro” Michele acconsente, estrae dalla tasca le banconote e le porge a Luisa che di nuovo si solleva la camicia. Il manager con decisione allunga le braccia e inizia a palpare quel grosso e sodo seno, una quinta misura abbondante che lo manda ai limiti dell’eccitazione. Le sue mani avide palpano le tette, stuzzicano i capezzoli, è in preda ad una vera e propria trance. A riportarlo alla realtà è la voce di Luisa che gli ricorda lo scadere del tempo L “Ok, sono passati venti secondi” e cosi dicendo indietreggia di due passi e si ricompone M “Aspetta…posso darti altri 700 euro, ormai siamo in ballo…” dice l’uomo con voce calma e leggermente tremante, fissando la donna negli occhi L “Altri 700? Così sarebbero 1400…dipende da cosa mi chiedi…” Luisa, per qualche secondo è stata tentata di mandare al diavolo Michele, e di andarsene, ma la sua mente continua a riproporle le varie volte in cui lei, eccitata, ha fatto avances al suo fidanzato che però le ha rifiutate…troppi sono stati gli episodi simili. M “700 euro…per… alzarti la gonna e farmi vedere e toccare il tuo bellissimo culo e la tua figa calda” La voglia sarebbe quella di mandare il manager al diavolo…ma i ricordi dei rifiuti del suo fidanzato sono sempre più presenti, quante volte avrebbe voluto essere toccata da Andrea ma questi aveva trovato sempre la scusa della stanchezza e del lavoro… L “Ok, prima ovviamente voglio i soldi, ti lascio toccare la mia figa ed il mio culo per 20 secondi” M “30…almeno 30 secondi” L “Ok, ma non un secondo di più” Cosi dicendo Luisa si solleva la gonna e mette in mostra le sue toniche cosce avvolte da autoreggenti color carne, si gira e si piega chinandosi leggermente in avanti, in modo da mostrare meglio a Michele le sue natiche scolpite dai vari allenamenti in palestra. L’Uomo rimane di sasso, sente di avere una veloce e ferrea erezione, il cazzo è diventato duro come il cemento quando ha visto che Luisa non indossa biancheria intima e dopo qualche secondo palpa avidamente il culo della donna , le sue chiappe sono sode, di marmo, è leggermente abbondante sui fianchi ed ha un culo a forma di cuore che fa perdere la testa a Michele. Con la mano inizia ad accarezzare le labbra della figa, che sente calda e umida, con l’atra inizia a stimolare il clitoride mentre è passato alla masturbazione, infilando e muovendo delicatamente due dita nella figa di Luisa. Muove le sue mani sapientemente e la figa ormai è fradicia, la donna è in preda al piacere, ed a fatica riesce a parlare L “Ok…ok…i…30 secondi…sono…sono passati” Michele a fatica riesce a fermarsi, è eccitato al massimo e sente il suo cazzo in tiro, ben visibile anche da Luisa M “Ok…ormai siamo in ballo…ti offro 900 euro…per un pompino…poi giuro che me ne vado” dice con voce rotta dall’ eccitazione mentre si lecca le dita con le quali ha masturbato la donna L “Un Pompino?” ripete la donna, guardando i pantaloni di Michele che mostrano un notevole rigonfiamento. In quel momento pensa alla sua giovinezza, è sempre stata particolarmente brava a fare i bocchini, le è stato detto da tutti i suoi fidanzati e dagli uomini con cui è stata, ai tempi dell’università ne ha fatti diversi in bagno, a compagni di corso, ad assistenti, anche a professori. A quei tempi quando girava in taxi le piaceva chiedere ai conducenti se al posto dei soldi, come pagamento, accettassero un pompino, e spesso la risposta era si. Le è sempre piaciuto dare piacere agli uomini con la bocca, lo riteneva una sorta di potere che poteva usare su di loro, e non si risparmiava, questo fino a quando non conobbe Andrea. All’inizio la loro vita sessuale era particolarmente attiva e frizzante, le era anche capitato più volte di spompinarlo mentre era al telefono con suo capo o in videoconferenza, lei nascosta sotto il tavolo si dava da fare, leccando e succhiando avidamente il cazzo e le palle del suo fidanzato. Questi però, ormai sono tempi andati, ormai ritiene particolarmente difficile far arrapare il suo compagno. Per questo motivo inizia a provare una strana sensazione, un misto di vendetta e libido, pensa che Andrea può andarsene al diavolo, se non è mai arrapato con lei è un suo problema, Michele è eccitato e pronto a sborsare altri soldi e Luisa si rende conto cha ha una gran voglia di prendere un cazzo in bocca. L “Ok, per 900 euro te lo succhio, poi però te ne vai. Ovviamente prima voglio i soldi” M “Certo, certo non ci sono problemi, eccoli qui” dice porgendole una mazzetta di banconote da 50 e 100 euro. Non gli sembra vero, il cazzo gli pulsa nei pantaloni e sente che ormai non può più resistere. Luisa si inginocchia e gli slaccia i pantaloni, quando li abbassa si trova di fronte ad cazzo più lungo di quello di Andrea e soprattutto con un diametro maggiore, quasi fatica ad impugnarlo, la vista di quel cazzo le fa perdere del tutto ogni freno ed inizia a leccarlo, avvolgendolo con la lingua, parte dal basso per poi salire, dedicarsi alla cappella e poi scende di nuovo, senza trascurare le palle. A Michele non sembra vero, e quando la donna glielo ingoia tutto fino ai testicoli, lui d’istinto le mette una mano sulla testa per tenerla ferma ed inizia a scoparle la bocca. Inizia con movimenti del bacino lenti, ritmici, per aumentare gradualmente la velocità. Luisa lo lascia fare, sentire il cazzo di Michele fino in gola, la saliva che le cola sulle tette, la pressione dell’uomo sulla sua testa la eccita ed inizia a masturbarsi avidamente. Dopo un paio di minuti l’uomo allenta la pressone ed inizia a tastare le grosse tette di Luisa, che che con colpi ritmici e veloci succhia la punta del cazzo per poi ingoiarlo di nuovo fino alla radice e leccare le palle. Michele è eccitatissimo e la donna per rendere più efficaci gli affondi si aiuta afferrando con le mani le gambe dell’uomo. La situazione si protrae per circa dieci minuti, Michele sente di essere in procinto di sborrare, vorrebbe farlo in faccia a Luisa, vorrebbe riversare tutto il suo seme sul viso e in bocca alla donna, ma teme di indispettirla quindi decide di avvisarla. Poco prima però che riesca a pronunciare una sola parola, uno smartphone inizia suonare, è Andrea che chiama la sua fidanzata per sapere come mai ancora non è arrivata a casa. Michele allora cerca di ricomporsi, ma Luisa lo ferma, con una mano impugna il grosso cazzo dell’uomo, con la lingua lucida bene la cappella e con l’altra mano risponde al telefono. L “Pronto…tesoro ciao, mi sono scordata di dirti che dopo il lavoro sarei andata con Laura in un locale qui vicino a bere qualcosa…” Mentre Andrea parla, la donna lo ascolta e lecca il cazzo di Michele, lo ciuccia con passione assatanata L ” Non ti preoccupare, fra poco sono a casa e preparo la cena, adesso sto bevendo un cocktail con Laura, fra poco suo marito passa prenderla ed io torno a casa…certo…te la saluto…” la conversazione continua per qualche minuto e quando non è Luisa a parlare spompina il cazzo di Michele, l’uomo però è giunto al limite e bisbigliando la avverte che sta per sborrare. Luisa non si scompone e continua la sua conversazione telefonica con Andrea, quando è lui a parlare lei con rapidi affondi ingoia tutto il cazzo di Michele fino alle palle, quando sente che sta per raggiungere l’orgasmo sospende un attimo la telefonata con il fidanzato L “Tesoro scusa un attimo è arrivato il cameriere con il conto” fa appena in tempo a ingoiare nuovamente il grosso cazzo pulsante di Michele che questi le riversa in bocca diversi fiotti di calda sborra, l’uomo sborra abbondantemente e Luisa, senza pensarci troppo ingoia ogni singola goccia. Da tempo non sentiva il sapore dello sperma nella sua bocca, aveva quasi dimenticato il suo gusto, aveva quasi dimenticato perché le è sempre piaciuto ingoiare L “Sì amore, parto fra qualche minuto, abbiamo pagato il conto ed ho bevuto ora l’ultimo sorso” dice guardando negli occhi Michele, leccandosi le labbra, L’uomo è rimasto a godersi la scena, ha ancora i pantaloni calati ed il cazzo è ancora parzialmente in tiro. E’ esausto, soddisfatto, una sborrata simile non riesce a ricordarla, e continua a fissare la donna mentre questa si ricompone L “Ok, adesso possiamo andare. Grazie per i soldi, potremmo anche ripeterla come esperienza, hai un bel cazzo, da spompinare è veramente perfetto” M “Grazie a te, sei una vera maiala, una gran troia” non riesce ad aggiungere altro L “Lo so, grazie. Ogni tanto mi piace farlo notare” dice sorridendo e passandosi la lingua sulle labbra carnose. Luisa torna a casa in macchina, soddisfatta, pensando al pompino che ha appena fatto, alla sborra che ha appena ingoiato, di una cosa sicura, i tempi di carestia sessuale sono finiti, quella sicuramente, non sarà l’ultima volta che tradirà Andrea, perché in fondo se lo merita.

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