Gaia

Gaia

venerdì pomeriggio di un luglio affoso, in ufficio stanno chiudendo le varie pratiche prima del weekend, in magazzino siamo in tre io, Alberto e Giovanni,ah scusate io sono Carlo 35 anni single,stiamo ultimando le commesse da spedire ed il pensiero è già al fine settimana,in ufficio invece ci sono 4 impiegate di varie età dai 30 di Gaia, 42 Angela,49 Teresa e 54 Elisa la titolare.al momento di chiudere entriamo in ufficio consegnamo i documenti quando stavamo salutando Giovanni mi fa’ -e allora Carlo mi inviti a cena – mi scappa una risata – certo sei così bellino che ti invito a cena,qui l’unica senza togliere nulla a nessuna è Gaia – la quale imbarazzata diventa rossa, Gaia 30 anni fisico tonico un bel seno non esagerato sembra una terza culetto sodo , capelli rossi a caschetto, vedendola imbarazzata le faccio -non preoccuparti si scherza -, alla fine chiudiamo e andiamo via,nel tragitto andando a casa il pensiero era sul suo viso,mi stavo eccitando,-no no falla finita mi dicevo-, l’indomani non ho resistito e le ho mandato un messaggio – ciao sono Carlo,ti disturbo -,dopo un po’ lei- no tranquillo dimmi cosa c’è -io- sai l’invito a cena se vuoi è sempre valido -lei- pensavo fossi scherzando, davvero mi invieresti a cena- io- non scherzo mai per queste cose, va bene alle 20-, lei -ok,dove mi porti -,io- è una sorpresa non preoccuparti,alle 20 ok-,lei -ok,a dopo-.caspita non pensavo reagisse così,a questo punto devo organizzare tutto per benino, prima sistemare la casa non si sa mai, poi ricerca ristorante,ma non dovrebbe essere un problema, chiamo il mio amico che ha un ristorante in collina molto carino le spiego la cosa e mi dice di non preoccuparmi ci pensa lui,ok ultimi dettagli non posso andare a mani vuote quindi opto per un mazzetto di fiori mi lascio consigliare dalla fioraia,ok tutto apposto mi preparo e vado a prenderla. La sera alle otto sono sotto casa sua le mando un messaggio – sono arrivato, quando vuoi – lei-arrivo-, scende dopo pochi minuti, è bellissima camicetta, gonna ,molto sbarazzina, le apro la portiera per farla accomodare offrendole i fiori,lei-wow che galanteria -, il minimo per farmi perdonare,abbozza un sorriso -non hai niente da farti perdonare -,ci avviamo verso il ristorante,il viaggio è stupendo chiachieriamo del e del meno in un attimo arriviamo Gigi il ristoratore ci ha preparato un tavolino un po’ in disparte con i fiori e candele, molto romantico lei gradisce anche se sembra imbarazzata non se l’aspettava, ci accomodiamo ,ci servono le pietanze ogni tanto cerco un approccio accarezzandole la mano lei prima titubante poi pian piano anche lei mi sfiora,la cena procede alla grande,mi avvicino la bacio sfiorandole la bocca ,mi sorride rendendomelo, a quel punto chiedo il conto ,io – ti va di passare la serata da un altra parte?- lei -accompagnami a casa-, ci resto male dove ho sbagliato,passo il viaggio rimuginando e maledicendomi,giunto a casa sua lei mi fa’ – perché siamo qui?, pensavo di stare da te-, sorrido risollevato,mi avvicino la bacio, le nostre lingue si cercano ,come le mani le accarezzo il seno col palmo sento il capezzolo turgido e appuntito come un ago ha voglia, la sua mano va sul pacco sentendo il cazzo già duro, la lascio guardandola -andiamo non resisto più -lei- (senza togliere la mano)- anch’io non resisto più , andiamo via verso casa mia dopo poco arriviamo,Entriamo,la invito a rilassarsi un attimo e bere qualcosa,ci accomodiamo sul divano adesso è ancora più bella,le accarezzo le gambe scendo le tolgo le scarpe, sorride -che fai?- io- tranquilla rilassati non c’è fretta -si distende inizio a massaggiare i piedi e succhiare le dita sento che le piace continuo mentre con una mano salgo dai polpacci alle cosce su lentamente fino alle mutandine anche la bocca lascia i piedi e con la lingua inizia la salita, con un dito accarezzo lo spacco della figa le mutandine sono un lago la lingua è già all’altezza della coscia la sento ansimare,allarga un po’ le gambe permettendomi di arrivare passo la lingua con indosso il tanga le mordo il monte di venere,sposto un po’ liberandola dall’ indumento la lecco e le succhio il clitoride già duro nel mentre entro con le dita aumento il ritmo dopo pochi istanti la sento venire,il suo orgasmo mi inonda la bocca ed io assaporo tutti i suoi umori,la spoglio completamente salgo la bacio in bocca sui seni i capezzoli sono eccitati, ora tocca a me ,mi fa’-si ma ci trasferiamo in camera,la prendo in braccio e aperta la porta la adagio sul letto continuandola a baciare,la patta dei pantaloni sta scoppiando ,la sua mano e lì tastando la consistenza -mmm si alzati ti voglio -, mi alzo,mi bacia il petto mentre mi slaccia i pantaloni dai boxer tira fuori il cazzo già duro lo accarezza mentre inizia a laccarmi le palle sale sull’asta fino alla cappella gonfia e dura passa la lingua intorno per poi ingiotirlo insalivandolo a dovere la fermo prima di venire,la giro il culetto è stupendo le apro le chiappe e passo la lingua nella figa e mi soffermo nel buccino la scopo con la lingua lei se ne compiace mugugnando di piacere,mi stacco e le punto la cappella la stofino un po’ per poi affondare tutta l’asta iniziando a chiavarla ansimiamo a vicenda si abbassa completamente cambio posizione le sollevo le gambe portandole sulle spalle da questa posizione la visuale è stupenda vedo il suo viso cambiare espressione ad ogni colpo,dopo poco la sento godere ,mi abbasso per baciarla, si accorge che sto per venire anch’io,mi scosta riprende a spompinarmi la sua lingua mi fa morire l’avviso che non resisto più,invece di staccarsi mi massaggia i coglioni,lo sperma le inonda la bocca ingoia e continua,ripulisce tutto sale continuando a baciarmi ,lei – è stato bellissimo -io- abbracciami tesoro ti amo -ci diamo l’ennesimo bacio,addormentandoci abbracciati.

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