Manette e scopata a pecorina

Manette e scopata a pecorina

Mi piace quando le persone comprendono immediatamente ciò che intendo dire. Questo fa parte del mio carattere, che non tollera quando non mi capiscono e soprattutto quando qualcuno cerca di contraddirmi. Con l’età, ho imparato a moderare il mio comportamento, ma da adolescente mi costava molto non far emergere il mio lato autoritario e un po’ burbero. Adesso che sono sulla soglia dei quaranta, ho intrapreso un percorso di vita che mi ha portato a separarmi, ma anche a molti successi nella mia carriera professionale. Dirigo un’azienda di trasporti nella mia regione, ma a livello sentimentale non sto attraversando un periodo facile.

Forse la bilancia della mia vita sta pendendo troppo verso la carriera a discapito della mia vita privata. È anche possibile che il mio carattere autoritario spaventi gli uomini. In una società in cui i generi sessuali sono confusi e meno delineati, una donna che si impone con le sue capacità e le sue idee non è vista di buon occhio dagli uomini sempre meno virili e “maschili”.

Ma non posso farci nulla. Probabilmente nella prossima vita avrò più fortuna. Ma ciò che sto per raccontare ha fatto crollare tutte le mie certezze sull’essere una donna autoritaria e sempre pronta a misurarmi con gli uomini. È successo circa due mesi fa, poco dopo aver lasciato mio marito perché lo avevo trovato a letto con la badante di sua madre. Lei era una ragazza con problemi di coniugazione, ma con due tette grosse e un bel sedere. Mi ha ferita come donna e come moglie, quindi l’ho letteralmente buttato fuori di casa. Sono rimasta sola a crogiolarmi nella mia disperazione, mascherata da apparenza di sicurezza.

Ma soffrivo molto. Una mattina, ho deciso di andare a fare un po’ di shopping. Non lo facevo da un po’ di tempo e approfittando del fatto che avevo preso qualche giorno di ferie, ho deciso di dedicarmi un po’ a me stessa. Mentre tornavo a casa con i miei acquisti, ho sentito qualcuno chiamarmi dall’altra parte della strada. Era un mio vecchio amico che non vedevo da almeno quindici anni. Si chiama Roberto ed è stato uno di quelli che ha ostacolato il mio ingresso nel consiglio direttivo dell’azienda che dirigo, sostenendo che non fossi obiettiva nelle mie decisioni. Dopo qualche mese, era passato a lavorare in un’altra società e ci eravamo persi di vista. In passato, ho odiato Roberto. Ma in fondo, lo rispettavo perché era uno di quegli uomini sicuri di sé e sempre pronti ad assumersi le proprie responsabilità. Siamo andati avanti insieme lungo la strada, abbiamo avuto molto da raccontarci e da dirci. Anche lui aveva subito un tradimento nella sua precedente relazione, la solita storia. All’improvviso, gli ho dato il mio numero di telefono e ci siamo dati appuntamento

Ci siamo salutati e abbiamo promesso di sentirci presto. Ma quella stessa sera, mi ha chiamato con tono perentorio e mi ha detto che mi voleva rivedere assolutamente. Dopo quell’incontro al mattino, non riusciva più a non pensarmi e voleva parlare ancora con me. All’inizio, sono rimasta sorpresa, ma anche molto soddisfatta. Quell’uomo aveva preso l’iniziativa con me e mi aveva detto “voglio” anziché “vorrei”. Gli ho risposto che sarei stata felice di rivederlo e gli ho dato il mio indirizzo di casa. L’ho ritrovato sotto il portone dopo meno di mezz’ora. Si è presentato con un mazzo di fiori e una bottiglia di vino rosso, dimostrando di essere un uomo vecchio stampo che sa ancora fare la corte alle donne. Abbiamo iniziato a parlare e dopo un po’, mi ha baciata.

Sarà stata l’effetto dei due bicchieri di vino, ma ho perso completamente il controllo. Ho ricambiato il bacio e lui mi ha letteralmente saltato addosso. Senza che me ne accorgessi, mi ha spogliata e mi ha fatto mettere le mani dietro la schiena, mettendomi delle manette. Voleva che restassi immobile e io ho obbedito. Con gli occhi chiusi, mi ha scopata come un forsennato. Non riuscivo neanche a respirare, ma quella situazione mi eccitava tantissimo. Ero nelle mani e nelle voglie di un uomo virile che non vedevo da anni e che mi stava usando come una troia di strada. Ho goduto come una porca mentre lui mi scopava e più godevo, più lui usava la sua forza, in modo sapiente, per farmi godere. L’ho lasciato fare per un tempo indeterminato e poi lui è venuto sul mio culo. Quando ho ripreso conoscenza, ho guardato Roberto con occhi diversi. Non era più solo un uomo sicuro di sé, ma un vero e proprio dio del sesso. Mi ha liberato dalle manette e mi ha abbracciata. Abbiamo passato il resto della notte insieme, facendo l’amore più volte e sperimentando cose nuove. Quell’esperienza ha cambiato la mia vita sessuale e mi ha mostrato un nuovo modo di essere donna, più libera e disinibita.

Da quel giorno, ho continuato a incontrarmi con Roberto e abbiamo provato molte cose nuove insieme. Non sono più la stessa donna autoritaria e burbera di un tempo, ma qualcosa è cambiato dentro di me. Sono diventata più consapevole delle mie voglie e dei miei desideri, e mi sono aperta a nuove esperienze sessuali. Grazie a Roberto, ho scoperto un lato di me che non conoscevo e ho imparato ad apprezzare la sessualità in modo diverso.

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