Il triangolo

Il triangolo

Era la fine dell’anno e Lucy faceva un bilancio della sua vita. Aveva perso il lavoro, la sua storia d’amore era naufragata lentamente e la sua vita si era chiusa in un circolo vizioso senza fine di tristezza e malinconia. Era depressa per tutta la giornata non trovava più un motivo per andare avanti, per sorridere. Era entrata nel tunnel della depressione. Un giorno una sua amica la costrinse ad uscire. “Lucy non puoi stare chiusa in casa, devi uscire”. Ma lei in casa ci stava bene, era la sua oasi, c’erano i libri a farle compagnia e la sua attività sessuale preferita: masturbarsi. Si perché lucy non aveva provato mai un orgasmo. Le uniche volte che riusciva a raggiungere il picco del piacere era da sola. Le piaceva spogliarsi, sdraiarsi nel letto e guardarsi allo specchio mentre la sua mano scivolava giù. Lo chiamava il fuoco e lo provava da sola, non era riuscita a provarlo con nessuno dei suoi compagni. Quel giorno Alissa la sua amica la portò ad una mostra d’arte contemporanea. Lucy fu colpita da un quadro astratto che ritraeva una donna e uno specchio rotto. Assomigliava tanto a lei. All’improvviso alle sue spalle sentì una voce che le diceva “questo è anche il mio preferito”. Lucy si girò di scatto e si trovo davanti un bellissimo ragazzo di circa trentanni dai grandi occhi azzurri. “Da cosa l’ha capito che è il mio preferito”. Dal fatto che è un quarto d’ora che l’osserva”. “ E lei non ha altro da fare che osservarmi”. “Una bella donna come lei non passa inosservata”disse in tono sarcastico. Comunque io sono Anthony il pittore”. “Io Lucy piacere”. Si strinsero la mano e al solo tocco Lucy provò quel fuoco, lo provarono entrambi perché stentarono a sciogliere le mani. “E’ molto bravo poi a me piace l’astrattismo per me è la vera arte”. “Per chi l’apprezza e la capisce… Ci vuole molta sensibilità e lei , scusa se ti do del tu, ne hai tanta si sente. Sei tutta un’emozione”. A quelle parole lo chiamarono e Lucy rimase immobile e stupefatta dell’emozione provata. “Scusa ma devo andare, ci vediamo dopo non scappare” gli disse lui. Alissa era meravigliata: “Ma non ti posso lasciare un attimo che mi conquisti il pittore?” e risero insieme. “Lo conosci” le chiese Lucy .“Si e non ci pensare è sposato. Vedi quella ragazza bionda alta quanto me e te insieme, quella è sua moglie”. Ma Lucy non si fece convincere, nella sua testa era scattato il colpo di fulmine, aveva sentito il fuoco al solo tocco era lui l’uomo che cercava. Durante la serata i due si scambiarono sguardi e sorrisi. Poi Lucy vide che Anthony scriveva qualcosa e poi il porse il bigliettino al cameriere indicando lei. Il cameriere si avvicinò a Lucy e le porse il bigliettino che apri: “ci vediamo stasera dopo le 23 nel’hotel di fronte”. IL cuore di Lucy scoppiò di gioia e allo stesso tempo di paura. Aveva fatto colpo, ma cosa voleva da lei? Solo sesso? E lei era pronta per una prova del genere? Dopo un’ora di ragionamenti, di giustificazioni e scuse del perché non avrebbe dovuto andare. Decise di buttarsi in questa avventura. Si fece l’ora, salutò Alissa e s’incamminò verso l’hotel di fronte alla galleria. L’accolse il receptionist che l’anticipò dicendo “il signor Anthony la sta aspettando”. Nella testa di Lucy tanti pensieri, soprattutto, come avrebbe fatto con la moglie? Arrivò nella stanza 105 bussò e aprì. E trovò Anthony seduto nel divano con un bicchiere di vino in mano e la moglie che l’accolse porgendole un bicchiare anche a lei. “ Non pensavo venissi”. “Si infatti ora vado via, è stata una cattiva idea”. Lucy non aveva ancora capito le intenzioni di Anthony. Cominciò a capire qualcosa quando le si avvicino la moglie e la cominciò a spogliare. Lucy era rigida come un manichino. Prima le tolse la giacca, poi le sfilo il maglioncino infine le fece scivolare la gonna. Nel frattempo si avvicinò anche Anthony che cominciò a baciarla e leccarla. Lucy non riuscì più a muoversi provava solo fuoco, una passione trascinante e potente. Da un lato c’era Anthony che la toccava dall’altra la moglie che iniziò a baciarla prima delicatamente e poi sempre con più veemenza. Anthony cominciò a spogliarsi e si stese sul letto. Le due donne si misero davanti al letto. La moglie le sganciò il reggiseno. Prima glielo accarezzò poi le leccò i capezzoli. Lucy era in totale estasi. Anthony guardava mentre si masturbava e questo a Lucy la eccitava tantissimo. Poi la moglie le sfilò le mutandine e la fece sdraiare sul letto, le aprì le gambe e la su sua lingua finì in ogni sua parte. Poi fu la volta di Lucy. Poi le due donne si sdraiarono accanto a Anthony e cominciarono a gemere tutti e tre. L’eccitazione era fortissima, il fuoco potentissimo. Lucy non aveva provato mai niente del genere nemmeno da sola. Stesa nel letto la moglie di Anthony le teneva le many e lui la leccava per tutto il corpo sino a penetrarla sempre più forte. Lucy gridava dal piacere. Anthony andava sempre più veloce come un cavallo al galoppo, senza fermarsi. E così che entrambi arrivarono all’orgasmo. Lucy continuò a vedere i due altre volte. Poi decise che era ora di crearsi una vita che quella era fantasia, una bellissima fantasia, un’esperienza indimenticabile ma effimera. Quindi decise di non andare più agli incontri che erano diventati frequenti. Qualche mese dopo Lucy si accorse che le mancava il ciclo già da un mese. “Oh mio Dio e se fossi incinta sarebbe un miracolo, forse il senso di tutto”. Fu così che andò in farmacia a comprare il test. Andò a casa, seguì le istruzioni e attese. Positivo. Lucy aspettava un bambino. Da quelle serate di sesso e follie stava nascendo un miracolo per lei che aveva bisogno di trovare un senso alla sua vita. Fu così che mesi dopo trovò un senso a quelle notti folli che ricordò con un sorriso abbracciando il suo bambino.

Autore: Federica S.

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