Io e mio fratello

Io e mio fratello

Mi chiamo Angela ora ho 45 anni, ho un fratello Marco, più piccolo di un anno, una vita sessuale molto intensa, mi piace sentire un bel cazzo che mi scopa, sono insaziabile al limite della ninfomane.
Fin da piccola sono stata attratta dal sesso, all’età di 11 anni iniziai a spiare i miei genitori mentre scopavano.
Tutto iniziò un giorno che a notte avanzata mi sono alzata per andare a fare pipì, la porta della loro camera, situata vicino al bagno e con una finestra che affaccia al balcone, si udivano strani mugolii e il letto che cigolava, essendo estate ero sicura che la finestra era aperta, senza far rumore vado in balcone e le imposte erano accostate, sbircio dentro vedo mio padre disteso e mia madre che stava sopra e si muoveva su e giù emettendo dei gridolini di piacere, e mio padre che le sussurrava quanto ti piace sentire il mio cazzo nella tua fica che ti riempie tutta, non capivo cosa facevano di preciso, ma so che ebbi un dolce turbamento e provai un dolce calore alla mia implume fichetta, e dopo fatta la pipì mente la lavavo sfregando il dito sul piccolo clitoride provavo piacere e si irrigidiva passai gran parte della notte a masturbarmi.
Non mancava occasione per spiarli, ogni volta che sentivo dei rumori dalla loro camera correvo in balcone e una notte vidi mia madre distesa a gambe larghe con la fica ben aperta e mio padre che si toccava un cazzo enorme con una testa grossa e violacea che si chinava su di lei e lo infilava dento la fica di mamma e iniziò con movimenti dentro fuori nella fica e che mamma emetteva mugolii di piacere con un respiro molto pesante altrettanto faceva mio padre aumentando il ritmo fino ad urlare insieme sto godendo vengo, eccitata tornai in camera senza fare rumore, anche per non svegliare Marco che dormiva, da allora spesso quando potevo sbirciavo mio padre quando andava al bagno per vedere il suo cazzo che mi eccitava.
Ero curiosa di vedere un cazzo dal vero e toccarlo, con mio padre non potevo, allora pensai a Marco, ma non sapevo come iniziare, avendo più volte detto che da grande avrei voluto fare il dottore, a un compleanno mi regalarono il gioco del piccolo dottore, che mi fu utile per vedere e toccare il cazzo di Marco.
Un pomeriggio che eravamo soli in casa proposi a Marco di giocare con me al dottore e lui era il paziente accettò, inizia la visita facendolo spogliare, vidi per la prima volta il suo cazzetto che era già bello grande, cominciai la visita dal torace con il finto stetoscopio poi con le mani la pancia fino a prenderli il cazzo tra le mani che subito inizio a ingrossarsi, e lo scappellai e iniziai a carezzarlo mentre Marco era estasiato dal piacere e facevo come avevo visto mio padre a fare su e giù con la mano con grande piacere di Marco che ebbe un piccolo orgasmo e dal suo pene venne fuori del liquido chiaro e un po’ viscoso. Dopo fu la volta sua a essere il dottore, mi spogliai tutta e mi distesi su letto il pibe accennava ad un lieve peluria e il seno iniziava a crescere, a Marco dicevo dove visitarmi inizio a toccare i capezzoli che subito si rizzarono dandomi leggeri brividi di piacere, allargai bene le gambe e inizio a toccarmi la fichetta già un po sviluppata, con un bel monte di venere e due grandi labbra piuttosto grandi, che lui apri bene e mi carezzava il clitoride e io lo incitavo a seguitare e a mettere un ditino dentro dopo un po la fica inizio a emettere degli umori vischiosi e fu allora che ebbi il mio primo orgasmo, senti fremere tutto il corpo la vista si annebbiò e ebbi una sensazione di leggerezza di volare emettendo rantoli di piacere
Da quel giorno come eravamo soli senza la scusa del gioco iniziammo a masturbarci spingendoci sempre più avanti. Mi ricordai di aver visto i miei che si davano piacere con la bocca, proposi a Marco di leccare la mia fica, allargai bene le gambe mettendo in bella mostra la mia vagina aperta e dissi a Marco di usare la lingua per leccare il mio clitoride che al contatto delle sue labbra si ingrosso e lui imparò subito come farmi godere succhiando e leccando fica e clitoride e con un dito nella vagina facendomi godere più volte ricambiai subito Marco, gli feci calare le mutande e il suo cazzo era già un po barzotto l’ho preso in mano e scappellato accosto le labbra a la cappella i con la lingua lo lecco tutto intorno sul frenulo e sulla punta e Marco inizia a mugolare di piacere, poi lo prendo tutto in bocca e inizio a spompinarlo, cosa che dava molto piacere anche a me da bagnarmi, fino a vedere Marco che inarca la schiena e urla di piacere e più lo succhiavo più lui tremava di piacere fino a dirmi basta, siamo andati avanti per un anno tra pompini leccate di fica e 69, iniziavo a volerlo sentire dentro.
Ne parlai con Marco che acconsenti avevamo io 14 e lui 13 anni ed eravamo già belli scafati anche grazie ad internet.
Nel frattempo non dormivamo più nella stessa cameretta ma ognuno aveva la sua.
Un pomeriggio di avanzata primavera senti uno strano desiderio tra le gambe la mia fica reclamava mi spoglio e entro da Marco tutta nuda intanto il seno era già quasi ben formato una seconda abbondante erano belli turgidi con le aureole e i capezzoli grandi e sporgenti e la fica con una peluria già evidente, alla mia vista Marco non se lo fa pregare 2 volte e si spoglia ci siamo coricati a letto ed abbiamo iniziato a toccarci e baciarci le nostre lingue frullavano e si intrecciavano in bocca mentre, le mani esploravano i rispettivi corpi, quando il cazzo di Marco e bello duro allargo le gambe e gli chiedo di montarmi sopra che volevo essere scopata cosa che fece di buon grado, si stese sopra di me e indirizzo il cazzo verso la mia vagina ma essendo inesperti non riusciva a farlo entrare tutto dentro ma solo la cappella, fremevamo di piacere comunque raggiungemmo ugualmente l’orgasmo e per la prima volta a Marco usci un fiotto di sperma e fortunatamente io ancora non avevo avuto le mestruazioni cosa che per fortuna vennero dopo un anno, e potevamo scopare ancora senza pericoli.
Desideravo tanto essere sverginata da Marco il mio amore, consultando internet trovai la soluzione.
Un giorno che Marco era eccitato entro in camera mia, anche io avevo desiderio ci siamo spogliati e stesi a letto feci subito un pompino a Marco che il suo cazzo divenne di marmo (nel frattempo era diventato bello grosso e lungo) sono montata io su di lui e con la mano misi il cazzo in direzione della fica che nera già bella fradicia, e inizia a farmi entrare il cazzo nella vagina farlo entrare piano dentro sento al cappella già tutta dentro faccio un po su e giù e poi di colpo me faccio entrare tutto sento un attimo un po di dolore che passa subito soppiantato dal piacere di avere dentro il cazzo di Marco che riempie la fica iniziamo una scopata meravigliosa muovendoci in sincronia e regalandomi ripetuti orgasmi fino a sentire il cazzo che si gonfia dentro di me e Marco urla si amore godo vengo e mi riempie la fica con caldo fiotto di sborra facendomi raggiungere un orgasmo infinito, esausti siamo rimasti uniti un bel po, poi quando Marco ha tirato fuori il cazzo oltre lo sperma vi era del un po di sangue si è impressionato l’ho rassicurato che era normale perché mi aveva sverginato, ci siamo baciati con amore e poi abbiamo fatto la doccia insieme e siamo rientrati nelle rispettiva camere giusto in tempo che sono rientrati i genitori.
Ancora per un bel po di tempo quando eravamo soli scopavamo tranquilli, poi quando sono diventata donna stavamo attenti usando il preservativo poi con la ricetta di mamma prendevo la pillola. Marco cresce bene il suo bel cazzo diventa lungo e cicciotto e è sempre arrapato un giorno, avevo 17 anni, mi chiede che vuole un rapporto anale, all’inizio ero un po paurosa viste le dimensiono del cazzo di Marco, mi promette che non mi farà male, mi metto alla pecorina con il busto appoggiato al tavolo, mette del gel lubrificante su suo dito medio e inizia a lubrificarmi l’ano che al contato del dito si contrae dandomi una sensazione di piacere e inizia a spingere dentro il dito che inizia ad entrare lentamente lo spinge ruotando contemporaneamente il dito per allargare bene lo sfintere, io comincio a godere non pensavo che era bello anche essere posseduta nel culo, dopo un po le dita diventano tre e il mio culo era già bello aperto e pronto a ricevere il cazzo di Marco, mi fa allargare bene le chiappe con le mani e punta la cappella, piena di gel; al mi orifizio anale e inizia a spingere, strizzandomi i capezzoli con le dita, sento un caldo pezzo di carne duro che inizia a entrare la sua cappella è tutta dentro e inizio a godere, nel frattempo seguita a spingerlo dentro lentamente una volta tutto dentro si ferma lo sento tutto il cazzo di Marco che mi riempie tutto il retto e inizia a pompare prima piano ed io lo assecondo muovendomi i sintonia, ogni tanto una pausa per non venire subito, avevo orgasmi a non finire tra culo e fica che mi masturbavo, all’improvviso Marco mi pompa sempre più velocemente e sento il suo cazzo che si gonfia ed emette un fiotto caldo di sborra che riempie tutto il retto facendomi avere un orgasmo mai provato prima facendoci emettere delle urla di piacere. Da quel giorno alternavamo a scopare tra culo e fica. Ancora oggi che siamo entrambi sposati con prole, appena possibile seguitiamo a scopare, e ho il presentimento che il mio secondo sia opera sua che oggi a 10 anni ha già un bel cazzo, quando si ama veramente si superano tutti i tabù e io e marco ci amiamo fina da ragazzi

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2 thoughts on “Io e mio fratello

  1. marlene

    ho segato più volte mio fratello dei miei ragazzi, era pazzo di me delle mie mani e piedi, a volte doveva fare la contorsionista per fargli baciare i mie piedi e nel contempo segarlo, a volte gli dicevo di no per paura che gli facessero male, mi capitò di segarlo 5 volte in una giornata, era stravolto e con due occhiaie da paura, dissi basta facciamolo domani.

    1. susina

      i maschi sono un poco maiali come mio fratello che segavo spesso, mi piaceva farlo impazzire tra le mie mani, mi sentivo potente come una regina, lui smaniava e io lo facevo attendere per caricarlo fino a farlo scoppiare con spasmi talmente forti che le prime volte pensavo gli venisse un coccolone, invece mi ringraziava con dolcezza.

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