Sedotto nel cinema porno

Sedotto nel cinema porno

Non sò se qualcuno si ricorda del cinema porno di Via Paolo Sarpi, era un covo di gay e di trans , io andavo lì per rilassarmi ma anche in cerca di porcate e ne capitavano ogni giorno.
In uno di questi giorni mentre stavo vedendo un film vidi con la coda dell’occhio passare un ragazzo leggermente effeminato e con lui una trans, lei non l’avevo mai vista mentre lui l’avevo visto di recente.

All’intervallo vado nei gabinetti, insomma un posto per urinare, la porta è leggermente divelta quindi può entrare chiunque.
Stavo giusto urinando quando vedo arrivare il ragazzo, mi guarda e poco dopo mi prende il viso e mi dà un lungo bacio sulla bocca, mi abbraccia stretto a lui, la sua lingua entra nella mia bocca, ad un tratto mi sento abbassare il pantalone, è arrivata la trans che in un attimo punta il suo cazzo al mio culo, spinge e aspetta spinge e aspetta, dopo un quarto d’oro lei mi entra tutta
“Ahhhhhhh mmmmmmm”
“Ti piace?”
“Mi hai fatto male?”
“Aspetto dai, che il tuo culo si abitui” la trans aveva dei capelli color rame, un viso di una bellezza animalesca, due senoi della quarta, io ero la sua preda
“Adesso comincio”
Cominciò difatti subito a scoparmi mentre il ragazzo aveva ricominciato a baciarmi e lasciarmi in bocca la sua lingua, il ritmo divenne presto martellante e il mio cazzo si indurì come non mai
“Erika al nostro amico piace quello che gli facciamo, ha il cazzo durissimo”
“Ohhhh mmmmmmm”
“Cominci a godere?”
“Ohhhh siiiii siiii”
“Continuo allora, dopo sarai mio”
“Siiii continua continua ti prego siiiiiii!”
“Che tesoro sei”
“Ohhhhh mmmmmm dai dai” dicevo
“Certo amore, sono solo all’inizio”
“Siiii continua ohhhhhhhhhh”
Un’altro lungo bacio e mi illanguidisco completamente, sono di loro proprietà ormai
“Hai un culo favoloso lo sai?”
“E tu penetrami daiiii”.
La trans mi scopò per un quarto d’ora per poi riversarmi nel culo otto fiotti di sperma caldo e denso
“Marcos entra te adesso, è già caldo”
Marcos mi penetrò subito ed Erika mi diede il suo uccello da pulire
“Come ti chiami?”
“Carlo”
“Senti Carlo, noi non siamo mercenari, ci piace proprio scopare gente come te, passivi come te”
Marcos fù molto più lesto a sborrare e dopo pulii il cazzo pure a lui, mi aiutarono a mettermi a posto e ci demmo i cellulari.
“Senti Carlo io vorrei rivederti presto, mi sei piaciuto moltissimpo vero Marcos?”
“Si anche a me, dai Carlo rivediamoci e giochiamo in un posto più comodo a casa nostra”
Fuori dal cesso si era fatta la fila e altri volevano scoparmi, io però sentivo le gambe molli e tornai a casa.

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