Sesso con il barbone

Sesso con il barbone

Mi chiamo Giorgia, ho 28 anni, vivo a Milano e lavoro come segretaria in uno studio legale, ma non è questa la mia unica attività. In inverno, insieme ad altri amici, distribuiamo pasti caldi e coperte morbide ai barboni della città, che sono tanti e hanno bisogno di aiuto. Uno di loro si chiama Amedeo e l’ho incontrato solo poche settimane fa. Quando ho visto i suoi occhi azzurri, intensi e magnetici, non ho potuto resistere alla sua bellezza. Il suo volto era coperto da una fitta barba, ma ho visto subito i suoi tratti delicati e aggraziati. Ho iniziato a parlare con lui e mi ha colpito la sua storia: Amedeo è cresciuto in un orfanotrofio e poi ha girovagato facendo lavori precari. Purtroppo, l’asma lo ha costretto a interrompere ogni attività, e ora chiede l’elemosina per poter avere una bevanda calda. Io ho deciso di invitarlo a casa mia per offrirgli un tè caldo e, allo stesso tempo, donargli i vestiti del mio ex che mi aveva lasciata da sola. Amedeo era molto gentile e distinto, e ho deciso di fargli fare una doccia calda per riscaldarsi. Mentre aspettavo che finisse, ho sentito la sua voce melodiosa proveniente dal bagno e l’ho trovato completamente nudo. Il suo corpo era perfetto, con spalle larghe, torace pieno, pancia piatta e gambe muscolose.

Non potevo credere che avesse un fisico così perfetto senza mai aver fatto palestra. Inaspettatamente, ho preso il suo membro in mano e ho cominciato a masturbarlo lentamente. Lui si è eccitato subito, diventando rosso come un pomodoro.

Senza una parola, ho preso il suo pene in bocca e ho cominciato a succhiarlo con passione. Abbiamo fatto l’amore tutta la notte, scoprendo i nostri corpi nudi e coinvolgendoci in un piacere mai provato prima. Lui aveva sicuramente molti arretrati, ma io non avevo mai provato un orgasmo così intenso. Alla fine ci siamo accoccolati vicino al bagno, nudi e soddisfatti. La nostra passione era scatenata dalla bellezza, dalla curiosità e dalla voglia di scoprire l’altro.

Il nostro respiro si era calmato e l’aria era densa di profumo di sesso. Ci guardiamo negli occhi e sorridiamo, entrambi soddisfatti e appagati. Mi sento stranamente vicina ad Amedeo, come se lo conoscessi da sempre, nonostante il poco tempo che abbiamo passato insieme.

Ci stringiamo ancora per un po’, poi ci alziamo e ci vestiamo. Amedeo mi ringrazia con uno sguardo e un sorriso dolce, poi si prepara a uscire. Gli regalo uno dei miei maglioni, per ripararsi dal freddo, e gli dico di passare quando vuole, se ha bisogno di aiuto o di compagnia. Lui annuisce, poi mi bacia sulla guancia e se ne va, con un’andatura sicura e decisa. Mi ritrovo sola, nel mio piccolo appartamento, ma non mi sento sola. Sento ancora il calore del suo corpo contro il mio e il ricordo del suo sesso duro e vigoroso. Sorrido, mentre ripenso a tutte le posizioni che abbiamo provato, alle carezze, ai baci. Mi chiedo se questa sia stata solo una notte di passione, o se ci sia qualcosa di più tra noi. Forse, in fondo, il volontariato mi ha portato a incontrare l’amore della mia vita, o forse solo un’avventura piccante. Non importa, per ora. So solo che ho voglia di rivederlo, di sentire ancora le sue mani su di me, di esplorare ancora il suo corpo. E chissà, magari questa volta sarò io a sorprendere lui, con qualche nuova idea per farlo impazzire.

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