La causa 9 : la settimana bianca

La causa 9 : la settimana bianca

Ogni scuola o quasi organizza la settimana bianca;aderisco con piacere perchè già pregusto il mio bagaglio.
Ovviamente sarà metà da ragazzo e l’altra metà sarà la mia parte vera : Gioia.
Ah dimenticavo : il nome Gioia me lo diede il signore dei lampadari ma non come nome proprio bensì come vezzeggiativo in uso nel milanese verso qualcuno che ti è caro.
Ed io poi l’ho coniato come nome proprio aggiungendo solo la maiuscola.
Torniamo alla settimana bianca : 4 prof per 16 ragazzi in camera a coppie scelte tra noi:Carlo ( nome di fantasia ),cioè il compagno di classe col cazzone che mi ha già montata a casa sua,subito comunica che noi siamo insieme.
Ovvio il motivo ed a me sta benissimo.
Ho due valigie,una col doppio fondo e l’altra con una doppia copertura e mi sbizzarisco riponendovi parte del campionario ricevuto in regalo dai miei amanti adulti e qualcosa che prendo dallo sgabuzzino di mamma.
Sono strafelice e conto i giorni dalla partenza.
Finalmente si parte da domenica a domenica ed intorno alle 13 arriviamo,sistemazione nelle stanze,noi siamo al 3o piano,bella cameretta,ante armadio con specchiera intera,bellissimo bagno ed intanto sogno :Gioia in camera libera con un compagno serio col cazzo grosso!
Wooowww.
Dopo pranzo le regole : sveglia ore 8,30 colazione entro 9,30 poi tutti al pullman destinazione piste sci o chi non scia centro sportivo del paese.
Alle 17 tutti in albergo massimo 17,30 ed alle 19,45 cena.
Tutti in camera entro le 22,30 con un prof per piano che controlla.
Ora sarò sintetica perchè la parte più bella per me viene qualche giorno dopo,anzi il terzo giorno,dopo che nei primi due Carlo mi ha inculata in ogni modo e maniera ne fossimo capaci.
Prima di scendere a cena scelgo l’abbigliamento sfruttando anche un capo di mamma : una calzamaglia color castoro chiaro,in nylon 20 denari,che si infila come una pelle,tutta intera dal girocollo ai piedi compresi,meravigliosa!
Aderente,morbidissima,avvolgente e col foro in mezzo alle cosce,uno spettacolo ed eccitazione solamente ad indossarla.
Sopra una bella tuta felpata azzurro cielo,aderente il giusto,un giaccone bluson che arriva appena appena sotto la curva del sedere e i doposci da riposo col pelo alti alla caviglia.
Siccome dalle camere hanno requisito i telecomando tv per evitare almeno un modo di far tardi dei ragazzi,dopo cena salone comune tv.
Si parla,ride,scherza,insomma solite cose di una comitiva;mentre sto su un divanetto arriva il prof delle 5e che comunque conosco da scuola e mi parla del giorno dopo,di una pista da fare insieme,che scio bene etc etc etc…ed intanto Carlo mi fa segno che sale in camera.
Chiaccheri col prof di scaponi,sci,etc etc ed arrivano velocemente le 22 e tutti iniziano a ritirarsi;a quel punto il prof mi propone di andare all’ingresso sul retro dove si rientra con sci e scarponi per non sporcare la hall perchè vuole mostrarmi i suoi sci e vedere anche i miei.
Lo seguo ed arriviamo nel locale ed alle rastrelliere per gli sci;ormai è passata l’ora della ritirata ma con lui sono in una botte di ferro.
Ho tolto il bluson e sono in tuta,lui in tuta ginnica con sopra un giaccone;mentre mostro miei sci iniziano suoi approcci : mano sulla spalla,lisciatina ai miei capelli,passata di mano sul fianco,qualche complimento velato al mio fisico,capisco che sta tastando il terreno,ormai nonostante la giovanissima età un pochino di esprienza in merito l’ho maturata.
Lo lascio fare fingendo di non capire,le passate di mano vengono replicate ma con maggior vigore,sino alla palpatona decisa sul mio culo “se ti da fastidio dimmelo è solo per entrare un po in confidenza,niente di più”.
Non rispondo e proseguo ad illustrare i miei sci ed attacchi sino a quando restando in piedi mi si incolla dietro passandomi entrambe le mani sulle cosce e bisbiglia nell’orecchio ” hai un profumo meraviglioso e sei molto molto attraente”.
Resto li e replico ” grazie prof…molto gentile ” e mi scosto ma dentro di me sto sorridendo;infatti riguadagna la posizione,mi prende una mano e se la porta sul cazzo:glielo sento durissimo,la sua tuta mi concede di sentirlo quasi come fosse nudo e tenendolo in mano gli dico “…ma prof…cosa succede…cosa fa…” parlando sottovoce ma senza ritrarre la mia mano che gli impugna il cazzo “…no ma sai…non offenderti ma è una reazione normale…sei così carino…è una cosa tra noi “.
Comprendo che il fingermi alle prime armi lo induce ad insistere ed a me eccita alquanto “ma prof…non mi è mai successo…e poi qui con tutta la gente “…”siamo solissimi,stai tranquillo…ma non è che ti stai offendendo o non ti piace che siamo qua soli?”…
Ed intanto mi muove la mano per segarlo…ed io fingendo titubanza procedo nella sega ” ma sa prof…insomma…mi sento strano “.
Inizia a baciarmi i capelli sulla nuca,dietro le orecchie,le sue mani mi palpano culo e cosce mentre la mia mano attraverso la stoffa della sua tuta lo sega;ce lo ha veramente duro e mi pare abbia una cappella bella larga e gonfia…”ma non devi sentirti strano…lascia libera la tua natura,ssegui le tue sensazioni…”.
Abbassa un po la tuta ed ho in mano il suo cazzo nudo:ha la cappella proprio larga,gli sento il cazzo pulsare…mi eccita un sacco questa sega e da come ansima piace moltissimo anche a lui.
“bravo bravo…sei proprio bravo…continua così…ti piace?”
“prof non saprei…sento che è molto caldo…ma mi sembra tutto una cosa che mi fa sentire confuso…”
Nel frattempo mi cala a piccoli pezzi i calzoni della tuta e si accorge
“cavoli!ma tu indossi collant!allora abbiamo le stesse idee…”
“ma no prof…è solo una calzamaglia”
Intanto il suo cazzo batte fortissimo,capisco stia per sborrare…
Le sue mani ora sembrano mille,mi palpa culo e cosce con molta intesità,il fruscio del nylon è elevatissimo
“ma dai…indossi sempre calzamaglia di questo tipo?sei molto attraente lo sai?…”
“ma no prof…sa avevo freddo…”
Ora diventa meno ossequioso ” fermati e girati…”ma mentre lo dice è lui stesso che mi sfila il suo cazzo dalla mano e mi gira,così mi pianta le sue manone una per natica
“senti…hai un culo da favola…non te l’hanno mai detto?…”
Sorrido e basta,mi mette le mani sulle spalle e mi spinge giù
“dai sai cosa ti dico?”
Faccio ancora il timorato lasciandogli le sue manone sul mio culo
“no prof…mi sento scombussolato…non capisco bene cosa mi stia accadendo…”
“ti dico che ti voglio scopare…nel culo…si voglio mettertelo nel culo…tu sei da inculare…”
Mi spinge giù ed ho il suo cazzo contro le labbra…sussurro un
“prof mi gira quasi la testa…” e glielo piglio in bocca ed inizio a spompinarlo.
In nemmeno mezzo minuto mi ritrovo il mio cazzo durissimo che preme contro il nylon,sono eccitatissmo…
“che pompino…e sarebbe la prima volta?”
“si prof…si si”
“alzati…qui non possiamo più restare”.
Mi alzo e……vede “accidenti…che cazzo ti è venuto?tra poco rompe il nylon…allora quello che stiamo facendo ti piace e’h…eccome se ti piace…altro che confuso”.
Non parlo più,mi ricompone lui e si ricompone,mi prende per mano e…mi porta in camera sua.
Mi ha inculato in ogni modo sino alle due di notte…ne ha fatte 3,sono tornato in camera pieno di sborra nel culo ed in bocca…ho goduto veramente come una mucca in calore…non so quante volte mi ha fatto sborrare,alla fine non sborravo ma sembrava pipì trasparente.
Non mi ha mai tolto la calzamaglia/collant dicendo che faceva sesso soltanto a guardarla;ma lo eccitava moltissimo vedere che mi diventava il cazzo duro ogni volta che me lo metteva nel culo.
Da quella sera ogni sera alle 22 ero in camera sua,mi travestivo e poi mi lasciavo sbattere sino a quando voleva…poi tornavo in camera semi incosciente per le intense godute e se Carlo era ancora sveglio giusto per non insospettirlo mi facevo dare una botta di 5 minuti ed andavo a dormire.
Una settimana da svenire dal godimento!
E tornati a casa,col prof è andata avanti parecchio…molto molto…

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3 thoughts on “La causa 9 : la settimana bianca

  1. paolo torino

    confermo che sai scrivere benissimo e poi tutta la magia è nei preliminari…e poi tu che fingi di essere confuso….magico lo fai impazzire…

    1. Gioiatrav Piccolo

      riconfermo il mio grazie alle tue parole…posso assicurarti che ero e sono come mi descrivo e racconto e tu sei un arguto e delicato lettore…grazie…i preliminari sono un autostrada verso il tramonto…poi c’e’ l aurora

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