Primo racconto

Primo racconto

Ciao, sono una ragazza di 20anni e questa è la prima storia, se vi piace ditelo ed io ne posterò altre. Le mie storie anche se romanzate sono basate su fatti personali e reali. La mia storia inizia un anno fa quando mi sono, per motivi di studio, spostata a vivere a Milano. A Milano sono andata a vivere dai miei zii (il fratello di mia madre) dove mi hanno ospitata nella loro stanza degli ospiti. Una bella stanza con bagno privato. I miei zii vivono soli perché la loro unica figlia è a studiare/lavorare all’estero Vivendo in quella casa non ero proprio a mio agio, perché mi sentivo osservata e succedevano strane cose. Nella mia cesta degli indumenti sporchi quando l’aprivo c’era sempre qualcosa che non tornava, ma non capivo cosa. Un pomeriggio rientrando a casa, prima del previsto, vedo la porta della mia camera aperta e mi avvicino lentamente e furtivamente. Mio zio aveva aperto la mia borsa della palestra del giorno prima e si stava masturbando annusando le mie mutandine usate. Sono rimasta terrorizzata, spaventata e non sapevo cosa fare. Naturalmente non ho detto niente a mia zia. Sono rientrata altre volte a casa a orari diversi dai miei soliti e ho rivisto mio zio che si masturbava con la mia biancheria intima. In questa situazione non sapendo cosa fare ho continuato a cercare di fare una vita regolare, anche perché non sapevo come andarmene da quella casa senza creare problemi tra i miei zii e mia mamma e suo fratello. Alla fine arriva il giorno dove finisce tutto e inizia la nuova era. Nell’ordine: portafoglio scippato, esame importante all’università andato male e per concludere amico che per cercare di consolarmi mi fa arrabbiare ulteriormente, prendo e vado a casa. Entro in casa e trovo mio zio che si masturba con le mie mutandine in lano mentre le annusava e le mie calze autoreggenti avvolte al suo cazzo. Non ci vedo più dalla rabbia e gli urlo contro di tutto gli stappo di mano la mia biancheria intima e lo butto fuori dalla mia camera. Naturalmente lui rimane in silenzio. Da quella sera mio zio non mi guardava più in viso e cercava di evitarmi in tutti i modi. A ripensarci ora come mia zia non si accorgesse di niente…. lei era troppo impegnata in parrocchia. Non so come alla fine mio zio prese coraggio per scusarsi con me di quello che aveva fatto cerco di spiegarmi che erano anni che non faceva sesso con la zia e che lei lo trascurava per la parrocchia. Con il mio arrivo era arrivata in quella casa una ventata di giovinezza che lo aveva fatto risvegliare dal torpore in cui era caduto. A quel punto e gli ho detto che invece di masturbarsi con la mia biancheria avrebbe potuto andare con una prostituta di alto borgo visto che le finanze non gli mancano. Lui è arrossito e mi ha detto che con le prostitute non c’era mai andato e che si vergognava ad andarci. Non ho ancora capito quello che mi è passato per la testa ma se voleva potevamo scopare insieme se lui mi avesse pagato. Quando mi sono resa conto di quello che avevo detto ho preso e sono scappata fuori di casa per rientrarci a notte inoltrata. Nei giorni seguenti nulla è trapelato di quella chiacchierate e cercavamo di stare il più lontano che si potesse tra di noi. Quando si dice che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi è proprio vero. Ecco mia zia che ci comunica che il fine settimana che veniva a causa di un problema in parrocchia sarebbe dovuta andare via con la gita della parrocchia venerdì pomeriggio e rientrare domenica notte. Il panico ha preso sia me che mio zio, come avremmo gestito la situazione? Io per iniziare venerdì esco da casa la mattina e penso di rientrare a notte inoltrata. Grosso sbaglio. Nel pomeriggio vedo mia zia non in parrocchia per la gita, ma che sale in macchina con uno sconosciuto che tanto sconosciuto non è perché si baciano e poi partono. Mio zio è cornuto e mia zia scopa con un altro uomo. Ora cosa faccio? Lo dico o faccio finta di niente? Devo trovare il modo di andarmene da quella casa. Immersa nei miei pensieri torno a casa senza pensare al mio piano originale. Entrata in casa trovo mio zio che mi chiede di parlare, il mio pensiero e che ha visto anche lui la zia salire in quella macchina. Sono terrorizzata su come si poteva evolvere la situazione. Lo zio mi diche che ci sta e che se sono ancora di quel parere va bene. Ancora di quel parere? Quale parere penso e gli chiedo. Lui imbarazzato mi risponde di scopare insieme. Ed ora? Gli dico quanto volevo. Lui senza battere ciglio estrae il portafogli e soddisfa la mia richiesta. Con i soldi in mano mi avvicino a lui gli metto le mani intorno al collo e lo bacio in bocca, poi insieme andiamo in camera degli zii a scopare…… A questo punto nasce una considerazione…. Sono troia?

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