La lotteria

La lotteria

Ricordo che TUTTI i miei racconti sono esclusivamente frutto della mia fantasia-
Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale

Federico e Federica si erano conosciuti ad una festa organizzata da comuni amici.
Quando li avevano presentati erano scoppiati a ridere simultaneamente: avevano lo stesso nome … ma presto avevano imparato a soprassedere su questo particolare.
Lei ammirava quel bel pezzo di ragazzo, alto, muscoloso, sicuro di se e si rannicchiava volentieri tra le sue braccia.
Lui quasi non credeva alla sua fortuna vedendo quella strafiga bionda con un corpo da pin-up interessarsi a lui.
Inutile descrivere il resto della storia, la stessa di tutte le infinite coppie che nel corso dei secoli si sono piaciute ed hanno deciso di ufficializzare la scelta.
Federica e Federico si sposarono in un bel giorno di maggio.
Gli invitati, raggianti, brindarono alla felicità degli sposi.
Balli, infinite fotografie ed un sontuoso banchetto con una bellissima torta come dessert finale caratterizzarono la giornata ed, emblematica, fu proprio la fotografia della coppia che dava il primo taglio al dolce che, fino a pochi istanti prima, era stato sormontato da una coppia di sposini in cera.
Gustare il dolce fu una specie di gara tra i due ragazzi che, subito dopo, si congedarono dagli invitati. Avevano fretta ora. Si fretta di adagiarsi in un letto e di fare quella che sarebbe poi risultata la prima di infinite altre copule.
Si amavano, erano felici e gelosissimi l’uno dell’altra ma, al momento di pagare l’affitto, si accorsero che tutti i loro risparmi scomparivano, inghiottiti dalle voraci tasche del padrone di casa.
Federico controllava i conti: -Federica ( le disse), così non ce la faremo mai. Siamo giovani, non facciamo spese superflue, l’unico divertimento che ci concediamo sono quelle favolose scopate che facciamo a letto. Non credere che me ne lamenti ma voglio di più dalla vita, per me ma, soprattutto, per te.
-Io sono contenta così. (rispose lei) Sono certa che le cose presto miglioreranno ed allora potremo concederci qualche lusso in più.
-Presto, presto, mai dico io! (ribatté lui) Le cose non vanno male ma l’affitto è un mostro che ingoia tutti i nostri sforzi. Credo dobbiamo prendere in considerazione l’idea di andarcene e di acquistare una casetta tutta nostra.
-Si, certo (ribatté Federica) ed i soldi dove li troviamo? Non ci manca nulla ma fatichiamo a pareggiare i conti a fine mese.
Questa era una scena che si ripeteva, con pochissime varianti, tutti i mesi e si concludeva pure con Federico che scuoteva la testa e si dedicava a leggere sul giornale gli annunci edilizi.
Quando aveva un momento libero lui girava per le agenzie, guardava, contrattava ed inevitabilmente concludeva il giro in banca alla ricerca di un mutuo con tassi abbordabili ma che non riusciva mai a concludere.
Era inevitabile che, con questa sua continua ricerca di finanziamenti, cadesse nella trappola di uno strozzino: Giulio.
-Vuoi i soldi? Nessun problema eccoli. Gli interessi? Bassissimi. €1 al giorno ogni 100: praticamente il costo di un caffè. Non troverai mai condizioni migliori.
Ancora rintronato da tutti quei numeri, ma entusiasta corse a casa a riferire alla moglie di quel colpo di fortuna.
Lei non sembrava particolarmente entusiasta ma non sollevò particolari obiezioni.
In questo modo i ragazzi realizzarono quel loro sogno: tramite un’agenzia trovarono una casa adatta e vi si trasferirono.
Tutto bene? Non proprio.
Alla fine del mese, facendo i conti di accorsero di una amara sorpresa: i debiti, benché si pagassero secondo le modalità concordate, invece di calare aumentavano.
Ora erano davvero nei guai. Giulio. Interpellato, rispose che ognuno faceva i conti nelle proprie tasche e si rifiutò di modificare le condizioni suggerendo a Federico di prostituire la moglie.
-Io non voglio fare la puttana! (protestò Federica) Dobbiamo trovare un altro modo per guadagnare quei soldi! A me piace fare l’amore, ma con te. Non mi servono 1000 altri uomini. Mi farebbero sentire sporca dentro, non vivrei più in pace con me stessa (continuò) Hai voluto a tutti i costi questa situazione: trova tu la soluzione. Sta comunque certo che io ti aiuterò in ogni modo possibile.
Desolato Federico uscì sperando che un po’ di aria fresca gli chiarisse le idee.
Camminando colpì con un calcio un pezzetto di carta che poi, sospinto da un improvviso refolo di vento, gli finì in mano.
Era un vecchio biglietto della Lotteria Italia terminata da molto tempo che, chissà per quali strane vie, era giunto alla sua mano.
“Già. Proprio una lotteria mi ci vorrebbe. Peccato che i vincitori siano tanto rari da essere quasi inesistenti.” pensò
Quindi, quasi automaticamente, appallottolò il biglietto accingendosi a buttarlo via. Solo all’ultimo momento si fermò.
“Le lotterie hanno vincitori precostituiti e fissi che guadagnano molto di più di quei fortunati che vincono i premi. Se la Fortuna sorride ai secondi è la Capacità che ricompensa i primi: gli organizzatori” comprese.
Corse a casa per rendere edotta la moglie della sua intuizione.
Federica lo ascoltò attenta: -Vorresti fare una lotteria? Ma per le lotterie serve un premio! Cosa vorresti mettere in palio?
-So di una ragazza che in un treno di pendolari ha messo in palio il suo stipendio facendo l’estrazione il giorno della paga. So che i guadagni della vendita dei biglietti hanno abbondantemente ripagato quel premio subito pagato al momento dell’estrazione.
È stata solo una volta, poi è intervenuta la Polizia Ferroviaria e l’ha costretta a smettere. Lei ha smesso si, ma si è tenuta tutti i ricavi di quell’operazione e non ci ha assolutamente perso nell’operazione. (rispose Federico)
-C’è un piccolo particolare negativo però (Constatò Federica): tu non vai al lavoro in treno, usi la nostra automobile. … o sbaglio?
-Assolutamente vero (concesse Federico) ma penso che se ci organizzassimo per bene la cosa sarebbe fattibile. Magari dovremmo coinvolgere Giulio. È uno strozzino e un malavitoso, ora l’ho capito, ma in un colpo solo potrebbe recuperare tutto il suo credito. Non credo che si rifiuterebbe.
-Mah, l’ultima volta ha proposto di prostituirmi. Non mi convinci!
-Eppure è l’unico in grado di aiutarci se ci pensi. A lui interessano i soldi, solo quelli, ed è in grado di incantare chiunque come ha fatto con me.
Si trovarono quindi dallo strozzino, ben decisi, in ogni caso, a non lasciarsi mettere i piedi in faccia.
-Siete venuti a saldare i debiti?
Domandò l’usuraio appena se li vide comparire davanti.
-Non proprio, (rispose calmo Federico) ed in ogni caso non ora. Abbiamo avuto un’idea che, se funzionasse, potrebbe azzerare tutto il nostro debito ma che, per essere realizzata, avrebbe bisogno del parere e dell’aiuto di un esperto come lei. Le interessa?
-Sono sempre interessato alle possibilità di guadagno: sentiamo! (rispose Giulio interessato).

  • In pratica si tratta di questo: una lotteria sul treno.
    E Federico riferì della trovata della ragazzina terminando:- Grosso modo questa è l’idea. Va perfezionata ed affinata: ad esempio quanto possiamo dare di premio? La mia busta mensile? E basterà per guadagnare abbastanza? Come ci regoleremo per la vendita dei biglietti? Come faremo l’estrazione? Sono tutte domande ancora in sospeso ed abbiamo bisogno di un esperto come lei per risolverle.
    Giulio si mise a ridere: – Voi quanto vorreste recuperare con una lotteria? Ma sapete che la Polfer tiene d’occhio tutte le vetture? E quanti biglietti vorreste o pensereste di vendere sul treno? 100? A 50 € l’uno fareste 5000 € togliete il premio che deve essere di almeno 2000 € e resterebbero 3000 €. Un po’ pochino per pretendere di risolvere tutti i debiti non credete? Altra cosa se poteste farlo regolarmente, diciamo una volta al mese. Sono sicuro in questo modo che guadagnereste abbastanza prima per ridurre e poi per estinguere il debito. (Guardò i due sposi) Ammiro la vostra determinazione ma devo diffidarvi dal mettere in pratica questo piano. Chi finisce in galera non è di solito in grado di pagare i debiti ed io vorrei essere risarcito dell’investimento che ho fatto su di voi.
    I due ragazzi apparivano un po’ abbacchiati e lui proseguì: -Su, non disperatevi. Ho deciso di aiutarvi e lo sto facendo proprio ora. L’idea della riffa non è malvagia ma va molto affinata. In primo luogo niente ferrovie. Dovremo affittare una sala da ballo e svolgere li l’estrazione.
    Federico intervenne: -Affittare una sala da ballo? Questo ridurrebbe i profitti in maniera proprio sostanziale e noi non abbiamo ulteriori soldi da investire.
    -A questo penserei io, (rispose Giulio) qualche dindino lo ho ancora, ma voi dovrete fare tutto il resto-
    -E cosa sarebbe il resto? (domandò Federica).
    -Ogni cosa a suo tempo. (rispose lo strozzino) Prima di agire bisogna sapere cosa fare. Innanzitutto un patto chiaro: io organizzo, io spendo ed IO guadagno. Voi dovrete accontentarvi della cancellazione del debito pur facendo, naturalmente, la vostra parte. Vi va bene?
    I due sposi si guardarono negli occhi: forse la loro situazione poteva migliorare, risposero di si all’unisono.
    -Allora è deciso, niente treno. Dovremo fare una ed una sola estrazione da cui una sola vendita di biglietti che dovrà fruttare abbastanza per saldare i conti. Per farla serve un premio: uno prezioso. Cosa avete da mettere in palio?
    -Ma, non saprei (disse Federico) Siamo venuti con l’idea della busta paga ma temo proprio che non sarà sufficiente per l’intera estrazione.
    -Eppure un tesoro ce l’abbiamo.
    L’interruppe Giulio guardando Federica.
    -Una donna così la valuterei almeno 1000 € a notte. Potremmo indicare lei come premio.
    -Non se ne parla! (sbottò Federica) Io non sono una puttana e non vendo il mio corpo neppure a 2000 € o più su.” e mise un muso duro e deluso.
    -Non saresti una puttana, cara ragazza. (rispose Giulio) Piuttosto la star di una festa : una pornostar che fa venire l’acquolina in bocca ma che alla fine lascia tutti, meno uno, a bocca asciutta.
    -Questa è la mia idea. Consultatevi pure a casa vostra. Se vi va bene tornate domani ed organizzeremo, altrimenti venite la prossima volta con i soldi che mi dovete.
    E sbrigativamente li congedò.
    -Ma ti rendi conto? (protestava Federica mentre guidavano verso casa) Io il premio di una lotteria! … ma non sarei una puttana, solo una che la dà via!
    -Vero. (rispose Federico pensoso) Sembra quasi di essere sul set di un film: PENSIERO INDECENTE. Anche li , se non erro, veniva venduta una notte d’amore con la protagonista per un prezzo spropositato. Ti ricordi com’è finito?
    -È finito che alla fine si separano. (rispose Federica) Ed io non voglio separarmi da te.
    -Neppure io voglio una separazione, (ribatté Federico) ma quali altre alternative abbiamo?
    Andarono a letto ambedue disperati e, quella sera, non fecero neppure l’amore.
    Alla mattina Federica, con una faccia da funerale comunicò: -Ho deciso, lo faccio, è il male minore.
    Federico la guardò stupito.
    -Pensaci Federico, Giulio mi ha già pesata e valutata. Per lui sono solo carne da strada e già ha suggerito di prostituirmi. Se non paghiamo, e non possiamo pagare, quell’uomo ci spoglierebbe di tutto e sono convinta che mi farebbe finire per sempre in strada a prostituirmi per dare a lui i soldi. Credo che una cosa del genere sarebbe la morte: per il nostro amore di certo, ma anche per noi. Io so per certo che ne morirei. Quindi meglio toglierci il dente: una volta e fine. Ne usciremo provati ma ne usciremo ed avremo la possibilità, in futuro .di ricostituire il nostro rapporto. Io non ti tradirò con un altro uomo. Consentirei solo a lui di usare il mio corpo.
    -Se tu sopporterai questa prova io ti sarò vicino. (mormorò Federico) Tu avrai il tormento ma io ne voglio la mia parte. Questa è una prova da superare in 2 ed io sarò vicino a te in ogni momento.
    Suggellarono l’accordo con un lungo dolce bacio.
    Quindi si ripresentarono al supplizio.
    -Vedo che avete ragionato correttamente. (affermò lo strozzino) Allora andiamo avanti a lavorare: ora abbiamo la sala ed il premio. Direi di trovare un titolo accattivante: non possiamo chiamare la lotteria “volete scopare”, se si vuole guadagnare anche la scenografia deve colpire. Vediamo un po’.
    Giulio si avvicinò a Federica e le palpeggiò un seno provocando l’immediata reazione di Federico e una mossa di ritrosia di Federica.
    -Come immaginavo. (affermò tornando al suo posto) Per quello che ho in mente forse sarebbe bene che la ragazza si fermasse qui da me per una settimana in modo da abituarsi ad essere penetrata da qualcuno che non è suo marito e lui dovrebbe lasciarsi incatenare al calorifero in modo di abituarsi a vedere la sua donna scopata da un altro. Stasera non tornerete a casa, resterete qui e ci penserò io prima a legare Federico e poi a ciulare Federica davanti ai suoi occhi.
    -Proprio no! (insorse Federico) Abbiamo fornito l’idea, ci siamo impegnati ad essere il premio, ma solo il vincitore avrà il privilegio di scopare Federica nessuna altro. Se poi non sarà soddisfatto della prestazione peggio per lui. Lei NON è una professionista quindi anche se sbaglia qualche cosa è giustificata. Anzi, mi è venuta un’idea. Il nome della lotteria sarà CHI VUOLE PER PRIMO METTERE LE CORNA A QUEST’UOMO? E questo presuppone che sia la prima volta che lei si concede ad un uomo diverso da me!
    -Sanguigno il ragazzo! (rise Giulio) Va bene non te la scoperò per ora ma tu devi assolutamente imparare a dominarti. Facciamo così: da ora fino alla fine la palpeggerò ovunque in tua presenza. Davanti a tutti i partecipanti all’estrazione non possiamo rischiare una reazione del genere se qualcuno si prende una libertà! La cosa non è negoziabile: o accetti o cancelliamo tutto.
    Federico abbassò la testa: -Va bene, è giusto che io pure debba soffrire.
    -Vieni bambina. Proseguiremo la discussione mentre ti palpo per bene le tette.
    … e pure Federica, con un sospiro si sottomise.
    -Ora abbiamo pure un bel nome per la lotteria. (Federica emise un piccolo gemito, Giulio la stava mungendo) Abbiamo bisogno di qualche foto da pubblicare sui volantini. Avete fotografie del vostro matrimonio in cui siete solo voi due e dove si possa notare il bellissimo davanzale che sto titillando ora?
    -Non c’è nulla di sacro per te? Anche il nostro matrimonio vuoi inserire? (protestò Federico)
    -Assolutamente si. (Rispose l’usuraio) -Immagina la foto di lei, bellissima nel suo abito da sposa ed al suo fianco tu, sovrastato da un bellissimo paio di corna da cervo e, subito sopra il nome della lotteria. Sarebbe una pubblicità che spacca e, dato il prezzo che intendo chiedere, un notevole aiuto alla vendita dei biglietti. (Passò con la mano a toccare la figa) Va bene non te la scopo, ma questa figliola ha un assoluto bisogno di essere penetrata, Vai di la e provvedi, io aspetterò qui.
    I due ragazzi guardarono sorpresi lo strozzino.
    -Solo affari. (affermò lui) Non possiamo permettere che il nostro primo premio abbia una fighetta da verginella stretta ed inospitale ma deve essere una tana calda ed accogliente che si allarghi senza fatica per accogliere un cazzo di cui ignoriamo le dimensioni. Quindi, se non volete proprio il mio aiuto, dovete impegnarvi a scopare almeno 2 3 volte al giorno. Io poi controllerò lo stato del buco.
    -Ed ora datevi da fare: il tempo è denaro.
    Gli sposi si appartarono nella camera del loro ospite. Ma il rapporto non fu per nulla soddisfacente . Non sembra ma, scopare a comando è una delle cose più difficili della natura, specialmente se la fantasia erotica è in quel momento distolta da altri pensieri.
    Quando tornarono da Giulio lui immediatamente controllò il buco.
    -No. Non va bene (affermò scuotendo la testa) Per fortuna posso provvedere io. Torna in camera e fatti trovare con le gambe ben larghe.
    -NOOO! (protestò Federico) Siamo d’accordo che non la scoperai.
    -Ascoltami bene ragazzino. (replicò inferocito Giulio) Dovessi ritenerlo necessario la scoperò, eccome! Io metto i soldi ed io devo essere soddisfatto della merce. Tu in questo caso ti siederesti ai piedi del letto ad osservare e ad imparare. (Poi si raddolcì) Ma per ora non preoccuparti, non sarà adesso.
    I due tornarono quindi in camera e Federica si mise nella posizione ordinatale.
    Dopo poco Giulio li raggiunse spingendo un trespolo cui era fissato un motore da cui usciva un’asta con alla cima un grosso pene artificiale.
    -Vi presento il mio vibratore. (disse lo strozzino) Lo ho avuto da una puttana masochista come rimborso di una parte del suo debito ma non ho avuto mai il tempo di monetizzarlo. È stata una fortuna, ora potrà aiutarci per i nostri scopi.
    Legò la ragazza al letto, mise un po’ di gel sulla figa, una bella spalmata su quel cazzo e lo introdusse senza tanti complimenti avviandolo subito dopo.
    -Così il buco avrà la giusta dimensione. (affermò)
    -Tu torna a casa a cercare la foto, intanto io mi occupo della tipografia. E per lei stai tranquillo, così la lasci e così la troverai.
    Furioso Federico corse a casa, prese l’intero album del matrimonio e tornò dall’usuraio.
    In camera da letto mentre Federica, sempre attaccata al vibratore, gemeva senza poter lucidamente contribuire, scelsero una bellissima foto che mostrava sia l’avvenenza di lei che la prestanza di lui.
    Giulio spense il vibratore: -Per oggi basta”
    Sentenziò e, preso per un braccio Federico lo trascinò con se senza neppure pensare a liberare la ragazza.
    -Andiamo in tipografia, servisse il modello originale devi essere presente.
    Coi mezzi moderni e con le giuste conoscenze è facile preparare dei volantini in quantità industriale, ma si accorsero che mancava ancora un dettaglio importante: la durata del premio.
    -Una volta è più che sufficiente. (affermò Federico).
    -E chi credi rischi in una lotteria 600 € per una scopata che ne vale al massimo 2000? Io devo poter vendere, quindi il premio sarà di due settimane. Quattordici giorni in cui il vincitore potrà venire in ogni istante a riscuotere il suo credito. Ti sorprende che stai limonando: ti scosti e lasci la donna a lui, Stai invece scopando? Che peccato! Ti togli e lasci sia lui a concludere. Per due settimane sarete entrambi i suoi schiavi sessuali. Unico limite la sodomia verso di te: tu non fai parte del premio hai capito?
    Federico oramai era vinto: -Va bene! (abbassando gli occhi) Ma pretendo che il vincitore sia sano. Prima di riscuotere il premio deve esibire almeno un certificato medico che attesti lo stato di salute dei suoi genitali. Alla fine di tutta questa storia Federica potrebbe risultare incinta. Noi ci prendiamo i rischi che questo accada ma non devono essere trasmesse in nessun modo malattie sessuali.
    -Finalmente una richiesta sensata, provvedo subito
    Rispose Giulio ed inserì una frase nell’originale del volantino prima di consegnarlo al tipografo.
    Tornati a casa trovarono Federica addormentata con ancora il vibratore inserito nella fessura.
    Giulio delicatamente lo tolse mettendolo in un angolo della stanza.
    Federica si lamentò leggermente continuando a dormire.
    -Ora ragazzino siediti li! (ed indicò una poltroncina ai lati del letto) Che voglio scoparmi questa bella ragazza e non voglio intromissioni.
    -Ma non eravamo d’accordo così (protestò debolmente Federico) Avevamo detto che il vincitore sarebbe stato il primo a mettermi le corna.
    -Ma allora non sai chi sono i veri vincitori delle lotterie? Gli estratti? Non farmi ridere sono gli organizzatori che, per ogni euro dato agli estratti ne trattengono 4 per se. Il nostro premio è due settimane di figa quindi avrei diritto ad 8 settimane di scopate. Per questo, da oggi fino all’estrazione, Federica sarà la mia amante, a disposizione per ogni capriccio e tu dovrai assistere. Masturbati pure se vuoi, ma ora non rompere più le balle.
    Vinto, Federico, abbassò gli occhi ed andò a sedersi nella poltroncina mentre Giulio, tolti i pantaloni si mise tra le gambe divaricate di Federica. Tuttora addormentata, penetrandola delicatamente.
    -Non ora Federico, per piacere! (disse lei nel dormiveglia) La figa mi fa male!
    Ma Giulio. Incurante, si spinse fino in fondo e cominciò a pomparla.
    Qualche cosa evidentemente non era come al solito e questo fece destare del tutto la ragazza che, non appena si rese conto di quanto stava succedendo si portò una mano alla bocca per gridare
    -Ragazzo, cosa fai li impalato? Calmala e falle accettare la situazione, non mi piace essere interrotto mentre scopo. (ordinò Giulio)
    E Federico si affrettò a prendere la mano di sua moglie: -Va tutto bene amore, ma ha ragione lui. Da ora dovrai essere la sua amante fino al momento della lotteria. Perdonami per averti messo in questa situazione.
    Lei non rispose ma con una carezza gli lambì il viso, quindi si rassegnò permettendo all’usuraio di fare i suoi porci comodi.
    -Che fai ancora li? Torna a sedere (ordinò Giulio)
    E Federico mestamente obbedì.
    Qualche giorno dopo a Federica vennero i mestrui e la donna fece una richiesta al suo, ormai, padrone: -Ho accettato il rischio di rimanere gravida come conseguenza del premio, ma non vorrei restarlo ora.
    -Va bene. (Rispose l’uomo) Hai ragione. Dalla fine del tuo ciclo per 15 giorni metterò il preservativo. Contenta?
    -Si grazie Giulio, non potevo sperare di più.
    La vendita dei biglietti procedeva a gonfie vele tanto che Giulio fece stampare un secondo lotto di quei tagliandi. I guadagni si prospettavano ingenti.
    Venne infine il giorno dell’estrazione. Federica indossò un elegante abito spagnoleggiante con una gonna molto ampia.
    Federico l’abito del suo matrimonio e Giulio uno smoking molto sobrio.
    -Federica (le disse) da oggi tu termini il tuo servizio presso di me. Io sono un uomo di parola e, benché potrei farne a meno avendovi ormai assoggettati entrambi, stasera vi renderò le carte che avete firmato per ottenere il prestito e sarete liberi. Ora però voglio un regalo spontaneo da te: fatti scopare ancora una volta e vai all’estrazione con la pancia piena della mia sborra. Vuoi?
    Senza dire una parola e senza neppure consultare il marito la donna si sdraiò sul letto e spalancò le gambe.
    -Accomodati pure Giulio, ormai è cosa tua!
    Federico rimase in silenzio a guardare fino alla fine, poi, mentre Federica si ricomponeva Giulio gli si avvicinò porgendogli un paio di mutandine verdi: il colore della gelosia.
    -Falle indossare queste. Quando avremo un vincitore tu stesso dovrai togliergliele esibendole con ostentazione al pubblico. Quindi andrai dal vincitore, gli aprirai la patta e gli applicherai il preservativo: non sappiamo niente di lui ed è necessario come prevenzione della malattie. Solo dopo che vi avrà mostrato il certificato potrà scopare a pelle. Hai capito?
    Federico annuiva.
    -Poi muoviti un po’ a braccio Federica è il premio ma tu sei la stella questa sera: hai capito?
    Entrarono in una vasta sala circolare, piena di uomini in elegante abito da sera ma con una eccezione: una sola donna era presente
    -Si sono interessata al premio (diceva) Lesbo è l’isola della mia sacerdotessa per cui una donna, magari da convertire, mi piacerebbe proprio.
    I tre fingevano di parlare per i fatti loro, ma in realtà continuavano ad origliare
    -Io ho gli stessi diritti di un uomo (proclamava lei) e se a me piace una donna nessuno me lo può vietare. L’ho detto al ragazzo, ora esiste una legge contro l’omofobia che ci protegge. Peccato! Non si fosse tanto impuntato sul mio sesso avrei certo potuto ottenere un sostanzioso sconto …..
    Si allontanarono ridendo Giulio guardò l’orologio. Era l’ora e si diresse al palco su cui troneggiavano un’urna, un tavolino con sopra appoggiato un caschetto cornuto ed un letto ad una piazza.
    Preso il microfono Giulio ci batté qualche colpetto sopra per attirare l’attenzione.
    -Signori, siamo qui per l’estrazione di un premio molto speciale. Da molto tempo frequento le donne, di ogni tipo e di ogni casta. Dalle donne delle pulizie alle attrici, ma mai avevo visto un fiore bello come quello di stasera.
    Allungò una mano e Federica lo raggiunse sul palco. Lui le fece fare qualche giravolta perché tutti potessero ammirarla poi la fece sedere sul letto.
    -Appare solo nei vostri sogni una donna così vero? E così deve essere perché questa bellezza ha un protettore, un marito gelosissimo che non la lascia avvicinare da nessuno.
    Fece cenno a Federico di raggiungerlo sul palco: -Eppure quest’uomo, conscio dell’immensa fortuna che ha avuto, ha deciso per ringraziare il suo Dio di condividere la sua donna con uno, ed uno solo, di voi. Ora faremo l’estrazione ed il vincitore avrà diritto a due settimane in cui il premio sarà a sua disposizione, giorno o notte, ovunque vorrà in casa sua, in albergo o a casa del nostro premio, solo con la donna o davanti agli occhi del marito che per due settimane non si opporrà assolutamente a nulla con esclusione della sodomia: cosa volete ai nostri sposini non piace! Per regolamento il vincitore dovrà produrre una adeguata certificazione medica, ma stasera avrà comunque un anticipo.
    -Scoperà il suo premio proprio qui, davanti a tutti voi. Quindi uno vincerà, ma tutti gli altri potranno assistere allo spettacolo. Procediamo quindi all’estrazione e sarà proprio il marito ad estrarre il numero di chi lo sostituirà.
    Giulio cominciò quindi a ruotare alternativamente avanti ed indietro l’urna, quindi si fermò e aprì a Federico lo sportello dell’urna.
    Federico prese un numero e lo lesse: -1583
    E mostrò a tutti il numero che aveva estratto.
    Passò qualche istante. Poi si avvicinò un ragazzo fisicamente molto simile a lui.
    -IOOOO! Ho vinto IOOO
    Ed alzava il biglietto al cielo prima di porgerlo a Giulio
    -Bene! Convalidò lo strozzino: abbiamo un vincitore. Ora la palla passa al marito: cosa farà? Sarà preda della gelosia o riuscirà a superarla? Solo il tempo può dircelo ma stasera lo sapremo.
    Federico si avvicinò all’uomo e gli strinse la mano quindi lo condusse ai piedi del letto. Infilò le mani sotto la gonna della moglie e le tolse le mutandine. Mostrandole al pubblico ed annusandole con voluttà prima di posarle. Quindi si dedicò al rivale, gli abbassò i calzoni e gli applicò il preservativo conducendo poi quel pene all’ingresso della vagina della moglie facendo attenzione che, neppure un curioso raccomandato avesse la possibilità di vedere. Era di fronte almeno a 2000 persone eppure tutti dovevano limitarsi ad intuire vedendo muoversi il sedere nudo del vincitore. Era chiaro che Giulio, che l’aveva suggerito, sapeva il fatto suo.
    Il vincente pompava mentre Federica gemeva leggermente, poi all’improvviso tutto fu finito e lui si tolse mostrando al pubblico il cazzo nudo: il preservativo era rimasto nella vagina.
    Il trionfatore, seguendo le istruzioni avute, prese il casco e lo mise in testa al marito. Federico reagì alzando al cielo il braccio dell’uomo come se questo fosse stato un vincitore sportivo, poi infilò un braccio sotto la gonna della moglie, raggiunse il preservativo prigioniero nella sua vagina e lo estrasse con delicatezza; non voleva certo rischiare di romperlo. Un istante dopo mostrava ai presenti pure quella precauzione usata ancora piena del seme del rivale.
    Oramai era finita. La gente cominciava a sfollare ma quando gli erano vicini tutti insistevano per stringergli la mano e per congratularsi con lui.
    Dopo aver dato al vincitore l’indirizzo di casa loro perché potesse raggiungerli dopo gli esami medici i due sposi tornarono per l’ultima volta a casa di Giulio per ricevere le cambiali che li avrebbero definitivamente liberati.
    -Bene ragazzi ora siete liberi. Bisogna festeggiare e quale festa è migliore di una bella scopata collettiva? Comincio io: tu Federica apri bene le gambe.
    Pur non essendone più obbligata la ragazza obbedì e Giulio la scopò colla solita sapienza mentre Federico assisteva seduto in fondo al letto
    Dopo aver nuovamente abbondantemente eiaculato in quel grembo Giulio affermò: -Stasera mi avete fatto morire, non ve ne sarete resi conto ma siete ambedue stati abbondantemente erotici (poi si volse a Federico) Cosa fai ancora vestito? Forza dai che tocca a te: è più di un mese che non la ciuli e nel frattempo altri 2 cazzi già sono entrati qui dentro!
    Federico obbedì ma oltre un mese di assoggettazione aveva lasciato il segno.
    Il rapporto, una volta fresco e naturale ora era impacciato. Sembrava che il suo membro non funzionasse più.
    Tornarono finalmente liberi in quella che ora era proprio la loro casa, sperando di poter dimenticare tutto e di metterselo alle spalle.
    Ma non era finita, dopo qualche settimana il vincitore, recando un certificato di sana e robusta costituzione fisica si presentò a riscuotere il suo premio
    -Piacere Federico
    Disse presentandosi.
    Una volta un’assonanza simile aveva fatto ridere di gusto Federica, che da li era partita per sposare Federico
    Ora non più: – Piacere mio, Federica. (e porse la mano) Entra che ti presento mio marito Federico.
    -Veramente stiamo organizzando un congresso di Federichi? Non mi prendete in giro?
    -Assolutamente no! (rispose Federica) La coincidenza certo è strana ma ricade nei casi della vita.
    Federico alzò lo sguardo: -Lei è qui per riscuotere il suo premio?
    Porse la mano per controllare le carte mediche: -Bene tutto è in regola. Quando vuole cominciare le sue settimane?
    Federico2 rispose con una domanda: -QUANDO HA AVUTO IL SUO CICLO LA SIGNORA? Non vorrei restare fregato!
    -Si è concluso da alcuni giorni. (rispose Federica)-
    -Allora lo comincerei immediatamente se a voi va bene. Quali sono le regole che devo osservare? (decise Federico 2)
    -Poche regole (affermò Federico) Noi saremo sempre con lei e a sua disposizione. Volesse uscire in pubblico può darmi del cornuto ma non può fare nulla più dei baci per dimostrarlo. Nel caso proprio li volesse usufruire del premio si trascina Federica nella camera da letto più vicina e tutto andrà bene. Per regolamento Federica non può fare uso di contraccettivi quindi avrà a disposizione una donna completa.
    -Lei può scopare come meglio preferisce, col preservativo od a pelle ed in questo caso eventuali gravidanze saranno a nostro totale rischio e carico e lei non avrà preoccupazioni. Inoltre lei ha sempre il diritto di precedenza; dovesse sorprendermi mentre scopo io dovrò togliermi e cederle il mio posto.
    -In camera da letto c’è un letto matrimoniale che potrà usare a sua discrezione, ed un letto singolo dove dormirò io. Se lei vorrà esibirsi ai miei occhi dovrà solo dirlo ed avrà a disposizione il più discreto, collaborativo ed attento dei cuckold. Credo di aver detto tutto.
    -E se volessi scoparmi sua moglie in santa pace senza spettatori? (Chiese Federico2)
    -In questo caso basterà dirlo: io mi assenterò e la lascerò libero di esercitare ogni sua fantasia (rispose Federico) Tutto chiaro? Dica quando vuole schiacciare il cronometro e diamo inizio alle settimane.
    -Bene (concluse Federico2 spogliandosi nudo) in questo caso non appena sua moglie si sarà spogliata nuda anch’essa daremo inizio alla riscossione del premio. Solo una cosa voglio dire: io e sua moglie non usciremo certo nudi da casa, uscire toccherà a lei. Vorrei che quando esce per approvvigionarci si facesse pubblicità “Mia moglie non è con me perché sta chiavando con l’amante”. Ho avuto fortuna e voglio anch’io il mio momento di gloria. Per inciso. Lei Federico come cucina? Non credo che in questi giorni Federica avrà molto tempo per preparare i pasti.
    E fece cenno alla donna perché si spogliasse
    Non appena Federica fu nuda Federico2, ignorando del tutto il marito, cominciò a scoparsela allegramente sul divano, poi passò alla camera da letto … e fu mezzogiorno.
    Il liquido seminale colava dalle gambe di Federica ma Federico2 era un vero toro. Non aveva bisogno di molto riposo
    A mezzogiorno toccò a Federico cucinare e servire il pasto ai due amanti che occupavano una sola sedia. Federico2 pretendeva infatti di mangiare col suo pene ben riposto nel fodero … e l’unico fodero disponibile era la vagina di Federica!
    Dopo pranzo naturalmente si imponeva un riposino e Federico2 si portò Federica a letto per riposarsi scopandola, il tutto sotto lo sguardo addolorato di Federico che, pur senza darlo a vedere, era estremamente geloso.
    Durò tutto il tempo stabilito questo andazzo.
    Contrariamente a qualsiasi legge delle probabilità Federico2 era un vero toro da monta: inesauribile.
    Finalmente quelle settimane di supplizio ebbero termine. Federico si rendeva solo ora realmente conto di quanto gli fosse costata quella casa in cui si trovava.
    Mentre l’ospite e la moglie si rivestivano si preparò a congedarsi da quell’estraneo che si era tanto divertito con sua moglie.
    -Sono lieto di averti conosciuto (gli disse porgendogli la mano) Ma spero di non rivederti mai più.
    -No Federico.(intervenne Federica) Lui non avrebbe dovuto scoprirlo ma a causa di un paio di nausee mattutine invece lo sa: mi ha messo incinta.
    -Non ci sarebbe voluta (ribatté Federico) Ma come gli ho ricordato quattordici giorni fa una eventuale gravidanza restava a carico nostro, quindi lui non ha motivo di preoccuparsi.
    -Non capisci Federico? Non doversi preoccupare è una sua facoltà nel caso voglia tenersi libera la coscienza, ma non è un suo obbligo. Se lui vuole potersi occupare di suo figlio non tocca a noi impedirglielo.
    -Ed infatti io voglio potermi occupare personalmente di mio figlio, non ho certo problemi che me lo impediscano- (s’intromise Federico2)
    -E allora cosa vorresti fare? (domandò Federico alla moglie) Tenerti l’amante in casa? Guarda che per fortuna le sue settimane sono finite.
    -No Federico, non posso importi una cosa simile, ma io andrò con lui. Spero riduca un po’ il ritmo dei suoi coiti, ma lo seguirò comunque.
    -Non farmi questo Federica. Avrò sbagliato della grossa in tutta questa storia, ma tu hai sbagliato assieme a me. A te è toccato il compito più duro, lo riconosco, ma neppure per me è stata una passeggiata.
    -Un momento! (intervenne Federico2) Ascoltatemi! Innanzitutto ho bisogno di risposte sincere. Federica tu ami Federico?
    -Nonostante tutto quello che abbiamo passato e che ho dovuto fare: si: lo amo moltissimo (rispose la donna).
    -E per quanto riguarda me? (proseguì Federico2)
    -Vedi? Lui lo conosco da tempo e si è sempre saputo che ci saremmo sposati- La passione che ci unisce è profonda. Nulla di tutto questo è vero per te! Mi piaci, questo è indiscutibile, sei un tipo attento alla tua donna, come dimostra il fatto che tu per primo ti sei accorto della mia gravidanza: io non ci pensavo neppure e forse, senza di te, l’avremmo in seguito attribuita alla naturale attività coniugale, sei veramente un bravo ragazzo ed infatti vuoi prenderti cura di nostro figlio. Sei un po’ esagerato sessualmente, ma questo può essere comprensibile; trattandosi di un rapporto a tempo non volevi perderne neppure un attimo. Insomma, puoi avere pregi e difetti, come tutti, ma tendo a giustificarti. Questo potrebbe essere il prodromo di un amore. Ti conosco troppo poco per dire di essere innamorata di te ma, col passare del tempo, potrebbe benissimo accadere. In più sono incinta di te e, se tu mi vuoi, io sono disposta a seguirti senza porti condizioni pur di poter allevare assieme il nostro bambino.
    Federico impallidiva sempre più ad ogni parola della moglie: -Dimmi tu adesso Federico (comandò Federico2)
    -Poco da dire, vero tutto quello che dice Federica salvo il fatto che io non sono innamorato di te, anzi mi sei antipatico!
    Federico2 scoppiò a ridere: -Questo mi sembra evidente: non sei gay come non lo sono io. Ma questo non significa che dobbiamo forzatamente prenderci a coltellate, vero? Tocca a me ora confessarmi.
    -Io sono benestante: ho preso per gioco quel biglietto, 600 € di costo per me non sono nulla. Poi ho vinto ed il marito di una splendida donna mi ha personalmente accompagnato a scoparla. Una esperienza notevole, credetemi. Credevo che Federica fosse una puttanella, per questo mi sono comportato così, facendola spogliare e chiavandola ad ogni piè spinto. Ma poi è stata lei a ciulare me! Frequentandola, pur in quelle pessime condizioni, ho imparato ad apprezzarla, a stimarla e si, dico pure ad amarla. La sua gravidanza per me è stata una vera fortuna: ora ho l’opportunità, oltre al bambino di prendermi cura della madre trattenendola al mio fianco.
    -Ma non voglio prevaricare nessuno ed ho una proposta per te. Se l’accetterai bene, altrimenti Federica ha già scelto me: la prenderò e la porterò a casa mia.
    -Parla (disse Federico lugubre) come puoi risolvere una situazione così ingarbugliata?
    -Allora visto che do per assodato che Federica ami tutti e due dovremmo dividercela. In questo caso il vero problema sarebbe la gelosia che si stabilirebbe tra noi due maschi: si sa, i galletti vogliono sempre essere primi e gli unici con i loro amori.
    Si fermò un momento per guardare i due coniugi.
    -Io propongo questo: dividiamo in due il corpo di Federica, diciamo all’altezza dell’ombelico.
    -Quando io vorrò chiavarla lo dirò a lei ed a te. Lei darà naturalmente il suo assenso o nessuno farà nulla mentre tu dovrai occuparti della sua parte superiore. limonarla e scaldarla per bene. Appena sarà pronta mi farai un segno ed io la scoperò mentre tu continuerai a tenermela bella calda.
    -Analogamente per quanto riguarda te. Mi avvertirai, io la scalderò per te e tu la scoperai. Inutile dire che Federica potrà scegliere a piacere, però, assolutamente, per scopare dovremo essere sempre in tre. In questo modo ognuno di noi due avrà per se un importante pezzo di Federica da soddisfare e questo toglierebbe spazio vitale a tutte le gelosie.
    -Essendo solo in due più di un petting, anche spinto, dobbiamo impegnarci a non fare. Se siete d’accordo credo che in questo modo potremmo fare una felice famiglia a tre componenti, anche se i due maschi non si amano particolarmente. Che ne dite?
    -Che bello (affermò subito Federica) Potrei avere sempre per me tutti i miei due amori: non dovrei più scegliere per rinunciare ad uno. Basta colle paure ed i sotterfugi. Si scopa sempre col consenso di tutti. Hai inventato la famiglia perfetta. Io accetto con entusiasmo.
    Toccava a Federico: -Ci sto anch’io. (disse a denti stretti.) Qualunque cosa pur di non perdere Federica”

Sembra finita, ma non è così.
Con il contributo di Federico2 diviene possibile cambiare casa. Quella il cui acquisto è stata la causa di tutto il casino era troppo piccola per tre adulti più un bimbo in arrivo: Quella attuale è una bella villa spaziosissima con giardino adeguato. Dovessero arrivare altri bambini avrebbero un posto adatto per giocare in sicurezza.
Il tempo passa inesorabile ed ad un certo punto Federica deve partorire un bel maschietto che è, da subito, l’orgoglio dei suoi due papà i quali, intanto, hanno imparato a rispettarsi ed ora sono quasi amici.
Il tempo passa ancora il piccolo ora va all’asilo e la maestrina, curiosa come tutte le maestre, lo fa parlare della sua famiglia.
-Io ho una mamma e 2 papà! (dice orgoglioso il bambino)
-Ma no sciocchino, una mamma ed un papà, come tutti. (replica l’insegnante)
-No. No. 2 papà (insiste lui)
-E come si chiamano? (domanda paziente lei)
-Federico (ribatte pronto il bambino)
-Federico e poi? (domanda la maestra)
-Federico (insiste il bambino)
La maestra non insiste oltre, ma si ripromette di andare in fondo alla questione per cui, dopo l’uscita dalla scuola si reca alla casa del piccolo e li giunta incrocia Federica che sta rientrando col bambino.
-Scusi signora, sono l’insegnante del piccolo Giorgio, e dovrei parlarle

  • Piacere! Nessun problema, entri che ci prendiamo un the.
    -Suo figlio insiste di avere 2 papà, cosa assolutamente impossibile, deve avere le idee un po’ confuse! Sarebbe bene indirizzarlo correttamente ora che è piccolo.
    Afferma davanti ad una tazza fumante della bevanda offertale.
    Federica sorride: -La nostra è una famiglia molto particolare. Il bambino ha ragione, i papà sono 2.
    E le spiega dettagliatamente il funzionamento della famiglia.
    La maestra ascolta rapita: -Davvero funziona così bene?. Io ho un fidanzato ma lo lascerò se mi accetterete tra voi, mi piacerebbe essere forza attiva della vostra famiglia. L’idea di avere due uomini contemporaneamente a disposizione: uno che mi limona mentre l’altro mi ciula mi arrapa. Non saresti gelosa se entrassi anch’io a far parte del nucleo familiare? Così, tra l’altro, il bambino direbbe 2 mamme e 2 papà. Sembrerebbe quasi normale!
    -Gelosa? Nooo! (risponde Federica) Nella nostra famiglia la gelosia è bandita. Per me saresti una sorella da aiutare e con cui consigliarmi al meglio per i bambini (ne avremo certo molti altri). Un solo obbligo abbiamo: se uno degli uomini vuole un figlio a noi spetta accontentarlo senza cercare scuse. In questo caso i compiti saranno fissi fino all’avvenuto concepimento. Lo stesso però vale per noi. Se vorrai un figlio gli uomini sono 2, puoi sceglierne uno o lasciar fare al caso a tuo piacimento. I mariti si adegueranno.
    -Non posso però decidere da sola, ma ecco che stanno arrivando i miei uomini. Attendi pure seduta, ne parlerò con loro.
    La vede raggiungere la porta e parlare con due uomini occhieggiando nella sua direzione. Dura poco, dopo un istante un uomo entra nella stanza: -Federica dice che vuoi unirti a noi. BENVENUTA IN FAMIGLIA. Sai già tutto su di noi e sei disposta ad accettarlo?
    Lei si alza: -So tutto e lo accetto con piacere. Da questo momento voglio essere una componente a pieno titolo di questo famiglia e mi impegno a copulare con ciascuno di voi due a vostra richiesta seguendo le vostre regole. Solo vi prego di avere un po’ di pazienza le prime volte, le regole sono buone ma devono essere ben assimilate. Non c’è ancora amore? Non importa. L’amore è solo ricerca di protezione per se e per la prole In questa famiglia la protezione è doppia ed in più io potrei fortemente collaborare con l’altra componente femminile: un vero sogno. Non c’è amore? Ci sarà!
    In quel mentre entrava anche l’altro uomo che aveva sentito il discorso dalla porta.
    -Bene cominciamo subito allora: una bella copula di accettazione e di benvenuto. Farò io stesso la prima penetrazione. (guidandola, seguito dall’altro, verso una camera da letto).
    Lei porge la mano: -Che sbadata: mi sono accordata per farmi scopare e neppure mi sono presentata; piacere Federica-

Epilogo 1: Dopo qualche leggera incomprensione iniziale la famiglia a 4 elementi ha cominciato a funzionare a pieno ritmo. Ora le due donne sono entrambe gravide pur senza sapere chi sia il padre effettivo. Del resto un padre non è chi lo genera ma chi alleva con amore e dedizione il figlio, cose che qui non mancano mai anzi, rispetto alle famiglie tradizionale, sono presenti in quantità doppia, e tra le due Federiche è sorta una specie di naturale e scherzosa gara per vedere chi si sgraverà per prima.
Epilogo 2: L’ex fidanzato di Federica2 è stato mollato dopo un po’: dopo cioè che la sua ragazza già era in dolce attesa da parte di un altro e lo ha scoperto proprio accompagnandola da un ginecologo per una visita di controllo. Non ha digerito bene la situazione: le corna gli pesavano tanto e tanto gli facevano male! Ora si è calmato: il dolore non è più così sordo ma lui ha cambiato sponda ed ora si accompagna ad un uomo famoso nel quartiere per i suoi trascorsi gay.
Epilogo 3:Nell’eterna lotteria della vita i nostri 4 eroi sono risultati vincitori. Sia pure attraverso alterne e differenti vicende tutti hanno staccato il tagliando vincente di una lotteria cui magari ignoravano di partecipare.
Qualcun altro invece ci ha rimesso ma l’importante è di non arrendersi mai: la vita è lotta!
Se accetteremo questo fatto intrinseco nei nostri cuori potremo cercare e scoprire soluzioni alternative ed inusuali ai nostri problemi e queste ci condurranno pian piano alla felicità.
Questo è quanto auguro a chi mi legge

FINE

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