Quarant’ anni con Patrizia. Storia vera.

Quarant’ anni con Patrizia. Storia vera.

Questo racconto è assolutamente vero,nomi a parte e parla di una donna,che per oltre 40 anni,mi è stata vicina.Oggi, purtroppo,anche se,non ho capito del tutto il perché,lei è sparita dalla mia vita,lasciandomi un gran rammarico.

Era la metá degli anni 80 e il sottoscritto era un pischello minorenne,che come mezzo di locomozione usava una vespa 125,truccata a 150.La Domenica pomeriggio,in particolare d’ inverno era uso andare in una discoteca,per ragazzi,che apriva alle 14.00 e chiudeva alle 19,30.

Carina,ma estremamente pericolosa.Stretta,piena di scale,senza vie di fuga.Una vera trappola.Infatti pochi anni dopo,a seguito della strage del Cinema Statuto,a Torino e della legge sulla sicurezza conseguente, il locale venne chiuso.
Decisione assolutamente giusta.

I titolari del locale erano due coniugi.Lui una specie di semi pedofilo,nel senso che tutte le minorenni,carine le puntava .
Lei,stessa cosa,ma meno lasciva.
A entrambi piaceva la “patata” insomma.La moglie,una specie di topolino ossuto,sempre in minigonna e tette esposte,con le mani lunghe,quando si trovava davanti delle ragazze .
O Dio,non è che avesse molto da esporre.
Comunque,onestamente ci sapeva fare.
Con dolcezza,tirando fuori la storia che poteva essere la loro madre,che dovevano stare attente ( si attente a lei) entrava in confidenza, le accarezzava e insomma,spesso se le faceva,anche perché una ragazza,seppur ingenua,magari un’esperienza non la butta via.
Il fascino della matura,colpiva anche le ragazzine,non solo i ragazzi

Lui,invece era davvero un porco,con una fama da superdotato,ma non molto virile e alle ragazzine che si lasciavano toccare,oltre a non fargli pagare il biglietto d’ entrata concedeva l’ uso di un locale,all’ ultimo piano della discoteca.
Oggi si chiamerebbe privé,in cui potersi appartare con i loro fidanzati.
In pratica era composto da diversi divanetti blu,posti in modo,da preservare molto parzialmente la privacy.
Di fatto, tutti vedevano cosa facevano gli altri .Si raccontava che ci fossero dei vetri a specchio,dove poter guardare cosa succedeva.
Non ho mai potuto verificare,se fosse,o non fosse vero,ma considerato che,l’ utilitá di questi specchi,color scuro era molto dubbia,
sono convinto che fosse cosi.
Una porta,sul fondo con scritto ” privato” faceva pensare che dietro ci fosse ben altro.E infatti molti sostenevano di aver visto,o partecipato a autentiche orge,con pezzi grossi della politica,amministratori,sbirri,un magistrato donna,alcune escort e se vero,le figlie.
Su questo punto,io avrei più di un dubbio,ma vabbé.
Del resto,il tutto era davvero fuori norma,persino per l’epoca e tutto sto giro di minori,che trombavano,rendeva la situazione esplosiva.
O, chi doveva controllare era un rincoglionito,o era ” ammorbidito”.
Non se ne esce .
Le figlie erano “coscionissime”,sempre vestite in latex,o roba simile,chiamate ,le “gemelle”, anche se non lo erano.
Due tipe bombastiche,simpatiche anche,di cui si favoleggiava,su imprese erotiche lesbo,orgiastiche incestuose.
Si narrava che in certe occasioni,davanti a pezzi grossi,il padre se le facesse,mentre gli altri si masturbavano.
Non sono in grado di confermare,ne di smentire,però mi sembra parecchio “tirata”.
Io uscivo con la piu piccola ( intendo di etá,perché come altezza erano tutte e due oltre il metro e ottanta e se indossavano i tacchi,io sembravo nano)’qualche volta .
Non ero il suo ragazzo,ma spesso e volentieri stava con me, oltre a darmela con mucho passion.
Era certo una calda e non si faceva pregare a farsi sbattere dentro un cinema,o all aperto,d’estate.
Suo pezzo forte era l”anale.
Entrambe avevano un culo bellissimo, anche se non piccolo .
Il vestito finiva sempre proprio sotto il sedere e spesso e volentieri senza neanche tirarglielo glie lo infilavi,senza troppi patemi.
Entrava come il burro,senza preservativo,perchè lei,diceva che voleva sentirlo venire.
Era una tipa calda,ma dolce.” Dai mettimelo nel sedere,non davanti,non sono coperta.Non voglio rischiare.” ( Ma era una scusa.)mi diceva spesso e ovviamente io lo facevo,con venuta finale dentro,che la faceva godere da paura.

In conclusione,era una discoteca,come tante ed è una di quei pomeriggi,che ho conosciuto Patrizia.
Patrizia,è un nome inventato,ma solo il nome.
Ero con una ragazzina,che per quanto assurdo possa sembrare,non ricordo ne l’ aspetto né il nome.
So solo che stavo entrando nel privé( anche se non veniva chiamato cosi) e ho visto una scena che non potrò mai scordare .
Lei seduta,semi nuda,giunonica.
Una specie di Serena Grandi,ma piu bella,piu giunonica .
Seno enorme,una settima forse,duro come il marmo,scoperto,con due tizi ( erano entrambi over 25,di sicuro)che oltre a toccargli le gambe lunghissime le ciucciavano le tettone.
Un altro,era praticamente sommerso tra le super coscie di Patrizia e chiaramente gli stava leccando la fica.
Patrizia godeva come una forsennata e praticamente tutta l’ attenzione era per lei .
Io ero bloccato e la mia ragazza,chiunque fosse,credo sia scappata.
Giuro,non ricordo chi fosse.
Da quella sera è iniziata la mia storia quarantennale con Patrizia,di cui sono stato amico,amante,con il consenso del marito,testimone di nozze,padrino del primo dei suoi figli( che per anni pensava che io fossi il padre biologico ),partner in tante storie,orge,serate e giornate in vari club privé e bull( che parola orribile) per fare piacere a Giuseppe,il marito,confidente,consolatore,ecc ecc.
C’è di tutto in questa storia.
Forse persino l’incesto.
Chi vuol leggerla,la pubblicherò in due,o tre parti.
Fabio
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